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anpi - nei commenti

A.N.P.I. nasce sezione Alto Verbano - 14 Febbraio 2016 - 18:55

tanto per sapere...
...qualcuno sa quanti soldi prende l'anpi dallo stato?

A.N.P.I. nasce sezione Alto Verbano - 14 Febbraio 2016 - 18:45

anpi e negazionismo sulle Foibe
Lorenzo Mondo sulla Stampa di oggi (verificare la fonte, se non la si ritiene veritiera) cita le parole del Presidente associazione profughi istriani e dalmati Antonio Vatta che ha accusato i partigiani dell'anpi di una vergognosa campagna denigratoria contro chi ha ottenuto dopo 70 nanni il diritto di ricordare alla luce del sole il dramma vissuto dalla propria gente sterminata e cacciata dai titini comunisti jugoslavi, che il "fascista" Fassino ha definito pulizia etnica contro gli italiani. Questa è l'anpi, e questa è l'italia del fascismo rosso.

L'ANPI sullo sfregio alla bandiera - 30 Aprile 2015 - 08:27

sfregio alla bandiera
Per mia convinzione e scelta personale sono molte le cose che non condivido su quanto raccontato dalla storia, detto ciò un gesto come lo sfregio della bandiera è sicuramente un gesto da condannare; è come dire, c'è l'ho con qualcuno e, anzichè affrontarlo per dirgli ciò che penso di lui, gli rigo la macchina, un gesto che si commenta da solo. Una cosa allarmante che fa assolutamente preoccupare c'è però da dirla, ed è stata tirata in ballo anche nella lettera sopra del Presidente dell'anpi "tale situazione è estesa in tutta Europa: son sotto gli occhi di tutti i movimenti e i partiti xenofobi, razzisti"; tradotto in termini, sapete cosa vuol dire? malessere del popolo, in particolare dei giovani, che vedendo il marciume che gira, sopratutto nell'ambito delle politiche dei paesi, questo è il loro modo per ribellarsi, con atteggiamenti estremistici. Quindi, il male da estirpare non sono questi gruppi che stanno spuntando come funghi, che se le cose funzionassero si smorzerebbero in un soffio, MA I POLITICI CORROTTI CHE STANNO METTENDO IN GINOCCHIO I POPOLI!!!!

Una nota sulla questione Liberazione - 24 Aprile 2015 - 18:55

Se si ragiona come Luigi non sarà mai una festa
Purtroppo nelle parole di Luigi la solita demagogia e retorica tipica della sinistra. I rossi buoni e i neri cattivi. Io vengo da una famiglia antifascista e socialista da una parte e monarchica dall'altra, o almeno mia nonna era per il Re e anticomunista. Io penso solo che la storia scritta fino ad ora andrebbe rivista, come coraggiosamente fa il "traditore" Pansa. Le foibe sono stare sdoganate solo negli ultimi anni, e di questa vergogna nazionale le associazioni di partigiani come l'anpi non ne vogliono neppure sentir parlare. I tanto democratici partigiani hanno costretto la brigata ebraica a disertare la festa della liberazione perchè gli hanno preferito i palestinesi, amici dei nazisti durante la guerra. Questa confusione storica non fa altro che dividere, come del resto fa Luigi. Ricordiamoci poi i tanti personaggi famosi che da fascisti e addirittura repubblichini sono passati alla sinistra dopo la guerra, come Dario Fo, Bocca, Ingrao, Scalfari e una miriade di tanti altri. Troppo semplice dividere il mondo in buoni e cattivi! Io comunque non festeggio, ma partecipo alla ricorrenza.

