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Dodici appartamenti per persone vulnerabili - 18 Marzo 2024 - 18:06

Iniziati i lavori di riconversione della casa dell’anziano Chiara Mattazzi a Baveno per la creazione di 12 appartamenti per persone vulnerabili.

Nuovo Asilo Comunale in costruzione - 20 Febbraio 2024 - 08:01

Al via la costruzione di un nuovo e moderno asilo a Intra voluto dall’Amministrazione Comunale di Verbania. Si aggiunge ai due esistenti a Pallanza e Trobaso. 60 posti in più al servizio delle famiglie.

Lavori alla Casa per l’Anziano Chiara Mattazzi - 29 Gennaio 2024 - 18:06

A febbraio il via ai lavori di riqualificazione della Casa per l’Anziano Chiara Mattazzi a Baveno. Previsti 12 appartamenti, spazi comuni per un luogo aperto al servizio degli anziani di tutto il territorio.

Offerte di lavoro del 20/12/2023 - 20 Dicembre 2023 - 18:06

Riportiamo le offerte di lavoro della settimana del Centro per l'impiego di Omegna.

Successo per il PMI Day - 27 Novembre 2023 - 08:01

Si è svolta venerdì 24 novembre la quattordicesima edizione del PMI DAY, la Giornata Nazionale delle Piccole e Medie imprese di Confindustria.

Torna il PMI Day - 23 Novembre 2023 - 09:33

Anche quest’anno il Comitato Piccola Industria di Unione Industriale del VCO aderisce al PMI DAY, la Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese.

Festival Scintille - 31 Agosto 2023 - 10:03

Dal 1 al 10 settembre torna con la seconda edizione SCINTILLE -Festival delle Arti Performative.

Riqualificazione della Casa dell’Anziano Chiara Mattazzi - 14 Novembre 2022 - 18:06

Approvato il progetto di riqualificazione della Casa dell’Anziano Chiara Mattazzi a Baveno. Saranno realizzati 12 miniappartamenti per anziani parzialmente non autosufficienti. Una formula innovativa per un invecchiamento attivo.

Gran Galà della Danza - 2 Luglio 2022 - 19:38

Dopo la Mav Symphony Orchestra, che ha ufficialmente dato il via alla stagione, DOMENICA 3 LUGLIO il palco del Maggiore ospiterà la grande danza: appuntamento quindi con il GRAN GALÀ DELLA DANZA - UN MONDO CHE DANZA della FONDAZIONE EGRI per la DANZA diretta da Susanna Egri e Raphael Bianco.

Saperi e Sapori - 19 Giugno 2022 - 18:06

Il Piemonte delle eccellenze enogastronomiche a Villa Giulia con «Saperi e Sapori»: lunedì 20 giugno manifestazione organizzata dal Comune di Verbania.

10 anni di CROSS Festival - 7 Giugno 2022 - 15:03

CROSS Festival, l’evento internazionale di Arti Performative sul Lago Maggiore, organizzato da LIS Lab Performing Arts con la direzione artistica di Antonella Cirigliano, celebra i 10 anni dal debutto nel 2012 con un’edizione all’insegna della sostenibilità e del cambiamento, dall’8 giugno al 2 luglio.

PMI DAY: la giornata ha riscosso un buon successo - 29 Novembre 2021 - 10:03

PMI Day: dopo un anno di visite online, quest’anno gli studenti del VCO sono tornati nelle aziende del territorio alla scoperta dei processi produttivi.

PMI Day - 19 Novembre 2021 - 09:11

Anche quest’anno il Comitato Piccola Industria di Unione Industriale del VCO aderisce al PMI DAY, la Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese.

Robotica Collaborativa al Cobianchi - 1 Luglio 2021 - 18:06

Il progetto di Robotica Collaborativa per gli studenti dell’Istituto “L. Cobianchi” di Verbania prosegue anche nell’estate 2021.

CROSS Festival 2021 - 10 Giugno 2021 - 13:01

CROSS Festival con crescente convinzione e successo, porta dal 2012 sulle sponde del Lago Maggiore un’intensa programmazione legata alla danza e ai linguaggi performativi contemporanei. Dall’11 al 27 giugno 2021, con due appendici alla fine di luglio e a settembre, la nona edizione del Festival si presenta.

