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obblighi - nei commenti

Piscine Comunali: chiusura per cambio gestione - 30 Aprile 2016 - 20:26

Diciamolo tutta e con onestà
Forse era esattamente così: DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE. 1449 DEL 23 novembre 2015 Oggetto: RISOLUZIONE DEL CONTRATTO E REVOCA DELLA CONCESSIONE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER LA GESTIONE DELLA PISCINA COMUNALE DI VERBANIA, SITUATA IN VIA BRIGATA CESARE BATTISTI, 43 Premesso che, in seguito a gara ad evidenza pubblica, l’Amministrazione comunale di Verbania assegnava a S.S.D. Insubrika Nuoto srl la concessione per la gestione della piscina comunale. I termini e le condizioni della concessione venivano indicati nel contratto sottoscritto il 10/12/2012 e repertoriato al n. 21374; Visto che durante la concessione in oggetto, il gestore S.S.D. Insubrika Nuoto srl, si è reso responsabile di ripetute e reiterate inadempienze agli obblighi derivanti dalla convenzione in atto, nonostante le formali diffide ed i solleciti dell'Amministrazione; Visto l’avviso di l'avviso di avvio del procedimento di risoluzione della concessione per la gestione della piscina comunale, comunicato al concessionario S.S.D. Insubrika Nuoto srl il giorno 13/10/2015 con notifica prot. n. 41591 e contenente le seguenti contestazioni: 1. Omissioni e carenze manutentive della struttura e delle attrezzature, più volte segnalate e non sanate, in violazione all'art. 20 del contratto di servizio; 2. Aumento arbitrario della tariffa massima d'ingresso, in violazione dell'art. 11 del contratto di servizio; 3. Ritardo nell'effettuazione delle opere obbligatorie di manutenzione straordinaria, ivi comprese quelle indicate come urgenti, e parziale mancata realizzazione degli interventi di miglioria offerti in sede di gara, ben oltre le proroghe concesse dall'Amministrazione (art. 21 e 22 del contratto di servizio); 4. Ripetuta chiusura dell'impianto a seguito di segnalazione di ASL VCO (ordinanze SIN/ECO/22/2014 e SIN/ECO/26/2014) per inadeguato stato di manutenzione (art 20), mancato rispetto dei requisiti igienico-sanitari (art 24) mancato rispetto degli obblighi in materia di sicurezza (art 25); 5. Mancato rimborso, al Comune concedente, dei consumi pregressi dell'acqua, anticipati dall'Amministrazione comunale sino ad avvenuta voltura dell'utenza (art. 18 contratto di servizio); 6. Mancato rispetto del progetto di gestione della piscina offerto in sede di gara, come emerge dalle numerose segnalazione dei cittadini e utenti (art. 4); 7. Difficoltà di accesso alla struttura e mancata valorizzazione della partecipazione di tutti i gruppi sportivi interessati all’uso dell'impianto natatorio (art. 8). Determina dirigenziale corroborata, peraltro, dalle molte e continue segnalazioni dei cittadini utenti dell'impianto circa carenze manutentive e mancato rispetto del progetto di gestione. Inoltre si parla di 2 giornate intere più 3 mattine, tempo minimo necessario con buona probabilità per porre temporaneo rimedio alle carenze manutentive, tempi più lunghi avrebbero certamente provocato forti disagi all'utenza. È chiaro che il recupero dell'attuale situazione richiederà più tempo, una bella sfida per la nuova gestione. Quindi siamo onesti.

