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liberazione - nei commenti

Una nota sulla questione Liberazione - 24 Aprile 2015 - 18:55

Se si ragiona come Luigi non sarà mai una festa
Purtroppo nelle parole di Luigi la solita demagogia e retorica tipica della sinistra. I rossi buoni e i neri cattivi. Io vengo da una famiglia antifascista e socialista da una parte e monarchica dall'altra, o almeno mia nonna era per il Re e anticomunista. Io penso solo che la storia scritta fino ad ora andrebbe rivista, come coraggiosamente fa il "traditore" Pansa. Le foibe sono stare sdoganate solo negli ultimi anni, e di questa vergogna nazionale le associazioni di partigiani come l'ANPI non ne vogliono neppure sentir parlare. I tanto democratici partigiani hanno costretto la brigata ebraica a disertare la festa della liberazione perchè gli hanno preferito i palestinesi, amici dei nazisti durante la guerra. Questa confusione storica non fa altro che dividere, come del resto fa Luigi. Ricordiamoci poi i tanti personaggi famosi che da fascisti e addirittura repubblichini sono passati alla sinistra dopo la guerra, come Dario Fo, Bocca, Ingrao, Scalfari e una miriade di tanti altri. Troppo semplice dividere il mondo in buoni e cattivi! Io comunque non festeggio, ma partecipo alla ricorrenza.

Fronte Nazionale: "25 Aprile Festa o Ricorrenza?" - 23 Aprile 2015 - 09:16

Ricordiamoli
Sono d'accordo su ciò che ha detto Giovanni e non lo ripeterò ! Noi dobbiamo ricordarli per non commettere più gli stessi errori . Commessi anche dai vincitori . Quello che ora possiamo capire , che anche chi ha perso , infondo è stato liberato , liberato da una ideologia che lo aveva reso crudele , venduto alla Germania e ai suoi orrori ! Tutti devono festeggiare la liberazione , il ricordarli è anche una cosa intima , in queste giornate , una preghiera per tutte le donne e gli uomini caduti .

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 22 Marzo 2015 - 12:49

liberi tutti
signor robi, non odio nessuno. forse perché l'odio è un sentimento così pesante che non potrei sopportarlo , invece sono, semplicemente, contro a ... molte "cose" presenti nel suo elenco a partire dagli evasori sino alla sinistra pidiota . sono a favore della libertà di pensiero e della tolleranza e del rispetto delle idee e delle persone, sono a favore del diritto delle persone del mondo di spostarsi in altri luoghi, sono a favore della bellezza e contro a tutti coloro che la soffocano...... Ciascuno di noi ha il proprio elenco Quello della Resistenza come lotta di liberazione è un tema cruciale, merita di essere conosciuto nelle luci e nelle ombre. Salga a Manegra il 19 aprile al pomeriggio, sarà una occasione.

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 21 Marzo 2015 - 13:15

"le due in oggetto"
Signor Robi, in occasione del 70 anniversario della liberazione a Verbania e in alcuni comuni limitrofi verranno proposti incontri , manifestazioni, presentazioni di libri, occasioni di incontro e confronto .Parteciperà ? E' molto interessante il confronto tra opinioni differenti quando vengono esposti con cognizione di causa.E soprattutto con rispetto, più rispetto di quanto lei dedica a " le due in oggetto".

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 21 Marzo 2015 - 05:32

Donne nella Resistenza
Certo , ricordiamole le madri, sorelle dei fascisti , piene di dolore e angoscia ,( loro che le cose le vedevano chiare , come solo le donne sanno fare ) . Loro che avevano capito che essere alleate con i tedeschi , ( sanguinari , assassini , ) avrebbe portato a una vergognosa rovina . Loro che vedevano che era colpevole continuare ad assecondare un pazzo razzista , chissà quante volte hanno tentato di far capire hai loro figli che non si poteva sopportare l'uccisione di fratelli italiani , in rastrellamenti , mandati nei campi di concentramento , sopportare tutto questo solo perché eravamo alleati . Io sono con queste donne ! Non bisogna confondere , la malattia con la medicina . Il fascismo fu la malattia e la guerra di liberazione la medicina !

