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infermieri - nei commenti

Chiusura SS34 per lavori - 27 Luglio 2016 - 17:28

frontalieri
Sig. Giovanni e' noto a tutti che i frontalieri non si sono mai organizzati soprattutto quelli che lavorano nello stesso posto ( vedi la miriade di infermieri o operai che lavorano nella stessa fabbrica). Quando c' e' stata la frana si e' cercato di fare qualcosa tramite traghetti ma ricordo che c'era stata scarsa partecipazione. Il fatto sa qual'e'? Il frontaliere pensa:" lavoro,guadagno e faccio come mi pare". Al minimo intoppo si attacca al classico " io lavoro in svzzera e pago le tasse quindi devo essere servito". Non funziona proprio cosi. Sicuramente c'e' qualcuno che si organizza col collega e sono da ammirare ma nella stragrande maggioranza dei casi non e' cosi. P.S. mi sa indicare le inesattezze che secondo Lei sono nel commento precedete? Nulla di personale ovviamente

Ringraziamento al personale DEA - 2 Febbraio 2016 - 17:24

Non dovrebbero sbagliare.
Errare humanum est. Sì, ma non dovrebbe succedere, quando si tratta della pelle dei pazienti. In ogni caso fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, per cui si deve controllare tutta la documentazione, per evitare errori dei medici, degli infermieri e degli impiegati del CUP. Personalmente lo faccio sempre, e qualche volta trovo errori lapalissiani, e così riesco ad evitare che mi facciano danni. Ho notato ( penso anche voi ) che il personale sanitario sta subendo tagli e sovraccarico di lavoro, per questioni di spesa pubblica, anche se sarebbe più saggio risparmiare su spese inutili, come tante che si osservano persino qui nella povera dimenticata Verbania.

Stato d'agitazione dipendenti Sanità Pubblica - 5 Dicembre 2015 - 12:22

Sanità Pubblica
Medici e Personale Paramedico con orari di lavoro intollerabili senza un riconoscimento retributivo che potrebbe ripercuotersi sul malato per troppa stanchezza o ridotto organico degli infermieri e/o medici. Il quadro si presenta molto triste a scapito dei pazienti ricoverati.

Sanità, esami e tempi di attesa - 29 Ottobre 2015 - 10:23

commenti e non
vorrei partire dall'ultimo commento.. “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Articolo 32 della Costituzione.. ora nei paesi dove vige l'assicurazione (vedi USA anche se Obama ha cercato di cambiare lo status quo) .. la prima cosa che fanno non ti chiedono che cosa hai o che sintomi , ma il numero di assicurazione con la quale vanno a verificare cosa copre ... ora magari guardando telefilm come Dottor House non ci si accorge della cosa... ma io consiglio di guardare L'Uomo della Pioggia.. Purtroppo in effetti ci sono tempi lunghi , ma la mancanza di turn over negli ospedali ha portato a far fare a infermieri e dottori turni spesso massacranti . Lady gli esami del sangue su prenotazione sono solo al sabato , nel resto della settimana puoi andare come sempre e in più anche per l'elettrocardiogramma non serve più la prenotazione e una volta ci volevano una ventina di giorni per farlo

Dipendenti Provincia Vco in stato di agitazione - 15 Dicembre 2014 - 13:24

Cominciamo
Preso atto che per G. Scognamiglio e Kiryienka la quasi totalità del dipendenti pubblici sono inutili e andrebbero licenziati, cominiciamo: via medici, infermieri e tutto il personale ospedaliero, dipendenti pubblici; via insegnanti, bidelli e tutti coloro che lavorano nelle scuole, dipendenti pubblici; a seguire a casa tutti i vigli del fuoco, dipendenti pubblici; non vorremo mica salvare tutte le forze di polizia, anch'esse formate da dipendenti pubblici: tutti licenziati; via anche autisti di autobus, tram,treni, navi, battelli,ecc, dipendenti pubblici; licenziati anche come inutili giudici, cancellieri e tutto il personale dei tribunali e della giustizia, anch'essi appartenenti all'odiata categoria dei dipendneti pubblici; cacrcvei senza custodia perchè gli operatori di polizia penitenziaria, dipendenti pubblic, sono pressochè inutili. Posso fermarmi o devo andare avanti per far capire quanta idiozia ci sia in certe generalizzazioni?

NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 17:36

Cosa ha buttato via il VCO
Per guardare un po' al di la del nostro naso, estrapolato dal sito "architetturasostenibile.it", e per sapere cosa il VCO ha buttato via: "Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di “recuperare una visione umanistica dell’ospedale”. Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca(a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l’architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l’evoluzione e l’avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la “visione umanistica”. Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l’idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d’animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell’edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: • Umanizzazione: lo spazio e l’ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. • Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. • Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. • Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all’ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico–costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. • Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico–scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. • Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l’aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità".

