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Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 2 Febbraio 2016 - 20:55

Re: forno crematorio - energia
Ciao Hans Axel Von Fersen Dove è necessario va da sé che s'incrementano i consumi, ma il forno aumenterebbe le emissioni semplicemente per dare profitto ad un privato, per quanto riguarda aumentare i parcheggi in centro città, vuol dire creare le condizioni per cui tutti usino l'auto privata per ogni minimo spostamento, quando invece andrebbero incentivate le biciclette (a proposito cosa dicono i dati sullo sharing bike?) o i mezzi pubblici, magari non far pagare la prima ora dei parcheggi ad auto elettriche od ibride, altro che cementificare con parcheggi....... a già che stupido.... come farebbero poi a privatizzare i parcometri e regalare le entrate al privato dopo aver fatto un investimento con danaro pubblico

Forza Italia Berlusconi su situazione politica - 1 Febbraio 2016 - 13:43

Re: intanto si prenda atto...
Ciao renato brignone facciamo un gioco... il PD sfiducia Silvia Marchionini , Verbania viene commissariata , per un anno o 6 mesi si accenderà la battaglia politica....e si rimarrà al palo come si è rimasti al palo un anno con il dottor Mazza ... un anno senza lavori straordinari .. solo quel piccolo di ordinarietà, nessun investimento.. niente di niente ... Silvia Marchionini si ricandida con un sua lista civica e al 90 % rivince le elezioni ...

Ex Casa della Gomma Si/No - 24 Gennaio 2016 - 21:43

x Clerval
Ex casa della gomma "destramente organizzata da Parachini " ? Domandalo ai consiglieri PD , siamo alle comiche: Cosa dovrebbero fare i consiglieri x Veneto Banca ? Nella vicenda Veneto Banca contano come il 2 di picche ,pensi che a Montebelluna ascoltino il Ns Sindaco ? Per favore , il problema di Veneto Banca è talmente importante che il New A. D deve percorrere ,in fretta, la strada obbligata del taglio dei costi "dei rami secchi" .Possiamo aiutarlo solamente dimostrando fiducia mantenendo sempre in quella banca i nostri depositi e sottoscrivendo il nuovo aumento di capitale e non implorando limitazioni ai tagli. In questo particolare momento dobbiamo aiutare la Banca per salvare anche i posti di lavoro . Come piccolo azionista sottoscriverò l'aumento di capitale per aiutare la banca e per mediare il costo delle mie azioni, come dovrebbero fare tutti gli azionisti . E' vero che ho perso l' 80% del capitale investito ma,come tutti, ero ben consapevole che l' investimento azionario è un rischio e riscontro ,non mi consola,che tanti azionisti di altre banche più grandi hanno subito pari perdite . Magari ,per porre rimedio, il Comune ha spostato il conto delle Tesorerie presso la Veneto Banca.

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 19 Gennaio 2016 - 10:37

Elio, suvvia.
Primo. Mi spiace per tuo figlio, fatto stà che non ti ho nemmeno visto negli almeno 10 banchetti fatti per discutere della cosa. Secondo. Lungi da me mettere un nome per far riconoscere qualcuno: non può venirti il dubbio che ci siano arrivati col cognome ? Mah. E poi per l'ennesima volta... poi non lo dico più che divento monotono: 2014 il forno ha reso 290,000 Euro puliti. Al privato andrebbe per 30 anni (non 13) Aumenterebbero le emissioni almeno del doppio Si creerebbe un monopolio. Due conti: 290.000 (tolte tutte le spese compreso il personale), 6 cremazioni al giorno, = 8.700.000 Lo diamo al privato che ci riconoscerà mediamente 125.000 (e ci respiriamo il doppio almeno, dei fumi) = 3.750.000 Per i primi anni prenderemo meno per agevolare l'investimento del privato. STIAMO REGALANDO 4.950.000 (SU 30 ANNI) AL PRIVATO. QUESTO TI E' CHIARO? 4950000 PULITI, SAI QUANTI ASILI? Sai la Tasi? Sai quanto farebbe nel bilancio del comune??? La storia del patto di stabilità è una balla (infatti hai messo credo) Millantare cose su Parma senza notizie certe sanno proprio di vecchia politica. Contento tu, guarda il dito e, quando mi vdi, visto che dici di conoscermi, almeno saluta!

