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pontili galleggianti

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pontili galleggianti - nei post

Camminando sull’acqua tra le isole Pescatori e Bella - 21 Aprile 2021 - 15:03

L’idea è di collegare le isole Borromee mutuando il concept The Floating Piers, realizzato dall’artista Christo nel 2016 sul lago d’Iseo, consentendo ai visitatori di spostarsi tra l’isola Bella e l’isola Pescatori camminando sulle acque, godendo di un’esperienza turistica e sensoriale unica.

Scoppia una barca a Solcio - 8 Agosto 2018 - 08:01

Lunedì mattina (06.08.2018), erano da poco passate le ore 11:00, quando nel porticciolo di Solcio di Lesa (NO) si è udito uno scoppio provenire da una barca a vela ormeggiata ad uno dei pontili galleggianti della gestione comunale.

M5S 5 Interpellanze - 21 Marzo 2018 - 09:33

Riceviamo e pubblichiamo, il testo di 5 Interpellanze presentate dal Movimento 5 Stelle Verbania, riguardanti: Porto Palatucci ,mensa scolastica, baratto amministrativo, acqua pubblica e vaccini.

Comunità.vb sul Porto Turistico - 7 Luglio 2014 - 14:03

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Comunità.vb, riguardante la situazione del porto turistico e il suo futuro, anche alla luce della visita odierna dell'Assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco.

I porti galleggianti prima o poi.....affondano. - 14 Novembre 2013 - 09:04

"Qualcosa non mi convince. Il nuovo porto è stato distrutto dal maltempo ma il vecchio porto è rimasto intatto. Le barche lì sono rimaste tranquille e al sicuro. Nessun danno. Eppure sono entrambi porti per mettere le imbarcazioni al riparo.....mah.....e allora come mai? E se un porto non è sicuro ma allora che razza di porto è...vivaddio! No. Cioè sì. C’è qualcosa che non mi convince."

IL PUNTO N. 463 – di MARCO ZACCHERA - 19 Ottobre 2013 - 07:30

Pubblichiamo la nuova puntata del punto di Marco Zacchera su : Politica, Italie, Fazio e la RAI, Verbania: il porto naufragato

Il vento provoca danni in città - 11 Ottobre 2013 - 15:03

L'ondata di maltempo di ieri sera, giovedì 10 ottobre 2013, ma soprattutto il vento ha provocato parecchi danni in città.

pontili la delusione della Squadra Nautica di Salvamento (FOTO) - 10 Aprile 2012 - 16:52

Il comune di Stresa ha presentato qualche giorno fa, i nuovi pontili delle isole, che da anni erano richiesti dalla Squadra Nautica di Salvamento. Tuttavia i pontili non sono galleggianti come sperato ma in muratura. Da qui la delusione dei volontari.
pontili galleggianti - nei commenti

Verbania Futura su nuovo parcheggio a Intra - 4 Novembre 2023 - 13:06

Soluzioni giuste per migliorare la città
Un parcheggio decentrato che sposta le auto dal lungo lago in un area adeguata al nuovo scopo. Con 150 passi circa ci si affaccia su un luogo magico (piazza Ranzoni allargata) che si affaccia sulle meraviglie e i panorami che ci offre il lago. Il massimo sarebbe creare degli ormeggi, tra lo scalo vecchio e l'entrata del porto per chi desidera arrivare a Intra via lago, dei pontili galleggianti sarebbero perfetti. Per il verde del nuovo parcheggio aspetterei con le critiche, si rischia di fare brutta figura. I tifosi sono contenti anche perchè hanno poca memoria, il tifo li acceca.

Spiaggia o discarica? - 6 Giugno 2015 - 14:48

Educazione civica, senza se e senza ma.
Dalla segnalazione dell'utente, che condivido, discendono una serie di commenti, anche riccamente argomentati, che trovano modo di ritagliare lo spazio per eccezioni che, invece, condivido meno. Le regole della pubblica convivenza, non sono opinabili, sono da rispettare. Poi nelle opportune sedi, se possibile, ci si batte per allargare il parco giochi, per mettere un trampolino per fare i tuffi, per costruire un campo da calcetto. Nel momento però che queste strutture non ci sono, o si utilizzano quelle disponibili impropriamente, magari in barba ai divieti, si passa inequivocabilmente dalla parte del torto. La mia conclusione, quindi, è che come genitore devo fare in modo che i bambini giochino negli opportuni spazi senza però rendere la vita impossibile a coloro che vogliono stendersi a prendere il sole, che se devo fare i tuffi non devo utilizzare i pontili galleggianti, tra l'altro potenzialmente pericolosi, non posso utilizzare il verde pubblico come un campo da calcio. Punto, senza se e senza ma. Detto questo, sarebbe opportuno che i Vigili urbani, tra una multa e l'altra, trovassero due minuti anche per far rispettare le regole del gioco al Lido di Suna.