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 20 Marzo 2015 - 15:30

Guerra Civile ????
Immagino che parlino del periodo che va dal 1943 al 1945 ..questa è una mistificazione della storia ... non ci fu nessuna guerra civile, ma una guerra di liberazione dall'invasore nazista che varcò i confini dell'Italia nel Settembre del 43. Che poi ci furono dei traditori della Patria a fianco dei nazisti che si asservirono al giogo germanico e che sostennero il governo fantoccio di Salò questo è un dato di fatto .. ma anche in Francia c'è chi sostenne il maresciallo Petain .. ma nessuno parla di guerra civile

Uno spettacolo su "Giorgio Ambrosoli" - 2 Marzo 2015 - 19:38

Commemorazioni a corrente alternata
Non credo che la figura di Ambrosoli divida sul piano politico. Certo, era di destra, ma anche la sinstra, ad onor del vero, lo ha sempre commemorato e rispettato. Eroi come Ambrosoli, Falcone, Borsellino, Tobagi, Biagi e tutte le vittime dell violenza terorrorista o mafiosa non hanno colore politico. Non so i motivi dell'assenza, ma onestamente non credo siano politici, anche se condivido con Lupus che ci sono commemorazioni di serie A come la "liberazione" e di serie C come le foibe. Pazienza.

Carrozzieri contro il "monopolio delle assicurazioni" - 24 Febbraio 2015 - 18:57

costo delle assicurazioni
Il costo delle assicurazioni auto in Italia è enorme rispetto al resto dell'europa anche tre volte tanto eppure gli utili delle assicurazioni da noi non sono superiori a quelli esteri. Quali quindi i motivi? proviamo ad analizzarle le differenze tra noi e gli altri paesi A)I costi di gestione delle compagnie possono incidere poco in quanto analizzando i bilanci togliendo i rimborsi la differenza dei costi semplicemente non esiste B) il numero degli incidenti in Italia rispetto agli altri paesi in proporzione al numero di mezzi in circolazione è doppio C) il numero dei colpi di frusta, tipici di un tamponamento da risarcire da parte delle assicurazioni è in alcune regioni quattro cinque volte tanto rispetto a Francia e Germania Da che ne deduco ,come semplice cittadino che si informa tramite i comuni mezzi di informazione (giornali,televisione,internet ecc) che molti incidenti denunciati sono falsi oppure alcuni denunciano più volte lo stesso incidente per avere risarcimenti non dovuti Mi ricordo di aver letto di un signore che a Napoli in un anno solare a si è presentato ben 319 volte davanti ai giudici per cause tra assicurazioni e assicurati quale testimone di 319 incidenti diversi (Questo signore secondo l'articolista non è mai stato neppure indagato per falsa testimonianza) Per cui stando così le cose e da cittadino che vuol pagare meno l'assicurazione della propria vettura non firmerò la petizione dei carrozzieri anche se personalmente mi sono di gran lunga più simpatici rispetto agli assicuratori. Io sarei per una liberazione dai diktat delle compagnie che non lavorano certo per beneficenza e che se appena possono ,utilizzando cavilli, per non pagare i danni. Personalmente mi hanno ritardato un rimborso per una firma che si leggeva male,Ho dovuto recuperare con fatica la documentazione per avere quanto dovutomi. Capisco anche che meglio sarebbe per tutti una giustizia che funzionasse che colpisse i colpevoli con giuste condanne e che non lasciasse completamente impuniti signori come quel testimone presente in ben 319 incidenti diversi in un anno (evidentemente come lavoro si presentava davanti al tribunale offrendosi per qualche soldo come testimone di qualunque cosa) Anche quanto sopra dimostra l'urgenza di una riforma della giustizia in Italia con la certezza della pena nell'interesse di tutti i cittadini e non solo modifiche di cavilli e commi per far piacere a qualcuno

SEL VCO: solidarietà a Giuliana Sgrena - 19 Gennaio 2015 - 17:50

... ma anche no...
Francamente... "il bel tacere non fu mai scritto..." Mi piacerebbe sapere se davvero sia stato versato DA NOI un riscatto intorno ai 20 milioni di dollari per la liberazione delle due oche giulive di turno...

