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Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 13 Aprile 2019 - 11:28

Re: Re: Re: Professionisti del settore
Ciao paolino non ho parlato di eccellenze, ho parlato (pardon, hanno parlato - i tecnici) di processi efficaci all'interno di un contesto globale ed unico che conta tutte le specialità. I medici, anche queli mediocri, in un contesto del genere potranno sviluppare coonscenza e diventare buoni professionisti. Per i luminari, toccherà comunque fare centinaia di km, oggi ed anche domani. Sappiamo bene tutti che i malati più complessi sono quelli multi-patologia o quelli che, a causa di una patologia, ne contraggono altre. La tua soluzione, che rispetto e che resta la condizione odierna, li obbliga a trasferimenti tra i diversi reparti, che distano una quarantina di km l'uno dall'altro. Io credo che questo aggiunga sofferenza, tra le tante altre cose. Dal pdv economico, è un dato di fatto che potranno arrivare solo "qualche" milione dei 200 che citi per la soluzione che sostieni tu e tanti altri: qualcuno ne azzarda una ventina, 10 a testa tra i due ospedali di riferimento. Briciole, considerato che il costo di mantenimento dei due nosocomi è dello stesso importo annuale. E le nostre tasse non diminuiranno per l'effetto di questo passo indietro così come quei soldi non saranno risparmiati dalla comunità poichè la politica li indirizzerà altrove, Quindi ci troveremo cornuti ed anche mazziati, ovviamente per chi la pensa come me. Presi i tuoi tempi (anche se per l'effetto del project financing il privato avrà tutto l'interesse di completare l'opera in pochi anni), non è una soluzione che riguarda noi o, per meglio dire, non nel breve termine. Stiamo togliendo alle future generazioni del VCO un servizio di qualità. Infine, non devo convincere nessuno, sia chiaro: porto le mie opinioni come voi portate le vostre. Rimaniamo distanti e subiremo il futuro per come verrà. Comunque vada a finire. Saluti AleB

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 12 Aprile 2019 - 20:05

Re: Re: Professionisti del settore
Ciao AleB perdonami,ma veramente tu credi che in un ospedale da 300 posti avremmo tutti reparti di eccellenza?? mi sa che credi pure che verranno a lavorarci dei Nobel,e che arriveranno in volo... la mia idea,alternativa all'utopistico ospedale unico,è di rafforzare l'esistente nella direzione delle "eccellenze" (virgolettato,perchè le vere eccellenze italiane si contano sulle dita delle mani,per il resto si parla di buoni ospedali) nei singoli ospedali. avremo quindi,ad esempio,una buona cardiologia/cardiochirurgia a Domo,un polo di eccellenza ortopedica a Omegna,un'oncologia di ottimo livello a Verbania ecc. con i 200 milioni (se basteranno) e i 10 anni (se basteranno) per creare l'ospedale collinare,facciamo tutto (a partire da subito,non tra 10 anni) e lo manteniamo per decenni. ah,dettaglio: tutti i sostenitori dell'ospedale dei miracoli si scordano sempre di spiegarci un piccolo particolare...ma nel frattempo,nei famosi 10 anni,che si fa?

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 12 Aprile 2019 - 12:03

Re: Professionisti del settore
Ciao lupusinfabula come direbbe qualcuno, ma che c'azzecca? Sto parlando di medici, di tecnici, non di politici anche se quest'ultimi devono per forza prendersi la responsabilità di indirizzo! A parte che Monti e "sorella" sono stati manovrati a piacimento da poteri europei (secondo te quanto tempo passerà prima che succederà ancora?), ma se vogliamo confrontarci con argomentazioni serie, sottoscrivo Damiano e vi chiedo di proporre alternative. Poichè l'alternativa di avere un ospedale vuoto per ogni quartiere, è utopia oggi e lo sarà ancora più domani. Fatevene una ragione ed accettatene le conseguenze. Saluti AleB

