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dolore

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dolore - nei commenti

Casa della Resistenza: 10 febbraio Giorno del Ricordo - 13 Febbraio 2017 - 18:19

Basta guerre !
Non sarebbe ora che si finisca con simpatizzare , per uno o per l'altro ? Anche se non si deve confondere la medicina con la malattia ! È ora che si impari che non c'è cosa più assurda è inutile della guerra . Se pensate quanti morti , quanto dolore nella prima e poi nella seconda guerra mondiale, per poi ora trovarci alleati e non comprendere ora che dono abbiamo nel vivere noi in pace ! Neanche lo apprezziamo , stiamo qui ad avere simpatie per ideologie sanguinarie , che dovremmo condannare, per non commettere più gli stessi errori . Il fatto è , che le guerre portano odii, a altre guerre , poi non importa che nome gli dai , dietro a ogni colore c'è sempre l'atrocità dell'uomo , la sua incapacità di vivere in pace e anche di un popolo incapace a ragionare con la sua mente ,ma come una pecora segue il dittatore di turno , come i gerarchi tedeschi che non pensavano , non dovevano farlo , ma solo seguire gli ordini di un pazzo sanguinario !

Lega Nord su aggregazione di Cossogno - 12 Febbraio 2017 - 18:02

comodo io,comodi tutti
"io vivo a Vignone, e non capisco quale utilità possa avere un comune come Vignone, visto che io e la mia famiglia, di fatto viviamo e gravitiamo su Verbania". caro Maurilio,non vorrei darti un dolore ma ti avviso che il mondo non gira solo attorno a te. sono lieto che vi troviate bene a Verbania,ma ti assicuro che la stragrande maggioranza di chi vive nei piccoli comuni 8specie in montagna) l'utilità la capisce benissimo. quando qui abbiamo un problema,chiamiamo sul cellulare il vigile (ovviamente unico) che 24/7 in qualche modo si attiva e insieme troviamo il modo di risolvere la cosa. se il sabato mattina dovessi chiamare il comune "agglomerato" (nel mio caso sarebbe a circa 20 km,peraltro),nella migliore delle ipotesi mi manderebbero qualcuno forse il lunedì,sempre che capiscano da dove chiamo...

Mario Capanna e Don Gino Rigoldi al Maggiore - 19 Dicembre 2016 - 23:45

Re: x Giovanni %
Ma che dolore e dolore, hai semplicemente ripetuto quello che è stato scritto sopra da Aston e altri. Puoi fare ovviamente tutti i commenti e le considerazioni che vuoi ma hai semplicemente e inutilmente riportato una notizia da data in precedenti commenti. eppure mi sembra tanto semplice...

Mario Capanna e Don Gino Rigoldi al Maggiore - 19 Dicembre 2016 - 19:45

x Giovanni %
Ciao Giovanni , non pensavo di procurarti tanto dolore nel ripetere parte di cose già scritte . Ma se " la lingua batte dove il dente duole " , non sarò più ripetitivo . Buone Feste .

Mario Capanna e Don Gino Rigoldi al Maggiore - 19 Dicembre 2016 - 16:31

Re: Andrè e il dolore
Ciao lupusinfabula un delinquente. Avrebbe ammazzato il Carabiniere sfondandogli la testa con l'estintore. Nessun rimpianto.

Mario Capanna e Don Gino Rigoldi al Maggiore - 19 Dicembre 2016 - 16:02

Andrè e il dolore
Capisco senza dubbio il dolore per la morte di un figlio da parte dei genitori, cosa che credo accomuni chiunque sia genitore, indipendentemente poi da cosa quel figlio sia stato nella vita e nella società: quello che forse Max voleva dire a riguardo è che un conto è l'umano dolore altro il voler farne un martire quando proprio non ne è il caso e quando su certe morti sarebbe più dignitoso il silenzio visto come e perchè sono avvenute, e questo non è sciacallaggio

Mario Capanna e Don Gino Rigoldi al Maggiore - 19 Dicembre 2016 - 14:18

Re: r
Ciao Max Lavecchia citare i coniugi Giuliani.... potrebbe avere rispetto per il dolore della morte di un figlio ... o il sciacallaggio arriva fino a questo?