"Zacchera chieda scusa alle famiglie ed alle ragazze italiane rapite in Siria" - 9 Gennaio 2015 - 20:52

X Paolino
Guardi che non ho raccontato la storia famelica di Pinocchio, ho solamente fatto 2 passaggi per non dimenticare che queste sortite di nostri connazionali, a noi italiani, costano una montagna di denaro, denaro che potrebbe essere investito per dare una vita più dignitosa a quella marea, fortemente in aumento, di poveri italiani; poi, se lo stipendio di €. 5.000 delle 2 volontarie Simona dichiarato dalla stampa, di fatto era solo di €. 1.500, resta comunque il fatto che non erano volontarie e a pagare per la loro liberazione siamo stati noi italiani. Poi, signor Paolino, non focalizzi il suo commento di risposta solo sull'episodio delle 2 ragazze del 2004, che non mi sono inventato; noto però che non ha contestato il ricordo da me fatto sulla morte del dott. Callipari, che è stato sacrificato per salvare la vita alla giornalista, oltre ai soldi pagati sempre da noi italiani per la sua liberazione; ah, si è anche dimenticato di contestare anche quello che ho ricordato sul rapimento delle 2 volontarie per mano dell'isis, guardi, le risparmio altri spasmi e aritmie, la notizia l'hanno data i giornali e le tv, non è di certo farina del mio sacco!

"Zacchera chieda scusa alle famiglie ed alle ragazze italiane rapite in Siria" - 9 Gennaio 2015 - 18:52

Indignazioni
Fermo restando la non condivisione di commenti che vanno verso l'eccessivo/offensivo, la cosa che mi lascia però basito è la marcata indignazione del PD locale sulle affermazioni del dott. Zacchera relative al rapimento di 2 giovani italiane volontarie da parte di banditi dell'isis. Facendo mente locale su alcuni servizi tv apparsi qualche settimana fa riguardanti questo episodio, ricordo che era stato detto che una delle 2 ragazze avrebbe avuto addirittura una relazione sentimentale con uno dei "rapitori". Infatti, facendo di nuovo mente locale, qualche sensazione di presa per sedere la si è da subito intuita e qualche conto comincia a tornare: 1) di tutti i sequestri a scopo estorsivo, non si è mai vista una donna, sopratutto straniera, apparire davanti ad una telecamera senza alcun accenno di disagio e in buona salute; 2) il punto precedente è supportato dal fatto che in quei paesi, dove il fondamentalismo islamico estremo la fa da padrone, le donne valgono e sono considerate meno della vita di un coniglio. Quindi, prima di partire per la tangente, sparando sentenze e indignazioni a raffica, sarebbe opportuno andare, forse, un pochino più a fondo sull'episodio. Se tutto questo non bastasse vi vorrei rammentare solo un paio di episodi, accaduti non tanttissimo tempo addietro, e che in un caso c'è pure stato un finale luttuoso: la vicenda Sgrena, una giornalista italiana di un giornale di sinistra, partita per una zona di guerra senza le dovute autorizzazioni ed informazioni al nostro Ministero degli Esteri, che per la sua liberazione il popolo italiano ha pagato un alto riscatto ed è costata la vita al dirigente dei servizi segreti dott. Callipari; poi l'altra sproporzionata somma di denaro pagata sempre dal popolo italiano per il riscatto alle 2 "volontarie" Simona, che si trovavano a lavorare in quei paesi ad alto rischio per conto della loro organizzazione di cooperazione a suon di €. 5.000 mensili. Come vedete, motivi ben più gravi per indignarsi sono ben altri!

