Il BLOG pubblico di Verbania: News, Notizie, eventi, curiosità, vco

pescatori

Inserisci quello che vuoi cercare
pescatori - nei commenti

ODG per Giulo Regeni - 4 Marzo 2016 - 10:53

si
Invece li tiro fuori, perchè per chi vuole mandare sulla forca i Maro', quelli sono esempi. I pescatori non si sono sucidati certo, ma i Maro' non sono certo degli sprovveduti o militari di leva alla prima settimana che si mettono a sparare alla prima cosa che si muove. Ed è anche facile, se si vuole pensare male, gettare le armi in mare da una barca e dichiararsi poi pescatori. Se si dovessero vedere degli individui alle 3 di notte nel giardino di casa è meglio non sparare, quelli potrebbero essere dei giardinieri e non ladri

ODG per Giulo Regeni - 4 Marzo 2016 - 10:43

Re: si
Ciao Max Lavecchia errore????? spesso il piu grande esercito esportatore di democrazia nel mondo compie errori di questo tipo... oppure abbattono involontariamente funivie ... Per i marò ci vuol far credere che i pescatori si sono suicidati ??? Per quanto riguarda l'ultima frase... lasci in pace i morti e quello che successe a Genova ...non tiri fuori discorsi che non centrano nulla .

ODG per Giulo Regeni - 4 Marzo 2016 - 10:22

si
Calipari è stato ucciso per errore mentre stava portando in salvo una persona che, dopo aver scritto e sparlato una vita sul proprio Stato, è stata salvata dallo Stesso nel momento del reale bisogno. I maro' prestavano servizio come difesa antipirateria in una zona infestata da predoni, ogni perizia balistica seria li scagiona, e non si sono certo messi a fare il tiro al piccione su dei pescatori Certo forse è meglio santificare chi prende a sprangate e lancia estintori nei Defender dei Carabinieri, quelli sono gli esempi e la meglio gioventu' italiana

ODG per Giulo Regeni - 3 Marzo 2016 - 23:56

Re: si
Ciao lady oscar Hai ragione... in effetti ci avevo pensato anche io a fare un odg sui maro per chiedere quali erano le regole di ingaggio che avevsno per poter sparare e ammazzare dei pescatori.....

Lavori di restauro all'Isola Bella - 8 Settembre 2015 - 23:00

pesca
3000€ all anno. Per pescatori professionisti ( ce ne sono ancora?) per i dilettanti ci si rivolge in provincia....ma gli €€€€ indovinate a chi vanno?

Lavori di restauro all'Isola Bella - 8 Settembre 2015 - 20:04

per HAvF
E' il balzello che pescatori dilettanti (con la tessera FIPAS) e professionisti (con le apposite concessioni) ancor oggi pagano ai Borromeo per poter pescare nel Lago Maggiore: se ne vuoi sapere di più basta che vai in internet.