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 11 Aprile 2019 - 18:57

Re: Professionisti del settore
E' stato detto qua fino alla nausea un concetto: se il bacino di utenza di un ospedale è piccolo, il numero di casi che quell'ospedale segue è piccolo. Conseguenze: - i primari vanno altrove se vogliono fare esperienza e quindi in quell'ospedale ci vanno le seconde scelte; - il livello qualitativo di quell'ospedale è basso perché i primari sono di seconda scelta; - il livello qualitativo di quell'ospedale è basso perché i medici possono fare meno esperienza, avendo meno casi da seguire (ovvio anche il troppo non va bene); - il basso numero di casi può far venire voglia alla Regione di farlo chiudere (magari la prossima amministrazione non lo vorrà fare, ma nel tempo potrebbe cambiare idea o cambiare amministrazione). Qualcuno non concorda con questi ragionamenti? Dica perché. Se i ragionamenti sono validi c'è poco da discutere. Ne ho veramente piene le scatole di sentire polemiche, voglio alternative!! Se qualcuno ha un'alternativa VALIDA all'ospedale unico si faccia avanti, o taccia per sempre

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 11 Aprile 2019 - 15:41

E a proposito di esperti....
E a proposito di esperti, visti anche i numerosi commeni di questi giorni, qualcuno sa mettere in dubbio che Luigi Cadorna non era un esperto del suo settore?

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 11 Aprile 2019 - 15:39

Professionisti del settore
Dice AleB che aspetti importanti per la vita delle persone dovrebbero essere gestiti solo da professionisti del settore: come Monti e Fornero? Sicuramente degli esperti nei loro settori, ma,anche no grazie, abbiamo già fin troppo dato!

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 11 Aprile 2019 - 14:04

Re: corto circuito
nel mondo ideale a risorse infinte, il ragionamento di Paolino non farebbe una piega. Ahimè ci ritroviamo a fare i conti con la realtà, quella che si prospetta ancora più nefasta in ambito sanitario: https://www.open.online/economia-e-lavoro/2019/03/21/news/emergenza_corsie_vuote_dove_sono_finiti_i_medici_degli_ospedali_-175969/ Inoltre, la scienza medica dice che senza la numerosità dei casi, il livello della qualità si abbassa: mi sembra anche un ragionamento abbastanza logico trattandosi di materie dove il risultato non è mai scontato. L'esperienza e la multitudine di casi sanitari fanno progredire la conoscenza: d'altronde non stiamo dicendo che la mobilità passiva aumenta di giorno in giorno? E perchè qualcuno dovrebbe spostarsi nel milanese a farsi curare? Forse perchè da loro la numerosità dei casi è al di sopra dei livelli minimi e ci sentiamo in mani più sicure? No, non ci siamo. Rispetto la tua idea, per carità, ma ancora una volta facciamo i conti senza saper contare. Diamo in pasto temi complessi e complicati alla pancia del cittadino comune che non ha la chiave di lettura per dare giudizi di merito (io per primo, anche se ovviamente la mia opinione - che conta come quella degli altri, è ormai chiara). Nel rispetto delle opinioni altrui, sarebbe opportuno che temi che toccano aspetti importanti della vita delle persone siano gestite solo dai professionisti del settore (in questo caso, tutti favorevoli alla reunion, tranne TIgano!;)) che, ci si immagina e si spera, abbiano le competenze per intraprendere il percorso più corretto per tutti. Saluti AleB