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 19 Gennaio 2016 - 09:44

re-vamping
L'attuale forno ha bisogno solamente di una aziobe di revamping che potrebbe costare dai 200 ai 250 mila euri. Questo consentirebbe di portarsi agli stessi standard emissivi di quello privato e molto più recente di Domodossola. LA sala di accoglienza potrebbe essere ammodernata con poche migliaia di euro e comunque non deve essere una discoteca ne tanto meno un nightclub. Ora mi chiedo, contrariamente a quanto scritto da Maurilio. PERCHÉ DOBBIAMO DAR VIA LA GALLINA DALLE UOVA D'ORO? Il ragionamento economico proposto da Maurilio non sta in piedi. Se è vero che per i primi due anni dopo l'investimento (l'ammodernamento dell'impianto farà si che per almeno 15 anni non ci sarà più necessità in tal senso) il territorio perderà i soldini.......è indubbio che per i successivi 13 avrà buone risorse da impiegare visto e considerato che, con l'attuale ritmo di funzionamento l'introito sarebbe di circa 650.000 euro ed un ricavo netto intorno ai 220.000. Moltiplicato per 13 anni.......fate voi i calcoli. Gli stessi tecnici del settore confermano che 80% degli impianti sono tuttora comunali o di partecipate. Nessuno poi ha considerato il fatto che si entrerebbe, di fatto, in un regime di monopolio se la gara se l'aggiudicasse lo stesso proponente. Un verbanese/Ossolona/Cusiano che volesse farsi cremare non avrebbe alternativa...... Tutto questo solo perché il comune di Verbania (sindaco e/o dirigenti) vogliono sollevarsi dalla responsabilità di gestirlo? Ci sarebbe da ragionare su questi profili di comportamento che se portati a compimento provocherebbe dei danni alle casse del comune e quindi di tutti i cittadini.......e forse ci sarebbero i motivi per un esposto alla corte dei conti perché di fatto il territorio ne avrebbe un forte danno. Perché non pensare ad una gestione in associazione con altri comuni? Oppure a CONSER?

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 18 Gennaio 2016 - 18:28

Qual'è l'utilità pubblica?
Giustamente, l'articolo di Verbaniasettanta chiude con la frase: "il problema non è di natura tecnica, ma di volontà politica...", facendo cenno, varie parti al concetto di "caratura pubblica" dell'impianto di cremazione. Premesso che non mi sono ancora fatto un'idea precise sulla questione, mi chiedo, quale è la vera utilità pubblica di un forno crematorio? Fatto salvi tutti i pro e tutti contro, è giusto che un comune debba investire per un servizio che può benissimo essere svolto da privati? Perchè quello che non si dice, e temo che molti non hanno capito, è che se si investe, per esempio 800 mila €, nel forno crematorio, non potranno essere fatti altri investimenti per 800 mila € (strade scuole, impianti sportivi,..). Credo sia una questione di "patto di stabilità", oltre che buonsenso economico finanziario. Quindi, la scelta politica, ma anche tecnica, è un po' più complessa. Se investo 800 mila €, avrò utili per 200 mila € all'anno, ma dovrò posticipare altri investimenti fino a quando non avrò esaurito parte di mutuo (al lordo dell'obsolescenza/ammortamento dell'impianto). Se è un privato a fare l'investimento, il comune incassa un canone più basso, che è si può basso dell'utile stimato ma è netto (l'obsolescenza/ammortamento sono nel bilancio del privato) ma può fare altri tipi di investimenti di (maggior) utilità pubblica, ripagandoli anche con il canone, che essendo netto è tutto destinato alla città. Non è una scelta facile, motivo per il quale, allo stato attuale, non me la sento di schierarmi apertamente per un caso o per l'altro, ho qualche idea, ma questa è un'altra storia. Saluti Maurilio