Spiaggia o discarica? - 6 Giugno 2015 - 10:00

Comportamenti
L'appello va sicuramente fatto al gestore, che deve provvedere a garantire la pulizia della spiaggia (se così è previsto dalla convenzione con il Comune), non ci sono scusanti!! L'altro appello, e ringrazio il blog per darmi questa possibilità, è diretta a tutte le persone, soprattutto a quelle che non si comportano in modo civile, rispettiamo le regole, ognuno faccia la sua parte, non sarebbe nemmeno necessaria la presenza del gestore per la pulizia, la colpa è di chi sporca!! Per quanto riguarda il discorso della polizia municipale, non era indirizzato alla spiaggia, ma al di fuori, dal parchetto al prato del lungolago e (mi ero dimenticato) della costante presenza dei ragazzi sui pontili galleggianti destinati esclusivamente all'ormeggio delle imbarcazioni (ci sono gli appositi cartelli che lo ricordano)! Per il discorso parcheggi .. beh, per fare cassa basta passeggiare sul lungolago di Suna in qualsiasi weekend e con le multe per il divieto di parcheggio il Comune diventerà ricco.

Porto Turistico: Marchionini incontra la Regione - 25 Settembre 2014 - 12:12

Il fronte del porto
Dalla Stampa del 19 settembre, pagina 56, apprendiamo che l'amministrazione è in attesa di un progetto, pronto per ottobre, elaborato dall'Universita' di Bologna, per la ricostruzione del Porto Turistico di Villa Taranto. Come cittadino di Verbania, ma soprattutto come appassionato di nautica e proprietario di una piccola imbarcazione, non posso che rallegrarmi di questo importante annuncio. Leggendo poi l'articolo, molto poco dettagliato purtroppo, apprendo altre informazioni che fanno scattare qualche campanello d'allarme. Intanto il costo dell'opera, stimato tra gli 8 e i 9 milioni. Su questo punto faccio notare che la precedente struttura, andata In malora in soli 13 anni, ne costo' circa 5, compresa però tutto l'insieme delle opere fisse a terra. Ora la sostituzione dei soli pontili galleggianti e non meglio precisate altre strutture vanno a costare quasi il doppio. Per dovere di onestà mi riservo di vedere il progetto per dare un commento definitivo, anche se leggendo le cifre in gioco sono piuttosto perplesso. Altro punto di perplessità viene dal finanziamento dell'opera, soprattutto quando si dice " i privati si facciano avanti". Sì, perché i privati possono pure farsi avanti, ma poiché chi investe lo fa per raggiungere un risultato economico positivo, occorre pensare quanti anni debba tenere la concessione per raggiungere il punto di pareggio. Mi sono divertito a fare due conti: se i posti barca saranno 200, ammettendo di riempire da subito ( cosa non facile) la capienza, e ipotizzando un costo medio annuo di euro 2500 per ormeggio, significa incassare euro 500.000 lordi a cui vanno aggiunti i ricavi per la gestione del ristorante, altri 40.000, e tutti gli altri servizi di alaggio, ricovero e manutenzione natanti che stimiamo intorno ai 50.000 euro. Con un investimento di euro 9 milioni stiamo parlando di un tasso di rendimento annuo, al lordo delle tasse e dei costi di esercizio, del 6,5%. Se ipotizziamo il lavoro di almeno due persone, i costi per il materiale di consumo e l'energia elettrica, non possiamo pensare a meno di 50.000 euro di costi, che riducono il tasso di rendimento al 6%, ancora non male. Pagando poi le tasse, dobbiamo pensare ad un'aliquota del 27,5%, il risultato netto sarà di euro 394000 circa, pari ad un ritorno percentuale del 4,38%. A questo tasso di rendimento, con un semplice calcolo, si può affermare che occorrono, solo per ritornare in possesso del capitale investito, di più di sedici anni. Questo se il comune si accontenterà di avere, alla fine della concessione l'opera a gratis e non richiederà alcun canone annuo. Insomma un imprenditore che si assume tutti i rischi, incluso il fatto di avere il porto nel posto più soggetto a eventi distruttivi di tutto il lago, avrebbe un modesto ritorno (4,38%) . Se poi il comune volesse pure un canone? E se la concessione fosse solo per 10 anni? Quale pazzo potrebbe avere interesse a "imbarcarsi" in una simile avventura? In attesa di ulteriori sviluppi credo non sia il caso di scrivere oltre, se non fare un accenno alle imminenti cause civili per danni in cui il nostro povero Comune sarà coinvolto. Cosa dirà il giudice quando vedrà le ordinanze emanate ma non fatte rispettare? Cosa dirà quando saprà che le compagnie di assicurazione hanno fatto leva proprio su questo per non risarcire nulla ai malcapitati proprietari di barche? ( che per inciso non sono tutti miliardari). Forse ci sono soluzioni efficienti, progetti meno faraonici ma attuabili ( ad esempio sfruttando le strutture già esistenti) con spese più' abbordabili e con maggiore facilità di coinvolgimento dei privati, ma certo questo, avrebbe meno eco sui media.....