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 10 Aprile 2019 - 13:56

Re: Re: Re: corto circuito
Ciao paolino ti rispondo con un articolo fresco fresco di stampa: https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/ospedali-reparti-chiusura-non-sono-sicuri-pronto-soccorso-parto/894e303c-5ad5-11e9-a26f-7e2e79e4f044-va.shtml "Chiudere reparti per le Regioni è impopolare perché ogni volta che c’è da toccare qualcosa i cittadini insorgono al fianco di sindaci e politici locali, che nel caso di strutture pubbliche difendono la nomenclatura medica e nel caso di privati accreditati tutelano gli interessi degli imprenditori della Sanità. **** Nessuno spiega ai pazienti che è meglio ricoverarsi in un grande ospedale un po’ più lontano che in uno sotto casa, ma senza i requisiti minimi****." Scorrendo la lista degli ospedali da chiudere, alla voce punto nascite compaiono sia il S.Biagio che il Castelli:secondo te quanto ci metteranno a chiuderne uno da qui a qualche anno? il problema non è la mobilità degli specialisti, ammesso e non concesso di trovarne disposti a fare la spola tra due nosocomi: il problema è la qualità del servizio in relazione al bacino di utenza. La numerosità degli accessi è indirettamente proporzionale al livello di assistenza garantito (addirittura per legge). Lo dicono i professionisti del settore, lo dicono gli amministrativi, lo dicono anche i giornalisti che fanno inchieste e lo dice anche la legge. Ma il politicante locale, chissà perchè, diventa improvvisamente nello stesso momento medico, ragionere, giornalista ed anche legislatore pur di difendere una condizione di comodità apparente che risulterà fatale, prima o poi, a qualcuno di noi. Saluti AleB

Montani su banche e rimborsi risparmiatori - 9 Aprile 2019 - 17:46

Ignoranza finanziaria!
Da sempre l'Italia si caratterizza per una elevata, anzi una enorme, ignoranza finanziaria! Anni di titoli di stato con rendimenti alti/altissimi, ci hanno distolto dal capire come funziona veramente la finanza: "rischio alto=rendimento alto, rischio basso=rendimento basso!" Pensare di comperare un'azione e non pensare/conoscere i rischi connessi è da stolti, oltre che da ignoranti (lo dice un ex azionista della Banca Popolare di Intra e successivo azionista di Venetobanca, consapevole dei rischi, anche se mai avrebbe pensato che potesse succedere quello che è successo)! Va detto che l'ignoranza finanziaria è su tutti i fronti, risparmiatori, che hanno comperato azioni in modo "improprio", addetti del settore, che hanno venduto, o fatto vendere, azioni in modo errato, concentrando investimenti e rischi in modo esagerato, e i nostri politici, che prima non si preoccupano troppo di mettere persone adeguate nei posti di controllo (dov'erano Consob, Banca d'Italia e gli altri organi di controllo quando le banche facevano le porcate che hanno fatto?) e poi, trovando soluzioni "discutibili" hai danni fatti prima! Quindi, comunque vada, sarà una sconfitta per tutti, speriamo almeno, ma da molti commenti che leggo e sento dubito, possa servire da lezione!

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 6 Aprile 2019 - 20:22

Re: Rispondo ad AleB. .
Ciao GIORGIO TIGANO, mi limito ad evidenziare che non ho fatto alcuna osservazione sulla Sua professionalità: mi sono limitato a dire che tutti i professionisti del settore sono a favore di una soluzione che possa fare massa critica e quindi - qui la mia opinione, fornire un servizio di qualità. Non La conosco come medico e quindi la mia critica è tutta per una presa di posizione politica: che sia stata coerente negli anni non cambia il ragionamento. Oggi il Castelli, il san Biagio e il COQ stanno in piedi con molta fatica: la fatica degli operatori sanitari, dei medici e dell'amministrazione ASL che deve far quadrare i conti ed un minimo di livello assistenziale. La sola necessità di fare spola tra i vari nosocomi per i pazienti multi-patologia chiarisce quale questo livello nella nostra provincia. Io comunque non ho ancora capito qual è l'opzione al progetto Ornavasso, il piano B della forza politica che aspira alla guida della Regione, l'unica a poter cambiare idea: con tutto il rispetto, oggi Albertella e compagni hanno potere zero nella pratica ospedale unico. Possono solo sperare che loro "amici" in regione, quando prenderanno il potere, possano cambiare il percorso. Ma poi ci dicano qual è l'alternativa di lungo periodo, perchè al prossimo giro, un'ospedale tra Domo e VB lo chiudono per davvero. Non è una minaccia, è una certezza! Saluti AleB

