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imprenditori - nei commenti

Referendum: fallisce il quorum - 18 Aprile 2016 - 13:53

basta leggere
i quesiti erano chiarissimi,non averli capiti significa avere problemi gravi di comprendonio. purtroppo la perdita di interesse verso la politica prosegue,incentivata da una classe dirgente scellerata che invita alla diserzione delle urne. chi oggi gioisce per il fallimento di un referendum,ricorda quegli imprenditori incapaci che esultano quando un concorrente fallisce,senza capire che loro saranno i prossimi.

Tompoma: con il crowdfunding lavoro per Emergency - 31 Marzo 2016 - 10:16

Forza Tompoma!
Potrei non essere d'accordo con Brignone su un sacco di cose, su molte altre sono invece pienamente d'accordo. Ma accusarlo di pubblicità occulta è cosa ridicola! E' da sostenere l'idea imprenditoriale delle Tompoma e l'idea di "marketing" (notare le virgolette) di supportare Emergency, che è sì una onlus miliardaria, ma lo è anche per il sapiente uso di tecniche manageriali, quello che manca alla maggior parte degli imprenditori italiani (sui locali, in media, stendo un velo pietoso!) Saluti e in in bocca al lupo Renato! Maurilio

Tompoma: con il crowdfunding lavoro per Emergency - 31 Marzo 2016 - 09:02

Renato e le tompomas
Ammiro gli imprenditori che mettono passione e cuore in un loro progetto. Se poi l idea e' buona e deve districarsi tra varie difficoltà, non si può non essere dalla loro parte. Girerò ai miei contatti all estero i tompoma's post. Rinnovo gli auguri allo "stampellatore" verbanese 😊.

Minore: "troppo facile fare ricorso con i soldi degli altri" - 7 Marzo 2016 - 13:22

Re: Ricorso T.A.R.
Caro Alberto Furlan per sapere che dietro le molte cooperative ci celassero situazioni moto torbide non c'era bisogno di aspettare lo scandalo "Roma capitale". Per fortuna, non sempre è così. Che le cooperative stiano rovinando le piccole e medie imprese è un'affermazione buttata alla Katso (famoso professore di teoria del caos :)), una bella fetta di imprenditori è capacissima di rovinarsi da soli. Ultimo, ma tanto per chiudere, lo sai che le banche popolari sono società cooperative? La "lunga manus" della Marchionini... Saluti Maurilio

Comitato pro Referendum - 19 Febbraio 2016 - 00:54

Ma il buonsenso dov'è finito?
Sempre interessante la lettura di questo blog, per la insensatezza degli argomenti sempre sbandierati con la massima disinvoltura da anonimi commentatori (Brignone unica fulgida eccezione, per motivi comprensibili e condivisibili ;) Neanche di fronte ai NUMERI riuscire a sospettare che dietro questa operazione (e molte altre...) si possano celare interessi economici di imprenditori che, se agissero a viso scoperto, perlomeno potrebbero correre una parte dei cosiddetti "rischi d'impresa", che tradizionalmente li differenziano dagli imprenditori pubblici? E poi questa opacità nelle comunicazioni, tutti questi sotterfugi, project financing SI o NO, offerte segretate? Una Amministrazione PUBBLICA che nasce "democratica" (sic) e si rivela autoritaria e dirigista, benevola con gli imprenditori PRIVATI giustamente (per loro) desiderosi di mettere le mani su beni e aziende che in mano pubblica producono UTILI poi destinati (ORRORE) ad essere reinvestiti a PUBBLICO beneficio... e viceversa inflessibile nei confronti dei propri ELETTORI, prodiga nell'acquisto di telecamere, parcometri, autovelox, verifiche tributarie, applicazione aliquote IMU ecc. Possibile che nessuno SOSPETTI NIENTE? Possibile siano tutti in BUONA FEDE e intrisi di religiosa devozione nei confronti dell'APE REGINA? Le religioni sono una brutta bestia, ma se pure quelli che un millennio fa erano COMUNISTI oggi antepongono il CULTO alla ragione ... HOUSTON, ABBIAMO UN PROBLEMA!

