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"I civili istriani. tra lotta di liberazione ed esodo" - 22 Febbraio 2019 - 09:29

GIUSTO!
per poter ricucire le ferite storiche bisogna, prima di ogni altra cosa, fare chiarezza. In ogni guerra ci sono sofferenze da ambo le parti. La questione orientale è stata sempre controversa: Tito fece trovare gli alleati di fronte al fatto compiuto (consueta tattica dei suoi nemici, respinti senza l'aiuto di eserciti esterni), arrivando per primo, per poi sedersi al tavolo dei vincitori. Quindi con lui era impossibile trattare, essendo noi stati sconfitti. Diversamente da ciò che accadde nei territori sud-tirolesi, dove trattare con l'Austria, anch'essa sconfitta, era molto meno difficile. Per ciò che concerne l'Istria, Dalmazia e Fiume, c'è stata prima un'occupazione fascista,con persecuzione delle ex minoranze slave, poi una controffensiva comunista, con conseguenti ritorsioni: naturali e tragiche conseguenze delle Dittature che, a prescindere dal colore, sono sempre tali.....

Nasce "Alleanza civica del Nord" - 5 Febbraio 2019 - 09:46

L'autonomia del Nord fa paura a Salvini
Che sia il Pd Renzi (Gentiloni) o il giallo-verde di Salvini-Di Maio l'incapacità di avere un rapporto positivo con i territori, le città metropolitane (Milano e Torino e Genova su tutte), le citate macroregioni e,quindi, con l'Europa è la stessa. Il federalismo istituzionale passa prima dal federalismo politico, non ci piove. Alleanza Civica per il Nord, non sarà LA soluzione, ma una soluzione sì. Essa nasce per rispondere alla domanda inevasa di formazioni politiche in grado di discutere e rendere conto ai cittadini ed alle istituzioni del territorio delle scelte fatte. Si verifica ancora una volta l’impossibilità di avere un rapporto utile e duraturo fra territori e centro nazionale all’interno di una stessa formazione politica guidata dal principio della subordinazione gerarchica dei territori al centro romano (tale è ormai a tutti gli effetti la Lega di Salvini). La differenza fra chi vede l’autonomia come una modifica del regionalismo, un sistema di distribuzione del potere fra venti regioni di dimensioni fra loro diversissime e chi, come noi di Alleanza Civica per il Nord, intende l’autonomia come la nuova organizzazione istituzionale e funzionale di un territorio omogeneo e quindi di non più di cinque nuove grandi Macroregioni, non può più essere annullata in partiti e movimenti di questo tipo. https://www.linkiesta.it/it/article/2019/02/04/salvini-sala-biglietti-atm-autonomia-lombardia-milano/40972/

Nasce "Alleanza civica del Nord" - 28 Gennaio 2019 - 13:13

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Civismo cittadino
Ciao robi, per quanto già esposto non pensiamo proprio si possa oggettivamente affermare che lo schema federalista proposto da Miglio sia un'idea leghista, anche no. Miglio, come detto l'ideo' nel 1945 molto prima della nascita della Lega di Bossi, il quale poi non la fece propria cosicché Miglio abbandonòla Lega per portare avanti il suo progetto nel neonato Partito Federalista. Miglio fu iscritto alla DC dal 1943 al 1968 supportando la sua parte di sinistra (eh già), per cui probabilmente è più corretto (e onesto) parlare di un modello di federalismo dei macroterritori nato dalla sinistra i centro. Un tipo di federalismo che possa intervenire sui grandi problemi, come le economie basate quasi esclusivamente sulle finanze degli stati, ancora una volta, sovrani e le immigrazioni che potrebbero divenire sostenibili grazie all'azione dall'Europa dei territori che riconosca la necessaria autonomia dei paesi originatori dei flussi migratori oltre a concretizzare assi di sviluppo economico/sociale che vadano dall'Europa ai paesi del Mediterraneo del Sud attraverso i collegati macroterritori italiani. Cordiali saluti.

