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Rosaltiora cede a Lilliput - 24 Marzo 2024 - 12:05

Partiamo dal presupposto che perdere in casa contro la capolista ci sta sempre, soprattutto se si tratta di una squadra come Lilliput Settimo che ad ora aveva perso solo due partite, peraltro, sempre con un punto strappato.

Rosaltiora ospita Lilliput - 22 Marzo 2024 - 19:06

Durissimo turno che precede la settimana di sosta per i festeggiamenti della Pasqua. Mokavit Rosaltiora attende al PalaManzini, sabato alle 20.30, la capolista Lilliput Settimo, che nel novero delle formazioni di alta classifica si sta rivelando decisamente quella più performante.

Altiora vittoria con Torino - 20 Marzo 2024 - 15:03

Altiora dopo il tie break scontato a Val Chisone torna a conquistare tre punti importanti, in una gara emozionante che ha scaldato gli animi dei numerosi spettatori accorsi al PalaManzini.

Rosaltiora vittoria con Piossasco - 10 Marzo 2024 - 15:03

E sono tre! Terza vittoria consecutiva in Serie C per una ritrovata Mokavit Rosaltiora, che prosegue nella crescita sia nel gioco che nei risultati.

Altiora vittoria ad Acqui Terme - 29 Febbraio 2024 - 19:06

Altiora torna dalla trasferta di Acqui Terme con zero punti e una prestazione sottotono da parte dell’intera squadra.

Rosaltiora vittoria con Omegna - 25 Febbraio 2024 - 15:03

Quanto c’era bisogno di una serata del genere? Quando c’era voglia di vincere in casa Mokavit Rosaltiora dopo un periodo di risultati che non arrivavano, di prestazioni discutibili, dopo una settimana che sarebbe sbagliato definire ‘da resa dei conti’ ma certamente che è stata difficile ed importante allo stesso tempo?

Rosaltiora sconfitta a Valchisone - 19 Febbraio 2024 - 10:03

C’è poco da dire; era uno scontro diretto, seppur in casa di una squadra che ha tolto punti tra le mura amiche anche a formazione di alto lignaggio, che poteva rilanciare Mokavit Rosaltiora ed invece è finito con una sconfitta.

Scuola di Belle Arti - 14 Febbraio 2024 - 18:06

Dal 2 marzo ripartono i corsi della Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini”. Tre percorsi formativi di grande valore nell'unica Scuola di Belle Arti ancora in attività sull'arco alpino italiano: dal 2 marzo a Santa Maria Maggiore al via le lezioni di disegno, ceramica e intaglio artistico del legno.

Rosaltiora netta sconfitta casalinga - 12 Febbraio 2024 - 10:03

Mettiamola positivamente: è stata l’ultima partita del filotto che ha messo avversarie di Mokavit Rosaltiora, tra andata e ritorno, tutte le prime cinque della classifica.

Pd su cambio nome scuola Cadorna - 6 Febbraio 2024 - 12:05

Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Partito Democratico Verbania, riguardante il cambio nome della scuola Cadorna

“La settimana della banana” - 26 Gennaio 2024 - 13:34

Sabato 27 Gennaio 2024 ore 21.00, presso la Scuola di Musica Toscanini, a Verbania intra in Piazzale Flaim 14, Per la rassegna FerMenti Rock, Elisa De Munari (in arte Elli de Mon "One Girl Band” dal sound punk-blues) presenta il suo libro “La settimana della banana” con illustrazioni di Francesca Bono (Edizioni Underground? 2023).

Rosaltiora sconfitta a Mondovì - 15 Gennaio 2024 - 12:05

La squadra di Fabrizio Balzano ha giocato alla pari, a tratti anche meglio, della formazione di casa che si è presa la vittoria ma ha dovuto cedere una fetta della torta alle lacuali che addirittura questa volta meritavano di più.

Offerte di lavoro del 20/12/2023 - 20 Dicembre 2023 - 18:06

Riportiamo le offerte di lavoro della settimana del Centro per l'impiego di Omegna.

Rosaltiora sconfitta a Montalto Dora - 17 Dicembre 2023 - 12:05

Sconfitta si, che chiude il 2023 di Mokavit Rosaltiora con un altro stop, ma la prestazione c’è stata eccome.

