Il BLOG pubblico di Verbania: News, Notizie, eventi, curiosità, vco

percorso

Inserisci quello che vuoi cercare
percorso - nei commenti

Comitato SI fusione Cossogno Verbania: rinunciare a 30mln di €? - 3 Maggio 2018 - 18:45

Re: Due referendum diversi e due risultati diversi
Ciao Claudio Ramoni Questi argomenti richiedono un dialogo verbale, su questa piazza è complicato. Comunque sei tu che hai menzionato il referendum del forno, e le tue argomentazioni sono strumentali, nonchè errate, come spiegato dal commento precedente. Sull'argomento ne ho scritto in abbondanza nei miei commenti su verbanianotizie. Ma vorrei precisare che Primo: la cifra di 1,5 milioni è basata su di un financial project redatto da privati, la scelta poteva essere diversa, avevo scritto di un comune che rifatto un forno crematorio intorno agli 800 mila euro. Secondo: con un funzionamento ben gestito come avveniva direttamente dagli addetti, il saldo netto si avvicinato ai 400 mila euro, se non ricordo male nel 2014, ne consegue che al massimo in 3 anni si sarebbe rientrati della spesa. Terzo: l'assesore al bilancio ha saggiamente più volte ricordato, che per una gestione virtuosa del comune, bisogna avere entrate extratributarie, diversamente, continuiamo a vessare i Verbanesi, per coprire i servizi, con le tasse, ne consegue che il forno è una delle raririsime entrate extratributarie, Quarto: il confronto con l'unione Valsamoggia, in primo luogo non è corretto,noi avremo una fusione per incorporazione (ed a mio avviso le incorporazioni di norma sono più virtuose delle unioni) in quanto per la conformazione del territorio e per il numero degli abitanti, si parla di 110 mila abitanti. La popolazione dell'Unione all' 1/01/2016 Dati al 01/01/2016 Superficie Popolazione Densità Casalecchio di Reno 17,3 36.349 2.097,0 Monte San Pietro 74,7 11.011 147,4 Sasso Marconi 96,5 14.732 152,7 Zola Predosa 37,7 18.828 498,8 Valsamoggia 178,1 30.611 171,8 Totale Ambito 2 404,4 111.531 275,8 Ripeto manca a priori uno studio di fattibilità ed una visione generale, con un arco temporale almeno ventennale. Questo è un esempio di studio,di ben 153 pagine, non la brochure presentata ai cittadini, quantomeno si è analizzato e programmato prima del referendum, un amminstrazione seria e sincera, dovrebbe spendere i soldi pubblici di un referendum e di una fusione consapevolmente, e rendere consapevoli i cittadini di un voto informato. Purtoppo non riesco a postare i dati completi, ma rende benissiomo l'idea Sommario 5Il procedimento di fusione 6Il regime giuridico del nuovo Comune: aspetti salienti 8Le misure statali di incentivazione diretta: il contributo straordinario decennale 10Le misure statali di incentivazione indiretta 12Le disposizioni derogatorie e di maggior favore per i Comuni nati da fusione 13Le misure regionali di incentivazione diretta 14Le misure regionali di incentivazione indiretta 15Il rapporto tra Unioni e fusioni di Comuni 15Unioni e fusioni nella legislazione regionale 19Il territorio 19La popolazione 24Il tessuto produttivo 28In sintesi: il territorio e il processo di fusione dei Comuni di 30Analisi dei bilanci 33Imposte e tasse 33Trasferimenti 35Entrate extratributarie 36Entrate da alienazioni e trasferimenti Titolo 4 38Entrate da prestiti 41Spesa di personale 41Altre spese correnti Analisi delle spese per servizi 43Prospetto delle spese di bilancio, programmi e macroaggregati (Spese correnti impegni) 46Previsione contributi straordinari regionali e statali 47Partecipate e Immobili comunali Obiettivi dell’analisi e note metodologiche 53Le strutture organizzative dei Comuni di 55Unione Terre di Pianura: i servizi delegati dai Comuni di 60Mappatura delle principali convenzioni comunali 62Area Affari Generali 63Area Servizi Finanziari e Tributi 82Area Servizi alla Persona 92Area Ufficio Tecnici Gli assetti della rappresentanza politica nel Nuovo Comune 131Tabelle di sintesi del confronto e impatti della fusione 137Considerazione sui margini di razionalizzazione economico finanziaria conseguibili nell’ipotesi del Nuovo Comune nel breve periodo L’architettura organizzativa del Nuovo Comune 146Modello divisionale 147Modello diffuso Il percorso progettuale per la creazione del Nuovo Comune Quando i consiglieri