Lettera aperta Fronte Nazionale: risponde il sindaco - 25 Marzo 2015 - 08:43

Ci scusi la Signora sindaco
Mi perdoni il Sindaco se abbiamo osato rubarLe tempo prezioso su argomento di poco conto. Ci dice che ha letto con"viva attenzione" la lettera aperta , ma su questo abbiamo molti dubbi. Troppo attenta ai sottili “distinguo”, non si è accorta infatti che la lettera era inviata al Sindaco di Verbania e non al presidente dell'anpi; che si riferiva alle finalità della Festa della Donna , 8 Marzo, e non al a quelle del 25 Aprile; che non si chiedevano revisioni di giudizi storici ma, nell'ambito del ruolo della donna nella vita e nella storia, un sacrosanto riconoscimento a tutte le donne che, assolutamente prive di colpe, sono state vittime della barbarie che acceca gli uomini,vincitori e vinti a ragione o no, coinvolti nelle guerre civili. Non basta riconoscere, come fa il Sindaco, che ci sono state omissioni nello scrivere la Storia, che è necessaria “una revisione senza revisionismi” ed è ridicolo invocare il monopolio della memoria all' Italia Repubblicana ed antifascista. La memoria stampa i ricordi, belli e brutti, nella mente di tutti gli uomini e appartiene a tutti o a nessuno. Ma sono parole al vento. Ci scusi Signor Sindaco. Giorgio Tigano.

A.N.P.I. nuovo direttivo - 31 Dicembre 2014 - 18:33

Non è coraggio
L'anpi, che vorrebbe essere portatrice di libertà e democrazia, ha spesso contestato le manifestazioni dell'estrema destra e ha fatto anche picchetti e contromanifestazioni. Questo non è coraggio, ma discriminazione e violazione dei principi democratici. Non ho mai visto l'anpi o similari dire una sola parola sulle manifestazioni violente dei centri sociali o dell'estrema sinistra, che hanno messo a ferro e fuoco interi quartieri. Perchè loro possono farlo, non sono "fascisti" e tutto gli è consentito. Ma nei partigiani sappiamo tutti che vi sono entrati molti che il giorno prima erano neri e poi sono diventati improvvisamente rossi. Spesso per convenienza più che per gli ideali. In Italia non c'è nessuno che possa dare lezioni di democrazia, è questo il vero problema. Fino a che la sinistra si autocelebrerà ipocritamente nell'antifascismo, sarà tutto inutile.

A.N.P.I. nuovo direttivo - 31 Dicembre 2014 - 18:17

X Robi
Purtroppo, visto che l'attuale orientamento va nella direzione di una brutta strada senza via d'uscita, in particolare per le future generazioni che non troveranno neppure le croste, la penso anch'io così! comunque, al di là delle idee, o meglio, delle ideologie politiche, molti appartenenti all'anpi (purtroppo non tutti, anche qui c'è lo insegna la storia), hanno dato all'attuale popolazione italiana una grande lezione di coraggio!

A.N.P.I. nuovo direttivo - 31 Dicembre 2014 - 17:50

Valori che non mi rappresentano
Sinceramente l'anpi esprime "valori" che non mi appartengono. Parlano di antifascismo quando esaltano la più orrenda dittatura del secolo scorso, il comunismo. Per difendere libertà e democrazia bisogna guardare altrove, non a una sinistra illiberale e liberticida che nasconde problemi grossi come travi e parla solo di pagliuzze. Quando mi diranno che la sicurezza dei cittadini minacciata da orde di barbari e leggi assurde sarà la priorità, allora ne riparlremo. Per ora potere anche accomodarvi fuori.

A.N.P.I. nuovo direttivo - 31 Dicembre 2014 - 16:01

X Livio
Ho capito benissimo il meccanismo, ma la morale di quanto detto qual'è: anche 80 anni fa c'era la democrazia, il partito fascista era stato votato dagli italiani, che poi, per alcune scelte ed errori che hanno portato l'Italia al 2° conflitto mondiale, il popolo ha ribaltato tutto facendosi giustizia; una sola domanda: oggi qual'è la differenza con allora: abbiamo una classe politica nemmeno eletta dal popolo, che ci sta portando alla rovina col sorriso e che ha messo in cantiere una legge elettorale fatta a doc per non tirare mai giù il sedere dalle sedie del potere. Tutti parlano di usare un sistema democratico per cambiare le cose, ma ci rendiamo conto che in questo paese è praticamente impossibile se non si ribalta tutto, l'ha dimostrato il Movimento 5 Stelle alle penultime elezioni (quelle vere e decisive), è stato il primo partito per voti, ma questa attuale legge elettorale democratica, che ha lasciato spazi solo alle varie coalizioni, lo hanno messo in un angolo a fare opposizione e, attenzione, questo movimento ha pure rischiato di sparire dal parlamento con un decreto che tutta l'altra melma stava firmando, perchè si erano spaventati di questo nuovo ciclone. Quindi, siamo realisti, ho usiamo il metodo anpi o le nostre proteste saranno solo urli al vento!