Nasce "Alleanza civica del Nord" - 27 Gennaio 2019 - 07:20

Re: Re: Re: Re: Civismo cittadino
Ciao robi, il nostro modello federale, che sarà lanciato nel prossimo convegno a Milano, si basa sullo schema Miglio: cinque macro-regioni o macroterritori (Nord, Centro, Sud; Sicilia, Sardegna) con ruolo geopolitico specifico e tutti i poteri legislativi (tranne la difesa, la giustizia e la moneta). Collegata e contemporanea la scelta per una Europa Federale, con parlamento e governo eletto dal popolo ed una camera dei territori che veda rappresentanti per territorio e non per nazione. Tale schema fu lanciato in un convegno studio della Fondazione Agnelli negli anni Ottanta, coordinava Miglio ancora non tentato dal barbaro Bossi. Saluti.

Nasce "Alleanza civica del Nord" - 27 Gennaio 2019 - 07:17

Re: Perché tutto questo?
Ciao Giovanni% vediamo che lei conosce il Verno. Sbagliando. La cultura della sinistra naturalmente ci appartiene e da essa nasce la nostra azione, anche di contrasto alle recenti politiche apertamente populiste, sovraniste fino a quelle schiettamente fasciste. Ma non concordiamo nememno con le politiche che hanno perso di vista i veri valori di sinistra per la rutela dei cittadini a favore di élite e lobbies. Non capiamo dunque perché si pensi che la propsta di un'Europa federalista dei territori debba obbligatoriamente nascere da esponenti del PD, piuttosto che da molte persone di cultura di sinistra interessate e intenzionate a supersre l'ormai obsoleto e deleterio modello di Europa degli Stati sovrani. Ribadiamo, la nostra positiva esperienza locale verrà in futuro messa a disposizione per Verbania e la risoluzione dei sui piccoli/grandi problemi, ci sentiamo però spinti oggi ad andare oltre. Riteniamo dunque che le due cose non siano in contrasto ma siano l'evoluzione graduale luna dell'altra. L'importante, in ogni caso, è rimboccarsi le maniche e lavorare concretamente, cosa che noi facciamo da cinque anni come ampiamente dimostrato e che abbiamo intenzione di proseguire a fare.

Nasce "Alleanza civica del Nord" - 26 Gennaio 2019 - 22:11

Perché tutto questo?
Ciao Con Silvia per Verbania ecco appunto. Quando parlate dei programmi concreti che avete o volete realizzare a livello locale, attuate una buona pratica politica caratteristica delle liste civiche. Quando invece uscite dalla vostra dimensione, parlando di Europa dei popoli e dei territori e qui di di fuffa, uscite fuori dalla vostra dimensione e nessuno riesce a seguirci. Perché tutto questo? La risposta è semplice. Con la crisi del Pd e del centrosinistra, molti politici che detengono cariche importanti a livello locale vogliono prenotarsi una "cadrega" su dimensione nazionale o europea. Ecco che ora si sono inventati "l'italia dei sindaci" o le varie "alleanze civiche". La cittadinanza è stanca di discorsi astratti.

Nasce "Alleanza civica del Nord" - 25 Gennaio 2019 - 01:46

Re: Re: Civismo cittadino
Ciao robi, crediamo proprio che coloro che ritengano che l'Europa dei territori e dei popoli sia solo utopia siano quelli che non vogliono una tale Europa per non perdere l'egemonia degli Stati. È naturale che l'ipotesi Europa dei popoli non abbia lo scopo di appiattire le radici di ognuno di essi, cultura e tradizioni sarebbero un punto imprescindibile, ciò che si vorrebbe attuare da sempre, su questo siamo d'accordo, è la sinergia tra questo popoli al fine di arrivare ad ottenere un vantaggio reciproco sotto ogni profilo, sociale ed economico in primis, un fatto che ogni popolo accetterebbe di buon grado piuttosto che farsi catechizzare da chi il proprio stato lo vede sempre e solo sovrano profesando la supremazia dei popoli. Se avesse partecipato al convegno Passaggio a Nord Ovest avrebbe potuto ascoltare e comprendere che per macroterritori s'inttendono le regioni, o macroregioni, capaci di governare senza sovranismi di modo da arrivare, un giorno, alla creazione di una Europa fatta da macroregioni capaci di collaborare fattivamente tra loro in una sorta di federalismo ma di tipo funzionale, che porti cioè sviluppo e benessere sui quali investire. Questa e la nostra proposta con la quale si può concordare accogliendola o criticarla rigettandola, come ha fatto lei, l'importante è parlarne seriamente, non tutti sanno farlo. Noi crediamo sia la giusta via, ai posteri il verdetto.