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 5 Aprile 2019 - 14:00

Rispondo ad AleB. .
Siamo tutti convinti che un ospedale che funzioni sia il massimo delle aspirazioni. Ma nel nostro caso dovremmo sostenere che gli attuali ospedali non funzionano, il che non mi sento proprio di sostenere. Diverso è programmare i servizi sanitari tenendo conto delle urgenze in una realtà territoriale come la nostra. dove le distanze e i tempi di percorrenza vanno calcolati dalle valli Ossolane a quella Cannobina... Detto questo ognuno la pensa come vuole. I miei convincimenti sono dettati da 45 anni di esperienza e non certo condizionati dalla politica. Ricordo che quanto sostengo oggi lo sostenevo nel 2000 quando assieme al Comitato Salute, che oggi ha cambiato idea, ci siamo opposti all'ospedale di Premosello contro le direttive di della Regione amminstrata dalla destra . Oggi che la Regione è a guida Sinistra non ho cambiato idea. Tutto qui. Forse non sono stato un bravo professionista del settore come tutti glia altri, come lei sostiene. Ma questo giudizio lo lascio a chi mi ha conosciuto. Cordialità

Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 5 Aprile 2019 - 10:22

Le vere urgenze...
Le vere urgenze, quelle da codice rosso tendente al nero, nella nostra provincia le gestiscono con gli elicotteri. Siamo seri, tra VB ed Ornavasso ci sono 20minuti di auto (detto da Gmaps!) e 25min tra lo stesso e Domodossola. Calcolati con persorso automobilistico, non con ambulanza a sirena accesa. Vogliamo dire che questo tempo addizionale non è gestibile nelle urgenze? Quindi tutti quelli che abitano a 25min da un PS muoiono per colpa dello Stato che non costruisce un centro ospedaliero per ogni paesino di montagna? Tigano è un medico, ma evidentemente mette davanti la faccia del politico: non c'è un solo professionista del settore che è contro ad un ospedale degno di tal nome (indipendentemente da dove verrà fatto). La serietà è un'altra cosa. Saluti AleB

Forza Italia su bonifica ex Acetati - 26 Febbraio 2019 - 04:25

Concorso Internazionale EUROPAN 15
Con il chiaaro intento di coinvolgere tutta la cottadinanza verbanese sul piano conoscitivo e partecipativo nella realizzazione del progetto di recupero e riqualificazione dell'area Acetati, consideriamo ottimo il concorso internazionale Europan 15 promosso dall’Amministrazione per costruire il futuro di quell'area e della città. La sfida del futuro dell’area Acetati va colta. La città non si può fermare come invoca il centro destra, Verbania deve andare avanti. Per questo accogliamo con favore la proposta dell’Amministrazione comunale di partecipare al concorso internazionale Europan 15, che sarà presentato al teatro Il Maggiore martedì 26 febbraio dalle ore 16.00. Questo concorso va nella direzione auspicata da tutti: raccogliere idee e progetti di sviluppo validi, attraverso il lavoro di professionisti del settore di tutta Europa (architetti, progettisti, urbanisti, ecc.) per aprire, con queste idee e suggestioni, un confronto con la città e il territorio. Un concorso che vede Verbania entrare in rete con decine di altre città in Europa, per poter avere gli strumenti idonei per decidere sul cosa fare di quest’area, così grande e importante in una zona strategica e determinate per il futuro dei prossimi decenni. In questo senso ha fatto bene l’Amministrazione a lavorare per tentare di evitare il fallimento del gruppo Acetati e aprire una discussione in città (vedremo come si concluderà la vicenda ora in mano ai giudici di Alessandria). Due cose sono certe. 1) Evitare il fallimento vorrebbe dire avere un interlocutore con cui discutere e provare a trovare soluzioni comuni. Il fallimento significherebbe avere un curatore fallimentare che, in maniera notarile, curerà gli interessi dei creditori bloccando lo sviluppo dell’area per decenni (come altri fallimenti in città dimostrano). 2) Evitare il fallimento vorrebbe dire risanare l’area e concludere entro il 2019 i lavori di bonifica a carico di Acetati stessa, come dichiarato due giorni fa alla stampa locale dal dirigente di Urbanistica del comune di Verbania. Il fallimento significherebbe porre inevitabilmente i costi della bonifica a carico del comune e, quindi, dei verbanesi. Smontata anche l’idea (demagogicamente alimentata dal centro destra e dalla Lega) che quell’area diventi un centro commerciale, si tratta ora di aprire un percorso per costruire idee e progetti validi per lo sviluppo. Inoltre l'oggetto del concorso deve includere Madonna di Campagna, Sant'Anna e la Sassonia: il progetto su Piazza Fratelli Bandiera prevede il ricongiungimento attraverso il terzo ponte all'area Acetati, un progetto di riqualificazione diffusa, una visione globale di città a misura di cittadino. Noi siamo pronti. C’è chi vuole stare fermo (e d’altronde il centro destra è già scappato con Zacchera - e Montani - dalle sue responsabilità di Governo con le dimissioni da Sindaco). C’è chi invece vuole che Verbania vada avanti e costruisca il suo futuro. Il concorso Europan 15 va in questa direzione.