Replica di Marco Zacchera al PD Verbanese - 9 Gennaio 2015 - 08:42

Greta e Vanessa
Certamente ci auguriamo che le due ragazze tornino a casa.Ma Zacchera non sbaglia quando scrive che i rapitori delle due ragazze sono gli stessi che sono con loro in una famosa foto che le ritraggono abbracciate davanti a una bandiera Siriana dei cosiddetti "ribelli" vicini ad Al Qaeda . All’indomani del loro rapimento, avvenuto il 31 luglio scorso in un villaggio nei pressi della città di Aleppo, i media avevano fatto circolare numerose immagini delle due ragazze, da anni impegnate come attiviste al fianco dell’opposizione anti Assad. Tra le tante foto, una in particolare aveva suscitato molti dubbi sulla reale attività svolta dalle due ragazze, descritte sempre come due volontarie impegnate in progetti di cooperazione in Siria. In una immagine si vedono Ramelli e Marzullo, nel corso di una manifestazione contro Assad, mentre tengono in mano un cartello che recita: “Agli eroi di Liwa Shuhada grazie per l’ospitalità e se Dio vuole vediamo la città di Idlib libera quando ritorneremo”. Liwa Shuhada al-Islam è un gruppo ribelle islamista il cui nome significa “La Brigata dell’Islam”. La Brigata inneggiata dalle due ragazze lombarde è considerata dagli esperti di terrorismo internazionale una sigla vicina al Fronte al Nusra, braccio di al Qaeda in Siria, di chiara matrice jihadista. Questa brigata ha rivendicato inoltre l’attentato che nel luglio del 2012 ha ucciso a Damasco dei funzionari governativi. Secondo altri, il gruppo a cui le due ragazze facevano riferimento era Liwa Shuhada Badr (Unione dei battaglioni dei martiri di Badr). Di male in peggio. Il suo capo è Qalid bin Ahmad Siraj Ali (alias Qalid Hayani). Il gruppo è dedito a saccheggi e altri crimini contro i civili nella provincia di Aleppo. La liwa Shuhada Badr “controlla due centri di tortura soprannominati “Guantanamo” e “Abu Ghraib”, dove detengono avversari politici, militanti baathisti e civili rapiti nei quartieri settentrionali di Aleppo. La liwa Shuhada Badr è attivamente impegnata nella lotta contro la locale popolazione di origine curda, ed è nota per l’uso dei famigerati “cannoni inferno”, armi che lanciano grosse bombole di gas caricate di TNT, utilizzate contro i quartieri filo-Baath di Aleppo”. Una coalizione di attivisti siriani per i diritti civili di Aleppo aveva definito Hayani un “macellaio” avendo bombardato i civili, incoraggiato i suoi uomini a violentare le donne e i prigionieri, per aver saccheggiato e distrutto le industrie, laboratori e negozi di Aleppo per venderne il materiale alle imprese turche. La notizia del rapimento era stata data per prima dal quotidiano libanese Al-Akhbar, che raccontava come le due giovani fossero state attirate con l’inganno nella ”casa del capo del Consiglio rivoluzionario di Alabsmo” con il giornalista de Il Foglio Daniele Ranieri, che era riuscito a scappare. Una ricostruzione, però, quella del rapimento e della fuga solitaria del giornalista che da anni intrattiene rapporti con l’opposizione armata in Siria, che non ha mai convinto fino in fondo. Secondo altre versioni, le due ragazze erano ospiti del capo del Consiglio Rivoluzionario, in un villaggio controllato dall’Esercito Libero di Siria, l’alleanza di cui fa parte proprio Liwa Shuhada, fazione islamista con cui le due erano in contatto. Nella zona da tempo è presente anche Jabat Al Nusra, che ha rivendicato, dopo mesi di silenzio, il rapimento delle due ragazze. Potrebbe essere stato il gruppo Liwa Shuhada a cedere Ramelli e Marzullo al braccio siriano di al Qaeda. Il quotidiano italiano La Repubblica parla invece di una “gestione collettiva” del rapimento, che vedrebbe i miliziani dell’Esercito Siriano Libero (che l’Occidente considera “moderati”) ricoprire il ruolo di carcerieri delle due italiane. E proprio la vicinanza tra alcune fazioni dell’ELS (come Liwa Shuhada) e al Nusra avrebbe reso possibile questo tipo di rapimento, rendendo particolarmente complicato il percorso per la liberazione di Ramelli e Marzullo.