Lega Nord su sanità e punto nascite - 21 Settembre 2014 - 22:16

La sanità del futuro
Eppure ci sarebbe la possibilità di evolvere anche in campo sanitario. Vi allego un estratto del progetto di Renzo Piano dell'ospedale del futuro. intanto che noi litighiamo per il nostro pollaio, altri volano alto. Buona lettura. RENZO PIANO: LA VISIONE SULLA TIPOLOGIA OSPEDALIERA E CRITERI D'INTERVENTO SOSTENIBILI Un'analisi tipologica. Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di "recuperare una visione umanistica dell'ospedale". Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca (a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l'architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l'evoluzione e l'avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la "visione umanistica". Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l'idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d'animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell'edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: Umanizzazione: lo spazio e l'ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all'ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico-costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico-scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l'aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità.

Alpini consegnano ecografo al Castelli - 21 Settembre 2014 - 20:46

Caprio espiatorio
E' una una bella iniziativa, perchè discuterne aspramente? I guasti della sanità sono noti e incancreniti, inutile e scorretto sparare sul Sindaco, che in effetti sta diventando il bersaglio preferito degli incavolati contro tutto e tutti. Il VCO oramai ha perso il treno dell'Ospedale unico e ora ci teniamo due strutture obsolete, che con il lavoro e l'impegno di medici ed infermieri sta reggendo l'urto. Ma per quanto?

Il punto dei Sindaci associati sul canile di Verbania - 7 Settembre 2014 - 22:00

per Robi
Faccio una premessa così ci capiamo meglio: ho sempre votato a dx, finchè c'era Almirante: dopi di Lui solo sciaquette sbiadite. omuncnoli e quqquaraquà che non erano e nno sono all'a ltezza della vera dx. E i risultati, elettoralmete parlando, anche a livello locale, si vedono. Ultimamente ho votato per i grillini sperando che davvero aprissero il parlamento come una scatoletta di tonno, ma anche loro si sono subito adeguati al doppio petto ed alla cravatta;ho sperato che davvero trasformassero " quell'aula sordida e grigia ecc. ecc. ". Se ho ben capito Robi lavora nel pubblico impiego, quel pubblico impiego ( polizioti e forze dell'ordine, ma anche infermieri, insegnanti, vigili, impiegati amministrativi, vigilie del fuoco, agenti polizia penitenziaria, e chi piuù ne ha piùne metta, che da 6 anni non hanno un euro di aumento e che ieri il il gelataio/capo scout ha detto che invece nel pubblico impiego c'è "grasso che cola". A parte che con sta uscita si è giocato il voto di milioni di pubblci dipendenti (...già, perchè anche loro votano) su quel misero 28% che ha preso alle ultime votazioni, ma sai cosa mi diceva un vecchio amico scout? ' Che la definizione loro, in vero un po' scherzosa, è questa: " Un gruppo di bambini vestiti da cr....ini, guidati da un cr...ino vestito da bambino" E, se non erro, ai massimi livelli c'è chi è stato capo scout. Notte.

12 nuovi migranti in città - 7 Settembre 2014 - 16:04

a "oiettazeni"
Tre cose vorrei farti notare: 1.- Nessuno ha mai detto che vogliamo "stare a guardare" i profughi che annegano: vanno salvati, cambiati di abiti, sfamati e, a meno che non abbiano una famiglia in grado di mantenerli, in Italia e/o Europa o a meno che non siano in grado di svolgere una professione richiesta (ingegneri e infermieri mancano sempre, ad esempio) vanno rimandati a casa. 2.- ALTRO ARGOMENTO ma altrettanto importante e decisivo per affrontare correttamente l'esodo epocale è che l'Italia DEVE DIVENTARE UN PAESE DISCIPLINATO : ci vuole SENSO CIVICO e disciplina, tra di noi, nei confronti di tutto e di tutti, Altrimenti, FINCHE' CONTINUERA' A CORRERE VOCE CHE IN ITALIA SI FA TUTTO QUELLO CHE SI VUOLE IN BARBA ALLA LEGGE, succederà che tutta LA FECCIA DEL MONDO VERRA' DA NOI e neanche l'Europa sarà molto invogliata ad aiutarci, cosa che prima o poi DOVRA' ASSOLUTAMENTE FARE, perché ciò che succede ora è semplicemente una "porcata" a danno di tutti noi. 3.- Domanda: con quale prove (attendibili, dimostrabili) affermi che "il riccone" è razzista? In genere lo è molto meno del "popolo" perché ha viaggiato di più, conosce il mondo e sa perfettamente che la gente benestante e/o ricca (come i delinquenti, del resto) ci sono dappertutto e non ha importanza che siano gialli, neri, rossi o verdi come ET! Come vedi, neanche tu sei immune da pettegolezzi e luoghi comuni. Nessuno ha la soluzione in tasca. E' logico che il momento attuale è conseguenza di fatti e misfatti di 10 e anche 20 o 30 anni fa'! Ogni momento storico è conseguenza di eventi passati! Le tue considerazioni somigliano alla scoperta dell'acqua calda!