Regione Piemonte abolisce tiket sui farmaci - 25 Febbraio 2019 - 12:56

Re: Fiat
Ciao Laura GHIDINI beh, presumo che, da esperta del settore quale sei, non ti sia sfuggito che rimane pur sempre un'azienda privata, anche se di interesse pubblico, viste le dimensioni. Di sicuro ha trovato un buon contraltare in uno come Landini, forse uno dei pochi ad essere un suo schietto avversario, senza compromessi. Una specie di Don Camillo & Peppone della Mole Antonelliana.... D'altronde tutti lo ricordano, figlio di un carabiniere, quindi servitore dello Stato, che non disdegnava consumare il pasto alla mensa aziendale, insieme agli operai; che, nelle sue poche pause lavorative, amava fare passeggiate nei mercatini rionali, sempre lontano dalla vita mondana, con quel suo golfino. Insomma, uno come pochi, migliore di tanti altri, che non solo non hanno fatto gli interessi dei lavoratori, ma nemmeno dei loro datori di lavoro!

Millennials: come vedono il lavoro - 4 Febbraio 2019 - 09:02

Re: Sintetizzando
Ciao lupusinfabula il discorso è sempre settoriale, cioè varia da settore a settore, anche in modo diametralmente opposto. Se, per esempio, nel pubblico impiego è dal 2004 che si è deciso che su 4 dipendenti ne deve rimanere solo 1, eccezion fatta per le Forze Armate e di Polizia, la distorsione e i conseguenti danni derivano da scelte politiche del legislatore, che si riflettono negativamente sui determinati servizi pubblici e quindi anche sul mondo del lavoro.

Millennials: come vedono il lavoro - 4 Febbraio 2019 - 08:56

Re: Il problema di fondo
Ciao lupusinfabula mah, forse perché ci siamo un po' troppo adagiati sugli allori, dimenticando quando anche noi pativamo la fame? In tv ho visto un servizio a tg1 economia, dove un imprenditore del nord-est ha dovuto rinunciare a 3.000.000 di euro di commesse in un anno perché non riesce a trovare manodopera nel settore dei ponteggi. Quindi ha deciso di assumere lavoratori, formandoli preventivamente, e giustamente investendo su di loro, considerato il fatto che da noi non si svolgono corsi professionali presso strutture scolastiche in tale settore. Quindi, se un lavoro del genere lo fa uno straniero al posto di un italiano, dove sarebbe la distorsione del mercato?