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 08:49

forse sbagliarono
si poteva fare nel Cusio un polo del casalingo... Bialetti, Lagostina,Girmi,Alessi... ma certi imprenditori e banche non videro al di là del proprio naso... e del proprio orto... risultato?? sotto gli occhi.. e non pensiamo solo ai lavoratori di queste aziende, ma anche di tutto l'indotto ... se non ricordo male Gramsci parlò di capitalismo italiano cialtrone... ma questa è un altra storia ... e poi magari sbaglio

Chiusura Camere di Commercio? Dipendenti in agitazione - 28 Gennaio 2016 - 09:04

Re: Re: Giovanni%
Ciao Giovanni% Ai lavoratori va tutta la nostra solidarietà, ma questi carrozzoni sono la zavorra degli imprenditori, e di conseguenza fanno aumentare i costi agli utenti finali

Niente neve: Piemonte chiede stato emergenza - 28 Dicembre 2015 - 11:13

La verità sta nel mezzo
Credo abbiano ragione Lady Oscar e Livio ma anche Valerio, quindi è vero che il turismo invernale va sostenuto anche perché crea indotto e posti di lavoro, ma in caso di crisi andrebbero tutelati tutti, piccoli commercianti come grandi imprenditori, e non solo e sempre chiedendo aiuti di stato ma creando un fondo alimentato dagli stessi imprenditori (soprattutto durante le stagioni magiormente redditizie) da utilizzare in caso di vera crisi (come ora) per far fronte al rischio d'impresa, che un imprenditore deve sempre mettere nel conto, qualunque ne sia la causa. Altrimenti la solfa sarebbe (è ) identica a quella delle quattro banche regionali, i profitti sono un bell'affare privato da spartire tra pochi mentre i debiti devono sempre essere un dovere pubblico a carico di tutti noi.

M5S dona i gettoni di presenza - 24 Dicembre 2015 - 13:13

Re: Trasparenza?
Ciao Don Domanda..non esistendo un bilancio come si fa a verificare quanti soldi sono versati da parlamenrari .. da imprenditori.. da iscritti ? Se non ricordo male i bilanci sono obbligatori..o forse mi sbaglio.... quanti soldi vengono versati da Grillo .. o quanti soldi spende Grillo per partecipare alle iniziative e fare campagna elettorale... se non esiste bilancio come si fa a giustificare una entrata e relativa uscita per donazioni o quant altro?ha ragione forse sono abituato a vedere altro tipo di bilanci..ma è interessante capire...

Locatelli nuovo Presidente Unione Industriale VCO - 8 Dicembre 2015 - 23:09

Re: X Giovanni %
Ciao Giovanni Grazie dell'informazione. Allora.... semplicemente preferisco un'altra tipologia di imprenditori!

Veneto Banca: 7,3€ il valore d'uscita delle azioni - 4 Dicembre 2015 - 15:16

Una lettura realistica?
A due giorni dall'assemblea della vergogna di Montebelluna, le proteste di 88 mila azionisti di Veneto Banca non accennano a calmarsi. Il Consiglio d'amministrazione ha tagliato il valore delle azioni da 30 a 7,3 euro, mandando in fumo i risparmi di una vita di famiglie e piccoli imprenditori. “Un colpo pesante per l'economia veneta” dice uno degli azionisti, “tantissima gente, famiglie, imprenditori, non sapeva di giocare in Borsa, altrimenti avrebbero diversificato gli investimenti” non mettendo tutti i risparmi solo su questa banca. Ma come è stata possibile una cosa del genere? E' il sistema bancario veneto. La storia di come i grandi colossi bancari riescono a metter mano sui nostri risparmi, mandandoli in fumo per i loro interessi.Le banche popolari spolpate dagli speculatoriIniziamo dal principio. Nel Nordest italiano, dopo la guerra, imprese e artigiani sono riusciti ad uscire dalla crisi grazie ad un sistema bancario formato da piccoli istituti vicini al territorio e ai cittadini. Sono le banche popolari, cooperative, di credito artigiano e così via. In queste banche non finivano i soldi dei magnati internazionali, ma i risparmi di una vita, il Tfr e le pensioni dei lavoratori veneti ed italiani. Oggi, cosa resta di queste banche popolari? Gli speculatori internazionali affamati di denaro hanno deciso, in combutta coi vertici delle stesse banche, che è arrivata la loro ora. Nel loro mondo in cui il profitto viene prima del bene comune e in cui i soldi sono uno strumento di potere, non un mezzo per comprare il necessario, hanno messo in piedi il meccanismo che ieri ha portato gli azionisti di Veneto Banca, esattamente come quelli di Banca popolare di Vicenza, a veder bruciati i loro risparmi di una vita.Come VenetoBanca ha bruciato i risparmi dei suoi azionisti. In che modo? La banca aveva mentito agli azionisti proponendo azioni ad un prezzo alto e fuori da ogni canone realistico. Gli azionisti non potevano sapere, si sono semplicemente fidati di quelli che si sono rivelati poi dei pirati in giacca e cravatta. Il prezzo iniziale delle azioni era stato gonfiato in base a valutazioni personali di un tecnico esterno di Veneto Banca. Calcoli dei quali non ci è concesso approfondire il metodo perché “riservati”, nonostante le nostre richieste. Ma ieri, dato che la banca sta per diventare Spa, il Consiglio d'amministrazione è stato costretto a rivelare il reale valore di mercato delle azioni. Una confessione obbligata (data la trasformazione imminente della banca) e sudata, che è arrivata dopo una riunione durata 11 ore! 81% di perdita per i piccoli sociEcco l'annuncio: ai fini del recesso le azioni sono state valutate 7,3 euro contro i 30,50 euro fissati dall’assemblea di aprile, vale a dire il 76% in meno. Tenendo conto del fatto che il prezzo di 30,50 euro rappresentava già un taglio di oltre il 22% rispetto ai 39,50 euro degli anni precedenti, la perdita per i soci si aggira intorno all’81,5%. Un’enormità, ma non è detto che sia finita perché bisognerà vedere come la Borsa valuterà l’istituto di Montebelluna, che peraltro deve varare una nuova ricapitalizzazione da un miliardo di euro. Avete capito bene, l'81% dei risparmi di una vita andati in fumo per quella che potrebbe essere una truffa colossale da parte di una banca ai suoi risparmiatori.menzogne, i favoritismi e la volontà di andare in borsa ne sono la prova. Le uniche vittime sono gli azionisti ingannati. Lo conferma oggi Confedercontribuenti: "E' una rapina. Rimangono impuniti i veri colpevoli che hanno diretto la banca e che in questi anni ne hanno combinate di tutti i colori".I banchieri complici vanno puniti Ecco svelato dunque il disegno dei grandi speculatori internazionali: le mega banche, con la complicità dell'Europa e del premier Pd vogliono distruggere e azzerare le banche del territorio per fare posto ai grandi gruppi internazionali. Una volta affondate queste piccole banche infatti, come accaduto per Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca, i grandi istituti finanziari potranno comprare per pochi spicci i l

