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Forza Italia Berlusconi: “La porta di San Giovanni” - 2 Settembre 2016 - 08:18

INTRA come dentro
mi spiace contraddire ma il nome Intra non deriva dal "tra" due fiumi bensì da ..intra inteso come dentro,infatti dagli studi di un prete di nome Mariani Claudio(vi dice qualcosa?)pubblicati su un libretto titolato Appunti e Sunti su Intra si afferma quanto detto

Disturbano sul treno senza biglietti, intervengono i carabinieri - 10 Giugno 2016 - 14:52

rispondo al buonista
Prova ad informarti di quanti milioni all'anno spendiamo per la sicurezza, per gli aiuti ecc, oltre alle rapine, svaligiamenti, spaccio di droga, furti a non finire quale primato degli stranieri e non poco la concorrenza sleale nel commercio, nella ristorazione, negli alimenti ecc. e nella occupazione specie giovanile. I disoccupati Italiani continuano ad aumentare e gli Immigrati continuano ad essere assunti, che strano.........!??? Vaglielo a dire ai nostri ragazzi che finiscono gli studi, quanto lavoro trovano. Sai quanta gente Italiana va in giro senza un euro in tasco, perché le aziende per convenienza fiscale preferiscono assumere stranieri che si adattano a retribuzioni minime perché così gli rinnovano il permesso di soggiorno. potrei andare a vanti per ore,...ecc. ecc. Che bella risorsa...! di fatti a sentire la gente, specie nei programmi televisivi es. Quinta colonna, Dalla vostra parte ecc, sono tutti entusiasti ! Che bella questa immigrazione di massa incontrollate....fa solo guadagnare a certe cooperative e ai mercanti di esseri umani, e perché no a ceri Partiti !

Forza Italia Berlusconi: Delrio e la circonvallazione - 2 Giugno 2016 - 16:51

Bypassa Fondotoce
E' proprio così ,costi enormi e tempi biblici per bypassare la sola Fondotoce .Praticamente cosa risolve ? Con i medesimi costi si faceva l'intera circonvallazione Fondotoce, Bieno,Trobaso , Intra . Così dopo dopo 30 anni di studi hanno deciso . Non la faranno mai!

M5S: forno crematorio e numeri - 15 Aprile 2016 - 01:53

Re: ...e un requiem eterno no?
Eh no però maurilio, non vedere solo ciò che vuoi. Dire che "il forno crematorio ha potenzialmente vita eterna" serve a dimostrare come l'altro comitato dica falsità in merito alla necessaria sostituzione ( il responsabile delle emissioni in atmosfera ha detto che il forno crematorio non ha bisogno di essere sostituito). La manutenzione certo che costa, ci mancherebbe, ma di sicuro non 150€ ( una media dei soldi che si perderebbero nei primi anni di esternalizzazione). L'altro comitato sostiene ( sosteneva?) Che il privato potesse fare al massimo cremazioni pari all'autorizzazione attuale ( dappertutto troverà che così non è. ..la provincia rilascia un'autorizzazione differente, il che è anche normale, come potrei cambiare macchina utilizzando una autorizzazione riferita ad un'altra?), non mi sembri sconcertato da questo però. Ti ho detto telefonicamente che il privato ci avrebbe dato una parte ( 14%) del fatturato quindi vuol dire che se il forno è fermo non prendiamo soldi. Dire che più cremazioni producono più emissioni ovvio che è banale ma una volta stabilito che tecnologicamente il nostro forno è all'avanguardia il dato diviene rilevante e smonta quanto dice l'altra parte, anche qui però non dici nulla. Le tariffe aumentavano sia per i residenti che per i non residenti, loro dicevano che per i verbanesi sarebbero rimaste uguali ma fa niente. Sostenevano che fosse dotato di un impianto fotovoltaico ( vedi il loro primo comunicato), il che non è vero ma va beh. Lo ammetto, su alcune cose sono stato un po' pasticcione ma solo perché a me ( non mi considero un illuminato) la questione è sempre sembrata tanto semplice da non necessitare studi approfonditi, che ho dovuto fare in seguito. Dato ultimo: mi è stato fatto notare che non esiste una normativa ad hoc riguardante le emissioni di forni crematori, vengono equiparati a forni inceneritori...