A.N.P.I. nuovo direttivo - 31 Dicembre 2014 - 12:01

avere coraggio.. ma lo abbiamo?
basterebbe, quando si deve votare avere il coraggio di esprimere un voto di vero cambiamento. Peggio di cosi non credo altri possa fare....anzi si peggio di cosi si potrà fare benissimo se continueremo a tenere li quelli che dicono che risolvono e che hanno distrutto e contiunueranno a farlo....ma metodi pacifici e democratici....credo che dalla lotta di liberazione partigiana il grado intellettuale e di informazione sia cresciuto...se una volta servivano i fucili, adesso basterebbe una matita e coraggio! Ma chi ha coraggio? Credo ci voglia più coraggio ad esprimere un voto diverso che ad imbracciare un fucile e sparare... gli Italiani e i Verbanesi questo stanno dimostrando....mancanza di coraggio....viva la democrazia e i metodi pacifici ora e sempre.....

Truffatori di anziani arrestati sull'autostrada - 9 Dicembre 2014 - 07:43

x Amelia
Faccio solo due passi indietro, è vero che tutti gli italiani dovrebbero conoscere i loro diritti e che, le forze dell'ordine dovrebbero più tutelarci; purtroppo in tutto questo manca un passaggio fondamentale; LA GIUSTIZIA, è proprio questa che in Italia manca, o meglio, non è uguale per tutti. Ma proprio relativamente a quest'ultima c'è un altro paradosso, la giustizia la fanno e la votano i parlamentari, si proprio quelli che si fanno gli stipendi d'oro, si fanno e si votano leggi ad personam, prendono tangenti, scappano con i capitali rubati all'estero, ecc. ecc.. Quindi, come possiamo noi popolani stare tranquilli e sperare che questo Stato ci possa tutelare quando sono gli stessi apparati pubblici a mettercelo in quel posto? Dal 1945 ad oggi, ogni anno nel mese di aprile viene ricordata la liberazione dell'Italia dalla "dittatura" fascista, esaltando le imprese dei partigiani; bene, mi chiedo, come mai oggi, davanti ad uno scempio di questo paese senza precedenti da parte di una classe politica malsana e corrotta, che ha portato questo paese sulla soglia della bancarotta, nessuno del popolo muove un dito? Per quanto riguarda i carcerati, è giusto che chi delinque sconti la pena in quel paese, ma viste le premesse del precedente commento (non ci sono soldi per pagare il lavoro di questa gente), si obbliga la classe politica a cambiare la legge. Oh scusate, che ingenuo che sono, parlo proprio a vanvera, ho dimenticato un passaggio importante su questo tema, se dovessero cambiare la legge sui carcerati c'è il rischio che a lavorare devono andarci anche loro!

Una Verbania Possibile su dimissioni Tradigo - 2 Novembre 2014 - 09:09

X signora Marcella
Nei commenti ci lamentiamo in continuazione di come la politica sta rovinando il popolo è il paese, dimenticandoci che li abbiamo messi li noi; su una cosa però accetto di buon grado la sacrosanta indignazione: sul fatto che questi fenomeni ben remunerati (si fanno leggi e stipendi solo a loro pro), che all'anagrafe dovrebbero fare solo ed esclusivamente gli amministratori del paese, con il solo ed esclusivo compito di fare i nostri Interessi (perché è così che si sono venduti in campagna elettorale), di fatto fanno tutto l'opposto, gli interessi se li fanno si ma solo per loro (tangenti e affini a parte) e a nostre spese! Allora, perché mugugnare; facciamo come di regola si fa nei condomini, quando un amministratore viene scoperto a fare la cresta sulle spese oppure non tiene bene la conduzione e la contabilità lo si prende e lo si caccia in tempo zero, ah, non dimentichiamo una cosa fondamentale, lo stipendio di questo amministratore lo decide l'assemblea condominiale e non lui, per i politici questa regola non vale, PERCHÉ ? Un ultima riflessione: in Italia la stragrande maggioranza dei politici, a tutti i livelli, è gente senza un vero credo politico (cambiano cadrega a seconda di come tira il vento), senza coscienza e senza scrupoli, che hanno capito come funzione la musica del guadagnare alle spalle del popolo senza lavorare; basta vedere la marea di denaro che si votano come stipendi, in barba all'aumento della disoccupazione e della povertà del popolo. Se siamo veramente stufi di questo andazzo andiamo nei palazzi a turarli giù, ma lo dobbiamo fare tutti assieme, altrimenti soccombiamo in silenzio e finiamola di ricordare i tempi della liberazione, facendo finta di non capire che la politica di oggi, tutta incravattata, di belle parole e di balle promesse, è invece molto peggio di quella di quel periodo.