Nasce "Alleanza civica del Nord" - 23 Gennaio 2019 - 10:00

Civismo cittadino
Il civismo a diffenza della recente politica dei partiti di centro-sinistra, che hanno curato piu che altro gli interessi delle lobby e dei poteri forti, di centro-destra, ormai orientati unitamente verso una pericolosa azione statalista e sovranista e dei movimenti, prettamente populista e mossa da forti quanto deleterie contraddizioni interne che ne minano la coerenza, ha come scopo principe quello di attuare una politica delle necessità e dei bisogni delle persone, ad iniziare dai comuni cittadini, dove noi abbiamo fatto la nostra parte ascoltando ed esaudendo quando possibile le piccole richieste dei cittadini, le necessita della vita quotidiana, anche se non completamente secondo quanto ci eravamo prefissati per motivi contingenti con l'obiettivo però di migliorare in tal senso la nostra azione. Che è certamente un'azione politica ma prioritariamente al servizio dei territori e delle persone che vi abitano, un modello che ora riteniamo debba essere esportato a livelli più ampi, partendo dalle città per arrivare ai conglomerati interregionali, un'unione che deve divenire coerente e coordinata nell'azione comune di cura degli interessi delle persone prima di ogni altro interesse. Per superare quelli delle lobby e dei poteri privatistici forti, gli interessi populistici di un ristretto gruppo di persone che ha in mente solo l'applicazione di modelli politici inattuabili o insostenibili nel lungo termine e, soprattutto, gli interessi sovranisti di supremazia statalista che nel passato secolo sono stati la causa della devastazione dell'Europa e dei suoi popoli. Un'Europa che oggi deve cambiare anch'essa rotta, passando da una concezione superata degli interessi prevalentemente degli stati sovrani a quella attuale e necessaria dei macroterritori (conglomerati urbani e regionali) che oggi sono i veri costituenti di un'Europa dei popili. È da qui che occorre (ri)partire per avviare una riscoperta dell'Europa dei popoli e per sottrarci, usando le parole di Mattarella, "all'egemonia di particolarismi senza futuro e di una narrativa sovranista pronta a proporre soluzioni tanto seducenti quanto inattuabili, certa comunque di poterne addossare l'impraticabilità all'Unione". Chi appoggia e giustifica tali soluzioni allora pensa ancora alla difesa degli interessi degli Stati e dei poteri persinalistici e, oggi, addirittura al ritorno ad un sovranismo che fu in passato la culla dell'egemonia statalista sui popoli europei. Questo, a nostro avviso, va combattuto con forza e determinazione per fare in modo che si scongiurino possibili pericoli di cui la storia abbonda per tornare ad una politica dei popoli e per i popoli.

Da VCO al corteo NO TAV - 10 Dicembre 2018 - 14:33

Infrastrutture, logistica e trasporto sostenibile
Proporremo in Consiglio Comunale una Ordine del Giorno a favore della TAV, infrastruttura strategica per il Nord Italia e non solo. Come da noi sottolineato in occasione del Convegno “Passaggio a Nord-Ovest” tenutosi a Verbania lo scorso 27 ottobre 2018, da noi organizzato e promosso, Piemonte, Liguria e Lombardia hanno bisogno di corridoi di collegamento infrastrutturali con l'Europa, in primis la TAV, alta velocità ferroviaria per il trasporto sostenibile su rotaia, senza dimenticare il terzo Valico dei Giovi, altra priorità nell'ambito del collegamento con l'Europa centrale per il trasporto delle di merci che transitano giornalmente dal porto di Genova. Il traffico di merci va spostato il più possibile su ferro, per decongestionare dal traffico le grandi arterie stradali, ridurre l'impatto su di una rete stradale e autostradale in parte obsoleta e non più in grado di sopportarne il transito massiccio e diminuire drasticamente le emissioni nocive del trasporto su gomma. Come abbiamo sottolineato in più occasioni e in sede di convegno, se un tempo ci si poteva permettere di sacrificare l’ambiente in nome dello sviluppo oggi lo sviluppo deve tutelare i territori: deve necessariamente affermarsi il connubio Sviluppo-Ambiente. La TAV è frutto di accordi internazionali che vanno rispettati, pena il risarcimento milionario alle imprese vincitrici dell’appalto e la restituzione all’UE dei finanziamenti ottenuti*. La lista civica Con Silvia per Verbania, in accordo con il coordinamento delle liste civiche del Nord Ovest, si schiera fortemente a favore della TAV ed esprime soddisfazione per l’esito della manifestazione tenutosi a Torino lo scorso 10 novembre, nella convinzione che questo tema non riguardi però solo la città di Torino ma sia il “core business” che tiene letteralmente in vita l’intero Nord, dal Friuli al Monviso, che ha fondato il suo sviluppo sulle esportazioni nazionali a tutta la Europa passando dal Nord Ovest Italia. Bisogna guardare al futuro, portare a termine le opere iniziate, salvaguardare i posti di lavoro di chi sta lavorando e condividere con tutte le forze politiche cittadine favorevoli una mozione in appoggio alla realizzazione della linea di alta velocità ferroviaria Torino Lione. *https://mobile.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-12-06/tav-l8217-europa-avverte-se-l8217-italia-ritarda-i-lavori-dovra-restituire-i-soldi-ricevuti/AEvSoHuG