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 18 Gennaio 2016 - 17:03

costi per il comune
Buon giorno, il forno crematorio attualmente è a norma, altrimenti non potrebbe funzionare. Ciò di cui parla lei è l'intervento che bisognerà fare per sostituire il forno quando sarà necessario. non ci sono dati certi sulle tempistiche, il comune dice due anni qualcuno sostiene siano di più, l'esborso sarà di circa 500000€ ( la dirigente ha confermato la cifra all'incontro di Giovedì scorso). Ciò che sosteniamo noi è che il Comune può rientrare da un investimento del genere nel giro di due anni ( 250000€ di utili all'anno) tutelando anche i cittadini in quanto le creazioni rimarrebbero controllate e con esse i fumi prodotti.

Comitato Referendum forno crematorio ultimi banchetti - 16 Gennaio 2016 - 10:25

x giovanni
Io imprenditore , se ho un'attività redditizia certa e magari l'unica ,cerco di migliorala programmando investimenti ed ammortamenti x aumentare il ritorno economico che mi servirà per impostare altre attività . Inoltre ,se si vuole rinunciare a questa attività bisogna , in nome della trasparenza, spiegare bene ai cittadini le motivazioni , con dati precisi e non un fumoso investimento turistico . Il Giro d'Italia è stato un duraturo investimento turistico ? Una bella manifestazione ok, ma a spacciarlo come investimento turistico no.......

Comitato Referendum forno crematorio ultimi banchetti - 16 Gennaio 2016 - 09:56

Linea di indirizzo politico
Il forno crematorio è un'attività redditizia ma che necessità a breve di alcuni investimenti e assunzioni. E' vero, probabilmente negli anni, questi investimenti saranno ammortizzati e coperti con l'attività dello stesso forno ma mettiamo per un attimo le vesti del sindaco di Verbania. Tu sindaco di Verbania per un giorno, avendo a disposizione una certa quantità di fondi preferiresti investirli un, anche se pur redditizio, forno crematorio oppure in un investimento turistico duraturo con ritorni economici e occupazionali nell'intero tessuto economico della città? Io non ho dubbi. Questa pur criticabile Amministrazione in questo caso ha scelto il percorso giusto. Non firmerò e non andrò a votare.

Veneto Banca: 7,3€ il valore d'uscita delle azioni - 16 Dicembre 2015 - 22:12

Forzature interne
Tanti impiegati bancari hanno "forzato" la collocazione presso i correntisti in buona fede , non potevano immaginare una quotazione esagerata del valore di collocamento . L'imbroglio è stato studiato a livello direzionale ,dove stavano i controlli della Banca d 'italia , i revisori dei conti dormivano? Certamente troppi impiegati non hanno valutato la situazione finanziaria del cliente indirizzandolo verso un investimento a rischio .

Veneto Banca: 7,3€ il valore d'uscita delle azioni - 16 Dicembre 2015 - 21:10

Il nocciolo del problema
Questa volta mi trovo d'accordo parzialmente con Hans Axel ecc. ecc. Non ci sono ragioni giuridiche o finanziarie che tengano. Si tratta di chiaro investimento a capitale di rischio. Il nocciolo del problema invece risiede nella modalità di collocazione di questi titoli. Questi titoli non erano venduti - non sono venduti - a seguito di una consulenza finanziaria eseguita secondo i bisogni del risparmiatore ma sono stati collocati allo sportello da chi aveva interesse a venderli. Non tutti hanno cognizioni economiche finanziarie. Il pensionato si sarà trovato di fronte al funzionario bancario che conosceva da una vita e che gli vendeva azioni della tranquilla banca intrese che insisteva da tantissimo tempo nella realtà locale. Non sapeva il povero risparmiatore che nei primi anni '90 c'è stata una riforma bancaria che aveva mutato profondamente lo scenario dando il via libero a tante operazioni di speculazione inconsulta. Forse tutti quei lacci, lacciuoli e laccetti che c'erano nell'epoca preriforma avevano una loro giusta utilità.