Referendum: fallisce il quorum - 18 Aprile 2016 - 21:05

Re: basta leggere
Ciao paolino i quesiti erano chiarissimi, ma non era per niente chiaro cosa sarebbe successo oggi! O meglio, nel caso delle "trivelle", NULLA!! Le piattaforme avrebbero continuato a pompare petrolio qualsiasi fosse stato l'esito del referendum. Mi spieghi l'utilità, oltre a dar manforte ad Emiliano? Sul forno crematorio, più o meno la stessa cosa. So di ripetermi, si sarebbe dovuto, eventualmente votare sulla bontà, o meno, d un bando, con chiari obblighi e responsabilità dell'appaltante, durata e quantità di emissioni massime,... In un referendum, quello che conta è l'impatto della domanda sul contesto, non andare in televisione o sui giornali... Saluti Maurilio

Cicloturisti multati a Verbania, ne parla la tv elvetica - 15 Aprile 2016 - 10:24

Regole
La pedalata assistita per legge è fino a 25km/h non 45km/h come scritto nell'articolo oltre scattano tutti gli obblighi compresi quelli assicurativi dei motorini

"Parcheggio ospedale semi-interrato: una proposta" - 20 Febbraio 2016 - 14:39

abuso di parcheggio
occorrerebbe fare una legge che obblighi chi compra una auto ad avere a disposizione un garage o posto auto privato: perché occupare spazio pubblico gratis, quando tanti devono comprare un box?

"Nuova segnaletica" - 14 Febbraio 2016 - 19:33

HAvF e il cane
Condivido ciò che hai detto, ma capisco anche che, soprattutto in città, non tutti possono avere un giardino, anche piccolo, a disposizione. Quello che manca è la consapevolezza a priori che chi decide di prendere un cane dovrebbe saper che dalla sua scelta ne derivano anche degli obblighi nei confronti del resto del mondo: uno di questi obblighi è anche quello di raccogliere la cacca lasciata dai nostri incolpevoli amici sul suolo pubblico.Ma l' intelligenza non è merce che si compra al supermercato.

Di Gregorio: "Muro del pianto" - 21 Gennaio 2016 - 06:47

X Lupus
DI solito concordo sempre con il buon e saggio Lupus a questa volta mi sento di appoggiare in pieno Hans Axel Von Fersen. Piazza San Vittore è uno di quei luoghi che fa immagine nella nostra città e trovo giusto che i regolamenti prevedano degli obblighi al proprietario che comunque essendo in possesso di quei cespiti comunque non è non rimarrà un poveraccio anche se si vede costretto a vendere. . Badate bene che tutto rientra nella normalità. Tutti i palazzi dopo un certo numero di anni rinfrescano e rifanno la facciata. Nello stesso tempo sarebbe giusto magari fiscalizzare (mettere a carico della collettività) eventuali spese aggiuntive considerati elementi di pregio architettonico che il comune potrebbe indicare. Non si tratta di comunismo ma di limite al diritto di proprietà ampiamente approfondita dal diritto civile.

Consulta Laica VCO istituisce “Penne Libere” - 7 Gennaio 2016 - 11:46

Michele: che pasticcio!
PREMESSO: 1) che ho pieno rispetto per la libertà religiosa di ognuno e che non desidero porre a quella alcun limite; 2) cge ritengo anche io i due giornalisti furboni che comunque stanno lucrando sull'onda del loro successo editoriale; 3) che non voglio attaccare gli altri due utenti (mi dispiace sempre contraddire un Kiry con il quale dialoghiamo virtualmente da tempo) ma solo i concetti espressi. Ritengo che Michele abbia scritto un pasticcio assurdo. Intanto va diferso il diritto di cronaca dei due furboni che comunque indirettamente possono aitare il grande Papa Francesco (di cui ho stima assoluta) a ripulire le stanze del Vaticano. Le istituzione devono essere laiche e non appartenere a nessun credo religioso, politico o ideologico (neanche agli atei) e bisogna privarli il più possibile di qualunque simbolo che non sia il tricolore. Puerile questo continuo richiamo alle nostre radici. Io potrei anche a questo punto obiettare che in realtà ciò che abbiamo di buono lo abbiamo ricevuto dall'eredità greco-romana. Nel corso dei secoli abbiamo avuto anche un'evoluzione culturale che ci ha sganciato dal pensieri unici religiosi. L'Isis che avanza non c'entra proprio nulla su tutto il fenomeno trattato. E' fondamentalismo e fanatismo avente matrici be n precisi. Pertanto rivendico: Libertà di culto; libertà di cronaca; istituzioni laiche prive di simboli e obblighi religiosi.

