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risarcimento danni

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risarcimento danni - nei post

Progetto VCO: viabilità provinciale - 7 Novembre 2023 - 08:01

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Emanuele Vitale, Consigliere Provinciale Progetto VCO, riguardante la viabilità autostradale e statale

Comitato Salute VCO: "Non ci siamo sbagliati, purtroppo" - 12 Marzo 2023 - 10:23

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato Salute VCO, riguardante la sanità locale.

Preioni su indennizzi attacchi lupo - 1 Novembre 2021 - 15:03

Preioni (Lega Salvini Piemonte): “Arrivano gli indennizzi per la difesa del bestiame e per i danni causati dalle scorribande dei lupi: la Lega dalla parte degli allevatori, sempre”

Federconsumatori: 14mila€ di bollette mai usufruite - 14 Luglio 2021 - 09:34

L’odissea di questa incredibile vicenda ha inizio nel marzo 2011 quando S.F. prendeva in locazione un appartamento a Stresa e attivava le utenze domestiche. Di seguito la nota di Federconsumatori Verbania.

Ciclone Brigitte ottobre 2020: 184mila€ di contributi a Verbania - 5 Luglio 2021 - 13:01

Il ciclone Brigitte, così i meteorologi hanno battezzato l'ondata di maltempo del 2-3 ottobre 2020, ha prodotto nel Verbano Cusio Ossola numerosi danni.

Comitato Salute VCO: "Grazie Presidente Cirio" - 14 Aprile 2021 - 18:06

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del comitato salute VCO, riguardante il futuro della sanità locale.

300mila€ agli allevatori per i danni dei lupi - 29 Marzo 2021 - 15:03

Protopapa “Nel 2021 rimborso diretto per i danni al bestiame e contributi per i sistemi di difesa”.

Lupi e Orsi nel VCO - 19 Febbraio 2021 - 08:01

Riportiamo la relazione trasmessa alla V Commissione del Consiglio Regionale Piemontese “Tutela dell’ambiente e impatto ambientale; risorse idriche; inquinamento; scarichi industriali e smaltimento rifiuti; sistemazione idrogeologica; protezione civile; parchi ed aree protette”

"Non obbligatorietà vaccino" e medici ippocratici - 15 Febbraio 2021 - 16:47

Riceviamo e pubblichiamo due comunicati del Gruppo Rinascita VCO della rete R2020, su non obbligatorietà vaccino e rete 2020

Lincio chiede protocollo gestione lupi - 7 Dicembre 2020 - 19:06

Lincio chiede un protocollo di intervento per la gestione dei lupi.:“È necessario passare ad un controllo delle problematiche in evidente stato di degenerazione”.

Cirio commissario alluvione - 13 Novembre 2020 - 12:05

Il gruppo Lega Salvini Piemonte esprime la propria soddisfazione per la nomina del governatore Alberto Cirio a commissario per il territorio piemontese in seguito all’alluvione del 2 e 3 ottobre scorsi.

Provincia VCO sulla presenza di lupi - 29 Giugno 2020 - 10:03

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato della Provincia del Vco, a margine dell'incontro sulla presenza del lupo nel territorio provinciale.

Danneggiamenti ai bivacchi del Parco Val Grande - 24 Giugno 2020 - 12:05

Si susseguono i danneggiamenti all’interno del Parco Nazionale Val Grande. I bivacchi presenti nel Parco sono stati chiusi a seguito di ordinanza sindacale, in esecuzione del DPR n 50 della regione Piemonte, al fine di evitare la possibile fruizione in promiscuità.

Provincia VCO su Rete Natura 2000 - 24 Dicembre 2019 - 12:05

Istanza alla Regione Piemonte per la revisione della normativa di recepimento del dettato comunitario inerente il Sistema Rete Natura 2000. Di seguito la nota della Provincia del VCO.

Movimento Difesa del Cittadino su vicenda diamanti - 5 Ottobre 2019 - 15:03

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Movimento Difesa del Cittadino Verbania, riguardante la cosiddetta vicenda della "Truffa dei diamanti".

FdI su caccia ai cinghiali - 7 Ottobre 2018 - 15:03

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Fratelli d'Italia VCO, riguardo la proposta di divieto di caccia al cinghiale dichiara: "Non è quella la soluzione".

Concluse indagini Veneto Banca - 28 Luglio 2018 - 09:16

Riceviamo e pubblichiamo, due comunicati, uno di Federconsumatori Piemonte e l'altro di Movimento difesa del cittadino - sezione di Verbania, sulla chiusura indagini della vicenda verbanese di Veneto Banca.