Incidente mortale sul lavoro - 17 Ottobre 2016 - 17:23

dolore e sconcerto
Purtroppo ci risiamo, un'altra tragedia che poteva e doveva essere evitata, ma sicuramente su questo farà luce l'inchiesta della magistratura. Non prendiamoci in giro , i controlli non ci sono e tanto meno vengono fatti corsi anti infortunistici obbligatori per i lavoratori, aspetto smentite. Un grosso abbraccio alla famiglia.

PsicoNews: Differenze sessuali in psicologia - 9 Settembre 2016 - 21:23

Re: Sarà....
Prendo atto della mancanza di argomentazione. Io invece guardo sempre con stupore e ammirazione tutti coloro che in nome della loro verità non recedono seppure sottoposti a pressioni a volte insostenibili. Se desidero imparare qualcosa è lì che concentro la mia attenzione. Se intendo invece alimentare i miei spregevoli timori di cui non voglio conoscere l'origine, allora, oltre a provocare dolore agli altri, perdo le occasioni per capire, imparare ed evolvere.

PsicoNews: Gli effetti della felicità (parte 2) - 26 Maggio 2016 - 23:06

.
Ho dato una risposta un po' sballata data dalla velocità, che potrebbe voler dire qualsiasi cosa; preciso. Dici: ""..Ma prima o poi passa e non lascia segno.E meno male che è così!!"" Chi ha attraversato questo stato di grazia e lo liquida con tali parole sta mentendo a se stesso, e ciò viene corroborato dall'altra asserzione (l'inevitabile fine di tale stato) che mi scuso ma ritengo piuttosto banale e su cui quasi inconsapevolmente si evita sempre di riflettere. Chi rientra nei ranghi, ha preso una decisione: meglio una lenta ma irreversibile agonia (che può anche comprendere una strana idea di vita di coppia, ad es. tanto per non stare soli, e/o godimenti con piccole o grandi gioie ottundenti) ad un dolore immenso da affrontare disarmati. Perchè prevalga la prima scelta si deve abdicare alla verità, nemmeno si può pensare che esista, si sprofonda - magari professandosi molto religiosi - nel nichilismo, oppure nell'ignavia; la seconda scelta è per persone anche molto diverse fra di loro ma li accomuna un anelito ineffabile, io amo questi ultimi. il link che dicevo http://www.verbanianotizie.it/n383955-psiconews-l-importanza-dell-amore.htm

PsicoNews: Gli effetti della felicità (parte 2) - 26 Maggio 2016 - 11:12

Re: Ma di cosa parliamo?
Risposta ad Andrè. Se la persona a cui ci si riferisce sono io, non è così. "avere sovranità sulle emozioni" - l'ho già spiegato - è per me totalmente opposto a reprimerle; le si dirige e modula. Certo, poi eventualmente mi si potrebbe obiettare che è di una difficoltà estrema, ma esserne preda porta alla disgregazione, al dolore, fino alla follia. Lo dice uno che ha conosciuto l'amore, che non riesce a dimenticare quell'amore lontano e che ha compreso come tutto il resto non sia altro che polvere. Lo dice uno che non può imporre la propria volontà ad una forza misteriosa e spietata. L'unico motivo per cui la sofferenza può essere ritenuta non inutile è - a mio modo di vedere - in questo caso; lo sanno i mistici, lo sapeva Dante, i miti, ad esempio tristano e isolda. Per quel che concerne le emozioni, chiedevi a che servirebbe reprimerle (detto che questo non ho affermato, traduco il "reprimerle" in modularle a piacere) e perchè; perchè - e l'ho imparato casualmente osservando degli strani accadimenti reali, personalmente - le emozioni hanno un influsso sulla bruta materia (che dunque bruta materia non è); mia bizzarra fantasia? Non direi, basta interessarsi alla questione e tracce le si possono trovare ovunque nel tempo e geograficamente. Per la felicità; penso che un componente indispensabile sia la perdita delle coordinate temporali, l'essere nel mondo senza essere del mondo.