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 9 Dicembre 2018 - 14:54

Re: Re: Re: Re: Obiettivo bonifica del sito
Ciao info se non si è compreso, dopo 5 anni, che siamo una lista civica senza colori politici con a cuore gli interessi dei cittadini e del territorio forse diviene difficile comprendere e giudicare la nostra azione La conservazione dell'ambiente cittadino non è la nostra bandiera, diversamente saremmo "verdi e basta", piuttosto è uno dei nostri obiettivi attuali per dare soluzione ad un annoso problema che su trascina da decenni. Non vogliamo salvare Verbania, non è nostra pretesa, cerchiamo invece di salvaguardarla, é diverso, se lo si comprende: quello ambientale è da sempre un nostro obiettivo programmatico per cui coerentemente cerchiamo di darne atto. Noi stiamo con i piedi per terra appoggiando quindi progetti realisticamente praticabili con le finaze disponibili e ove reperibili. territori, logistica, produttività e competitività erano i temi del Convegno "Passaggio a Nord-Ovest" da noi promosso il 27 ottobre scorso a Verbania al quale hanno partecipato amministratori pubblici, in primis sindaci di capoluoghi, e imprenditori del Nord-Ovest Italia interessati allla salvaguardia dei territori perché consapevoli che solo da questa possa derivare lo sviluppo di competitività e produttività, se avesse partecipato avrebbe ascoltato le risposte da persone ben più competenti di noi. L'anno prossimo ci saranno le elezioni, si proponga quindi come amministratore mettendoci la faccia (e magari anche il nome) e realizzi i suoi bei progetti se capace, ne saremo tutti entusiasti. Cordiali saluti

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 9 Dicembre 2018 - 09:54

Re: Re: Re: Obiettivo bonifica del sito
Credo di essere in grado di comprendere le argomentazioni, nel mio caso ho semplicemente offerto delle idee sul nuovo utilizzo che se ne potrebbe fare di quell'area, dando ovviamente per scontato quello che Voi con Silvia ritenete essere gli unici in grado di capire e fare: il discorso della bonifica è caro a tutti, non è e non deve essere il vostro cavallo di battaglia, perché la battaglia contro l'inquinamento non ha colori politici, perciò calate le arie e non cercate di passare come quelli che salveranno Verbania. Fatta questa premessa, non avete idee, state pure con Silvia, al prossimo giro di elezioni statele ancora più vicina. Avete in mente qualcosa di valido per il dopo Acetati? O solo centri culturali e/o congressi? O peggio ancora centri sociali? Inoltre, chi ha mai sostenuto che non bisogna tutelare territori e ambienti? E come dipenderanno produttività, competitività e turismo da quest'ultimi?