FdI si ripensi alla circonvallazione - 10 Aprile 2018 - 14:12

Progetto enorme
E' senza dubbio un progetto enorme, da tutti i punti di vista, primo fra tutti quello economico. In anni in cui le istituzioni faticano a reperire fondi per "riparare" le strade esistenti (provinciali e statali in primis) e lo Stato si deve affidare al project financing per recuperare spazi economici "importanti" (ospedali, autostrade, grandi opere in genere), solamente ipotizzare un percorso del genere è fuori contesto storico. Comunicati del genere andrebbero bene sulle proprie bacheche social, perchè farne di ufficiali per darli in pasto alla stampa, significa perdere di credibilità. Saluti AleB

Comitato Salute VCO su ospedale unico - 5 Aprile 2018 - 18:49

A chi interessa l'ospedale unico?
A proposito di ospedale unico, penso e mi ritrovo a fare un percorso a ritroso ricordando gli anni in cui la "necessità" della costruzione di un "ospedale unico provinciale" o di "eccellenza", -così veniva definito-, provocava discussioni abbastanza animate fra i cittadini, manifestazioni molto partecipate e per la politica locale era il cavallo di battaglia tanto a Domodossola quanto a Verbania, le due città che si contendevano il nuovo nosocomio. Erano gli anni 1999/2004 ed io ero coinvolto come tutti i cittadini personalmente e politicamente in quanto Consigliere comunale di maggioranza nelle fila del mio partito, Rifondazione Comunista, nella prima Giunta a guida Cattrini con DS -oggi PD-, Rif. Comunista e Margherita. Colti dal fervore della "necessità" di poter "ospitare" sul proprio territorio il nuovo "ospedale provinciale di eccellenza", il passo successivo era: l'individuazione dell'area destinata allo scopo, indicata in uno spazio tra Domodossola e Villadossola, la presentazione dell'O.d.G. al Consiglio comunale atto a ratificare tale scelta, con voto favorevole di tutta l'opposizione e della maggioranza, con voto contrario mio (Rif. Comunista) e del mio gruppo. Le motivazioni del voto contrario nel corso di quel consesso di una componente della maggioranza, (Rif. Com.) a tale proposta o progetto, furono ampiamente documentate con cognizione di causa, che oggi sono ancora più stringenti che andavano; da quella relativa alla mancanza di un piano Sanitario serio che riguardasse anche le numerose Valli ed il loro raggiungimento molto spesso difficoltoso con mezzi di soccorso o per il raggiungimento del San Biagio in determinati periodi dell'anno, oggi ancora più preoccupante per i recenti fatti in Val Vigezzo e le condizioni in cui versano tutte le strade della provincia e dell'ANAS. I giorni nostri vedono ripresentarsi la "necessità" dell'ospedale unico provinciale, con decisioni sull'ubicazione della struttura calate dall'alto, decisioni praticamente indolori sia per quanto riguarda quella "politica locale" agguerrita a tutti i livelli, -oggi prestata anche a Roma- passando per Torino Regione, Verbania e altri Comuni interessati anche di altra estrazione politica, ignorando la popolazione ed i suoi punti di vista. Si tratta della decisione della costruzione di un nuovo ospedale, attenzione, non di un bar o una discoteca, un ospedale che, a rigor di logica, tale struttura richiederebbe un ubicazione con facilità di raggiungimento e accessibilità a tutti evidentemente anche in zona baricentrica tenendo ben presente la situazione del territorio, e invece no, quale il sito prescelto, -secondo me- al di fuori di ogni logica? Ornavasso, oltretutto non in piano, ma in "collina bella vista" con tutto quello che ne consegue di spese, ambiente, consumo di territorio ecc.ecc.. Ma la domanda sorge spontanea: perchè proprio in collina? Chiudo ribadendo la nostra e non solo nostra contrarietà al nuovo ospedale per i motivi già menzionati aggiungendo che: non essendoci disponibilità economiche dovendo ripiegare su privati finanziatori, il SSN, cioè la SANITA' PUBBLICA SPARIREBBE a favore di quella PRIVATA dove chi HA I SOLDI SI CURA, ALTRI NO. Al San Biagio sono stati spesi fior di quattrini pubblici, di tutti noi, per poi donare il San Biagio eventualmente a privati in concorrenza con la struttura pubblica. Questo è il mal costume che sta distruggendo quello che di meglio avevamo, la SANITA' PUBBLICA. Sia chiaro, la Sanità come si presenta oggi non è certo il meglio, anzi, ma proprio per questo va rivista, riorganizzata, migliorata e specializzata mantenendo le strutture esistenti ma, ahinoi per tutto questo ci vogliono persone e POLITICI SERI, questa è solo una delle grosse preoccupazioni.