Millennials: come vedono il lavoro - 31 Gennaio 2019 - 14:29

per Giovanni% e HAvF
Eccomi qua: non sono in coda all'INPS anche se ho già fissato un appuntamento presso un CAF per la richiesta di pensione: dovrò attendere ancora 6 mesi ma pazienza. Il mio pensionamente aprirà comunque un posto di lavoro ad un giovane.:W San Salvini! perchè, dite ciò che volete, ma dopo il governo Monti/Fornero per i lavoratori sono stati solo cavoli amari. Per quanto concerne le argomentazioni di Giovanni% non posso che concordare con Lui: i giovanni hanno diritto ad aspirare ad un posto fisso e ad un stipendio regolare sena i quali in Italia, oggi come oggi, è impensabile andare a vivere da soli o avviare una convivenza ed ancor più mettere su famiglia. Cosa voglia dire la precarietà lo bene perchè l'ho sperimentata sulla mia pelle quando, finito il liceo classico, fatti 3 anni di università con 14 esami dati, ho smesso di studiare (con giusto e gran risentimento dei miei) e per 2 anni ho lavorato come garzone di 2 ambulanti, pagato un po' a giornata ed un po' a generi alimentari che mi davano come compenso: ma grazi e ancora per avermi offerto quall'opportunità. Poi ho fatto un regolare concorso pubblico e l'ho vinto: pensate che un buon punteggio ( allora bastava la 3^ media) l'ho ottenuto perchè bene o male sapevo scrivere a macchina. Da allora e per + di 4o anni sempre fedele al mio servizio.. Anche i miei figli sono passati attraverso la fase del precariato ma ora, grazie a Dio ed al loro impegno; hanno entrambi un posto di lavoro fisso; uno di loro ha dovuto accettare di trasfersi fuori regione e l'altro anche di lavorare per periodi di tempo in America.E veniamo al cellulare ed al suo uso "drogato": ho un cellulare vecchio di oltre 10 anni (19,90 euro all' Slunga) ma fa tutto quel che mi serve: posso chiamare e madanre sms , altro non mi serve; ho solo impostato la funzione "numero privato" perchè penso che ilcellulare deve servire a me per chiamare gli altri e non agli altri per chiamare me, infatti dopo 3 chiamate al giorno comincio ad innervosirmi.Se poi esisto cellulari che fanno anche le lasagne non sono oggetti che fanno per me. Quindi io non so e neppure mi interessaro le start up, smart working eccetera. Purtroppo vedo che specie nell'industria privata si ricorre sempre più all'uso di robot che, ovviamente, diminuiscono la richeista di mano d'opera umana. In aggiunta a ciò, ad esempio nel campo artigianale, gli imprenditori di quel settore non sono certo invogliati ad ampliare il loro raggio d'azione: due amici, uno falegname ed uno idraulico, mi hanno detto che avrebbero molto più lavoro ma la normativa non concede loro di assumere apprendisti ad un costo ragionevole. Certo è che con la scarsità dei posti lavoro che attanaglia questo paese, l'idea di far entrare anche migliaia di altre persone, potenziali concorrenti, mi pare una follia, gete che è disposta ( ...quando lo è!) anche a lavori sottopagati da parte di approfittatori (magari loro connazionali, vedi in fenomeno cinese) che sottraggono posti di lavoro ai figli degli italiani. ma il discorso è lungo e difficile da affrontarsi su VBN.....

Regione delibera per il contenimento dei selvatici - 30 Dicembre 2018 - 09:24

Che male c'è?
Che male c'è ad incentivare l'acquisto LEGALE delle armi?? Abbiamo eccellenze italiane nel settore armi: vogliamo affossare anche quelle? Voglaimo dare spazio economico ad industrie estere concorrenti anche in quel settore? Poi piangiamo per i posti di lavoro venuti a mancare?

Frana a Cannero: silenzio assordante - 21 Novembre 2018 - 09:43

Re: 30%
Ciao lupusinfabula, inserisco poi un'altra questione che ci entra in maniera parallela. Ma secondo voi, nel settore privato, le aziende manterranno nei propri ornanigrammi lavoratori con 67 e più anni d'età? I contratti con le vecchie garanzie li stanno affossando. Ci troveremo nei prossimi lustri tante persona con un'età intorno ai 60 disoccupati e in zona povertà.

Spazio Bimbi: Flipped classroom o classe rovesciata: un’altra sperimentazione nella scuola - 1 Ottobre 2018 - 11:08

Re: Re: Re: L'idolatria
Ciao poi l'importante è non prendere esempio dalla modello scolastico made in USA, che, a partire dall'amministrazione Clinton, è stata un autentico fiasco.... Individui specializzati in un settore, senza poi capirne nulla di altri.
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