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 9 Dicembre 2018 - 02:04

Re: Re: Obiettivo bonifica del sito
Ciao Hans Axel Von Fersen infatti a oggi il forno crematorio, come previsto, resta sulle croste del comune che, come previsto, ha in più occasioni dovuto fermare l'impianto per poter effettuare interventi di manutenzione straordinaria per consentire il rientro delle emissioni nei paramenti di legge, con conseguente spese extra, come previsto. Ci complimentiamo dunque con le argomentazioni di HAVF che, anche in questo caso, vede unicamente speculazione a favore di privati con l'avallo dell'amministrazione, invece che un'importante possibilità per la città per recuperare un'area centrale da restituire ai cittadini evitando grande spreco di denaro pubblico. Come poi abbiamo già evidenziato, ma lo ribadiamo per comprensione di alcuni, se si lasciasse fallire Acetati l'intera operazione di bonifica ricadrebbe sulle finanze comunali, senza se e senza ma. Dopo di che, come già detto, non vi sarebbero le finanze necessarie per la realizzazione di alcunché, tanto meno terme, acquapark o parchi gioco avveniristici. Oggi più che mai uno dei principali compiti della politica, per quanto ciò possa non interessare o addirittura infastidire alcuni, è quello di tutelare territori e ambienti, perché è da essi che dipendono produttività, competitività, turismo, oltre che benessere e qualità della vita. Se non si comprende questo ogni altro proposta non potrà mai trovare reale applicazione.

M5S su Bando periferie - 16 Settembre 2018 - 04:51

Parte 2
Non corrisponde al vero che la sentenza della Corte costituzionale n. 74 del 2018 dichiari incostituzionale l'intero impianto del bando periferie ma solo il citato art. 1 comma 140, bocciatura che viene sanata dallo stesso emendamento approvato dal Senato, laddove permetta di raggiungere l’intesa con le Regioni anche dopo l’emanazione dei decreti. Ed ecco spiegato perche l'emendamento sia stato votato compattamente, PD compreso: i Senatori dovevano votare a favore per recuperare l’incostituzionalità. Su questa parte dell’emendamento vi è stata evidentemente superficialità ed errore da parte dei senatori del Pd. Un errore che è stato anche causato dalle modalità di stesura dell’emendamento che sanava, nella prima parte, sentenze della Corte costituzionale sugli avanzi di amministrazione dei Comuni e sul bando delle periferie. Ma l’emendamento non si ferma al comma 140 ma interviene anche sul 141, ,non toccato dalla sentenza della Corte Costituzionale: con questo emendamento tutti i progetti finanziati dopo i primi 24 approvati vengono congelati sino al 2020. In questo caso si tratta di una scelta politica della maggioranza di Governo che ritiene di dover rivedere tutti quei progetti approvati e finanziati. In realtà la verifica servirà per recuperare risorse finanziarie per progetti ed interventi diversi da quelli approvati dal precedente governo. Questa è la parte dove la maggioranza di governo racconta cose diverse dalla realtà. Non vi è nessuna sentenza della Corte Costituzionale da sanare. Vanno invece in questa direzione le dichiarazioni di alcuni esponenti dei 5 Stelle che cercano di camuffare con un atto dovuto (sentenza della Corte Costituzionale) una scelta politica. Infatti non si vede la ragione per la quale i primi 24 progetti del bando delle periferie vengono sanati con intese con le Regione successive al decreto e non si usa la stessa modalità per gli altri 94 progetti. Infine, non corrisponde al vero che l'emendamento rappresenti una svolta epocale liberando finalmente le necessarie risorse per superare il blocco degli avanzi di amministrazione dei i comuni virtuosi inserito nella legge di bilancio del 2017: infatti è stato definito incostituzionale dalla Corte costituzionale con sentenza n. 108/2018. Non è quindi un atto stabilito dal Governo giallo-verde. Inotre, non è sempre detto che i comuni che si vedranno sbloccati gli avanzi corrispondano ai comuni penalizzati dall'emenamento, anzi. Risulta infatti che i penalizzati siamo mediamente i comuni piccoli e grandi, gli stessi che a causa di problemi di dissesto non potranno accedere allo sblocco degli avanzi di bilancio, mentre i virtuosi sono quelli di medie dimensioni che si sono visti confermati i finanziamenti.  Oltre il danno la beffa!  https://www.chiamamicitta.it/bando-delle-periferie-le-bugie-5-stelle-lega/ Ne deduciamo come due siano gli obiettivi di questo governo, entrambi squisitamente politici: racimolare soldi per tener fede a qualcuna delle tante mirabolanti promesse elettorali (tra le molte, oltre alle ben note reddito di cittadinanza e flex tax, incredibilmente investire nei territori e nelle periferie e, udite udite, togliere le accise ai carburanti) e procrastinare i finanziamenti ai 96 comuni oggi non meritevoli a dopo le elezioni Europee e, soprattutto, a quelle amministrative, per potersi così appropriare di un merito non suo spacciandolo come propria iniziativa a favore di territori, città metropolitane e comuni e poter così asserire di aver tenuto fede a questa promessa elettorale.  Scaltri, e felici di esserlo!