Arrivato il contributo della regione Piemonte per il Giro d’Italia - 10 Dicembre 2015 - 17:30

in ogni caso....
... che sia stato totalmente a carico delle casse comunali o in parte a carico delle casse regionali sono sempre soldi dei contribuenti verbanesi. Le critiche mosse allora (bontà dell'investimento pubblicitario) rimangono sempre valide indipendentemente da quale tasca di pantalone sia uscito il grano.

Zacchera su Banche Popolari e Ospedale Unico - 6 Dicembre 2015 - 08:39

controlli in banca
Signor Maurilio. lei ha perfettamente ragione nel lamentare scarsi controlli in molte ex banche popolari che le portarono a fondo: responsabilità degli allora amministratori, ma anche dei controlli insufficienti di Banca d'Italia. Adesso avviene il contrario: se in una banca "normale" mi dicono improvvisamente che devo svalutare i crediti e poi ancora, e poi ancora, e poi ancora... Ecco che quella banca "sballa" e non nella sua gestione ma per i parametri di valutazione delle riserve. Trasformata in spa quegli stessi organismi che mi hanno imposto di svalutare mi impongono di aumentare il capitale, non lo fa nessuno dopo il disastro e la perdita e così la banca (come "popolare" non sarebbe stato possibile) diventata spa se lo "pappano" loro con pochi soldi. Più o meno in Veneto Banca le cose stanno andando così. Aggiungo che la frenesia di correre (si poteva imporre la trasformazione in spa in 2-3 anni) impedisce di fare una cosa giusta, ovvero dividere il capitale tra quello dei piccoli azionisti (che nel tempo "investirono" sul titolo i loro risparmi) e grandi investitori. Assegnare (faccio un esempio) nuove azioni privilegiate fino a un limite di 30.000 euro non vendibili ma garantite nel valore e in un dividendo, oppure trasformare in obbligazioni una fascia "popolare" di azioni non sarebbe stato troppo costoso per la Banca salvaguardando però il risparmio. Questo non si è voluto fare, così come a Veneto Banca si fa ora una assemblea il 19 dicembre senza neppure aspettare la sentenza del TAR del 10 febbraio sulla correttezza del procedimento di trasformnazione. Temi che semprano totalmente spariti dall'agenda della politica locale e dei media (La Stampa è ferocemente "pro" trasformazione sulle sue pagini nazionali, in modo esagerato e quindi sosopetto) e a rimetterci sono decine di migliaia di piccoli azionisti che stanno perdendo l' 81% (ottantuno per cento) del proprio investimento. Legga l'art. 47 del la Costituzione "La repubblica tutela ed incoraggia il risparmio.." DI CHI ? Ricambio il saluto Marco Zacchera

Veneto Banca: 7,3€ il valore d'uscita delle azioni - 5 Dicembre 2015 - 09:41

Superficialità
A parte che a me hanno sempre insegnato che se si investe in azioni si investe ciò che è "in più" proprio per la natura rischiosa dell'investimento, e quindi in teoria se perdo quei soldi sarò dispiaciuto ma non rovinato. Quindi è già rischioso comprare delle azioni il cui valore è comunque determinato dal mercato, figuriamoci quando il valore delle quote è dato "ad cazum" da chi emette le azioni. Faccio un esempio: io posso anche convincere qualcuno a comprarmi una bottiglia d'acqua dicendogli che 2 anni fa valeva 10 centesimi,che l'anno scorso valeva 1 euro,che quest'anno vale 10 euro e prevedo che il prossimo anno varrà 100 euro.....ma se il prossimo anno vado a vendere la bottiglia d'acqua, sempre 10 centesimi vale.