Con Silvia per Verbania su assoluzione Sau - 23 Maggio 2018 - 10:23

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato della Lista Civica Con Silvia per Verbania, riguardante l'assoluzione dell'Assessore Sau.

Costituita Commissione Mista Conciliativa ASL VCO - 3 Febbraio 2018 - 18:06

Con atto deliberativo n. 905 del 14.12.2017 è stata costituita la Commissione Mista Conciliativa, prevista dal Regolamento di Pubblica Tutela e composta da rappresentanti dell’ASL e delle Associazioni di Pubblica Tutela. Di seguito la nota di ASL VCO.

LegalNews: L’assicurazione professionale del commercialista e i danni causati dal collaboratore - 18 Dicembre 2017 - 08:00

La Corte di Cassazione con la recente ordinanza n. 22339/2017 ha esaminato il tema dell’ampiezza della copertura fornita al commercialista dall’assicurazione professionale, con specifico riferimento all’individuazione dell’eventuale collaboratore che abbia causato il danno.
risarcimento danni - nei commenti

Movida a Cannobio, una nota dal Centro Storico - 20 Agosto 2023 - 19:28

Il caso
Cari annes & Filippo, vi riassumo in breve la questione: trattasi di un parco pubblico, come ce ne sono tanti, nato per semplice svago, poi dato dal Comune in concessione e gestione a privati che lo trasformano in pratica in una discoteca a cielo aperto, con tutto ciò che ne deriva: musica a palla fino a dopo mezzanotte, parcheggio da parte degli avventori in divieto di sosta anche in strade private viciniori, ecc... Una causa che ha coinvolto me ed altri vicini, che ha portato alla sospensione di qualsiasi attività sonora con 2 vittorie a nostro favore in primo e secondo grado di giudizio. Ma, di fronte al risarcimento danni, l'attuale giunta ricorre in Cassazione perché non ha fondi. Quindi, un ricorso per soli motivi di legittimità, ma in sostanza meramente dilatorio, che un privato soccombente dovrebbe pagare interamente se promotore cioè attore. Quindi la politica colpevolmente prende tempo, sfruttando dolosamente le casse della collettività. Ora spero solo che la decisione definitiva in terzo ed ultimo grado arrivi quanto prima e che sia a nostro favore, perché nel Belpaese non si sa mai.... Grazie ad entrambi per l'interessante dibattito e cordialità.