Sei di Verbania se .... - 5 Settembre 2015 - 16:30

Amarcord Suna
Ho dei bellissimi ricordi di Suna avendo vissuto i miei primi otto anni e mezzo di vita,ed esattamente dal settembre 1948 al febbraio del 1957.I miei primi ricordi sono quelli dell'asilo infantile : Suor Luisa, suor Maria e la superiora di cui non ricordo il nome.Di suor Maria ricordo la sua dolcezza e comprensione nonostante io ed altri miei compagni fossimo un po' troppo vivaci ,ma soprattutto il suo viso molto carino e materno che ci rassicurava.Abitando in via dei Partigiani , allora molto frequentata,non c'era da annoiarsi. Molti erano i bambini coi quali giocavo:Adriano,Renato,Pierangelo,Flavio e Nives che mi graffiava regolarmente in quanto sosteneva che le facessi un po' di dispetti. La zona del Monterosso andando verso Cavandone era una delle nostre mete preferite per giocare e se devo dire la verità utilizzando a volte fionde e archi costruiti con i telai di vecchi ombrelli,col rischio di farsi seriamente male.Poi c'erano i ragazzi più grandi di noi che cercavamo di imitare osservandoli nei loro comportamenti non sempre positivi. C'era Ettore un amico di mio fratello Cesare,un ragazzo di 17 o 18 anni che era un po' turbolento ma buono d'animo; Roberto che gli piaceva fare i dispetti a Don Rino col beneplacito di mio fratello e col vizietto di tracannare un po' di vino;Giuliano che si divertiva ad usare i famosi sandolini abbandonati dall'esercito americano sulle spiagge di Suna, che erano delle piccole imbarcazioni che assomigliavano vagamente alle nostre canoe jole ; poi c'era Pollini un fanatico della pesca in quanto proveniva da famiglia di pescatori famosa in tutta Suna che portava mio fratello in barca. Altri personaggi a volte caratteristici che ricordo: Remigio,un uomo già abbastanza anziano e sordomuto che abitava di fronte a casa mia e che viveva in un locale di una vecchia casa fatiscente,come tante altre case di quel tempo, assieme alle sue capre.Vivacchiava vendendo un po' di frutta e verdura e qualche bottiglia di vino ed ogni tanto chiedeva a mio padre se la guerra fosse finita in quanto non potendo socializzare molto ed essendo analfabeta viveva in un mondo tutto suo.Poi c'era Mentina,una signora di mezza età che gridava spesso,ma forse era il suo modo di esprimersi, nervosa e bizzarra che ogni tanto veniva ricoverata a Novara al centro neuro psichiatrico.Ricordo anche Mazzola un commerciante di generi alimentari che aveva un figlio col quale ogni tanto giocavo;Lomazzi un capomastro edile ,un uomo sempre indaffarato padre di tre figli;Benvegnù un commerciante di frutta e verdura col figlio Claudio,morti entrambi in un incidente stradale negli anni settanta;il Dott.Garzoli con la sua vecchia balilla che rigava regolarmente contro il muro quando imboccava la via in cui abitavo.C'era poi Elena una ragazzotta robusta col viso bianco e rosso che abitava in via Brofferio che tuttti i giorni andava a riempire due secchi d'acqua in una delle fontane di via Partigiani;Giannina di origine veneta che andò a farsi suora che era ancora ragazza; Il postino con il viso sempre allegro e paonazzo; il farmacista che con la sua aria seriosa mi metteva soggezione e Adriana che commerciava in maglie di lana e cotone che diventò anni dopo suocera di Alberto ,un mio carissimo amico che abitava nei pressi del cimitero di Suna e che suo padre faceva il carrettiere in tutta Verbania, un mestiere allora abbastanza diffuso.Non posso poi dimenticare il famoso colonnello Galli ,un ufficiale in pensione di circa 75-80 anni,un vero e proprio signore che faceva il galante con tutte le donne del paese.Termino ricordando le mie prime maestre delle scuole elementari che sono: Flora Ciambellini allora molto giovane e carina della quale forse mi ero per così dire innamorato e la maestra di 2° elementare Maria Farina che ebbi sino in terza in quanto poi mi traserii a Pallanza con la famiglia.

Da Cuori di Donna materiale scolastico per i minori migranti - 2 Settembre 2015 - 11:29

hans
che ci vuoi fare ? nella mia ignoranza aspetto sempre che persone come te mi illuminino con il loro sapere .... se non ti sta bene il mio commento .. togli la frase .. sotto colpi di un mortaio e sgozzati... cambia qualcosa? non sono sempre ragazzini che siano rifugiati di guerra o migranti? la fame non è una guerra ? non è violenza la mancanza di acqua e cibo? non è guerra economica fatta dalle multinazionali del cibo ? lo sfruttamento dei paesi europei delle risorse dei paesi africani non è una guerra ? la vendita di armi alle varie fazioni ... ? quando una multinazionale europea si arroga il diritto di pesca davanti alle coste del Senegal cacciando i pescatori locali che cosa è?

Zacchera: "Da Fiumicino agli Agoni" - 19 Luglio 2015 - 09:33

Mi perdoni......
ma questo l' ha scritto lei: " i pescatori professionisti che peraltro catturano di solito coregoni, pesci che sono solo minimamente pescabili con la canna." Io mi riferivo a quello. La mia sensazione è che a lei non si possano muovere critiche, io non sostengo che lei sia in malafede, ci mancherebbe, semplicemente che a volte sbaglia, ultimamente ha sbagliato un pò troppo, anche io a volte sbaglio, il problema è che i miei errori si ritorcono solo su di me e la mia famiglia i suoi invece sulla collettività, è una mia opinione e vorrei capire cosa cambierebbe se conoscesse il mio nome e cognome invece del mio nick. p.s. non conosco abusi da parte di nessuno, se ne fossi a conoscenza sicuramente li denuncerei. ah dimenticavo, con lo stimato Guardiano del Faro non ho niente a che fare, la redazione lo può confermare, sà, questione di indirizzi IP

