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Nobili su mozione Senato province confinanti

Riportiamo le dichiarazioni del Presidente Nobili in merito al voto di marredì in Senato della mozione "per l'attuazione di un sistema di compensazione e competitività" per le Province del VCO, Varese, Como e Sondrio.

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Nobili su mozione Senato province confinanti
"Non posso che esprimere grande soddisfazione per il voto, a larghissima maggioranza, di ieri in Senato della mozione con cui s'impegna il Governo ad agire con norme atte a stabilire uno speciale regime fiscale e amministrativo per le province italiane confinanti con la Svizzera, che in questi anni hanno patito moltissimo della concorrenza elvetica in termini di attrattività, in particolare - per quanto ci riguarda - del Canton Ticino".

Così il Presidente Nobili commenta la notizia che segue a stretto giro quella dei giorni scorsi relativa all'emendamento inserito nella Legge Delrio che attribuisce ai territori montani e di confine, quali il VCO, una 'specificità' che è 'passaporto' per il riconoscimento da parte regionale di particolari forme di autonomia amministrativa.

"Sono due provvedimenti che ci consentono di guardare al prossimo futuro del Verbano Cusio Ossola in una prospettiva di maggiore fiducia, disegnando quella idea di 'zona franca' da tempo perseguita. Se il Governo - auspica Nobili - davvero risponderà al mandato assegnatogli con il voto di ieri dal Senato il VCO - con Varese, Como e Sondrio - potrà recuperare capacità competitiva nei confronti di un Paese che non sottosta a vincoli determinati dall'essere parte dell'Unione Europea e che anche attraverso piani mirati fa leva nell'attrarre l'insediamento di aziende grazie potendo offrire un minor carico fiscale, burocratico e inferiori costi energetici".

"La Svizzera - continua Nobili - è sempre stata per il VCO una grande opportunità, soprattutto in un periodo di crisi come quello di questi ultimi anni. Con il frontalierato si riesce ad attutire la debolezza del nostro mercato del lavoro. Questo è importante ricordarlo, così come è importante rammentare il valore che per il nostro territorio ha il ristorno fiscale del lavoro dei frontalieri, attualmente - su pressione di una parte politica cantonale - oggetto di ridiscussione. E' però altrettanto rilevante la necessità di ricreare condizioni che consentano a questa nostra Provincia, a un passo dalla Svizzera, di avvalersi di sempre più intense forme di collaborazione con la Confederazione, ma mantenendo e sviluppando un proprio tessuto produttivo che nel quadro fiscale e normativo oggi vigente è paralizzato nelle sue possibilità di ripresa".



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