Ispettorato del Lavoro trova lavoratori in nero - 9 Luglio 2015 - 09:46

Concordo con Lupus
Concordo con Lupus. Lupus quando argomenta di lavoro ed econimia esprime sempre considerazioni intelligenti. In Italia c'è un cane che si morde la coda. Nel nostro Paese abbiamo questa situazione: - imprenditori senza senza alcun senso di legalità e privi di qualsiasi senso di rispetto verso i lavoratori e la società; - controlli inefficaci degli organi preposti. Il legislatore di fronte al quadro soprariportato ha imposto pesantissimi obblighi in tema di sicurezza, igiene e fiscalità che veramente opprimono ogni buona iniziativa. Ma tutto questo è dovuto proprio alla non pregevole condotta (eufemismo) dei nostri imprenditori. Il classico cane che si morde la coda cone ho già scritto.

Furti d'alluminio: presa banda - 1 Luglio 2015 - 20:35

Giusto Lupus
Salto la querelle sulla delinquenza ma ha ragione Lupus con la sua critica all'allargamento ad est dell'Unione Europea. Non c'era alcuna utilità a integrare economie così diverse. I nostri carissimi imprenditori ne hanno approfittato subito per delocalizzare industrie in Romania e altri paesi dove la manodopera costa di meno.

AziendaNews: I 4 segreti della vendita - 9 Giugno 2015 - 23:20

Vendere senza trucchi
Caro lettore di Verbania Notizie, da qualche parte bisogna pur cominciare e mi fa piacere entrare subito nel merito. Ti ringrazio per aver letto il post e per il tuo contributo. Anch'io da molti anni mi occupo di vendita e di marciapiedi ne ho frequentati tanti in Italia, Stati Uniti, Svizzera, Francia, Inghilterra e alcuni paesi Arabi. La mia è un esperienza costruita sul campo di battaglia. Ho venduto e vendo tutt'ora miei prodotti ed aiuto imprenditori a vendere i loro e far crescere in parallelo l'azienda e la sua organizzazione. Sono assolutamente d'accordo sul "fastidio" che arreca chi mette in pratica una sceneggiata di vendita. Proprio per questo bisogna entrare nello spirito di chi acquista e se possibile aiutarlo a comprendere meglio i suoi bisogni ed a scegliere la soluzione per lui più adeguata. Se del Cliente non sappiamo nulla, sarà difficile poterlo aiutare. Se il venditore non riesce a dialogare con il Cliente vuol dire che non è riuscito a creare un rapporto. Se il Cliente non vuole creare un rapporto, e lo capisco, allora il venditore deve capire al volo e non infastidirlo. In questi ultimi 15 anni molte attività che prima richiedevano la presenza di un Venditore oggi avvengono tramite un call center o un sito web. Bisogna fare in modo che chi vende sia in grado di fornire un valore aggiunto altrimenti prima o poi o il venditore o il prodotto spariranno dal mercato. Si tratta quindi di capire cosa vuole veramente il Cliente. Uno dei modi più facili è chiederglielo e lasciare che si esprima ascoltandolo con sincera attenzione e senza trucchi!