Registro testamento biologico: "Lettera aperta per la vita" - 21 Febbraio 2016 - 20:03

testamento?
Gentile Lady Oscar, mi congratulo per il rispetto per le volontà del papà. Mi dispiace che il papà, come altri malati, non abbia potuto accedere a terapie del dolore (mi pare di capire che di questo si tratti, ma non conoscendovi non posso esserne certa). Ho finito da poco, purtroppo, di occuparmi insieme alla mia famiglia della mia anziana mammetta. So per esperienza che cosa significhi chiedersi "a che cosa serve questa sofferenza". Ma non è evitando la sofferenza che si sta meglio. La sofferenza fa parte della vita, è un mistero, come la vita stessa è un mistero. E' mistero anche come un fisico a un certo punto rifiuti le cure, persino l'alimentazione e l'idratazione, in modo naturale. Ma non siamo padroni di questo mistero, nessuno ne è padrone, a prescindere dalle convinzioni personali.

Travolti da una valanga giovani ossolani - 10 Gennaio 2016 - 14:19

Non ci sono parole......
Non ci sono parole per esprimere dispiacere per accadimenti così gravi, soprattutto quando ne sono coinvolti giovani di quell'età. Mi unisco nel dolore alle loro famiglie.

Comitato referendum sul forno crematorio - 31 Ottobre 2015 - 07:58

Crematorio
Non sono contraria al referendum . Ma siete sicuri che le persone sappiano cosa votare ? Cosa è meglio ? Come al solito , i politici che sono all'opposizione non appoggiano le decisioni di chi governa ed è un continuo criticare e noi alla fine non sappiamo a chi credere . Io ho cercato di capire , ho letto i vari argomenti , eppure non so ancora cosa è meglio per tutti noi ! Quello che so è che mi piacerebbe un forno Crematorio come quello di Domodossola dove ho accompagnato mio zio. Oppure come quello a Riazzino , in Svizzera ,dove ho accompagnato un amica , con musica ! Lo vorrei accogliente , bello , dove il dolore lo si possa meglio sopportare . Privato o comunale ? Chi lo farà lo faccia bene in tutti i sensi !

Incidente di caccia - 9 Ottobre 2015 - 13:38

Regolamentazione
A quando una regolamentazione delle zone di caccia? Limitare le zone di caccia in spazi visibili e lontano dai centri abitati . Oggi nelle stesse zone convivono , cacciatori, cercatori di funghi e/o castagne e chi semplicemente cammina nel bosco . Nella medesima zona dell'incidente ,verso il monumento di Pala , mentre stavo camminando sul sentiero boschivo sono stato sfiorato dai pallini di piombo sparati da 3 cacciatori (folli) che per cattura una lepre hanno esploso i colpi dall'alto verso il basso dove passava il sentiero che stavo percorrendo . Ovviamente la mia reazione è stata verbalmente violenta e come risposta mi hanno urlato che è zona di caccia . Per l'incidente provo dolore per la vittima e per l'incauto cacciatore che ha sparato . Non riusciremo mai a sconfiggere i poteri forti che non vogliono vietare la caccia ,battiamo almeno per una limitazione e la sicurezza delle zone di caccia .

PsicoNews: Agio VS Disagio - 30 Settembre 2015 - 13:50

tristezza
Schopenhauer diceva che la vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra dolore e noia, passando attraverso l’intervallo fugace, e per di più illusorio, del piacere e della gioia.... ( mi scuso se ho citato in modo errato) .. Tristezza dunque esiste perennemente per il filosofo e non si può fuggire da essa a meno che non si riesca ad annullare il desiderio ... per quanto riguarda la tua domanda ... credo che spesso ci si trovi a disagio quando usciamo dal mondo illusorio che ci siamo costruiti attorno e viviamo in una realtà non "nostra " ... tristezza esiste, dolore esiste e sono realtà imprescindibili dalla nostra vita. Mi fermo se no ,come spesso succede, mi accusano di fare bassa filosofia ... e qui si parla di psicologia

Festival di Fuochi d'Artificio quarta tappa Cascate del Toce - 8 Agosto 2015 - 12:23

fuochi d'artificio in montagna stress animali
I fuochi artificiali sono colpevoli ogni anno della morte di migliaia di animali per stress, spaventi, incidenti e assideramento. La sensibilità uditiva degli animali è talmente sviluppata che il rumore provocato dallo scoppio dei fuochi artificiali e dei petardi causa loro un vero e proprio dolore .in montagna silenzio....