“La robotica collaborativa” al Cobianchi - 15 Maggio 2021 - 15:03

L’Istituto “L. Cobianchi” di Verbania non si ferma mai: il progetto “La robotica collaborativa” è iniziato il mese scorso con corsi di robotica industriale

PMI Day: un successo - 30 Novembre 2020 - 18:06

Si è svolto venerdì 20 novembre il PMI Day, l’evento organizzato da Piccola Industria Nazionale e al quale anche il Gruppo Piccola Industria di Unione Industriale del VCO ha aderito con grande entusiasmo.

Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese - 19 Novembre 2020 - 18:06

Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese Il Comitato Piccola Industria dell’Unione Industriale del Verbano Cusio Ossola aderisce anche quest’anno alla Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese (PMI DAY 2020)organizzata da Piccola Industria Nazionalee in programma per venerdì 20 novembre.

Piemonte dal Vivo - 30 Giugno 2020 - 18:06

Dal 1° luglio il Piemonte diventa un unico grande palcoscenico per lo spettacolo dal vivo: teatro, danza, musica e circo contemporaneo, in spazi all’aperto, giardini, dimore storiche e arene estive, con oltre 100 repliche.

Natale all'Emporio dei Legami - 19 Dicembre 2019 - 15:03

"L’Emporio ha avviato la sua attività di Market Solidale nello scorso mese di marzo ed in queste settimane che precedono il Natale abbiamo ricevuto numerosi segni di attenzione alla nostra attività che si sono concretizzati in donazioni di prodotti da distribuire alle 250 famiglie che dispongono della tessera-punti per “acquisti gratuiti” nel “negozio” di Via Roma 15 a Verbania Intra."
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Verbania Futura su lavori pubblici - 11 Luglio 2022 - 12:41

Re: La “noiositudine”
Ciao laura Sarà anche noiositudine ma se porto i pantaloni in lavanderia e mi vengono restituiti puliti ma senza più la cerniera della patta magari la cosa la faccio presente ed elogiare quanto sono puliti passa in secondo ordine

Alcuni sindaci tornano sul nuovo ospedale unico - 17 Dicembre 2018 - 13:50

La realtà dei numeri
Quale sventurato cittadino, o suo rappresentante, non tiferebbe per avere l'ospedale sotto casa, così come il lavoro, il supermercato, la lavanderia, il medico di famiglia, l'asilo, la scuola... Si badi bene però ad avere un Ospedale degno di tal nome, efficace ed efficiente, con i migliori professionisti a nostra disposizione. Rigorosamente davanti l'uscio di casa. Eppure i numeri dicono tutt'altro: senza addentrarsi nei meandri dei conti economici, dicevano quei tali che "il bilancio dello Stato è talmente grande da potersi permettere un welfare degno dei Paesi scandinavi"; quei tali che oggi giocano con lo zero-virgola perchè evidentemente i numeri sono numeri ed i loro predecessori s'impantanavano sugli stessi scogli. Così verrà il tempo che, a livello regionale, la futura giunta dx-centro-5S-4comete dovrà nuovamente sbattere contro il muro dei numeri. Uno dei due nosocomi (il terzo ha di fatto già chiuso), chiuderà e verrà relegato al Condominio della Salute, quello in cui si fanno i prelievi per poi essere ospedalizzati altrove. Qualche numero potremmo anche darlo, quelli più emblematici di una situazione che non può essere sostenibile. Correva l'anno 2017 ed i nuovi nati nel VCO si ripartivano come segue: DOMO: 128 VB: 433 http://www.ossolanews.it/salute-e-benessere/nascite-nel-vco-nel-primo-quadrimestre-dellanno-lieve-incremento-rispetto-al-2017-14163.html Due reparti ginecologico-ostetricia per un solo ospedale (almeno dal punto di vista formale): insieme superano la soglia minima, universalmente riconosciuta come quella di sicurezza, ma è solo un inganno matematico. I reparti sono differenti e, pur avendo a rotazione le stesse professionalità, non sono entrambi preparati a gestire i casi più difficili. Lo dice la OMS, non il sottoscritto. E così via dicendo per tutti gli altri rami della salute. Se, come auspicato dai tanti commentatori, si cambierà timoniere in regione ma anche in città (VB), probabile che verrà affossata l'idea del nuovo nosocomio: i nostri eroi, quelli che oggi giocano al pallottoliere perchè credevano di poter fare politica con i numeri dei conti economici, arriveranno presto al muro e prenderanno le decisioni dell'urgenza e della mancata pianificazione. Ringrazieremo quelli che oggi hanno cambiato idea solo per finalità elettorali e quelli che oggi tifano per schiantarsi contro la parete dei numeri. A chi non piacerebbe avere la clinica privata sotto casa, peccato che in pochi se la possono realmente permettere. Saluti AleB