Carabinieri: fermato autore di furto - 8 Maggio 2015 - 14:40

et voilà
allora,rapida ricerca per Lupus. italiani in carcere all'estero circa 3100,di cui un terzo in Germania. il resto sparso tra Usa,Asia e Africa. i reati di cui maggiormente si macchiano sono traffico di droga,omicidio,e udite udite,immigrazione clandestina!!! nel resto del mondo non so,ma negli Usa (realtà che conosco direttamente) in effetti è pieno di italiani che vivono lì senza carta verde,da clandestini insomma,e quando ti beccano non sono proprio tanto amichevoli! ovviamente nei paesi citati da Lupus la presenza di italiani è molto bassa,perlopiù imprenditori (che hanno delocalizzato per sfruttare la manodopera a costo bassissimo) ,con un conseguente tasso di criminalità minimo. ed altrettanto ovviamente è più facile che dei poveri rubino in un paese ricco che non il contrario,ma questo lo sa bene anche Lupus!

Minore e Immovilli: "Rifiuti, tariffe e lavoratori" - 7 Maggio 2015 - 18:22

l'autorevole Hans
mettiamola così: se proprio devo scegliere,ritengo più attendibili i dati del ministero di grazia e giustizia e del ministero dell'interno piuttosto che quelli "a pelle" di Hans. riguardo alla storia che gli imprenditori stranieri assumono solo dipendenti stranieri,basta uscire di casa e spingersi a Intra in un paio di negozi,o a Ghiffa in un ristorante,per citare i primi che mi vengono in mente,per trovare dipendenti italiani di imprenditori cinesi. Hans,ne azzeccassi una..

Minore e Immovilli: "Rifiuti, tariffe e lavoratori" - 7 Maggio 2015 - 10:18

Reddito di cittadinanza e non ci pensi più !
Le imprese smetteranno di fare il bello e il cattivo tempo solo quando i cittadini lavoratori non saranno più al guinzaglio degli imprenditori e cioè quando saranno liberi, avendo le spalle coperte da un reddito alternativo, di abbandonare l'impresa al suo destino stracciando essi stessi il contratto e andandosene sbattendo la porta. Un lavoratore, in presenza di un reddito di cittadinanza, acquista una forza contrattuale inedita in Italia ma esistente in tutta Europa tranne che, guarda un po', solo in Grecia ed in Italia. In presenza di un "Reddito di cittadinanza" gli imprenditori sono costretti a garantire un minimo salariale altrimenti non troveranno mai collaboratori disposti a lavorare per loro ! Meditate gente, meditate. http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2015/05/07/come-funziona-il-reddito-di-cittadinanza-nei-paesi-ue

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 22 Marzo 2015 - 11:54

X Letizia
Antifascista, anticomunista, antiqualcosa. L'importante per Lei è essere contro, avere un nemico da combattere con tutti i mezzi. Io al contrario sono per qualcosa, sempre tenendomi il diritto di criticare quello che non mi garba. E il periodo della resistenza non mi garba come è raccontato dalla parte dei "vincitori". Poi ciascuno la pensi come vuole. Certamente non prendo lezioni di democrazia da questa sinistra itali-diota, ipocrita e razzista verso gli italiani che vorrebbe impedire a chi la pensa diversamente di esporre liberamente le proprie opinioni. E il vero problema è che questo retaggio culturale nasce proprio dalla resistenza, in cui i buoni erano solo i partigiani e i cattivi solo i fascisti. Oggi i buoni sono la sinistra e i cattivi tutti quelli che non sono di sinistra. Una battaglia che cerca sr4mpre un nemico, come chi non paga le tasse. Chi non ricorda l'esilarante ex ministro dracula che intervistato dichiara tronfiamente che l'evasione è di sinistra e il giorno dopo il compagno Gino Paoli viene indagato per evasione? Crollate le ideologie utopiche su cui si fondava la resistenza sono rimasti solo cocci di livore e odio da scaricare su chiunque non faccia parte del club delle "vedove rosse". Evasori, liberisti, banche, imprenditori, cittadini che usano la legittima difesa, chi critica l'immigrazione, renziani. Come diceva quello: resistere, resistere, resistere. L'importante è avere qualcuno da odiare.

