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I gestori della spiaggia Beata Giovannina rescindono il contratto - 6 Gennaio 2015 - 21:37

X Giovanni
Solo per informarla visto che ignora, queste figure altamente professionali (Maestri di salvamento), sono quelle che preparano tecnicamente Il personale di salvataggio, non solo per quanto concerne l'attività di salvamento in acqua ma anche sulla gestione delle strutture. Infatti, tutte le strutture per l'attività natatoria (spiagge e piscine), che in Italia hanno risultati ottimali, sono quelle gestite da persone iscritte e/o preparate dalla F.I.N.. Non a caso la F.I.N., per la tipologia di attività che svolge la sua sezione salvamento, in particolare quella suoi tecnici, è riconosciuta da: Ministero dell'Interno, Ministero della Salute, Ministero dell'Ambiente, Dipartimento della Protezione Civile. Solo un paio di dati: sugli innumerevoli buchi nell'acqua (tanto per stare in tema), fatti da gestori e/o amministratori incapaci, relativamente alla gestione e/o alla realizzazione di strutture natatorie, non è mai stato chiesto un parere tecnico agli specialisti F.I.N.; Con tutte le grandi menti che ci sono in Italia in questo settore, il Dipartimento della Protezione Civile ha finanziato un progetto F.I.N. su scala nazionale "Per evitare un alluvione di guai", indirizzato a tutte quelle popolazioni che vivono in paesi e città a rischio idrogeologico. Come vede non sto parlando di aria fritta e quindi, prima di ironizzare sproloquiando, è meglio che si documenti!

I gestori della spiaggia Beata Giovannina rescindono il contratto - 6 Gennaio 2015 - 15:13

Salvatori
A già dobbiamo chiedere ai Maestri di salvamento della F.I.N. (da leggere con voce altisonante ed emozionata) in quanto solo loro, e non le volgari imitazioni, sanno come utilizzare quella spiaggia. Mi raccomando solo quelli con il patentino rilasciato, bollato, timbrato e punzonato dalla F.I.N.

I gestori della spiaggia Beata Giovannina rescindono il contratto - 5 Gennaio 2015 - 13:28

Beata, Giovannina
Riavuto il bene a disposizione dei cittadini non ci vuole molto a rendere operativa e attrezzare quest'area per la prossima stagione; la spiaggia è già pronta, certo ci vogliono le persone giuste che la sappiano gestire e valorizzare. Suggerirei agli amministratori pubblici, almeno per una volta, di considerare il parere, come esperti del settore, quelle figure che in questo campo ne sanno più di qualunque altro, i Maestri di salvamento della F.I.N. (Federazione Italiana Nuoto), forse con loro si potrebbero tracciare delle valide opportunità, tra l'altro i loro consigli sono a costo 0.