Arrivati tredici profughi Eritrei - 22 Ottobre 2014 - 17:53

profughi
Indignarsi non serve a nulla, bisogna fare come nel 45 . e basta, allora forse qualcosa cambierà. Esco un attimo dal tema principale ma sempre correlando il mio pensiero all'attuale situazione politica disfattista: parlando proprio del 45, come mai oggi non si deve incitare le folle alla ribellione e poi un bel malloppone di nostalgici festeggia ogni anno la liberazione, dove, una mugia di persone, da una parte e dall'altra, si sono ammazzati per una causa, per la libertà dall'oppressione, chiamando questa ricorrenza giorni della memoria; allora riepiloghiamo: nel 45 era giusto accoppare per un ideale e per la libertà, oggi, che ci stanno massacrando e ci hanno imposto una dittatura finanziaria ma con tanto stile non lo si potrebbe, ne dire ne fare, mi volete spiegare? non c'è per caso qualcosa che non quadra?

Inaugurata sede Forza Italia - 5 Agosto 2014 - 18:59

SIBILLA
Non faccia la morale sulla liberazione dell Ungheria .. potrei citarle tutti i paesi in cui gli yankee hanno usato la forza per assoggettare i paesi confinanti... e dopo che cita Napolitano cosa succede ? Il Pdl e Forza Italia non hanno votato per il governo Monti ? La fiducia gliel hanno data eccome varie volte per un anno. Grazie del consiglio della lettura del libro , ma preferisco vedere Ollio con Stanlio in televisione

Una Verbania Possibile: trasporti, pace e resoconti - 27 Luglio 2014 - 08:29

ordine del giorno utile
Proposta: perchè "Una Verbania Possibile" e tutti gli altri gruppi consiliari non mettono all'ordine del giorno la totale solidarietà ai Marò e la loro liberazione e la liberazione di tutti gli ostaggi italiani rapiti da estremisti islamici? Sono Marco Vallisa, tecnico italiano rapito in Libia, Giovanni Lo Porto rapito in Pakistan Padre Dall’Oglio in Siria e Gianluca Salviato in Cirenaica. Prego, a Voi.

Assessore Vallone interviene su bilancio e parcometri - 23 Luglio 2014 - 09:11

Le auto, le bici, il turismo
Posteggiare costa meno! Questo sarà una buona notizia per il singolo automobilista ma non è utile per la collettività perchè favorisce, in piccola misura, l'uso dell'auto. Una politica appena lungimirante secondo me dovrebbe non dico ostacolare ma limitare l'uso dell'auto allo stretto necessario negli spostamenti in città. Aumento del servizio pubblico, eventualmente gratuito, posteggi per bici, bici in uso pubblico, Verbania è praticamente quasi tutta ciclabile, esclusa la collina: questa secondo me sarebbe lungimiranza . Verbania ha il turismo nel suo futuro e questa stella polare dovrebbe guidare la politica comunale; ogni decisione dovrebbe tendere verso questa meta. Certamente i reintegrati posteggi alla posta di Intra indicano che non si vuole andare verso questa meta che comprende anche la liberazione, il più possibile del centro di Intra dalle auto.

Si perdono nel lago durante una gita notturna - 23 Giugno 2014 - 14:41

far pagare 2
riporto testuale con un copia incolla.....È stata liberata dai servizi segreti italiani il 4 marzo, in circostanze drammatiche che hanno portato al suo ferimento e all'uccisione di Nicola Calipari, dirigente dei servizi di sicurezza italiani (SISMI) che dopo lunga ed efficace trattativa la stavano portando in salvo. Secondo varie fonti la liberazione e' avvenuta fronte del pagemento di un riscatto di oltre 5.000.000 euro.[1],dunque?
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