“La Trattativa” di Sabina Guzzanti - 14 Marzo 2015 - 11:35

E invece bisogna andare "oltre" le corporazioni !
Ogni Impresa è un unico organismo produttivo, contrapporre l'imprenditore, notoriamente di "destra", al collaboratore, di "sinistra" per antonomasia, non fa il bene dell'Impresa stessa e non fa di certo il bene del Paese. Ogni cellula produttiva di uno Stato dev'essere immersa in un tessuto che ne riconosca il valore e ne agevoli il più possibile la funzione di creatrice di ricchezza alla quale concorrono, con le stesse responsabilità tanto gli imprenditori quanto i suoi collaboratori. Leggi che regolino il divario dei guadagni tra il più alto e il più basso salario di un'azienda sono sufficienti a garantire un'equa distribuzione degli utili, il rapporto ideale dovrebbe essere di 1/12, cioè ottenere che il salario più basso non sia mai inferiore alla dodicesima parte del più alto. Leggi che diano la possibilità ai collaboratori di "abbandonare" l'imprenditore al suo destino avendo le spalle coperte da un reddito di cittadinanza, non permetterebbero alcuna forma di sfruttamento e decreterebbero la fine di coloro che intendono arricchirsi sulla disperazione altrui. Questo è il compito dello Stato, garantire i servizi e creare leggi che riducano le ingiustizie lasciando ad ognuno di poter godere dei frutti del proprio maggiore impegno senza che questo venga vissuto, dagli altri, come un'ingiustizia sociale. Un'Italia migliore è possibile, quando le corporazioni e le lobbies saranno messe all'angolo e la serenità del cittadino sarà il centro delle attenzioni della politica, potremo dire di vivere davvero in uno Stato moderno. Sembra un sogno ma questo sogno è realizzabile, basta volerlo !

Crisi o ripresa? Un sondaggio di CNA - 14 Marzo 2015 - 09:25

Grandi studi per risposte ovvie !
Quante parole, quante risorse e tempo sprecati per annunciare ciò che è sotto gli occhi di tutti. Per dire come stanno le cose, senza giri di parole e soprattutto con parole semplici, sarebbero state sufficienti un paio di righe: "artigiani e piccole imprese non hanno abbastanza clienti mentre lo Stato, dall'orecchio da mercante, continua a tassarli nonostante sappia che la ricchezza lasciata all'imprenditore non è sufficiente affinché l'impresa sopravviva. Lo Stato quindi innesca una spirale che costringe gli imprenditori a tentare di rimediare attraverso il prestito bancario che, alla fine, li spinge in pasto ad Equitalia che, a sua volta, per conto dello Stato, si impossesserà dell'Impresa." E già signori, il meccanismo è proprio questo, ma come ci si può salvare ? Il primo passo sarebbe l'abolizione di Equitalia: http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/abolirequitalia_proposta_legge_m5s.pdf Il secondo passo sarebbe la fuoriuscita dall'euro e il ritorno ad una moneta nazionale sovrana valutata secondo l'economia italiana e non tedesca, che porterebbe immediatamente altri tre benefici: http://www.beppegrillo.it/fuoridalleuro/come-uscire-euro/come-si-fa.html 1) prestiti a tasso 0 o negativo nel caso di imprese da incentivare; 2) incremento della spesa interna e riduzione dell'importazione di materie e prodotti già disponibili sul territorio; 3) incremento delle esportazioni e del turismo estero. La grancassa dei media batte il suo tamburo spargendo il terrore dell'uscita dalla trappola in cui molti "statisti e economisti", a nostra insaputa, ci hanno lanciato. Parlano di un tragico tracollo dell'economia italiana dovuta alla improvvisa svalutazione della "nuova Lira" che ci strangolerebbe dovendo comprare "tutto" dall'estero. Signori, la peggiore delle ipotesi sulla svalutazione della "nuova Lira" sarebbe stata del 30%, sapete di quanto si è svalutato l'euro negli ultimi 10 mesi ? Bene, del 40% ! Essendo però all'interno di un sistema di cambi fissi, non abbiamo potuto godere di nessuno dei benefici di cui si parlava prima. Allora cittadini, non lasciatevi ingannare da giornali e TV, vi propinano espressioni sconosciute come il "Quantitative Easing di Draghi" per non farvi capire che la manovra non è altro che una "svalutazione dell'euro" che, se da una parte porterà ad un aumento del prezzo di materie prime e energia provenienti dall'esterno dell'area euro, dall'altra non ci permetterà di avere un beneficio nelle esportazioni e nel turismo avendo, nei confronti dei nostri partner commerciali europei, un cambio monetario fisso.
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