Associazione Bicincittà VCO su pista ciclabile Suna - Fondotoce - 4 Aprile 2018 - 13:10

A norma di codice
Parto dal fondo con un'osservazione: lo stesso parapetto ad elementi verticali senza intermedi orizzontali è da anni presente sullo stesso tratto di strada a protezione di autoveicoli, cicli e motocicli, persone, cani, gatti e striscianti in generale (in prossimità della fermata del bus). Gli elementi orizzontali di un parapetto non hanno funzioni di tenuta: se l’obiettivo è quello di proteggere contro l'urto di veicoli, ci vuole un guard-rail ad assorbimento di energia e non un traverso tubolare. In ambito tecnico, lasciamo la parola ai professionisti altrimenti si rischia il ridicolo: è un parapetto, non una gabbia per ergastolani e nemmeno una divisoria autostradale. In merito alle protezioni aggiuntive, risaputo che il livello di estetica della protezione è inversamente proporzionale alla sua efficacia (gli amici su due ruote vorranno per caso i new jersey in cemento?), è strano come si chieda - da più parti a dir la verità, di risolvere una sistematica infrazione al CdS con protezioni aggiuntive e senza agire direttamente alla radice del problema. Anche perché mi chiedo, se accettiamo di passeggiare in città sui marciapiedi con la stessa differenza di livelli esponendoci al rischio che un veicolo perda il controllo e ci investa sul nostro percorso, non vedo come non si possa accettare lo stesso rischio su quel tratto di SS34 avendo risolto il problema “velocità” per il tramite di altre leve: ricordiamo a tutti che il limite è sempre di 50km/h, in paese come sul quel tratto di litoranea. Nei Paesi in cui l’uso della bicicletta è più radicato, non ho visto particolari accorgimenti tecnici di separazione dei flussi: in molte occasioni le due vie condividono lo stesso manto stradale, con l’unica segnaletica orizzontale a fare da spartitraffico. La mobilità ciclistica ed automobilistica, nel pieno rispetto delle rispettive regole, possono condividere gli spazi assicurando nel contempo la sicurezza di tutti. Saluti AleB

Rabaini: "Sicurezza e buon senso" - 30 Marzo 2018 - 15:53

Io penso
Io penso che la parte iniziale della pista ciclopedonale sia ,secondo i miei parametri piuttosto sicura , è evidente che se un autoveicolo dovesse perdere il controllo salirebbe senza nessuna fatica sul piccolo marciapiede , e stenderebbe chiunque trovi sul suo percorso. ma dico anche da ciclista è sempre meglio che essere affiancati a 50 cm da tir e auto, evidentemente tutto è perfettibile. Ho visto anche che si è fatta una ringhiera vero il lago dove vi è uno splendido spazio sul canneto impedendo la possibilità delle persone di frequentare tale spazio, mi sembra anche evidente che in quel tratto la ringhiera non serve a nulla. Interessante anche l'aspetto della passerella in legno chiusa, perché l'altra vicino al CONTINENTAL Camping è stata rifatta completamente in cemento armato con la possibilità del doppio senso e in più quello pedonale, penso sia stata pagata dalla proprietà Continental ma non ne sono sicuro dato che poi tutto è su suolo demaniale del canale, gradirei dagli amici del blog informazioni.