Zacchera: "Da Fiumicino agli Agoni" - 19 Luglio 2015 - 01:10

ecco guardi........
lo scrivere: " i pescatori professionisti che peraltro catturano di solito coregoni, pesci che sono solo minimamente pescabili con la canna." si commenta da solo. Dimostra quanto di pesca lei ne sappia, si informi, prima di scrivere bisogna informarsi, la pesca del coregone con la canna dalla barca è una pesca affascinante che ha tutto un mondo dietro, in certi laghi del Trentino si è costruito un sistema turistico importante, nei grandi laghi Svizzeri è la pesca più praticata, ma dal commissario per la pesca cosa si può pretendere? Ha mai sentito parlare delle persichiere, dopo il loro passaggio il nulla, ne mettono fino a che il buco è svuotato, ma una volta si mettevano le fascine, mi dirà, bene ora ci vuole il permesso per metterle, lo sa il perchè? Provi ad immagimare il perchè? C' è sempre di mezzo il professionista, si acculturi, mi pare che di pesca ne capisca poco, " esistono gli obblighi ittiogenici regolamente stabiliti e depositati in provincia per i pescatori professionisti", bene, il problema non è se ci sono o non ci sono obblighi, il problema come anche lei ammette, è farli rispettare.

Zacchera: "Da Fiumicino agli Agoni" - 18 Luglio 2015 - 22:31

agoni
Ma perchè si scrivono le cose senza saperle,i non ci si vuol far riconoscere e non si accetta un dibattito diretto, limpido, pubblico e/o personale? Come commissario alla pesca tutti i giorni cerco di calibrare senza preconcetti i diritti (e i doveri) dei pescatori - dilettanti e professionali che siano - in un equilibrio di opposte esigenze che da secoli è evidentemente non facile da tenere, basta leggersi le "grida" medioevali (ne abbiamo in archivio alcune storicamente interessantissime, i problemi in fondo sono sempre i soliti). Evidentemente il lettore "Sportivamente" per esempio non sa - non gliene faccio colpa - che esistono gli obblighi ittiogenici regolamente stabiliti e depositati in provincia per i pescatori professionisti che perakltro catturano di solito coregoni, pesci che sono solo minimamente pescabili con la canna. Il vero problema sono piuttosto gli abusi (potenzialmente da parte di tutti) e il controllo che non è capillare e sufficiente, anche perchè non riescono più ad operare i guardiapesca provinciali finiti anche loro nel limbo del futuro di questo Ente. La questione allevamenti è più complessa:e ho a disposizione documentazione, progetti, tecnologie, normative sanitarie (molto severe, infenzioni ed epidemie sono un bel problema). Apro volentieri sempre il dibattitio con tutte le persone che mi contattano e se ci segnalano abusi si cerca sempre di intervenire immediatamente con i pochi mezzi che ci sono. Per favore, però, stiamo ai fatti ed evitiamo la genericità delle polemiche, anche perchè troppe volte si corre dietro a "voci" sono sovente infondate, ingigantite perchè riportate di bocca in bocca e non risolvono i problemi. Circa il proprio nome Io non ho e non ho mai avuto nulla da nascondere e quindi mi sembra normale presentarsi sempre in prima persona sostenendo le proprie opinioni. mz