Comitato Stop 5G incontra Marchionini - 6 Aprile 2020 - 23:17

Comitato stop 5G VCO
Di seguito un articolo che riporta la notizia della condanna definitiva di Radio Vaticana dovuta ai danni alla salute causata dall'inquinamento elettromagnetico delle sue antenne. Fino a 12 km dalle antenne sono aumentati oltre 4 volte i casi di leucemia. L'inquinamento elettromagnetico è un fatto serio su cui non si deve scherzare. L'inquinamento elettromagnetico ad alta e bassa frequenza è dannoso per la salute umana. Ci sono indagini epidemiologiche, sentenze della magistratura, ricerche scientifiche, documenti del Consiglio d'Europa e Paesi che hanno normative puntuali per limitare l'inquinamento e Paesi come Svizzera e Slovenia che rifiutano il 5G oltre a centinaia di scienziati che ne chiedono la moratoria. Il Comitato Stop 5G del VCO chiede che vengano compiute ricerche indipendenti che ci dicano con chiarezza se il 5G è pericoloso o meno per la salute. Questo prima che vengano implementate le antenne. I cittadini italiani non sono cavie. Condanna definitiva per Radio Vaticana, le onde elettromagnetiche aumentano di 4-5volte il rischio di leucemie [ 25 febbraio 2011 ] Eleonora Santucci LIVORNO. E' stata confermata la condanna per Radio Vaticana. La Corte di Cassazione ha infatti ribadito la decisione dalla Corte d'Appello del Tribunale di Roma: reato di "getto pericoloso di cose" (articolo 674 Codice penale) e risarcimento ai cittadini. Non si procederà però, nei confronti dell'unico imputato superstite, il cardinale Roberto Tucci, perché il reato si è estinto. «Ieri - dichiara il Comitato dei Comitati di Roma Nord - è stata una data storica per la giustizia italiana: la Suprema Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della Radio Vaticana». Ed aggiunge «Ogni volta che rileveremo violazioni dei limiti di legge e disturbi alla nostra vita quotidiana sporgeremo querele contro i responsabili della radio vaticana». La questione è iniziata molti anni fa (oltre 11) quando alcuni cittadini di Cesano denunciarono la trasformazione di alcuni elettrodomestici, citofoni, lampadari in duplicatori del segnale di Radio Vaticana. A ciò si aggiunsero gli esposti da parte di chi accusava malattie provocate dal superamento dei limiti di emissione delle onde elettromagnetiche. Nel tempo si sono infatti susseguiti due giudizi di primo grado, due pronunciamenti di secondo grado e si sono già avute quattro sentenze della Corte di Cassazione, di cui una nell'ambito del procedimento penale per omicidio plurimo colposo, per il quale il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, a seguito dei sorprendenti ed impressionanti risultati dell'indagine epidemiologica condotta in cinque anni nel territorio limitrofo agli impianti, il 13 novembre 2010 ha rinviato gli atti alla Procura della Repubblica per le conseguenti decisioni della pubblica accusa. Gli studi hanno sottolineato che il rischio di mortalità di leucemia presenta un fattore di 4,9 volte superiore al valore atteso oltre i 12 km di distanza. In particolare lo studio di incidenza di leucemie e linfomi nei bambini da 0 a 14 anni ha dimostrato che il fattore è da 4,1 a 4,7 volte superiore al valore atteso oltre i 12 km. di distanza e fino a 6,9 volte se si considerano solo i bambini di età maggiore di un anno. Tanto che la perizia del Tribunale di Roma ha annunciato che «l'eccesso di rischio è clamorosamente alto. ... L'effetto è molto importante e non può essere dovuto al caso... I risultati ottenuti sono assolutamente impressionanti. ... Non siamo stati in grado di trovare un fattore di causa diverso dalla Radio Vaticana. Non si può non pensare che lì sia successo qualcosa di importante per la vita di quelle persone, che non è spiegabile con altra causa che non siano le emissioni della Radio Vaticana. ... I risultati hanno a che fare con la dislocazione in cui queste persone hanno abitato nella loro vita e questi bambini hanno abitato nel loro periodo di vita. ... Livelli così elevati di rischio si riscontrano, nella letteratura scientifica, soltanto negli studi epidemiologici relativi alle zon

Montani su banche e rimborsi risparmiatori - 12 Aprile 2019 - 08:45

PAROLE SANTE.....
SULLE EX POPOLARI VENETE IL GOVERNO PRENDE IN GIRO I RISPARMIATORI? Dopo le dichiarazioni di ieri dell’avvocato Matteo Moschini, il Movimento Difesa del Cittadino torna all’attacco del Governo a proposito della mancata normativa per il rimborso in materia di risparmio tradito. “Ex Popolari Venete: il Governo sta prendendo in giro i risparmiatori?” è il titolo del seguente comunicato diffuso poco fa: Movimento 5 Stelle e Lega, che in campagna elettorale hanno più e più volte promesso pubblicamente ai risparmiatori traditi il risarcimento integrale dei danni, stanno clamorosamente disattendendo le aspettative, dimostrandosi interlocutori del tutto inadeguati ed inaffidabili. Al termine dell’incontro tenutosi l’8 aprile scorso, il Presidente Conte comunicava che in occasione del Consiglio dei Ministri che si sarebbe riunito all’indomani, martedì 9 aprile 2019, sarebbe stata emanata la normativa in materia di risparmio tradito. Ciò, invece, non avveniva. In data 11 aprile 2019, apprendevamo da fonti di stampa che l’emanazione di tale normativa era stata bloccata a causa del veto di due associazioni. “Se non si concorda con tutti i risparmiatori non si fa nulla”, affermava l’onorevole Di Maio in data 10 aprile 2019. Parrebbe che si sia in presenza di una vile e squallida manovra posta in essere dall’Esecutivo – con la complicità, volontaria o meno, delle due associazioni sopra ricordate – al fine di rinviare sine die l’emanazione della normativa in materia di risparmio tradito, l’ennesimo schiaffo ai tanti cittadini che hanno visto andare in fumo i risparmi di una vita. Pare, in altri termini, che il Governo non abbia esitato a mettere in atto il gioco delle tre carte e ad utilizzare come pretesto il veto posto da due (due su diciannove!) associazioni al fine di bloccare l’emanazione di una legge che più di trecentomila risparmiatori e relative famiglie attendono da anni. Peraltro, della somma stanziata con la Legge di Bilancio per il 2019 a favore dei risparmiatori (1.575 mln/€) rimane oggi, in base a quanto indicato dal Documento di programmazione economica e finanziaria approvato il 10 aprile 2019, il solo importo di 750 mln/€. Diffidiamo quindi il Governo ad onorare gli impegni assunti e a ripristinare l’intera somma stanziata con la Finanziaria a favore dei risparmiatori e pari ad 1.5 mld/€. Vi è tempo sino al 15 aprile. Ove il Governo non dovesse ottemperare ai suoi impegni daremo vita ad una diffusa attività di protesta.