Minore su Bando Periferie - 16 Settembre 2018 - 04:24

Mistificazione della realtà
Vediamo come stanno le cose in realtà. Non corrisponde al vero che la sentenza della Corte costituzionale n. 74 del 2018 dichiari incostituzionale l'intero impianto del bando periferie ma solo il citato art. 1 comma 140, bocciatura che viene sanata dallo stesso emendamento approvato dal Senato, laddove permetta di raggiungere l’intesa con le Regioni anche dopo l’emanazione dei decreti. Ed ecco spiegato perche l'emendamento è stato votato compattamente, PD compreso: i Senatori dovevano votare a favore per recuperare l’incostituzionalità. Su questa parte dell’emendamento vi è stata evidentemente superficialità ed errore da parte dei senatori del Pd. Un errore che è stato anche causato dalle modalità di stesura dell’emendamento che sanava, nella prima parte, sentenze della Corte costituzionale sugli avanzi di amministrazione dei Comuni e sul bando delle periferie. Ma l’emendamento non si ferma al comma 140 ma interviene anche sul 141, non toccato dalla sentenza della Corte Costituzionale: con questo emendamento tutti i progetti finanziati dopo i primi 24 approvati vengono congelati sino al 2020. In questo caso si tratta di una scelta politica della maggioranza di Governo che ritiene di dover rivedere tutti quei progetti approvati e finanziati. In realtà la verifica servirà per recuperare risorse finanziarie per progetti ed interventi diversi da quelli approvati dal precedente governo. Questa è la parte dove la maggioranza di governo racconta cose diverse dalla realtà. Non vi è nessuna sentenza della Corte Costituzionale da sanare. Vanno invece in questa direzione le dichiarazioni di alcuni esponenti giallo-verdi che cercano di camuffare con un atto dovuto (sentenza della Corte Costituzionale) una scelta politica. Infatti non si vede la ragione per la quale i primi 24 progetti del bando delle periferie vengono sanati con intese con le Regione successive al decreto e non si usa la stessa modalità per gli altri 94 progetti. Infine, non corrisponde al vero che l'emendamento rappresenti una svolta epocale liberando finalmente le necessarie risorse per superare il blocco degli avanzi di amministrazione dei i comuni virtuosi inserito nella legge di bilancio del 2017: infatti è stato definito incostituzionale dalla Corte costituzionale con sentenza n. 108/2018. Non è quindi un atto stabilito dal Governo giallo-verde. Inotre, non è sempre detto che i comuni che si vedranno sbloccati gli avanzi corrispondano ai comuni penalizzati dall'emenamento, anzi. Risulta infatti che i penalizzati siamo mediamente i comuni piccoli e grandi, gli stessi che a causa di problemi di dissesto non potranno accedere allo sblocco degli avanzi di bilancio, mentre i virtuosi sono quelli di medie dimensioni che si sono visti confermati i finanziamenti.  Oltre il danno la beffa!  Ne deduciamo come due siano gli obiettivi di questo governo, entrambi squisitamente politici: racimolare soldi per tener fede a qualcuna delle tante mirabolanti promesse elettorali (tra le molte, oltre alle ben note reddito di cittadinanza e flex tax, incredibilmente investire nei territori e nelle periferie e, udite udite, togliere le accise ai carburanti) e procrastinare i finanziamenti ai 96 comuni oggi non meritevoli a dopo le elezioni Europee e, soprattutto, a quelle amministrative, per potersi così appropriare di un merito non suo spacciandolo come propria iniziativa a favore di territori, città metropolitane e comuni e poter così asserire di aver tenuto fede a questa promessa elettorale.  Scaltri, e felici di esserlo!

Con Silvia per Verbania, Bando periferie: una vergogna - 12 Settembre 2018 - 08:54

Marchette elettorali: da che pulpito!
Ne deduciamo come due siano gli obiettivi del Governo giallo-verde, entrambi squisitamente politici: racimolare soldi per tener fede a qualcuna delle tante mirabolanti promesse elettorali (tra le molte, oltre alle ben note reddito di cittadinanza e flex tax, incredibilmente investire nei territori e nelle periferie e, udite udite, togliere le accise ai carburanti) e procrastinare i finanziamenti ai 96 comuni oggi non meritevoli a dopo le elezioni Europee e, soprattutto, a quelle amministrative, per potersi così appropriare di un merito non suo spacciandolo come propria iniziativa a favore di territori, città metropolitane e comuni e poter così asserire di aver tenuto fede a questa promessa elettorale. Scaltri, e felici di esserlo!