Zacchera: "Da Fiumicino agli Agoni" - 18 Luglio 2015 - 19:30

Non giriamoci intorno
Ho letto con attenzione la replica del dr.Zacchera, che vedo essere d'accordo su molti punti da me evidenziati: gli uccelli ittiofagi, alcune alterazioni chimiche dell'acqua ( per noi uomini della strada : con l'acqua troppo pulita il pesce fa la fame), mentre dissente sulla questione delle reti. Non ho intenzione di annoiare nessuno con un dibattito via internet sull'argomento, ma credo che il punto rimanga uno: ha senso, nel 21mo secolo gettare reti di chilometri in un lago in cui ci sono problemi non da poco? Chi se ne frega che per secoli ci sono stati i pescatori, quello che conta è che adesso tra cormorani, gabbiani, depuratori, temperatura e chi più ne ha più ne metta, la pesca professionale è il classico colpo del ko per il Verbano. Nell'anno dell'Expo, il dr. Zacchera Sembra non aver compreso il messaggio universale che ci arriva dall'evento, cioè che le attività antropiche devono essere in simbiosi con la natura, lo sfruttamento delle risorse deve essere sostenibile. Può, in tutta onestà, il dr. Zacchera, rimanere il paladino dei pescatori professionisti alla luce di questa pressione a cui il lago è soggetto? La mia idea di trasformare, sfruttando le acque del bacino, i pescatori in allevatori, non va proprio in questa direzione? Si salvaguarderebbero i posti di lavoro, si produrrebbero risorse alimentari, si potrebbe ripopolare il lago. A questo vorrei che il dr. Zacchera, dall'alto degli incarichi che ricopre, rispondesse e si attivasse, nell'interesse dell'ambiente e di noi tutti. Grazie. P.s. In tutto questo, ovviamente, la mia identità è veramente poco importante, credo sia meglio disquisire su idee e concetti piuttosto che tirare in ballo la solita tiritera sui nicknames ..

Zacchera: "Da Fiumicino agli Agoni" - 18 Luglio 2015 - 18:08

agoni e dintorni
Come sarebbe bello che se anzichè passare come sempre e immediatamente all'insulto personale e alla polemica si avesse voglia di confrontarsi ( magari CON NOME E COGNOME, non capisco a cosa serva rimanere anonimi ) sulla base di un criterio di serietà e in un dibattito che vada oltre l'insulto. Mi piacerebbe incontrare "Il guardiano del faro" per spiegare a lui e a chiunque fosse interessato i diversi aspetti di queste problematiche che sono interessanti e complesse. Questioni da affrontare non "a pelle" o con i preconcetti, ma per quanto possibile su basi scientifiche. Quest'inverno abbiamo tenuto 4 incontri pubblici alla biblioteca Ceretti proprio su questi temi, evidentemente lui non c'era. Comunque sono assolutamente disponibile al confronto quando lo desidera perchè la questione non si può ridurla a poche battute, ma è legata ad andamenti climatici e limnologici complessi. L'incidenza dei pescatori professionisti in questo quadro è - salvo che in alcuni casi e località specifiche - del tutto secondario (tra l'altro la pressione di pesca è infinitamente minore di un tempo) mentre, per esempio, un abnorme incremento di uccelli ittiofagi sta divendando un problema sempre più complesso. Stanotte comunque le acque del lago in superficie erano a 27.6 gradi, forse un limite storico e anche questo aspetto - ancora poco conosciuto - potrrebbe incidere sulla riproduzione di alcuni pesci primaverili e di superficie, prima di tutto l'alborella. Chi ne vuole parlare più a fondo può contattarmi direttamente: marco.zacchera@libero.it un saluto M.Z.

Zacchera: "Da Fiumicino agli Agoni" - 18 Luglio 2015 - 17:40

Ma poi qual'e' il punto?
Alla fine, dopo aver stabilito che: 1 - l'acqua del lago è molto più pulita adesso che 50 anni anni fa perché i depuratori fanno il loro mestiere. 2- essendoci meno rifiuti organici, c'è anche meno nutrimento per i pesci e quindi ce ne sono meno. 3- ci sono molte specie di uccelli predatori che razziano gli avanotti. 4- l' unico pesce "infestante" che non diminuisce , anzi aumenta, e' l'agone, che all'inizio dell'Estate invade il litorale per la riproduzione per poi sparire nei punti più profondi del lago. Alla luce di questi quattro punti credo di capire il motivo per il quale il nostro ex sindaco si sia risvegliato dal letargo, e cioè per difendere, ancora una volta, gli interessi dei suoi amici pescatori professionisti che si lamentano del fatto che l'agone, entrando in competizione alimentare con pesci più pregiati, leva spazio a bondelle e coregoni, obiettivo primario degli "isolani". Le perplessità vere però, senza seguire i conflitti d'interesse più o meno condivisibili del noto politico locale, sono proprio legate ai quattro punti iniziali: alla luce di una situazione di povertà di nutrimento delle acque lacustri, del fatto che non viene effettuato il ripopolamento di coregoni, persici, lucci, e altre razze che stanno scomparendo, ha ancora senso sostenere il fatto che si possano mettere reti chilometriche che non lasciano scampo ai pochi esemplari rimasti? Personalmente vedo due soluzioni al problema: non fare nulla, e nel giro di pochi anni il lago verrà svuotato, oppure vietare l'uso di reti e riconvertire i pescatori professionisti in allevatori, contribuendo alla creazione di impianti ma obbligando a effettuare immissioni regolari di tutte le specie endemiche del lago. Speriamo che il signor Zacchera, dall'alto della sua esperienza, smetta di fare azioni a sostegno di un mestiere che non ha più senso e provi a ragionare sulle mie proposte, ci guadagnerebbero tutti.