Amministrative 2019: incontro del Centro Destra - 10 Febbraio 2019 - 16:28

Re: Re: Re: Re: Re: Bene!
Ciao robi un ragionamento un pò azzardato se non lo contestualizzi. Tral'altro, se dovessimo trovare un episodio simile, la sentenza del porto Palatucci fa al caso nostro: ci fu un'ordinanza che però non fu nè rispettata nè fatta rispettare, Il comune, in solido con il gestore, fu condannato al risarcimento danni in sede civile. Non ci fu sede penale poichè nessuno si fece male. Diciamo che più o meno è la stessa cosa: Albertella e la sua giunta emanarono un'ordinanza che, per negligenza - così sostiene l'accusa, non fecero rispettare. Tra l'altro quando si tratta di incolumità delle persone, le amministrazioni pubbliche hanno il diritto/dovere di intervenire in luogo di altri. Poi sappiamo tutti che le cose non sono così semplici e le responsabilità nemmeno così chiare, L'avviso di garanzia è però un dato, credo tutto politico: tra l'altro, siamo onesti, fosse stata a parti inverse la stessa accusa sarebbe stata rivolta al Sindaco uscente. Concordo comunque che la valutazione si fa sui programmi, anche se le persone a livello locale contano. E sul programma, le persone che ambiscono a guidare la città, non possono che averne uno quasi interamente sovrapposto. Ci vediamo nell'altra finestra per parlare di azioni programmatiche. Saluti AleB PS: concludo il post precedente troncato per max caratteri. "[..] senza toccare nulla di concreto".

Con Silvia per Verbania su Il Maggiore - 5 Luglio 2018 - 14:54

Errori progettuali
Certamente errori operati da progettisti, tecnici ed esperti non sono da attribuire né all’attuale né al precedente né al trapassato sindaco. È però l’attuale sindaco che DEVE, senza indugio, chiedere il risarcimento dei danni causati dall’incompetenza dai vari progettisti, tecnici ed esperti

Assoluzione per l'assessore Laura Sau - 25 Maggio 2018 - 09:38

Re: ricorso?
Ciao lady oscar la causa si basa sul fatto che un assessore ha detto in sostanza che prima le si chiede scusa (?! sic!) poi valuta le questioni... il senso della causa c'è eccome... ma è solo un mio punto di vista. Per il risarcimento danni ok, se paga anche l'amministrazione, che ne ha perse diverse, una su tutti quella contro Immovilli :-)

Assoluzione per l'assessore Laura Sau - 25 Maggio 2018 - 08:15

ricorso?
Spero che, quando l avvocato Brizio avrà perso anche il ricorso (ma sembra logico solo a me che non potendo dare il patrocinio la causa contro l assessore e' nulla???) si dia anche un risarcimento danni. Come intasare i tribunali in inutili cause.

Comunità.vb: su rottami del porto - 29 Settembre 2017 - 09:09

Meglio tenerli da parte...
...per i risarcimenti. Ricordo a tutti che il Comune, in solido con l'ex gestore del porto è stato ritenuto responsabile del disastro e condannato ( in primo grado) al risarcimento dei danni subiti dalle imbarcazioni. A breve ci sarà la sentenza d'Appello a Torino che, se dovesse confermare l'orientamento del Tribunale di Verbania, aprirebbe la strada, oltre a questa prima causa "pilota", per un controvalore di circa 230 mila euro, ad altre ben più sostanziose presentate dai proprietari delle barche più grosse. Sono trascorsi quattro anni dal disastro, i detriti sono ancora lì e, temo, visto che non sono biodegradabili, ci resteranno per un bel pezzo.