Zacchera: "ospedale unico: complimenti al PD" - 29 Novembre 2015 - 11:06

ospedale unico
Devo, purtroppo, contraddire Paolino, perchè l'ospedale unico, ripeto purtroppo, lo faranno; sono riusciti a mettere in moto una cordata con dei privati ai quali la ASL/Regione pagheranno all'anno un altissimo affitto, degno di un qualsivoglia investimento speculativo (tranquillo che qualcuno ha già calcolato anche il proprio business). Lo scandalo però non è tanto su cosa, come, quando o dove faranno questo benedetto ospedale, ma è di cosa faranno dei 2 già esistenti: a chi li daranno, per quanto e per quali finalità. Mi permetto invece di dare un mio personale giudizio sull'articolo del Dott. Zacchera: anche se solo per ipocrisia o per sfottimento politico, ritengo sia inutile continuare a commentare e plaudire, anche metaforicamente, l'operato di quella che si continua a chiamare e definire "politica" (che sia di dx di centro e di sx), visto che tutta sta gente è da sempre sorda e cieca per gli interessi del popolo e del Paese ma molto attiva per i propri, quindi, sempre metaforicamente parlando, meglio non esaltarla troppo per le loro malefatte, per la loro incapacità, per la loro ingordigia e, per moltissimi, per la loro disonestà, altrimenti i danni per noi potrebbero essere davvero deleteri e irreversibili!

Determina revoca gestione piscine comunali - 25 Novembre 2015 - 11:41

Coperta corta
Da utente della piscina, che frequento assiduamente, devo dire che da qualche mese a questa parte la qualità del servizio e dell'impianto è molto migliorata. Così come è migliorata, nel tempo, la qualità dell'acqua e lo stato di manutenzione della struttura, con continui interventi piccoli e grandi per ripararare, ristrutturare e modificare quanto non funzionava. Detto questo, non posso ignorare i fatti, cioè che Insubrika ha debiti pregressi nei confronti del Comune per consumi di acqua e altre cose. Credo che il problema sia di "coperta corta", vale a dire che Insubrika ha preso un rischio, assumendosi l'onere e la responsabilità di gestire l'impianto, che, stante le richieste pattuite contrattualmente, non è stato in grado di reggere. Quando ci si impegna a fare lavori, a pagare gli oneri manutentivi (energia e consumo idrico), ad assumere e retribuire il personale, a pagare un pur misero canone al comune, sapendo che non si può agire sui ricavi (cioè il prezzo del biglietto d'ingresso), non ci sono semplicemente le condizioni per operare in maniera redditizia, insomma il gioco non vale la candela. A mio parere credo che la soluzione di buon senso stia nel mezzo, cioè che Insubrika saldi i debiti, ma che il comune, tenuto conto che è il proprietario della struttura, si impegni a livello strutturale a eseguire opere necessarie e non le deleghi a privati che, non essendo enti di beneficienza, devono pensare di trarre un profitto da un investimento. L'errore, ancora una volta, è del Comune, che imbastisce gare al ribasso con condizioni così pesanti che a regime generano problemi (come adesso). Credo che vada ripensata la gestione dell'impianto, che è potenziabile e migliorabile, ma che può essere sistemato solo con l'intervento pubblico stanti i costi strutturali da sostenere. In seguito la gestione dell'impianto potrà essere oggetto di una gara che tenga conto della qualità dei servizi offerti e del numero di persone che si intendono assumere. La piscina è un bene della collettività, che deve essere mantenuto in efficenza e, possibilmente , potenziato. Il Comune ha l'obbligo nei confronti dei cittadini di occuparsi in prima persona della sua efficienza e può delegare solo la parte tecnica (corsi per principianti e agonisti, uso della palestra, ingressi per la sola balneazione, servizi di bar e ristoro il tutto dietro un corrispettivo). Se il comune "abdica" dalla sua funzione di gestore per lasciare spazio ai privati, la nostra piscina diventerà presto un ricordo, proprio come il porto....