Zacchera: "Da Fiumicino agli Agoni" - 18 Luglio 2015 - 13:29

L'altra faccia della medaglia
Diciamoci la verità: la scomparsa di molte specie di pesci del nostro lago (alborelle, trollini, ed altra minutaglia) ha portato anche alla scomparsa di specie predatorie (lucci, persici trota, persici sole, persici reali); il tutto è l'altra faccia della medaglia dell'avvento dei depuratori e dell'acqua certamente molto più pulita. Un tempo, quando ero ragazzo, nelle fogne andavano scoli di lavandini domestici con piccoli residui alimentari, il sangue delle bestie macellate; nel lago finivano , da parte dei negozianti di alimentari, scarti animali, vegetali,le valli, allora per lo più discariche,con l'avvento di aquazzoni portavano nel lago montagne di vermi, tutto pascolo per i pesci. Ora non è più così: l'acqua è pulita ma è venuta meno una serie di fattori nutritivi ed alimentari per certi tipi di pesce. Gli "isolani" ci sono sempre stati ed anche in numero maggiore: la convivenza tra sportivi e professionisti non è mai stata facile, ma c'era comunque pesce per tutti. Ha ragione Livio: ormai se guardi in acqua vedi solo qualche cavedano, pesce che a nessuno interessa pescare. E pescatori con la canna o con la tirlindana dalla barca non ce ne sono più.A me, come ad altri appassionati, ormai resta solo il ricordo dei chili di alborelle pescate con la lanzettiera (....anche col pescafondo, ammettiamolo), dei chili di persici presi con le moschette della trlindana, delle belle trote catturate con la cavedanera o "la macchina". Allora anche le alghe facevano la loro parte: in estate i porti erano ricoperti di alghe galleggianti in mezzo alle quali si rincorrevano le tiche in frega, e sotto le quali oziavano nell'immobilismo cacciatorio i lucci ed i persici trota. Quast' anno per un po' di alghe in superficie causate dal caldo, si sono scatenati allarmi rossi. Tristezza ed amen.

Zacchera: "Da Fiumicino agli Agoni" - 18 Luglio 2015 - 09:31

basta rinnovi
Non c'è dubbio che il Guardiano del Faro ha fatto il punto che è poi il comune sentire quando si parla di pesca fra i pochissimi ed incalliti, e aggiungo incazzati, pescatori(quelli con la canna) che ancora si ostinano a far fare "il bagno al verme",se guardi nel lago non scorgi assolutamente niente se non qualche stanco cavedano,qualche gardon...ci si promette a vicenda che il prossimo anno non rinnoveremo la licenza(con l'assurdità dei 3 bollettini...) e così operando di pescatori ne rimarrà solo un vago ricordo con gaudio e tripudio dei rivenditori di attrezzature.....avanti così