Banchetto natalizio della Squadra Nautica Salvamento - 22 Dicembre 2014 - 15:34

VOLONTARIATO
Gentile Alberto, comprendo la tua ostilità verso certi meccanismi ma non li condivido. Oggi va tanto di moda criticare e osteggiare qualsiasi utilizzo del denaro pubblico, ma forse sarebbe il caso di fermarsi a riflettere prima di sputare sentenze. in primo luogo perché si banalizza e si riducono ai minimi termini delle realtà che sono invece fondamentali per il nostro territorio. Le convenzioni con le Asl esistono, non sono un mistero, ma sono a malapena sufficienti a coprire una parte dei costi che un'associazione di questo tipo può sopportare. Se così non fosse, occorrerebbe ribaltare tali costi direttamente sull'utente finale perché sia ben chiaro che ad oggi il terzo settore (ovvero il non profit) ha più che mai difficoltà a reperire risorse dal settore privato. Fosse così facile acquistare un'ambulanza (il cui costo medio è 70.000 euro) con i contributi dei privati... Le associazioni vivono del volontariato e dell'opera essenziale dei volontari che meritano tutto il rispetto possibile per quello che fanno, privandosi di parte del proprio tempo libero per donarlo agli altri. Tuttavia garantire un servizio 24 ore su 24 non è sempre fattibile solo con i volontari e per questa ragione servono i dipendenti. Altrimenti rischieremmo di trovarci ad avere necessità di un ambulanza e di non avere nessuno in grado di intervenire. TI ricordo che le associazioni sono regolarmente revisionate da soggetti indipendenti che verificano la corretta applicazione delle regole e l'utilizzo dei fondi provenienti dalle convenzioni, garantendo la massima trasparenza nell'interesse di tutti. Infine, tutto il tuo discorso è secondo me fine a se stesso in quanto trattandosi di enti non profit anche qualora ci fosse un avanzo di gestione nessuno potrebbe appropriarsene in quanto per statuto esiste per questi enti il divieto di distribuire utili a chiunque, per cui eventuali avanzi possono essere utilizzati solo per essere reinvestiti nell'attività dell'ente medesimo. CI sono tanti sprechi in Italia, ma forse sarebbe opportuno capire che non sempre l'impiego di denaro pubblico è uno spreco ma spesso solo un volano per consentire a un ente di farsi carico di un servizio che tra l'altro, se fosse erogato direttamente da un ente pubblico, probabilmente costerebbe di più... mi spiego: se asl dovesse garantire il servizio 24 ore su 24 potrebbe farlo solo con dei dipendenti e quindi dovrebbe pagare sempre e comunque almeno 2 dipendenti per ogni equipaggio, 24 ore al giorno. Con gli enti di volontariato è invece possibile pagare magari solo un dipendente, perché il soccorritore può essere un volontario (che invece non potrebbe prestare la propria opera in asl gratuitamente). Con le associazioni di volontariato quindi si riesce a garantire un servizio con un costo minore e inoltre c'è l'indubbio vantaggio di diffondere la cultura del soccorso tra i volontari. Si vorrebbe non avere mai bisogno di un intervento del 118 ma personalmente ritengo che avere la certezza che in caso di necessità ci sarà sempre qualcuno in grado di intervenire mi fa dormire sereno. Sapere che quel qualcuno può essere un volontario che dona il suo tempo a favore di tutti, senza chiedere nulla in cambio, mi rende orgoglioso di essere il presidente della Squadra Nautica di salvamento. Spero di avere chiarito qualche dubbio e forse di aver dato un punto di vista meno polemico ma più concreto alla questione.

Torna la Guardia Costiera - 3 Luglio 2014 - 09:57

Praticamente una gita fuori porta ...
Vengono anche quest'anno, potevano risparmiarsi il disturbo, chissà cosa costa alle finanze pubbliche il trasloco "armi, bagagli e imbarcazioni"! Alla faccia della spending review. Non bastano Polizia, Carabinieri, Squadra nautica di salvamento, Croci di Malta e del Granducato ... razionalizzare, eliminare doppioni e sovrapposizioni, vale per lo Stato, gli Enti Locali, le "partecipate" e tutti gli enti che bruciano soldi pubblici.

Rischio idrogeologico: 3,7mln al Vco - 24 Maggio 2014 - 13:14

Progetti idrogeologici
Sapete la cosa strana? In Italia esiste una istituzione, la F.I.N. (Federazione Italiana Nuoto), che agli occhi di qualcuno potrebbe apparire solo una associazione sportiva, ma al suo interno è operativo uno staff afferente alla Sezione salvamento; questi specialisti delle emergenze legate all'acqua, riconosciuti e inseriti a livello nazionale nella consulta del volontariato di Protezione Civile istituita dal competente Dipertimento, non sono mai stati chiamati dagli Enti locali (Regioni, Province e Comuni), per consultazioni e consigli legati alla protezione e alla messa in sicurezza delle popolazioni che si abitano in aree ad alti rischi idrogeologici (in particolare l'acqua). Tra l'altro il Dipertimento della P.C. ha appena approvato un progetto della FIN, che verrà spalmato su scala nazionale, proprio indirizzato alle popolazioni dei paesi ad alto rischio idrogeologico, si tratta di un semplice vademecum con delle elementari regole su come difendersi da detti rischi; la prima regione a sperimentarlo sarà la Sardegna, ma il bello che è tutto a gratis! Per i futuri amministratori, riflettete su questa opportunità!
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