La posizione di Insubrika Nuoto sulla revoca della gestione delle piscine comunali - 24 Novembre 2015 - 14:02

Francamente
trovo l'atteggiamento di Insubrika Nuoto quanto meno anomalo, poco professionale e molto carente dal punto di vista igienico-sanitario (mia figlia si è beccata una bella patologia cutanea da ricondurre alla frequentazione della piscina, diagnosticata da specialista medico, quindi parlo da utente). Ma in Italia funziona così (e su questo concordo totalmente con il Sig. Furlan), chi gestisce la cosa pubblica ha come primo obiettivo quello di spremerla al massimo con il minimo investimento. Mi si dira "e gli investimenti fatti?" Ah certo, nuovo management e nuovo D.S. ma sempre per il raggiungimento del massimo profitto a discapito di un'adeguata manutenzione (finanche straordinaria!). Altri investimenti? Piani ottimali di prevenzione? Piani ottimali di gestione? Di manutenzione? Certo 1000 utenze, grazie al fatto che non vi sono altre piscine nel raggio di molti chilometri ove potersi recare e quindi monopolio che comporta minor qualità del servizio e aumento del costo d'ingresso (qui mi pare sia Insubrika a non aver dialogato con l'A. C. o sbaglio??). Ma ciò di cui si preoccupa primariamente Insubrika è il danno d'immagine arrecatole, meno di quello da lei arrecato alla Comunità verbanese da una conduzione tanto professionale.

Interpellanza di Via Repubblica - 12 Novembre 2015 - 13:07

I Vigili ?
Basterebbe la presenza dei vigili urbani ( mai visti ) x controllare il rispetto dei limiti di velocità . Ridicolo evidenziare la situazione dell'ufficio postale quando all'inizio di via Repubblica (ex metalvista) l'uscita di casa è praticamente a rischio investimento , strada stretta e auto che transitano veloci.

Forno Crematorio rivelati i privati - 9 Novembre 2015 - 21:40

Senza dialogo
Ricapitoloamo.... Dopo un breve passaggio in commissione in cui si dice che vi sarà il raddoppio del forno (quindi aumento delle emissioni inquinanti ), e gli utili netti per il comune non si ridurranno con la privatizzazione, i famosi 250 mila euro del 2013 (i quali potrebbero essere molto di più nel 2014) l'amministrazione in consiglio comunale chiede una delega in bianco , non garantisce che le entrate per le casse comunali restino invariate, probabilmemente sarebbero intorno ai 150 mila euro, precisa che la seconda linea servirà solo per garantire la continuità del servizio, che vi sarà inoltre una ristrutturazione dei locali, mi domando e vi domando come farà il privato a fare utili dovendo rientrare dell'investimento e pagare le tasse? O al privato piace buttare via i soldi o non la raccontano giusta, comunque sia non si intravede l'interesse della comunità e nemmeno tutta questa fretta, in fin dei conti ne va della salute e delle casse dei cittadini

Forno Crematorio rivelati i privati - 9 Novembre 2015 - 15:59

E' questione di buon senso....
Abbia pazienza sig. Maurilio ma la cosa è assai semplice. Il forno crematorio opera in regime di monopolio. Non dichiarato ma di fatto lo è. È una fabbrica di soldi perché non ha concorrenza alcuna (tanto più se il gestore sarà il proponente). Non si riesce a capire perché il comune, avendo tra le mani una gallina dalle uova d'oro, voglia venderla. La scusa è quella di non poter investire per mancanza di soldi e questa è una cazzata galattica perché anche il proponente chiederebbe i soldi alla banca la quale, visto il piano di investimento in regime di quasi monopolio, sarebbe felicissima di prestare per tale sicuro investimento. In realta il comune, mi son fatto quest'idea, deve avere qualche problema di gestione per cui.....è più semplice esternalizzare, o meglio, lasciare ad altri oneri ma anche ONORI! Il fatto ci sia un proponente la dice lunga.... Ergo. Perché si dovrebbe privatizzare un servizio di cui, prima o poi, i cittadini avranno bisogno per far guadagnare uno solo?
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