Intra: annega dopo tuffo nel lago - 21 Luglio 2015 - 23:26

XGiovanni
Rispondo in toni non polemici, non mi faccia mettere la faccina sorridente. Voglio solo ragionarci insieme. Lei ha ragione. Se la legge impone un qualcosa bisogna intanto adeguarsi e nello stesso magari agire e lottare democraticamente per cambiarla se la si ritiene ingiusta e inadeguata. Ecco per m questi obblighi rappresentano una colossale esagerazione se c'è un semplice chioschetto che svolge solo un servizio bar come c'è in tanti posti qui da noi. Non è mica un lido e comunque sono piccole spiagge selle quali non insiste una massiccia presenza di bagnanti. Parlo di opportunità e non di eventuali obblighi legali. Anche a Mergozzo mi sa (non sono sicuro) che il Comune non è obbligato a posizionare assistenti bagnanti (certificati, autorizzati, omologati, targati e pluridecorati) se si installano cartelli che segnalino i bagnanti che la spiaggia in questione non è vigilata. Non esageriamo poi sull'affollamento della spiaggia di Mergozzo. La spiaggia è comunque troppo piccola e stretta e non ci sarà mai una gran massa di persone.

Zacchera: "Da Fiumicino agli Agoni" - 19 Luglio 2015 - 01:10

ecco guardi........
lo scrivere: " i pescatori professionisti che peraltro catturano di solito coregoni, pesci che sono solo minimamente pescabili con la canna." si commenta da solo. Dimostra quanto di pesca lei ne sappia, si informi, prima di scrivere bisogna informarsi, la pesca del coregone con la canna dalla barca è una pesca affascinante che ha tutto un mondo dietro, in certi laghi del Trentino si è costruito un sistema turistico importante, nei grandi laghi Svizzeri è la pesca più praticata, ma dal commissario per la pesca cosa si può pretendere? Ha mai sentito parlare delle persichiere, dopo il loro passaggio il nulla, ne mettono fino a che il buco è svuotato, ma una volta si mettevano le fascine, mi dirà, bene ora ci vuole il permesso per metterle, lo sa il perchè? Provi ad immagimare il perchè? C' è sempre di mezzo il professionista, si acculturi, mi pare che di pesca ne capisca poco, " esistono gli obblighi ittiogenici regolamente stabiliti e depositati in provincia per i pescatori professionisti", bene, il problema non è se ci sono o non ci sono obblighi, il problema come anche lei ammette, è farli rispettare.

Zacchera: "Da Fiumicino agli Agoni" - 18 Luglio 2015 - 22:31

agoni
Ma perchè si scrivono le cose senza saperle,i non ci si vuol far riconoscere e non si accetta un dibattito diretto, limpido, pubblico e/o personale? Come commissario alla pesca tutti i giorni cerco di calibrare senza preconcetti i diritti (e i doveri) dei pescatori - dilettanti e professionali che siano - in un equilibrio di opposte esigenze che da secoli è evidentemente non facile da tenere, basta leggersi le "grida" medioevali (ne abbiamo in archivio alcune storicamente interessantissime, i problemi in fondo sono sempre i soliti). Evidentemente il lettore "Sportivamente" per esempio non sa - non gliene faccio colpa - che esistono gli obblighi ittiogenici regolamente stabiliti e depositati in provincia per i pescatori professionisti che perakltro catturano di solito coregoni, pesci che sono solo minimamente pescabili con la canna. Il vero problema sono piuttosto gli abusi (potenzialmente da parte di tutti) e il controllo che non è capillare e sufficiente, anche perchè non riescono più ad operare i guardiapesca provinciali finiti anche loro nel limbo del futuro di questo Ente. La questione allevamenti è più complessa:e ho a disposizione documentazione, progetti, tecnologie, normative sanitarie (molto severe, infenzioni ed epidemie sono un bel problema). Apro volentieri sempre il dibattitio con tutte le persone che mi contattano e se ci segnalano abusi si cerca sempre di intervenire immediatamente con i pochi mezzi che ci sono. Per favore, però, stiamo ai fatti ed evitiamo la genericità delle polemiche, anche perchè troppe volte si corre dietro a "voci" sono sovente infondate, ingigantite perchè riportate di bocca in bocca e non risolvono i problemi. Circa il proprio nome Io non ho e non ho mai avuto nulla da nascondere e quindi mi sembra normale presentarsi sempre in prima persona sostenendo le proprie opinioni. mz