Cristina commenta il voto - 15 Marzo 2018 - 19:19

Re: Re: E' anche vero....
Ciao annes, la riforma organica della dirigenza pubblica della Madia prevedeva un percorso simile. Doveva essercibun ruolo unico di dirigenti usciti dalla Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione con incarichi a tempo non rinnovabili all'infinito. Il decreto attuativi è stato reso illegittimo dalla Corte Costituzionale come ho già scritto.

Chifu e Immovilli: Il Maggiore, parcheggio e Movicentro - 10 Gennaio 2018 - 16:39

280metri!
Questa la distanza (arrotondata per eccesso visto che il riferimento sono gli uffici di Acqua NO VCO Spa), presa da gmaps, tra il costruendo parcheggio ed il Centro Multieventi. Difficile immaginare che qualcuno che si propone come futura guida cittadina e che vanta profonda conoscenza della città, non sappia che esiste un sottopasso della statale che funge da collegamento tra i due edifici. Piuttosto, il percorso pedonale sarà certamente da sistemare e mettere in sicurezza (anche se è già parzialmente protetto) ed ignoro al momento se sia previsto questo corollario all'interno del progetto di costruzione. Il km scarso a cui si fa riferimento è la distanza che separa il parcheggio con il centro città: chissà, magari la nuova leadership proporrà un silos fronte lago negli anni a venire? Tornando al tema dell'inquinamento dell'area, forse si preferisce lasciarla così com'è invece di fare le dovute bonifiche. Il progetto di costruzione includerà necessariamente opere di bonifica dell'area: spese che, nè il Comune nè gli ex proprietari dell'area si accolleranno senza un reale motivo (d'altronde, per anni l'area è rimasta inquinata con buona pace della nostra inconsapevolezza!). Chiediamoci quindi se è meglio un'area bonificata con un parcheggio in più, oppure non avere altri posti auto lasciando tutto così com'è. Da quello che si legge dagli articoli di giornale, ARPA e PROVINCIA non hanno dato parere positivo poichè richiedono ulteriori verifiche sulle aree limitrofe. La domanda è: una volta che riscontreranno che anche le altre aree sono inquinate, chi metterà i soldi per le ulteriori bonifiche? La provincia? Vogliamo scherzare, vero? Curioso notare come da una parte si contesta il parcheggio selvaggio in Sassonia durante la giornata del mercato cittadino e dall'altra si fa altrettanto contro la costruzione di un nuovo sito, poco distante dalla città e con tecnologie di ultima generazione. Cosa non si fa per farsi notare. Notarimpresa ha terminato il CEM nei tempi dovuti e questo, nel panorama degli appalti pubblici, è già un successo (andare alla voce Movicentro e SS32 Ticinese giusto per un paio di esempi): l'appalto del parcheggio si è fermato non a causa loro mentre il Movicentro è ripartito da poco. Il CEM può essere un caso fortunato? Lo vedremo, ma se anche questi due appalti arriveranno a compimento nei tempi dovuti, fossi il dirigente comunale, darei l'esclusiva a questi signori per le costruzioni comunali dei prossimi trent'anni! Infine, ben venga la denuncia all'Autorità preposta e perché non denunciare direttamente anche il Prefetto visto che si insinua connivenza: certo, facile fare comunicati stampa e meno esporsi direttamente con atti formali. Certo è che se, a detta del denunciante, la magistratura per mezzo della GdF non ha ancora dato esito agli esposti ricevuti (alcuni di essi ormai abbondantemente datati), non viene il dubbio che in realtà sia tutto in regola? No, vero? Saluti AleB

Lettera del Comitato difesa torrente San Bernardino - 20 Dicembre 2017 - 18:38

x Robi
Concordo x le centraline non inquinanti ma non in quel punto : Dobbiamo rovinare, cementificare, l'ambiente naturale x una centralina? Forse non conosci bene il punto dove vogliono collocare la centralina , è un tratto dove le acque scorrono lentamente e formano un quadro naturale di bellezza ambientale , è proprio all'altezza dell'area adibita a piccolo parco e proprio e in quel punto si potrebbe sfruttare il naturale corso d'acqua come percorso acquatico per canoe e/o altro . Quello è il punto di riferimento , di partenza per creare un vero Parco fluviale. Credimi ,non è un comitato inutile , anzi .