Montani: Presidente Lombardia favorevole al passaggio del VCO - 6 Luglio 2018 - 19:25

Re: Contratto uguale per tutti
Ciao lupusinfabula a parte che, leggendo con attenzione, noterai che l'affermazione da te richiamata è di Paolino, non possiamo certo incolpare i lavoratori stranieri di fare rimesse all'estero in favore delle loro famiglie, idem per la situazione valutaria dei loro paesi d'origine. Anche noi facevamo e facciamo lo stesso. Un conto è respingere gli irregolari, espellere i delinquenti, altro fare discorsi che ricordano noi quando criticavamo gli Italiani esuli dai territori dell'ex Jugoslavia....

Montani: Presidente Lombardia favorevole al passaggio del VCO - 3 Luglio 2018 - 19:57

Contratto uguale per tutti
Sinistro sostiene "il contratto è quello": ma com'è che allora ( e penso agli alberghi, allenavi, ecc.) il personale è bengalese, cingalese, indiano, pakistano, e via elencando??Evidentemente perchè questi lavoraoti si accontentano del minimo sindacale, anche perchè, checchè si dica, con le paghe anche minime italiane, nei loro paesi fanno i pascià! Un motivo in più per bloccarecerti flussi ai confini e respingerli da territori di provenienza, garantendo il lavoro prima agli italiani Forse certi datlori di lavoro non ne sarebbero felici, ma di questo poco ci deve im portare.

Aggredito capotreno - 13 Aprile 2018 - 12:09

C'è intesa!
Quindi si è d'accordo sul fatto che chi è ospite (ci tengo a sottolineare che vengono mantenuti gratuitamente ma comunque e sempre con i nostri soldi) deve assolutamente rispettare le regole, le leggi e soprattutto rispettare noi, anche perché la maggioranza non ha diritto allo status di profugo: lo sappiamo tutti che chi scappa dal Marocco, dalla Tunisia, dal Senegal e/o dalla Nigeria, non scappa da nessuna guerra! Fatta questa premessa, chi beneficia di questo status di permanenza (che io definisco vacanza) sui nostri territori, sia in Italia che in Europa, spesso e volentieri se ne frega del nostro stato di diritto e pensa di poter fare quello che vuole, utilizzando come forma di reazione una violenza spropositata verso le nostre Istituzioni e/o coloro che devono far rispettare le regole e le leggi. Tradotto, significa che sanno benissimo che per salire sul treno e/o bus bisogna pagare il biglietto ma, sapendo altrettanto bene che qualche parte politica li difende a spada tratta in nome di un non esistente razzismo, se ne approfittano e reagiscono nelle maniere che tutti conosciamo: non avendo nulla da perdere e sicuri del fatto che, se anche dovessero commettere qualsiasi forma di reato, rimarranno impuniti, il giochetto è fatto. Ora, io come tutti voi, non ci sto: ed è qui che il colore fa la differenza, ed è il colore politico. Se in Italia ogni partito fosse d'accordo su queste basi di civile convivenza, il problema non ci sarebbe nemmeno per gli italiani che commettono reati. Quindi, tu richiedente asilo, o ti comporti in maniera civile e rispetti le nostre regole (che ti piacciano o meno) e dimostri di essere grato al Paese che in teoria ti ha strappato da morte certa (e qui mi vien da ridere) altrimenti, appena commetti un reato (di qualsiasi gravità esso sia), vieni prelevato fisicamente e spedito nel Paese in cui tu stesso hai dichiarato provenire: i documenti che attestano la tua nazionalità te li creiamo noi e con il primo aereo atterrerai comodamente al primo aeroporto più vicino alla tua residenza. Non sono necessari accordi internazionali con alcun Paese, è l'Europa che semplicemente rimanda a casa dei turisti con l'impossibilità di tornarci per sempre! Semplice, no?