Incidente: muore motociclista - 13 Luglio 2015 - 13:24

dolore
Di fronte ad una morte non ci sono parole che possano portare cosolazione a chi resta; su come si comportano quotidianamenti molti motoclisti ( e parlo solo della SS34) di parole e parolacce da spendere ce ne sarebbero molte. provate, per curiosità ad andare una mattina nel tratto Verbania-confine tra le 5.30 e le 8.30 ed assisterete a comportamenti inauditi. Ma controlli in quelle ore sempre zero.

PsicoNews: L’importanza dell’amore - 10 Luglio 2015 - 08:32

parole da un solitario marziano
“...Ebbene sì l’amore non è uguale all’innamoramento, l’amore è: ricostruire i confini del proprio io e accettare che l’altro sia altro da me, diverso, nel bene e nel male; farlo scendere dal piedistallo, sul quale lo avevamo posto, ma farlo rimanere nel cuore...” Quindi c'è da auspicare l'uscita dall'innamoramento, interessante, perchè “restare fusi in un’unica identità non è amore”; parole che sottolineano il terrore per questo stato di grazia che può per varie motivazioni trasformarsi in dolore infinito, ma queste cause sono esterne, nulla hanno a che fare con lo stato chiamato innamoramento, e siccome il rischio è la fine, si vuole pianificare una vita a due con mille compromessi: così si “ricostruisce i confini del proprio io per accettare che l’altro sia altro da me, diverso, nel bene e nel male”. Nell'idea di queste coppie vi è la perenne agonia con mille sfumature e in diversi gradi, per il terrore della solitudine si è pronti ad infliggersi ogni cosa. La fase dell'innamoramento non va superata come l'autrice vorrebbe, va invece coltivata, con estrema delicatezza; è avvenuto qualcosa di inesplicabile, la coscienza si è espansa, la forza di gravità non ti ha più come prigioniero, si è pervenuti per così dire naturalmente ad uno stato che costerebbe molta fatica attraverso svariate modalità spirituali, e l'intento dovrebbe ora essere la dissoluzione per rientrare nei ranghi? Non sono sconcertato, è la concezione comunemente dominante. E' estremamente pericoloso innamorarsi, ma si deve rischiare. Si da per scontato che l'innamoramento sia una breve fase iniziale, proprio per sua natura, io asserisco invece che la vita come normalmente la si intende è ben misera cosa, se giungono o si trovano opportunità per elevarsi è sacrosanto averne cura, amarle quanto più possibile, stanno mostrando altre sfere di esistenza che non possono essere intaccate da ciò che sta più in basso.

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 22 Marzo 2015 - 15:39

Torniamo al tema
Robi e' molto confuso , intanto quando si parla di Partigiani , non si pensa a un ideologia politica precisa . Erano giovani italiani di vario ceto sociale e culturale , in loro c'era di tutto , dai democristiani , liberali socialisti e comunisti . I Fascisti erano complici , e alleati con i tedeschi e Hitler , che erano invasori della nostra Patria . I Fascisti non hanno esitato a tradire , (partecipando alle peggiori nefandezze ) la loro stessa gente ! Quando si opprime un popolo , prima o poi si ribella , e quando lo fa e carico di dolore , e immagino che in mezzo a chi meritava di morire , nella confusione molte donne e uomini che non avevano partecipato a cose gravi , siano state ingiustamente uccise . Tornando a queste donne , non posso che dispiacermi , per la loro sorte e idealmente abbracciarle , come teneramente abbraccio le donne della resistenza !
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