Zacchera: "Da Fiumicino agli Agoni" - 18 Luglio 2015 - 08:38

Il lago come l'oceano.
L'ex onorevole Zacchera, con un paragone suggestivo, ci fa capire come la burocrazia italiana, dall'aereoporto della Capitale in giù,riesca a far danno con la sua ignavia e la sua mancanza di competenza che la porta a non prendere decisioni, proprio per non rischiare di assumersi responsabilità . Nel caso specifico del Lago Maggiore, tuttavia, io sto con gli Agoni, con i Coregoni, con i Persici e le Alborelle senza se' e senza ma. Perché, cari utenti del blog, il nostro simpatico ex sindaco, più che preoccuparsi dell'equilibrio biologico del Lago, difende, da sempre, gli interessi dei pescatori professionisti delle isole. Questa storica categoria, infatti, da secoli getta le reti nel lago forte di una concessione secolare conferita dagli allora signori di queste terre, i Borromeo, tutt'oggi proprietari di circa metà del Verbano. Ma mentre due o tre secoli fa il Lago era più pescoso e le reti meno tecnologiche, e le specie ittiche non venivano decimate dalle rudimentali attrezzature degli antenati dei professionisti attuali, oggi dalle Isole partono imbarcazioni che gettano reti di giorno e di notte, di lunghezze anche di chilometri che falcidiano qualsiasi cosa. Chiedete ai pescatori dilettanti ( quelli con la canna) se riescono ancora a prendere qualcosa, o guardate con attenzione il lago di notte, potrete scorgere le luci di segnalazione delle mega reti all'opera. In conclusione, invece di abbaiare alla luna, lo stimato Marco Zacchera meglio farebbe a regolamentare la pesca con le reti, a procedere a un ripopolamento che non si limiti alla sola trota, e magari a limitare la presenza di gabbiani e cormorani che falcidiano gli avanotti o piuttosto,a trasformare pescatori industriali che trattano un piccolo lago come fosse un Oceano in ...allevatori di pesce. Magari li si' con contributi per installare gli impianti, con la possibilità di allevare più specie e magari ad immetterne un po'nel lago per proteggere anche le razze che sono in via di estinzione....altro che quattro agoni in carpione.

Arpa promuove laghi e torrenti - 21 Giugno 2015 - 20:48

A parte i dati
Oggi sul lago di Mergozzo è riapparsa in modo copiosa la schiuma che ormai da anni appare in questa stagione,e nessuno si interessa di questo fenomeno ,ma tutti fanno finta di niente,dall'amministrazione comunale,l'associazione pescatori mergozzo, che ormai gestisce il lago,io oggi vedendo nel porto tutta quella shiuma mi sono vergognato di essere mergozzese,anche se combatto da sempre per il mio lago,ma purtroppo sono rimasto da solo.Io penso che la causa sia da attribuire anche anche all'uso di prodotti nel campo da golf in fondo al lago. AIUTATE IL LAGO DI MERGOZZO

Ordinanza per sfoltimento di Agone nel lago Maggiore - 20 Giugno 2015 - 11:35

Che fine farà
Io penso che bisognerebbe dire anche come verrà "smaltito"e quanto costerà smaltirlo, catturare del pesce per buttarlo via mi sembra un assurdo. In ogni caso mi sembra che il broblema del DDT ne lago Maggiore sia stato messo sotto il tappeto pur essendo una vera bomba ecologica,e gli agoni sono solo la punta dell' iceberg,infatti tutto il fondale del lago dalla foce del Toce sino alle isole Borromee è pieno.A questo punto fate partecipare alla distruzione di questo pesce solo i pescatori professionisti,senza coinvolgere i pescatori dilettanti che devono anche compilare scartoffie.

Nuove regole di pesca sul Lago Maggiore - 16 Dicembre 2014 - 15:05

Quante verità!
Quante verità nelle parole di Livio! Mi ricordo quando da ragazzo c'erano trolli, taccole, alborelle che quando erano in frega annerivano i bassi fondali, persici trota, tinche (...quante in frega si rincorrevano nelle alghe dei porti!), persici a volontà; solo venticinque anni fa si andava in barca fino ai castelli di Cannero e con la trilindana e le moschette fatte in casa d'inverno si prendevano persici a volontà; da ragazzo avevo una specie di licenza rilasciata dagli isolani per una lignola limitata a30 ami, e vai con anguille e botrise. E vi ricordate i pescatori di alborelle con le lanzettiere sul lungolago di Intra? E le piotte gigantesche pescate col pane? E i cavedani pescati " a vista" con il gorgonzola, l' uva o le palline della canfora? E le belle serate/ nottate con le canne a fondo ed i campanellini sul cimino per le anguille intanto che si giocava a carte? E i tanti ragazzi cui la pesca occupava le vacanze estive distogliendoli da altre insane passioni? Certo, ora le acque saranno più limpide e pulite grazie ai depuratori, ma per chi amava la pesca solo tristi ricordi!
×
Ricevi gratuitamente i nostri aggiornamenti