Rosaltiora vitoria con Volpiano - 26 Novembre 2023 - 15:03

Diciamocela tutta; ci voleva eccome! Perché dopo la sconfitta di Settimo, pur in una partita che probabilmente era segnata nel pronostico, gli umori non erano dei migliori, perché qualcosa non è andato come ci si aspettava; pur perdendo era lecito pensare a qualcosina di più.

XVIII Mostra della camelia invernale - 24 Novembre 2023 - 08:01

Novembre in fiore a Verbania. 25 e 26 novembre XVIII Mostra della camelia invernale a Villa Giulia.

Rosaltiora sconfitta a Settimo Torinese - 19 Novembre 2023 - 15:03

Giusto preambolo alla partita. Prima di partire per Settimo Torinese, squadra, tecnici e dirigenti della prima squadra di Rosaltiora hanno presenziato al nuovo punto vendita Mokavit in quel di Ornavasso, inaugurato proprio sabato; alla presenza di patron Gianni Vittoni è stata così suggellata la nuova sinergia tra l’azienda di Ornavasso e Rosaltiora stessa che da questa stagione avrà l’onore di veicolare il marchio Mokavit proprio con la propria prima squadra.

Rosaltiora vittoria con Canavese - 12 Novembre 2023 - 15:03

Diciamocela tutta, ci voleva eccome. Si, perché dopo un periodo di sfortune, infortuni, momenti neri e anche di un match, la scorsa settimana, in cui si è guadagnato meno di quel che si poteva guadagnare è arrivata una vittoria netta, limpida e senza troppi fronzoli.

Rosaltiora ospita Ivrea - 10 Novembre 2023 - 19:06

Gara interna sabato 11 novembre al PalaManzini per Mokavit Rosaltiora in Serie C.

Paffoni sconfitta a Montecatini - 6 Novembre 2023 - 18:06

Nulla da fare sul parquet dello splendido Pala Terme di Montecatini per la Paffoni Fulgor Basket di coach Ugo Ducarello, che dopo aver lottato alla pari con i toscani per tutto il primo tempo, nella terza frazione subisce la verve e fisicità della Fabo Herons, capace di allungare fino a chiudere la gara.
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"Il Distretto del Cusio senza medici di famiglia" - 11 Novembre 2021 - 09:33

medici di famiglia
Il problema della mancanza dei medici di famiglia è nazionale. Nella nostra regione sono tante le zone scoperte e ad ogni pensionamento non corrisponde un nuovo medico. Anche nel Verbano la situazione sta diventando pesante. Venerdì 5/11 a Cannero Riviera si è tenuta una pubblica assemblea che ha visto la partecipazione del dr Lillo, sempre in prima fila per garantire il miglior servizio sanitario. Tralasciando considerazioni sul trascorso, che comunque meriterebbero un'analisi, si deve pensare con urgenza a trovare soluzioni per il futuro perchè a pagarne le spese sono gli utenti del servizio, soprattutto i più anziani. Dall'assemblea è uscita la proposta al Sindaco di chiedere la convocazione dei Sindaci del VCO per portare alcune indicazioni che potrebbero almeno alleviare il disagio che si è creato ovvero chiedere alla Regione Piemonte di deliberare l'aumento del numero dei pazienti ora stabilito portandolo da 1500 a 1800 per i medici in servizio e da 500 ad almeno 750 per i medici in formazione. La Reione Piemonte dovrà in ogni caso farsi carico, con la massima urgenza, di affrontare più radicalmente tutto il sistema sia dal punto di vista strutturale che organizzativo perchè altrimenti nei prossimi anni la situazione potrebbe diventare insostenibile. Apprendiamo con favore la stessa iniziativa già messa in campo dal Sindaco Quaretta e auspichiamo che l'assemblea dei Sindaci approvi un documento con precise richieste da inoltrare alla Regione.

