A presentare l'emendamento era stato l'assessore Claudio Sacchetto, che ha la delega alla caccia.
L'emendamento, presentato nell' ambito della discussione della finanziaria regionale, è stato approvato con 28 voti favorevoli, 18 contrari, 1 astenuto e 4 non votanti. La legge abrogata è la 70 del 1996.
Subito dopo la votazione la seduta del consiglio regionale è stata aggiornata per una riunione dei capigruppo. Il programma prevede la discussione di un ordine del giorno, già licenziato dalla III Commissione, che contiene i punti qualificanti di una futura legge sulla caccia.
Divampano subito le polemiche:
Il presidente della regione Cota si dice felice per il risparmio di 22 milioni di euro, che potranno essere destinati ad altro.
Secondo i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in Piemonte "la scelta della Giunta Cota e dei Consiglieri regionali di Pdl, Lega Nord e Udc" di abrogare la legge regionale sulla caccia ed evitare cosi' il referendum "e' inutile perche' non risolve il problema, antidemocratica perche' non rispetta il nostro Statuto e la Costituzione che all'art.1 sancisce che "la sovranita' appartiene al popolo, e diseconomica perche' rinvia la spesa del referendum".
Salta il referendum sulla caccia
L'approvazione di un emendamento da parte del consiglio regionale del Piemonte cancella il referendum sulla caccia che era stato programmato in Piemonte per il 3 giugno. La legge che il comitato promotore voleva modificare con il voto è stata abrogata.
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