Ispettorato del Lavoro trova lavoratori in nero - 9 Luglio 2015 - 09:46

Concordo con Lupus
Concordo con Lupus. Lupus quando argomenta di lavoro ed econimia esprime sempre considerazioni intelligenti. In Italia c'è un cane che si morde la coda. Nel nostro Paese abbiamo questa situazione: - imprenditori senza senza alcun senso di legalità e privi di qualsiasi senso di rispetto verso i lavoratori e la società; - controlli inefficaci degli organi preposti. Il legislatore di fronte al quadro soprariportato ha imposto pesantissimi obblighi in tema di sicurezza, igiene e fiscalità che veramente opprimono ogni buona iniziativa. Ma tutto questo è dovuto proprio alla non pregevole condotta (eufemismo) dei nostri imprenditori. Il classico cane che si morde la coda cone ho già scritto.

FN raccoglie firme contro l'immigrazione - 30 Marzo 2015 - 19:40

paolino i tuoi esempi...
... Non c'azzeccano. Sei per la liberalizzazione delle droghe leggeri? Non obblighi lupus a farsi carico del relativo costo. Sei a favore dei matrimoni gay? Non obblighi i lupus a ospitare i "coniugi" a sue spese. Con l'immigrazione invece carichi le spese anche su lupus

Fuga dopo urto in auto - 19 Settembre 2014 - 20:21

Ester ha ragione
Ester ha ragione. Bisogna denunciare il malfatto alle forze dell'ordine. Loro reperiranno i dati senza obblighi di privacy e con poteri di agire. Lady Oscar, io credo che sia stata in tema anche con riguardo alle sue telefonate. Siamo caduti molto in basso con il senso civico e giuridico.