Marchionini chiede Consiglio Comunale aperto sulla sanità - 15 Novembre 2014 - 08:48

Guerre tra poveri
La cosa indegna è vergognosa è che questa giunta regionale, anziché tagliare la marea di spese pazze e superflue che ci hanno messo in ginocchio, trova la soluzione mettendo in guerra la popolazione di un'intera "provincia" (la famosa guerra tra poveri), sapendo, tra l'altro, il forte campanilismo, anche se immotivato, che c'è sempre stato e c'è ancora tra il Verbano e l'Ossola. Parlano di sprechi, si perdono con un'estensione oceanica; elenco solo i primi e i più significativi che riguardano il sistema sanitario: non possiamo non mettere al primo posto gli spropositati e assurdi stipendi e benefit di tutto il magna magna della politica e della dirigenza regionale, tangenti e scandali a parte (questi ultimi sono ormai diventati di prassi parte aggiuntiva); costi lievitati nelle gare d'appalto per la fornitura di materiali sanitari, per le ditte che svolgono lavori interni alle strutture ospedaliere (servizi di lavanderia, manutenzione, cucina, noleggio mezzi, ecc. ecc.); l'interosistema 118, che di fatto ha subito eliminato il prezioso apporto e supporto alla sanità pubblica del volontariato, andando a creare un indotto imprenditoriale che ha dei costi, non solo fuori da ogni logica, ma da fuori di testa, oltre ad aver peggiorato il servizio di trasporti verso la popolazione e l'emergenza (1 es. malore di una persona al tribunale di Verbania, arrivo dell'ambulanza dopo 45 minuti); ciliegina sulla torta, sistema elisoccorso, un sistema insaziabile che succhia denaro senza controllo, solo un paragone: rispetto al sistema svizzero costa 6 volte tanto, ma che a differenza di quello svizzero, quello italiano viene pagato anche quando è fermo e non effettua voli notturni! Capito dove stanno gli spechi? Non eliminando 2 DEA da due ospedali che sono in una vasta "provincia" ad alta densità montana.

NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 17:36

Cosa ha buttato via il VCO
Per guardare un po' al di la del nostro naso, estrapolato dal sito "architetturasostenibile.it", e per sapere cosa il VCO ha buttato via: "Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di “recuperare una visione umanistica dell’ospedale”. Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca(a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l’architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l’evoluzione e l’avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la “visione umanistica”. Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l’idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d’animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell’edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: • Umanizzazione: lo spazio e l’ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. • Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. • Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. • Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all’ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico–costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. • Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico–scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. • Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l’aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità".

Lega Nord su sanità e punto nascite - 21 Settembre 2014 - 22:16

La sanità del futuro
Eppure ci sarebbe la possibilità di evolvere anche in campo sanitario. Vi allego un estratto del progetto di Renzo Piano dell'ospedale del futuro. intanto che noi litighiamo per il nostro pollaio, altri volano alto. Buona lettura. RENZO PIANO: LA VISIONE SULLA TIPOLOGIA OSPEDALIERA E CRITERI D'INTERVENTO SOSTENIBILI Un'analisi tipologica. Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di "recuperare una visione umanistica dell'ospedale". Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca (a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l'architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l'evoluzione e l'avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la "visione umanistica". Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l'idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d'animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell'edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: Umanizzazione: lo spazio e l'ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all'ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico-costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico-scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l'aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità.
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