Frana SS34: indagati i proprietari? Solo atti dovuti - 1 Aprile 2017 - 14:07

proprietario strada paga anche danni da privato
A dirlo è una sentenza della Cassazione: n. 17095/14 del 28.07.2014; L’ente proprietario della strada ha l’obbligo di garantire una sicura circolazione agli automobilisti; questi deve adottare tutti i provvedimenti necessari a tal fine, senza che rilevi su chi debba gravare la spesa delle opere di bonifica e manutenzione (come la costruzione di muri di contenimento). In altre parole, è inutile giocare a “scarica barile” con i soggetti titolari di terreni vicini: in ogni caso il proprietario della strada resta sempre responsabile. L’inerzia del titolare del fondo che dovrebbe bonificare i luoghi non esonera dal risarcimento chi gestisce l’infrastruttura, che deve garantire la sicurezza dei veicoli e, nel caso, sospendere la circolazione. La conseguenza è che l’ente proprietario non può consentire la circolazione su un tratto di strada di cui ha la custodia senza aver prima eliminato tutti i possibili fattori di rischio conosciuti e conoscibili, con un attento e doveroso monitoraggio del territorio. Egli, infatti, è tenuto a risarcire i danni anche quando provocati dalla mancata manutenzione delle aree limitrofe di proprietà di privati.

Interpellanza situazione azionisti Veneto Banca - 19 Dicembre 2016 - 13:24

Re: Re: Re: Che il sindaco faccia il sindaco...
Ciao Maurilio Giusta la tua proposta di una class action locale, ma purtroppo la politica si è dimenticata da decenni di tutelare veramente i cittadini a discapito del capitale. L’azione collettiva, prevista dall’art. 140 bis del Codice del Consumo, a cinque anni dalla sua entrata in vigore ha messo in evidenza l’inadeguatezza della tutela risarcitoria di Patrizia De Rubertis | 6 maggio 2015 Ogni volta che in Italia accade un fatto che coinvolge migliaia di consumatori si sente richiedere a gran voce la class action. Si tratta dell’azione collettiva prevista dall’art. 140 bis del Codice del Consumo ed entrata in vigore nel 2010 che consente di attivare un unico processo per ottenere il risarcimento del danno subito da un gruppo di cittadini danneggiati dalla stessa azienda (esclusa la Pubblica amministrazione) in una situazione omogenea. In altre parole, nel caso in cui più persone abbiano subito gli stessi danni derivanti per esempio da prodotti difettosi o pericolosi, oppure da comportamenti commerciali scorretti o contrari alle norme sulla concorrenza, un solo giudice può condannare l’impresa al risarcimento di massa dei danni. Ultimo caso, in ordine di tempo, è l’annuncio di una class action per tutti i pensionati danneggiati dallo stop delle rivalutazioni deciso nel 2011 dal governo Monti e bocciato dalla sentenza della Consulta. Poi c’è il governatore della Lombardia Roberto Maroni che sta preparando un’azione regionale contro i black bloc per risarcire i milanesi che hanno subito danni durante la manifestazione No Expo. Ma recente è anche la class action promossa da Altroconsumo contro Fca sui consumi auto che a luglio arriverà in tribunale a Torino. Cosa succede, però, dopo che viene dato l’annuncio? Praticamente nulla. A cinque anni dal varo della class action italiana, con un iter a dir poco controverso (introdotta con la legge Finanziaria del 2008 è stata modificata solo nel 2012 con il decreto Liberalizzazioni, facendo così sfumare la possibilità di farla utilizzare ai risparmiatori coinvolti nei crac finanziari Parmalat, Cirio e Argentina), questo strumento si è rivelato inefficace e inadeguato, aumentando le difficoltà di accesso per i consumatori. E a dire che non funziona sono i numeri: ad oggi, l’unica azione collettiva vinta è quella del 2013 promossa dall’Unione Nazionale Consumatori contro il tour operator Wecantour. Il Tribunale di Napoli ha infatti riconosciuto il risarcimento del danno da vacanza rovinata a un gruppo di turisti in viaggio a Zanzibar che, pur avendo pagato profumatamente per alloggiare in un lussuoso resort, si sono poi ritrovati in un cantiere. Altri dati è però impossibile reperirli, perché lo stesso ministero della Giustizia a ilfattoquotidiano.it ha risposto che “non ci sono statistiche sull’argomento, siamo in attesa che la materia venga recepita dai registri informatizzati per poter procedere con una rilevazione”. Molti del resto i motivi che rendono la class action un’arma spuntata. http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/06/class-action-linefficace-strumento-per-la-tutela-dei-diritti-dei-consumatori-italiani/1657639/