Sindacato degli infermieri: "Loro festeggiano e noi piangiamo" - 30 Agosto 2014 - 13:40

svegliatevi
Cittadini di Verbania e provincia dobbiamo aprire gli occhi. Non possiamo permettere di avere un ospedale del genere, è pericoloso. Personalmente ho paura per me e la mia famiglia. Ho paura. Siamo tutti a rischio, tutti ci ammaliamo. Possibile non freghi nulla a nessuno? Basta. Piuttosto abbiate la decenza di chiuderlo. CHIUDERLO! Caro nusring up, hai ragione, ma oltre alla lotta SACROSANTISSIMA per adeguare il numero di infermieri al limite di decenza, ma vorrei vedere azioni contro questo atteggiamento tutto italiano di menefreghismo e indifferenza nei confronti dei pazienti. Quando una sanità con al centro il cittadino, davvero però? Concentriamoci su questo, poi magari sul canile e la spiaggia.

Ecografia rifiutata al Castelli: il racconto del padre - 25 Agosto 2014 - 08:40

Ospedale Castelli
spiace leggere quanto accaduto. Purtroppo questi comportamenti da parte di certi medici e infermieri rovinano quanto di buono fanno altri medici ed infermieri il cui operato è impeccabile ( parlo anche per esperienza personale, fortunatamente ho avuto a che fare con ottimi medici ma non al Castelli....). Ricordo solo che molti anni fa, sempre al Castelli, un dermatologo si voleva rifiutare di farmi un piccolo intervento per togliermi un neo in quanto, dal giorno seguente, avrebbe avuto il suo studio privato e mi disse apertamente in faccia che sarei dovuta andare da lui a pagamento se avessi desiderato la sua prestazione !!!!! Al che arrabbiata, gli ho imposto di farmi l'intervento con tanto di impegnativa medica.... ( lasciandomi una cicatrice bruttissima purtroppo....) Roba da non credere...ovviamente da quel medico non ci sono più tornata........e si chiamano medici ????? Auguri per il nuovo bebé in arrivo.....

Gruppo "Una Verbania Possibile" su sanità a Verbania - 13 Luglio 2014 - 17:43

robi
Infatti io che di sanità ne capisco (visto la professione) non mi farei curare nel privato!il san raffaele certamente fa ricerca con i soldi pubblici! Però l'applicazione .....mio papà in un mese di ricovero non è mai riuscito ad avere un pasto caldo perchè doveva aspettare per ore qualcuno che gli facesse l'insulina ! Due infermieri per turno in ch vascolare e cardiochirurgia! Però....ha un bel nome!se il pubblico facesse una cosa simile ....quanti come lei griderebbero allo scandalo?

Assunzione disabili nella Pubblica Amministrazione - 19 Gennaio 2014 - 15:44

Lavoro disabili nelle ULSS
Per Alberto e per quanti interessati a pretendere (e non servilmente piatire) un lavoro loro dovuto. http://www.circuitolavoro.it/41666/ulss-padova-concorso-infermieri Il link qui sopra rimanda a un concorso bandito nel dicembre 2012 per iscritti alle categorie protette. Quindi non e' vero che nelle professioni sanitarie non possano entrare anche appartenenti alle categorie protette, e tanto meno che i dipendenti di una ULSS esercitanti professioni sanitarie non possano costituire base di calcolo per determinare il 7% dei posti spettanti di diritto alle suddette categorie. Ogni altra considerazione vale solo a eludere un preciso obbligo di legge. A questo punto, e visto che a me e' risultato impossibile sapere quanti posti risultino scoperti ex L.68/99 e L. 125/2013 nella P.A. almeno nella mia provincia, due cose mi risultano chiare: la prima che su questo argomento e' in atto una vera e propria "congiura del silenzio", la seconda che se non sono riuscito a trovare un cane di politico, pubblico funzionario, sindacalista che mi abbia aiutato a reperire questi dati, e' per la loro manifesta malafede o, peggio, per la loro ignoranza. Questi dati, infatti, ai sensi delle leggi citate dovrebbero essere pubblici, mentre nemmeno i Centri per l' Impiego li mettono a disposizione del Cittadino. Ci sarebbero tutti gli estremi per una "class action" nei confronti della P.A., eppure mi risulta che solo a Brescia ci sia stata una pubblica manifestazione su questo tema! In attesa di riscontri, saluto cordialmente. Guglielmo Pinton ( orchiclasta1942@gmail.com ).

Ospedale Castelli: incendio in ginecologia - 19 Dicembre 2013 - 02:40

Parto in corsia
Io e mia moglie siamo arrivati dopo pochi minuti che il fatto sia avvenuto. Dato che la situazione non avrebbe permesso di recarsi a Domodossola senza problemi, ostetrica, infermieri e medici hanno subito improvvisato una sala "parto" nella sala visite di reparto. Tutto è andato per il meglio e dato che per noi era la seconda nascita, possiamo dire che non abbiamo trovato differenza,quindi vogliamo congratularci con tutta l'equipe. E poi dicono che all'ospedale di Verbania non sanno fare nulla...non sputiamo nel nostro piatto che possiamo ritenerci molto fortunati. Grazie a tutti.
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