M5S Verbania: Vengo anch'io, no tu no! Storia di "anormale" amministrazione - 10 Settembre 2014 - 21:59

Qualche altra perla sul porto, per i curiosi.
Porto Turistico, alcuni dati reperibili da documenti pubblici: Convenzione di concessione, canone annuale euro 18.050, una serie di opere da costruire da parte del concessionario e mai eseguite tra cui (clamoroso) la centralina di avviso per le burrasche ......Ci sarebbe da ridere se non fossimo seduti su un mucchio di macerie. Poi ci sono i lavori di manutenzione ordinari eseguiti in economia dal concessionario, e quindi non documentati, ma di qualità dubbia, visti gli effetti alla prima burrasca. Per chi volesse vedere gli "ammortizzatori" fatti con i copertoni incastrati tra i pontili galleggianti, si può consultare la documentazione fotografica allegata alla relazione dell'Università di Bologna. Possiamo anche parlare dell'inquinamento ambientale con i residui di polistirolo che per mesi si sono distribuiti nel lago, tra l'altro scambiati per cibo dalle anatre...(sono disponibili le foto, le teniamo per le prossime puntate). Ma il peggio è che le polizze assicurative sembrano insufficienti ( sia da parte del concessionario sia da parte del Comune). Temo che nelle cause per danni aperte dai proprietari delle barche per il risarcimento a causa dell'affondamento dei natanti, alla fine, l'unico a pagare sarà proprio il Comune, cioè noi.... Per chi si domandava sei Vigili Urbani fossero stati avvisati dell'ordinanza dell'8 marzo 2013 (N DST/DEM/34/2013) la risposta è.....no. Quindi abbiamo un mistero: da una parte il concessionario che ignora le disposizioni del Comune, dall'altra qualche dirigente comunale che emana ordinanze e poi non ne cura l'attuazione. Ma...e il mistero? Ah sì, il dirigente è stato recentemente promosso! A presto su queste pagine...anche se la domanda, non rinviabile è: cosa aspetta codesta Amministrazione a revocare immediatamente la concessione? Direi che i presupposti ci sono tutti. I lavori non eseguiti ma pattuiti in contratto, l'esposizione al rischio di rivalse legali per la cattiva conduzione della struttura locata, i danni di immagine per la città e chi più ne ha, più ne metta. Incrociamo le dita.