Porto Palatucci? tranquilli, paga il cittadino! - 10 Novembre 2016 - 18:32

Re: Il Responsabile?
Ciao cesare Dal sito del M5S 14 luglio 2014: abbiamo discusso in consiglio comunale una mozione per l’accertamento delle responsabilità dopo il disastro che ha visto il collasso del porto Palatucci, un atto dovuto sia per il costo dell’opera, circa 5 milioni di euro, sia per l’ambiguità dell’Ordinanza che avrebbe dovuto garantire lo sgombero del porto, sia per le numerose richieste di risarcimento danni, che come intuibile, tenderanno a batter cassa sull’ente. Siamo stati criticati, da chi con lo slogan del “ FARE”, non vuole perdere tempo. Purtroppo, le nostre perplessità non sono motivate da propaganda politica, ma da responsabilità rispetto ai cittadini che rappresentiamo. Infatti stanno piovendo richieste di risarcimento danni a raffica, quelle da noi visionate superano i 700.000€ e dalla data del disastro l’assicurazione relativa alla responsabilità civile del comune di Verbania è aumentata drasticamente. Il Sindaco in una sua nota ha giudicato la nostra utile attività di controllori come “solite polemiche pelose”, ma volente o nolente dovrà continuare a fare i conti con il nostro lavoro, perché come appena illustrato sopra, ogni argomento prima di ogni polemica è stato portato in consiglio, e la maggioranza ha sempre votato contro. http://www.verbania5stelle.it/2015/01/spiagge-cani-e-porti-un-trio-impossibile/

Zacchera: banche e domande - 7 Giugno 2016 - 11:16

Re: subire? jamais
Ciao livio Grazie per la stima ma le mie sono competenze da cittadino informato niente di più. Purtroppo per riavere il maltolto o si va in piazza con i forconi in massa o si agisce attraverso i nostri rappresentanti in parlamento, e se la maggior parte dei rappresentanti e collusa con il sistema finanziario nascono leggi spot come la class action che differisce molto ad esempio da quella americanada noi, infatti in Italia possono essere risarciti solo i danni effettivi (il rimborso di quanto si è speso), mentre negli Usa concorrono all’importo anche le spese morali e legali. Quindi il legale ha tutto l’interesse a vincere, perché guadagnerebbe anche sulla quota di risarcimento del danno, incluso quello punitivo. E questo è solo un esempio ulteriori informazioni le trovi qui http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/06/class-action-linefficace-strumento-per-la-tutela-dei-diritti-dei-consumatori-italiani/1657639/

Minore sul Verbania Calcio - 26 Giugno 2015 - 11:20

Gestori di serie A e B
Non entro nel merito delle cose fatte dal Verbania Calcio ,critico solo la giunta che ha permesso lo smantellamento del prato erboso, uno dei più belli d'italia, ma riscontro che questa amministrazione e/o sindachessa usa pesi e misure diverse con chi gestisce beni comunali . Con il Verbania Calcio chiede un risarcimento dei danni , con il gestore del porto distrutto ,chissà per quale motivo , non osa ed ha votato contro una giusta richiesta di accertamento delle responsabilità. Cittadini di serie A e di serie B .

Pacian e auto colpiti dai vandali - 6 Maggio 2015 - 09:48

Bambocci ubriachi/fatti
Non ci sono, almeno a Verbania, motivazioni politiche profonde dietro gli atti di vandalismo gratuito riportati nell'articolo. Per quella che è la mia percezione, si tratta di "bravate" di ragazzini in preda ai fumi dell'alcol o, peggi, solo ai "fumi". Pur consapevole della limitazione alla privacy che questo comporta, occorre moltiplicare le telecamere di sorveglianza e poi, pero', avere i mezzi per denunciare le persone per un risarcimento danni. A monte, e questa si' , è una colpa della politica, ma a livello nazionale, occorre insegnare educazione civica nelle scuole già dalle elementari. Insegna di più una passeggiata in un parco con la scolaresca a raccogliere le cartacce, oppure, opportunamente attrezzati, portare studenti a pulire i muri dalle scritte,che mille discorsi. Ecco questo può essere fatto dalla politica, anche a livello locale, promuovere un sentimento di educazione e preservazione del bene pubblico nei giovani. Forse, dopo, avremo qualche scritta con lo spray e qualche vetro rotto in meno.