Consiglio Comunale fiume: il CEM torna protagonista - 18 Luglio 2014 - 10:50

per "sibilla" ed altri "ignoranti " della legge !
Le pubbliche amministrazioni possono affidare appalti di lavori entro il valore di un milione di euro con procedura negoziata, ma devono assicurare un minimo confronto concorrenziale con la gara informale. Il Dl Sviluppo riformula l'articolo 122 del Dlgs 163/2006, razionalizza la disciplina della procedura negoziata ed elimina la norma che prevedeva un tetto massimo a 100mila euro, ma non indicava regole selettive. I lavori fino a un milione di euro possono quindi essere affidati dal responsabile del procedimento tramite procedura negoziata, ma rispettando alcuni dei principi dell'ordinamento Ue (trasparenza, parità di trattamento, non discriminazione, proporzionalità) e dovendo effettuare una gara informale fra un numero minimo di operatori economici. Anche nel nuovo quadro, comunque, la procedura negoziata è considerata una fattispecie eccezionale, che si integra con le altre ipotesi previste dall'articolo 57 del codice. Le stazioni appaltanti devono quindi dimostrare l'esistenza di adeguati presupposti per poter utilizzare il percorso semplificato (ad esempio l'urgenza derivante dall'esigenza di avviare il cantiere entro termini prefissati per non perdere finanziamenti comunitari). Il modulo operativo che la stazione appaltante deve seguire per la selezione è espressamente stabilito nel format disciplinato dall'articolo 57, comma 6 dello stesso codice dei contratti. La stazione appaltante deve quindi prima di tutto procedere all'individuazione degli operatori economici da invitare alla gara ufficiosa, mediante indagine di mercato. L'Avcp ha evidenziato (documento istruttorio del dicembre 2010) che questa fase deve avere un'adeguata pubblicità, e che la concreta individuazione dei soggetti da invitare al confronto possa essere effettuata mediante l'applicazione di criteri reputazionali o mediante sorteggio. La stessa autorità ha anche ammesso la formazione di elenchi di operatori economici, dai quali estrapolare i soggetti da invitare: per essere compatibili con il divieto previsto dall'articolo 40, comma 5, del codice, gli elenchi devono essere configurati come "aperti" e non devono determinare la condizione esclusiva per l'ammissione alle gare informali. Secondo la nuova regola, il responsabile del procedimento deve rivolgere l'invito ad almeno cinque soggetti quando l'importo dell'appalto è inferiore a 500mila euro, e ad almeno dieci quando il valore è tra 500mila e un milione di euro. Nello svolgimento delle gare il rispetto dei principi dell'ordinamento Ue richiede che alcune fasi abbiano adeguata trasparenza: l'apertura delle offerte dovrà pertanto avvenire in seduta pubblica. La tempistica per la presentazione delle offerte è individuata dallo stesso articolo 122 del codice (comma 6, lettera d) in 10 giorni dall'invio della lettera di invito, salvo che non vi siano ragioni di urgenza (che andranno evidenziate). Nell'area tra 500mila e un milione di euro, quando utilizzano come criterio di valutazione quello del prezzo più basso, le Pa possono esplicitare nella lettera di invito che si opererà l'esclusione automatica delle offerte anormalmente basse (in base all'articolo 122, comma 9), a condizione comunque che pervengano almeno dieci offerte. L'applicazione della gara informale definita dall'articolo 57, comma 6, del codice comporta anche l'applicazione del principio di rotazione (richiamato nella norma), per cui le stazioni appaltanti non possono affidare lavori ulteriori all'aggiudicatario della gara informale per un certo periodo (che va dichiarato), e non lo possono invitare alle procedure selettive ufficiose. La nuova norma introduce anche obblighi di pubblicità dell'aggiudicazione, che va resa nota con pubblicazione sul sito internet della stazione appaltante, sul sito del ministero delle infrastrutture (www.serviziobandipubblici.it) e sul sito dell'osservatorio regionale.

M5S: "al 1° Consiglio Comunale, l’unica novità" - 2 Luglio 2014 - 12:22

toc toc
A Paolo Andrea vorrei dire di gurdare più ai contenuti che agli errori di battitura. A Marco chiedo se sono in errore affermando che la riunione come da ODG doveva approvare il programma della nuova giunta, anche se i termini erano di 60 gg e quindi poteva farlo alla successiva viste i molti obblighi da espletare. Ma presentandolo nella prima seduta, chi voleva inserire delle modifiche prima della votazione (cosa che ha fatto anche il navigato Parachini) in base all'esito delle richieste, decidere se approvare o meno il programma

Comitato Carlo Bava: assegnata borsa di studio - 18 Febbraio 2014 - 13:00

oggettività e non soggettivitá
Caro Brignone.. Te ti firmi, io no.. Però la mia la dico lo stesso.. La rete è fatta anche per questo, non ci sono obblighi a mettere il nome ma valgono solo le idee..comunque ti invito ad andare a vedere i criteri di scelta del vincitore del bando.. Sono davvero troppo poco specificati... Si potevano mettere dei premi x il voto della laurea o cose del genere.. Invece si è lasciato (apposta) molto spazio al giudizio dei commissari.. Chissà perché?
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