Evento prof. Galimberti: la posizione degli organizzatori - 19 Ottobre 2017 - 10:42

la sfida dei prossimi sindaci
la sfida per il futuro del CEM e della città è rendere utilizzabile quello che oggi è solo in parte; prevenzione incendi in primis; ma poi rendere fruibile l'intera struttura con il sistema modulare per il quale è stato concepito; l'utilizzo delle varie sale tra cui quella degli anziani (sarebbe la sala "giovani", ma prima che la utilizzino saranno ormai anziani :-)), il ristorante, ecc.; sistemare e rendere fruibile l'intera area esterna con un collegamento ciclopedonale da Intra per avere un percorso fruibile dal parco Cavallotti fino a Suna, passando per la ciclabile già esistente

Tutto pronto per il 53° Rally Valli Ossolane - 10 Giugno 2017 - 18:33

anacronistico
il rally ormai è un po' fuori dal tempo. negli anni '80 e 90' si spendevano cifre folli per allestire auto da corsa spettacolari,oggi due terzi del parco partenti sono ancora quelle,ma nel frattempo sono diventate vecchie carriole sgangherate,molto fumo e pochissimo arrosto. delle discipline automobilistiche è quella che è uscita peggio dalla crisi economica,e anche l'interesse è in continuo calo. resistono sacche storiche come il Valli,ma il trend generale è un mesto declino,al quale purtroppo non giovano certo i gravi incidenti accaduti ultimamente. il passaggio in cannobina è emblematico,strada pietosa e spettatori zero. il micro indotto può essere dove partono e arrivano le prove,ma sul percorso è pari a zero. occorrerebbe ripensare queste gare in chiave più moderna,così non ha veramente più senso se non per qualche centinaio di invasati che colgono l'occasione per bere a sfinimento.

Tutto pronto per il 53° Rally Valli Ossolane - 10 Giugno 2017 - 16:34

So per certo
So per certo di un comune che dopo il passaggio del rally, qualche anno fa, ha dovuto pagare un servizio supplementare di raccolta rifiuti per tutto ciò che gli spettatori avevano lasciato lungo il percorso: quindi non solo non c'è ritorno economico ma pure spese aggiuntive!

Tutto pronto per il 53° Rally Valli Ossolane - 10 Giugno 2017 - 16:34

So per certo
So per certo di un comune che dopo il passaggio del rally, qualche anno fa, ha dovuto pagare un servizio supplementare di raccolta rifiuti per tutto ciò che gli spettatori avevano lasciato lungo il percorso: quindi non solo non c'è ritorno economico ma pure spese aggiuntive!

Tutto pronto per il 53° Rally Valli Ossolane - 9 Giugno 2017 - 09:47

Incompatibilità
Concordo pienamente con Graziella e Lucrezia, la Cannobina ha già abbastanza problemi (dighe cresciute come funghi, strada in condizioni critiche) senza che ci si metta anche il Rally, oltre ai disagi di tenere "sotto sequestro" tutti gli abitanti per quasi due giorni interi. L'unica "obiezione" che potrebbe porsi (oltre al solito "siete ottusi e contrari a qualsiasi evento, degli eremiti") sarebbe l'eventuale afflusso di appassionati che portano €. RESPINTA: La maggior parte degli spettatori prediligono sicuramente altre parti del percorso (Fomarco e l'Ossola in generale) e i pochi esercenti rimangono pressochè tagliati fuori a causa della chiusura della strada. Inoltre, a parer mio, gli appassionati di uno sport così chiassoso non penso che possano apprezzare le peculiarità della val Tupa!

Maratona della Valle Intrasca 2017: la Classifica - 5 Giugno 2017 - 13:57

bravi
Manifestazione organizzata benissimo. Punti di ristoro sul percorso e all'arrivo efficenti e al traguardo tanta bella frutta per integrare i sali perduti Bravi !