LegalNews: il fallimento dell’impresa - 13 Aprile 2015 - 11:25

a propositi di....
..."dilagante deresponsabilizzazione", posso aggredire immediatamente ed interamente il patrimonio di "chi concorre a vario titolo all’amministrazione della giustizia" per ottenere un giusto risarcimento per i danni da questi ultimi provocati?

M5S: Porto turistico e #Verbaniainquina - 7 Aprile 2015 - 13:59

x Guardiano del Faro
Ti allego la foto di questa delibera nr 54 del 10.3.2015 dove , a proposito del comportamento dell'attuale amministrazione che non ha mosso un dito contro il concessionario , oltre ad aver votato contro l'accertamento delle responsabilità ,quindi anche contro il concessionario , il concessionario come ringraziamento chiama in causa il Comune. Nell'atto allegato si legge chiaramente che il sig. Tale ha chiesto il risarcimento dei danni subiti dall''imbarcazione alla società concessionaria EUROP.NAUTIC,SERVICE e la medesima "ha chiesto e ottenuto la chiamata in causa del Comune" , quindi avanti con spese legali che noi cittadini pagheremo . Grazie Sindaco ,grazie maggioranza PD.

Parcheggio tra graffiti e rifiuti - 17 Dicembre 2014 - 17:37

Imbrattatori
Questi imbrattatori murali, che si atteggiano ad artisti urbani, devono assolutamente essere identificati e puniti. Inutile precisare che si tratta di autentico vandalismo. La pena più severa è certamente rappresentata dagli effetti civili di un'eventuale condanna: costoso risarcimento danni per il ripristino dei beni deturpati. Qualcuno dice che gli autori sono noti, e allora si effettui qualche appostamento per fermarne qualcuno e esucare gli altri.

Job Act: l'ordine del giorno approvato - 3 Novembre 2014 - 10:33

signor Robi
lungi da me farle cambiare idea ,questa mia solo per sottolineare che ho profondi dubbi che le cause per licenziamenti illegittimi durino anni . A quanto mi risulta si fanno sempre con urgenza Comunque questo è quello che succede negli altri paesi facenti parte della UE e non dell'ex patto di Varsavia : Francia L'ordine di reintegro è ammesso ma non può essere imposto. La somma del risarcimento per il lavoratore va da un minimo di 6 mensilità a oltre 24. In alcuni casi è prevista anche un’indennità che varia in base al danno subito. Regno Unito Nessun diritto di reintegro. Il risarcimento prevede un rimborso base pari a 6600 sterline, un importo compensatorio di 12mila sterline ed eventualmente degli importi speciali. L'unico caso in cui è ammessa il reintegro del lavoratore è quella di licenziamento per "motivo illecito", come la discriminazione per motivi politici o razziali. Spagna Per l'attuale legge spagnola l'ordine di reintegro è facoltativo. Il datore di lavoro può optare per il risarcimento al lavoratore tramite un'indennità pari a 33 giornate lavorative per ogni anno di anzianità, più gli arretrati. Nel corso dei primi 12 mesi di lavoro entrambe le parti possono recedere liberamente il contratto. Portogallo Reintegrare il lavoratore licenziato ingiustamente è obbligatorio per il datore di lavoro. La decisione del giudice è basata su un'analisi dei costi connessi con la (prevista) riorganizzazione aziendale e dei benefici economici che l’azienda trae dal licenziamento. Il dipendente può scegliere tra il reintegro e il pagamento delle mensilità arretrate, o un'indennità pari a una mensilità per ogni anno di servizio. Grecia Anche in questo paese è ammesso l'ordine di reintegro. Il risarcimento per il lavoratore, inoltre, è un’indennità per il periodo tra la data del licenziamento e la decisione del giudice. Il giudice deve valutare la legittimità del licenziamento in base al giudizio sul bilanciamento tra esigenze dell'impresa e del lavoratore. Olanda Il datore di lavoro può scegliere se reintegrare il lavoratore o in alternativa versargli un'indennità. Qui il datore di lavoro che intende licenziare deve però sottoporsi preventivamente a un’autorizzazione amministrativa finalizzata a vagliare la "ragionevolezza" del recesso. Austria Quando una persona è licenziata ingiustamente, il datore di lavoro è obbligato a reintegrarla e a pagare un risarcimento, comprensivo della liquidazione e di una somma uguale allo stipendio che avrebbe dovuto essere percepito nel periodo tra il licenziamento e la conclusione legale del caso. Il giudice è però tenuto a valutare la legittimità del licenziamento in base ad un giudizio di 'bilanciamento' tra le esigenze dell’impresa e l'interesse del lavoratore a mantenere il posto di lavoro. Belgio In questo Paese non esiste per il lavoratore il diritto al reintegro, pur essendo quest'ultimo possibile, ma al risarcimento, che comprende il periodo di preavviso e un rimborso danni pari a sei mensilità. Danimarca La legge danese ammette l’ordine di reintegro del lavoratore licenziato ingiustamente e stabilisce un risarcimento pari a un anno di retribuzione. Svezia Il licenziamento può avvenire solo per grave disobbedienza o per ristrutturazione dell'azienda. Il giudice può imporre il reintegro o il risarcimento dei danni più le retribuzioni maturate dal momento del licenziamento fino al termine della sentenza. Se il datore di lavoro nega il reintegro deve corrispondere un'indennità che va da 16 a 48 mensilità. Il lavoratore licenziato ha la priorità nelle nuove assunzioni. bisogna ricordare che le nazioni appartenenti all’Ue rispondeno all’articolo 30 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, che è stata resa fonte giuridicamente vincolante in seguito all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona. In particolare l’articolo 30 stabilisce che: “Ogni lavoratore ha il diritto alla tutela contro ogni licenziamento ingiustificato, conformemente al diritto comunitario e a