A.N.P.I. nuovo direttivo - 31 Dicembre 2014 - 09:27

AUGURI!
Sign Furlan lei ha ragione ma non faccia l'ingenuo,non può chiedere all'anpi quali metodi adottare per scacciare questi manigoldi,loro(i partigiani) lo hanno dimostrato anni fa,questi "dittatori" li possiamo cacciare con una legge elettorale democratica e con un popolo meno "ignorante" e "boccalone",per quanto attiene alla differenza fra le persone che hanno combattuto e le attuali, basta leggere i libri di storia. Auguri!

A.N.P.I. nuovo direttivo - 31 Dicembre 2014 - 07:52

anpi
A queste gloriose persone ho un solo favore da chiedere, spiegare a questo branco di pecoroni (il popolo italiano), quali metodi si devono adottare per liberarsi di questa masnada di dittatori in camicia e cravatta (politici): che stanno portando questo paese alla rovina, che stanno impoverendo il popolo, che stanno togliendo al popolo il bene più prezioso (il diritto alla salute), che si stanno arricchendo sulle spalle del popolo. Oltre al favore qui sopra vi faccio anche una domanda: che differenza trovate tra quelle persone che avete combattuto per liberare l'Italia e questa attuale classe politica?

PdCI: preoccupazione per "l'Italia si ferma" - 9 Dicembre 2013 - 22:44

L'anpi a vigilare?
L'anpi dovrà vigilare. Chi? I partigiani ultranovanteni rimasti in vita? Alcuni non si sono resi conto che è passato qualche decennio.

Rievocazione Battaglia di Gravellona: L'Anpi non ci sta - 16 Gennaio 2013 - 23:48

Esortazione
Tutti i punti di vista sono assolutamente leciti e degni d’attenzione, ma quanto scritto ed i commenti fin qui seguiti paiono provenire da chi a Gravellona non c’è stato o, se lì si è ritrovato, lo ha fatto portando con sé un bagaglio ricco di preconcetti ideologici. Ed arrivata domenica sera, con questo ancora ben colmo se n’è tornato a casa. Il linguaggio utilizzato ne è la più evidente espressione. Ed ecco che allora, osservando qualcosa che si scosta dalle commemorazioni ingessate nel dogma di rituali grigi che non destano più alcun attrazione e partecipazione popolare, bisogna demolire un modo diverso di ridestare l’interesse e veicolare la conoscenza di quel periodo, affinché ne derivino volontà d’approfondimento e conservazione della memoria, senza che l’odio e la contrapposizione virulenta guidino questo cammino. E dunque, nell’ambito dell’intero programma delle commemorazioni, demonizziamo la rappresentazione, seppur romanzata per ovvie ragioni, degli accadimenti che interessarono la città e, più in generale, il Verbano. Sebbene puntualmente ricordati nell’ambito degli interventi istituzionali del mattino. Puntiamo, in termini esemplificativi, il dito accusatore contro l’immagine di un soldato in uniforme tedesca (mi perdonerete se non utilizzerò il termine nazista per connotarlo) che si permette di rendere omaggio, a quasi settant’anni di distanza, al monumento che ricorda i caduti partigiani, agitando la solita retorica in verità un po’ stantia. E sforziamoci di non cogliere cosa simbolicamente volesse significare tale raffigurazione. Continuiamo poi ad arroccarci su posizioni di chiusura senza capacità di guardare oltre, percorrendo strade che ormai hanno oggettivamente perduto ogni residuo slancio. Vedremo così quali frutti si sapranno produrre, seppur ve ne sia già evidente segno. Che altro dire ancora? Altre amministrazioni Comunali hanno utilizzato lo stesso strumento scelto a settembre da Gravellona, ricevendo consensi dalle sezioni anpi di quelle zone. Qui, evidentemente, così non è stato, per i motivi che ognuno può supporre da sé. Ce ne faremo una ragione.

Rievocazione Battaglia di Gravellona: L'Anpi non ci sta - 12 Novembre 2012 - 16:58

Parole sante
Come non essere d'accordo con l'anpi? Vadano a giocare a Soft Air al posto che fornire questo modo di vedere le cose, dannoso da più punti di vista|
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