M5S torna sul porto turistico - 10 Settembre 2014 - 19:14

un disastro annunciato ed evitabile, ecco le prove
Porto turistico di Villa Taranto, un disastro annunciato ma..evitabile. A Verbania, c'è un problema sotto gli occhi di tutti, qualcosa che non può essere ignorato, nonostante l'assordante silenzio con il quale la vicenda viene trattata . Al turista che giunge in città, accanto al parcheggio antistante i Giardini di Villa Taranto, si offre uno spettacolo di devastazione e abbandono, tra pontili semi affondati, cataste di detriti e spazzatura. Stiamo parlando di quello che resta del porto turistico. Un disastro che affonda le sue radici non solo nell'infausta notte tra il 10 e l'11 ottobre 2013, quando il temibile vento di Marenca, con raffiche a quasi quaranta nodi ha dato "il colpo di grazia" ad una struttura già pesantemente provata da precedenti eventi atmosferici, ma, appunto, nella sua pluriennale storia, risalente al 2000. Si potrebbe parlare quindi della scelta del sito, a detta di tutti i residenti inadatto alla costruzione del porto, proprio perché esposto alla furia distruttiva del vento da Nord Est, si potrebbe parlare del fondale melmoso e profondissimo (35- 40 metri) su cui è estremamente difficoltoso ancorare i pontili galleggianti, si potrebbe parlare di un contratto di concessione con un canone ridicolmente basso (al limite dell'esposto alla Corte dei Conti per danno erariale), oppure ancora, dei lavori di miglioramento dell'area portuale pattuiti sul contratto e solo in minima parte realizzati dal concessionario, delle carenze nella manutenzione, ma sarebbe una storia troppo lunga. Occorre invece che la cittadinanza sappia che lo scempio del porto poteva essere evitato, che i milioni di euro che verranno spesi per rimediare al disastro, che gli ulteriori soldi (altri milioni) che verranno spesi per risarcire i proprietari delle barche affondate, avrebbero potuto essere risparmiati. Dalla lettura dei documenti contrattuali, dalle relazioni indipendenti di prestigiose Università, dalla consultazione delle ordinanze disattese, si comprende come, già a marzo 2013, cinque mesi prima del disastro, i pontili dovevano essere sgombrati per il palese ammaloramento delle opere galleggianti. Perché non si è attuata l'ordinanza, perché il concessionario, come se nulla fosse, ha continuato a farsi pagare i diritti di ormeggio dagli ignari proprietari delle barche? Ma, soprattutto, perché il Comune " ..ordina sgombero e divieto di approdo, ormeggio e accesso da terra ai pontili*** .."del porto e poi non si preoccupa di controllare se la disposizione e' stata eseguita? (***Vedi Ord. N DST/DEM/34/2013 del 08/03/2013) A questo punto è opportuno dire che tutto quanto scritto in questa sede non è frutto di considerazioni personali, ma scaturisce dalla semplice lettura dei documenti a disposizione di ogni cittadino tramite una semplice richiesta di accesso agli atti pubblici. Questo per mettere in evidenza che la vicenda del porto è sotto gli occhi di tutti, cittadini e amministratori, da molto tempo. Come al solito però c'è voluto un disastro, fortunatamente senza morti e feriti, perché se ne parlasse. A questo proposito bisogna riconoscere che l'unica voce a chiedere con forza che venga fatta chiarezza in materia, e' stata quello del Movimento 5 Stelle, con un'interpellanza in Consiglio Comunale, alla quale è stato risposto, tra l'altro, che l'ordinanza in questione non vieta nulla, facendo sorgere il legittimo dubbio che gli attuali amministratori si siano presi almeno il disturbo di leggerla, visto che il divieto è evidenziato addirittura in grassetto nel testo originale!! Concludendo, la vicenda, pur nella sua complessità, solleva parecchi interrogativi a cui l'attuale Sindaco e la sua squadra, che per la verità ereditano problematiche nate molto tempo fa, devono dare risposte. Risposte, tuttavia, che non possono non tenere conto di come un bene pubblico, una potenziale fonte di ricchezza e lavoro per il nostro territorio, sia stata gestita in passato e se, sopratutto, chi l'ha gestita sia ancora meritevole di proseguire il rapporto di concessione, se merita ancora la fiducia dell

I porti galleggianti prima o poi.....affondano. - 15 Novembre 2013 - 13:58

Caro Papi
Ribadisco il concetto: come chiunque può constatare i pontili galleggianti nelle zone di mare sono posti all'interno di, come dici tu, una diga foranea; un motivo ci sarà pure. Di certo la mia lancetta di legno non la stazionerei mai attraccata ad uno di quei pontili. Quanto ai soldi, ebbene, se ci sono si fanno le opere a regola d'arte altrimenti si lascia perdere perchè prima o dopo diventano soldi....buttati nel lago.(...e sono anche tuoi oltre che miei)

I porti galleggianti prima o poi.....affondano. - 14 Novembre 2013 - 16:25

confessione
Confesso che certe considerazioni me le ero tenute dentro perchè pensavo di essere l'unico ad averle fatte, ma ora vedo che altri la pensano come me. Se i nostri vecchi hanno fatto i porti lacuali in un certo posto, con una certa imboccatura e con certi moli è forse perchè, con antica saggezza, avevano studiato a fondo i venti, le correnti, le precipitazioni e via cantando. Di pontili galleggianti se ne possono vedere a bizzeffe anche nella sola Liguria di ponente: ma tutti sono posizionati rigorosamente all'interno di frangiflutti costituiti da enormi massi o riparati da possenti moli in cemento. Solo chi non ha cognizione del lago può non sapere quale forza distruttrice può assumere in certe occasioni e soprattutto all'improvviso. Se poi c'è chi vuole ribattere che la tecnica si è evoluta, faccia pure, ma i fatti sono lì a smentirli.
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