Cristina: "Dopo il flop dell'aliscafo il sindaco pensi alla strada" - 17 Ottobre 2014 - 20:51

Costi a carico dei cittadini
Con determina 1398-Porto Turistico-è stato affidato incarico per lo lo studio di fattibilità del nuovo porto. Costo a carico di noi cittadini Euro 39.952,00 . La ns sindachessa ha votato contro l'accertamento delle responsabilità ! Accertare o almeno tentare di trovare un responsabile e/o corresponsabile avrebbe comportato un parziale risarcimento dei danni ,esempio questi 39.000 euro .Ma noi siamo buoni troppo buoni e lasciamo che tutto scivoli senza protestare . Un sindaco ha il dovere di tutelare l'interesse dei cittadini ...

M5S Verbania: Vengo anch'io, no tu no! Storia di "anormale" amministrazione - 10 Settembre 2014 - 21:59

Qualche altra perla sul porto, per i curiosi.
Porto Turistico, alcuni dati reperibili da documenti pubblici: Convenzione di concessione, canone annuale euro 18.050, una serie di opere da costruire da parte del concessionario e mai eseguite tra cui (clamoroso) la centralina di avviso per le burrasche ......Ci sarebbe da ridere se non fossimo seduti su un mucchio di macerie. Poi ci sono i lavori di manutenzione ordinari eseguiti in economia dal concessionario, e quindi non documentati, ma di qualità dubbia, visti gli effetti alla prima burrasca. Per chi volesse vedere gli "ammortizzatori" fatti con i copertoni incastrati tra i pontili galleggianti, si può consultare la documentazione fotografica allegata alla relazione dell'Università di Bologna. Possiamo anche parlare dell'inquinamento ambientale con i residui di polistirolo che per mesi si sono distribuiti nel lago, tra l'altro scambiati per cibo dalle anatre...(sono disponibili le foto, le teniamo per le prossime puntate). Ma il peggio è che le polizze assicurative sembrano insufficienti ( sia da parte del concessionario sia da parte del Comune). Temo che nelle cause per danni aperte dai proprietari delle barche per il risarcimento a causa dell'affondamento dei natanti, alla fine, l'unico a pagare sarà proprio il Comune, cioè noi.... Per chi si domandava sei Vigili Urbani fossero stati avvisati dell'ordinanza dell'8 marzo 2013 (N DST/DEM/34/2013) la risposta è.....no. Quindi abbiamo un mistero: da una parte il concessionario che ignora le disposizioni del Comune, dall'altra qualche dirigente comunale che emana ordinanze e poi non ne cura l'attuazione. Ma...e il mistero? Ah sì, il dirigente è stato recentemente promosso! A presto su queste pagine...anche se la domanda, non rinviabile è: cosa aspetta codesta Amministrazione a revocare immediatamente la concessione? Direi che i presupposti ci sono tutti. I lavori non eseguiti ma pattuiti in contratto, l'esposizione al rischio di rivalse legali per la cattiva conduzione della struttura locata, i danni di immagine per la città e chi più ne ha, più ne metta. Incrociamo le dita.
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