Conferenza di Magdi Cristiano Allam - 28 Aprile 2017 - 10:06

Re: Dubbio...
Ciao info non vorrei essere banale, ma anche Hitler, e a seguire i suoi alleati, dicevano che gli ebrei erano il male! Mai pensato che l'integrazione tra culture, prima che tra religioni, diverse fosse un percorso facile, ma se lo si inizia "insultando" e accusandosi gli altri uni con gli altri, dubito che lo si riesca a compiere...dubito anche che questo sia un atteggiamento da "buon cristiano". Saluti Maurilio

SS34: lavori alla frana posate le reti - Video - 6 Aprile 2017 - 09:29

evviva
stamane ho percorso la nuova strada e in tre settimane di chiusura ho potuto constatare che nn hanno finito di asfaltare e portare via alcuni resti di massi della frana....grande italia

Frana SS34: indagati i proprietari? Solo atti dovuti - 2 Aprile 2017 - 09:33

indagati SS34
Grazie a Marco di aver dato il riferimento della Sentenza della Cassazione n.17095/14 del 28/7/2014 e invito tutti a leggerla. In essa sono chiaramente indicate le motivazioni per cui l'ANAS non può essere esclusa dalla responsabilità per quanto successo. Tutti validi anche i riferimenti alla responsabilità dei privati, ma, ritengo validi solo nel caso ci siano interventi del privato che causano eventi dannosi a terzi. Lungo tutto il percorso della SS34 dal confine a Verbania (per non parlare delle strade provinciali) ci sono lunghi tratti a rischio. Rischio conosciuto da chi vi transita e dalle autorità di ogni ordine e grado e la circolazione continua mettendo a repentaglio la vita degli utenti. Negli ultimi anni sono stati molti gli eventi che hanno procurato l'interruzione della circolazione, con i disagi che soprattutto i frontalieri ben conoscono, senza che si siano mai posti in essere interventi risolutivi, L'ultimo ha causato perfino un morto. E' giusto quindi che si accertino le responsabilità di coloro che avrebbero dovuto garantire la sicurezza della circolazione su una strada statale che non ha nemmeno più le qualità per permettere il transito di autoveicoli moderni, autobus gran turismo e TIR enormi. I Sindaci impegnati ad incontrare Ministro e governanti regionali devo riuscire ad ottenere qualcosa di più che semplici promesse.

Cristina sul verde in città - 28 Marzo 2017 - 21:29

Verde e sporco
Piazzale Flaim- Il viale che dall'imbarcadero ,costeggiando il porto, conduce in Via Mameli , percorso da migliaia di turisti è in condizioni pietose . Verde trascurato ,buche,sporco, una bellissima cartolina di una città trascurata. .

Parco cittadino e passeggiata Intra - Suna? - 12 Febbraio 2017 - 15:53

Villa San Remigio
Villa San Remigio come percorso pubblico non mi convince. Sarebbe poco frequentato, lontano dalle passeggiate e un po' scomodo da raggiungere. Certo bisogna in qualche modo utilizzare e valorizzare quelle bellissime strutture.

MilanoInside: Buon compleanno Eataly! - 1 Febbraio 2017 - 12:40

Re: Re: Non capisco...
Ciao Giovanni% Potrei ribadirti che i punti vendita Eataly, sono posizionati in punti chiave delle città, dove i flussi turistici sono maggiori, quindi il turista diventa un target ben preciso, in linea con il tuo pensiero; ma sono chiacchiere da bar, evito di entrarci oltre. Personalmente mi capita di andare, qualche volta all'anno, a Torino e sono stato qualche volta a Milano, allo Smeraldo e nei corner (prevalentemente bar e ristoranti) in piazza San Babila; nelle altre città non ci sono mai stato. Hanno approcci molto diversi, quello di Torino ti da l'idea di un percorso espositivo guidato, dai metodi produttivi ai prodotti di stagione (con tanto di cantine di stagionatura), i ristoranti (monotematici, solo carne, solo pasta, solo pesce,...) sono inseriti nei relativi reparti. Milano, sicuramente sembra più un bazar alimentare del lusso e i corner dei fast food di alto livello! Immagino che le strategie commerciali siano diverse, rimane il fatto che stiamo parlando di una delle poche multinazionali italiane della GDO (un po'sui generis, ma non saprei in quale settore inquadrarla), l'unica globale, forse anche l'unica al mondo ad avere un approccio veramente globale, quasi una Apple dell'agroalimentare, non ha inventato nulla, ma sa "vendere" meglio degli altri! Se funziona, fa business, fa lavorare persone, che problema c'è! Per questo, certi commenti mi fanno ridere, ma anche piangere per pochezza di idee e contenuti... Saluti Maurilio
×
Ricevi gratuitamente i nostri aggiornamenti