Rolla, Scalfi, Zanotti e il calcio verbanese - 2 Agosto 2015 - 12:47

X Lady Oscar: calcio e contributi
Gentile utente, anche Lei, come molte persone nella nostra città, dimostra di non essere perfettamente informata sulla situazione del calcio giovanile verbanese. A Verbania esistono al momento 3 società che offrono la possibilità di praticare questo sport così popolare: l' ex Verbania, ora Accademia, il Voluntas Suna e buon ultimo il Gruppo Sportivo San Francesco. Le prime due società hanno da anni di appoggi e simpatie, per non infierire sul conflitto d'interesse di parecchi consiglieri comunali, che permette loro di godere di contributi finanziari, nemmeno trascurabili, da parte delle amministrazioni di ogni colore e appartenenza politica. Il Verbania (continuo a chiamarlo così ) e il Suna , hanno strutture a disposizione gratuita ma con manutenzione e costi d'esercizio, almeno formalmente, a loro carico. Il Verbania i campi di Renco e Possaccio, mentre per il Suna è stato costruito appositamente ( a spese della collettività ) un campo e spogliatoi nella zona adiacente il Liceo Cavalieri. A questo punto qualche lettore più attento si sarà domandato come mai mi sono dimenticato il San Francesco: semplicemente perché questo sodalizio, riceve poco o nulla, da zero a modeste elemosine, a confronto delle di decine di migliaia di euro destinati alle summenzionate squadre. Perché tutto questo? A parte il fatto di non avere amici in amministrazione comunale, non mi sono mai spiegato il perché anche se, più volte, ho sentito dare giustificazioni sconclusionate, tipo, ma il San Francesco ha i suoi campi, il San Francesco è della Chiesa, e altre stupidaggini del genere. La realtà, una volte per tutte, è un altra: il San Francesco è una società che gioca sui campi del Centro Pastorale, a titolo gratuito ma con limitazioni ben precise, che paga al suddetto Centro una quota a titolo di rimborso spese per i costi dei consumi energetici e si regge in piedi sulle proprie gambe, senza avere un euro di contributo o ricevendo cifre insignificanti. Detto questo, il San Francesco ha tra i 150 e i 200 iscritti, fa pagare quote d'iscrizione inferiori a quelle del Verbania pur dando in dotazione materiale più ricco e abbondante ( tute,borse, ecc) , ha uno staff di allenatori con abilitazione federale (UEFA B, o CONI FIGC), che prestano il loro servizio a titolo gratuito , solo per passione e amore dei bambini. La domanda quindi è : come può una società prosperare senza aiuti, mentre Verbania e Suna , pur con tutti gli abbondanti contributi del Comune fanno fatica a rimanere in piedi? Forse perché le risorse sono destinate esclusivamente ai bambini, all'acquisto di attrezzature sportive a loro dedicate, alla formazione dei tecnici e non, come ad esempio nel caso del Verbania Calcio, almeno fino a ieri, al pagamento degli stipendi di allenatori e giocatori della prima squadra. Chiedo quindi più trasparenza, più equità, più informazione sui criteri di assegnazione dei contributi alle società sportive per una volta sulla base di requisiti oggettivi e non su quello dell'appartenenza politica. Grazie.

NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 17:36

Cosa ha buttato via il VCO
Per guardare un po' al di la del nostro naso, estrapolato dal sito "architetturasostenibile.it", e per sapere cosa il VCO ha buttato via: "Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di “recuperare una visione umanistica dell’ospedale”. Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca(a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l’architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l’evoluzione e l’avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la “visione umanistica”. Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l’idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d’animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell’edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: • Umanizzazione: lo spazio e l’ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. • Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. • innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. • Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all’ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico–costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. • Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico–scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. • formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l’aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. in tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità".

Lega Nord su sanità e punto nascite - 21 Settembre 2014 - 22:16

La sanità del futuro
Eppure ci sarebbe la possibilità di evolvere anche in campo sanitario. Vi allego un estratto del progetto di Renzo Piano dell'ospedale del futuro. intanto che noi litighiamo per il nostro pollaio, altri volano alto. Buona lettura. RENZO PIANO: LA VISIONE SULLA TIPOLOGIA OSPEDALIERA E CRITERI D'inTERVENTO SOSTENIBILI Un'analisi tipologica. Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di "recuperare una visione umanistica dell'ospedale". Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca (a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l'architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l'evoluzione e l'avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la "visione umanistica". Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l'idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d'animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell'edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: Umanizzazione: lo spazio e l'ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all'ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico-costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico-scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l'aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. in tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità.
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