FdI su fusione Verbania Cossogno - 28 Marzo 2018 - 19:05

Spopolamento piccoli centri
Ciao Giovanni, quello che asserisci è vero. Sta già accadendo da un po' ciò che sottolinei, i differenti costumi e bisogni portano inevitabilmente alla modifica dei territori e quindi non solo al mutare della popolazione ma anche al mutare delle concentrazioni di persone. Un esempio l'abbiamo a Pogallo che fino a 70 anni fa era abitato e anche da tante persone ed oggi solo da gitanti e encomiabili proprietari che hanno ristrutturato un po' del patrimonio immobiliare ormai obsoleto ed inutile per la funzione originale. L'artificioso ripopolamento dei paesi montani che si svuotano non avviene per tanti motivi. Uno di questi è la stessa tassazione dei cittadini che godono di servizi vivendo in grandi centri e quelli che invece non ne godono perchè distanti. Una tassazione differenziata colmerebbe il gap tra "comodi" e meno comodi senza troppo gravare sulla collettività. Un altro incentivo potrebbe essere lo sgravio fiscale più accentuato per chi investe negli immobili dei piccoli centri quindi non usa nemmeno il servizio pubblico per i propri bisogni di trasporto facendo fronte autonomamente. Altra possibilità è pure 'integrazione nei lavori pubblici che i cittadini potrebbero realizzare direttamente almeno nella minuta manutenzione senza passare dalle problematiche degli appalti pubblici ecc. ecc. di idee scrivendo ne vengono a josa ovviamente è, e rimane solo una simulazione. Certo è che la volontà di fare può ritardare ma non fermare la modifica dei costumi di vita che ci vede protagonisti nei nostri tempi che corrono velocissimi ma questo è da sempre avvenuto e ce lo confermano gli archeologi e gli storici in tutte le epoche. In conclusione secondo me non ci possiamo fare niente se non assistere a questo spettacolo che può anche non piacere ma che di fatto c'è.

Slot: controlli per il distanziometro - 27 Novembre 2017 - 07:46

distanziometro delle slot
Questa è forse la più intelligente iniziativa che un organo pubblico potesse intraprendere sulla vera lotta a questo gioco d'azzardo. Detto questo, c'è però una situazione che riguarda queste società che sventagliano macchine sui territori e che mi sta indignado all'ennesima potenza: QUESTE SOCIETA', CHE SI PERMETTONO DI FARE LA VOCE GROSSA CON CHI GIUSTAMENTE LI OSTACOLA, DI DENUNCIARE E FARE RICORSI, NEGLI ANNI HANNO GUADAGNATO MONTAGNE DI DENARO SENZA PAGARE TASSE, QUANDO POI QUALCUNO SI E' ACCORTO E HA FATTO USCIRE PUBBLICAMENTE LA VICENDA, SONO CORSI AI RIPARI CONCORDANDO COL GOVERNO DELLE SANATORIE UNA TANTUM DA BARZELLETTA, DA MONOPOLI; QUESTO IN BARBA ALLA GENTE ONESTA CHE SE SOLO NON PAGA UNA RATA DI UN MUTUO GLI PIGNORANO LA CASA. Oh, scusate, sono proprio uno sciocco ingenuo, mi sono scordato che molti politicanti di questo paese dei balocchi e dell'incontrario, hanno quote societarie con le più grandi ditte di slot; ophs, scusatemi ancora politicanti, non volevo riaprire una parentesi così dolorosa che riguarda l'evasione fiscale di queste società, anzi di queste VOSTRE SOCIETA'. Cari italiani, siamo noi a doverci svegliare e cacciare tutta questa melma; solo un ultimo breve pensiero: dove si è mai visto che un amministratore di una qualsivoglia azienda decida di votarsi il proprio stipendio più benefici e privilegi, senza che il suo datore di lavoro valuti la cosa preventivamente e la approvi (in questo caso basterebbe un referendum popolare), ed inoltre, decida per il proprio datore di lavoro: quale stipendio, quale tutela e sicurezza lavorativa, quali garanzie e assistenza dare, togliendo allo stesso i suoi diritti acquisiti; QUESTO SUCCEDE SOLO IN ITALIA. Chiudo tornando all'argomento dell'articolo, ben venga la decisione di togliere dalle aree sensibili queste rovina famiglie (slot), ma i problemi grossi dietro a queste slot si chiamano politica malata, incapace e disonesta; ricordatevi quando andrete a votare. Buona briscola a tutti!!
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