Forno crematorio: "perchè non andremo a votare" - 13 Aprile 2016 - 00:05

Re: A quelli che "danno i numeri"
Caro renato brignone mi vien da dire: "Bonjuor Monsieur de La Palice"! 1. “Se viene manutenuto adeguatamente potenzialmente ha vita eterna”, bella ovvietà, questo vale per tutti gli impianti, come per macchinari e mezzi di trasporto, volano ancora un sacco di aerei risalenti alla seconda guerra mondiale (tanto per fare un esempio). Il problema non è quanto può durare, ma quanto è è la vita utile.Tenere in efficienza un impianto vecchio costa, sia in termini di costi indiretti (la manutenzione ordinaria e straordinaria) che indiretti (il mancato guadagno derivante dai fermi macchina). 2. “Il privato è interessato all’aspetto economico, vuole fare business,..." e meno male, c'è già il pubblico che pensa a fare sprechi! Questo non significa che il privato sia sempre "buono" e il pubblico sempre "cattivo", bisogna trovare il giusto equilibrio. Quindi NO a "regalare" il forno ai privati, SI a un buon contratto di gestione esterna, è qui la vera difficoltà. Poi, da quando, quando si cita una fonte, bisogna contattarla per chiederle il permesso? Se la ricerca è pubblicata (internet, riviste, libri,...), si cita, sperando non a sproposito, e basta! Concordo con te che "se il tema è poco conosciuto evitare di lanciarsi in confronti-studi che non si comprendono"...ma vale per tutti! Saluti Maurilio

Forno crematorio: "perchè non andremo a votare" - 12 Aprile 2016 - 18:23

A quelli che "danno i numeri"
ho trovato questo comunicato che demolisce le affermazioni del comitato pro astensione: Leggiamo dal comunicato del Comitato 11 uomini e un referendum che viene utilizzato uno studio fatto dall’università di Udine in merito a un impianto di cremazione di Bovolenta che può essere assimilato al nostro di Verbania. Lo studio viene utilizzato per dimostrare come un impianto di cremazione nuovo inquini meno di uno “obsoleto” come il nostro. Incuriositi chiamiamo il professor Nardin che ha redatto lo studio. Riportiamo di seguito l’illuminante conversazione. “Buon giorno professor Nardin, è a conoscenza del fatto che un gruppo di persone di Verbania utilizza il suo studio per dimostrare che il nostro forno è obsoleto?” “Verbania? Non sapevo nemmeno che ci fosse un forno crematorio, io non ho sentito né autorizzato nessuno ad utilizzare questo studio” “Ah, ingenuamente credevamo che l’avessero contattata. È possibile paragonare il nostro forno crematorio a quello di Bovolenta e asserire che il nostro impianto è obsoleto ( marca GEM del 2004)?” “Senza le specifiche non si può fare, ciò che posso dirle è che GEM è una delle due società leader nel settore e che dal 2004 a oggi la tecnologia è rimasta pressoché invariata” “È corretto quindi dire che se oggi facciamo 1200 cremazioni e domani le aumentiamo di conseguenza aumentano anche le emissioni?” “Beh, questo mi sembra ovvio” “Qual è la vita media di un forno crematorio?” “Se viene manutenuto adeguatamente potenzialmente ha vita eterna” “Cosa può dirmi, vista la sua esperienza, dei privati che gestiscono i forni crematorio?” “Il privato è interessato all’aspetto economico, vuole fare business, ha una politica aggressiva nei confronti delle amministrazioni affinché gli facciano costruire nuovi impianti”. A margine della piacevole conversazione con il professore ci sentiamo di fornire due consigli: 1) quando si cita una fonte è sempre meglio contattarla e assicurarsi che dia il suo consenso 2) se il tema è poco conosciuto evitare di lanciarsi in confronti-studi che non si comprendono

Forno crematorio: "perchè non andremo a votare" - 7 Aprile 2016 - 10:46

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Maurilio birichino...
Ciao Hans Axel Von Fersen nel momento stesso in cui scrivi "Se ad esempio..." stai giocando con i numeri! Quello che nessuno ha fatto, o quantomeno ha reso pubblico, è una tabella che rappresenti seriamente e in modo totale l'impatto di questa scelta su un piano pluriennale, inserendo costi, ricavi e tutte le altre variabili (allego il primo esempio che ho trovato su internet). Senza questo documento, ovviamente basato su dati certi, siamo sempre nell'ambito del "...ad esempio...", cioè stiamo giocando con i numero, sia se si è favorevoli che contrari alla privatizzazione! Ribadisco poi, che io ho solo commentato il fatto che Campana, uno dei principali oppositori della privatizzazione, non ha fatto nessun commento alla frase: "Il trasferimento della gestione del forno crematorio ad un privato, ..., comporterebbe per il Comune di Verbania una serie di benefici:...", lasciando intendere di essere d'accordo, senza prendere una posizione. So solo convinto che il referendom si una "fuffa", che si presta a troppe strumentalizzazioni e mi fanno ridere certi commenti basati sul nulla. Per esempio, mi ha fatto molto ridere parlare della pericolosità e del maggiore inquinamento atmosferico della cremazione di un cadavere sottoposto a più cicli di chemioterapia; quali studi confermano o meno questa teoria? Qualcuno ha presentato questi dati? Questo referendum andava fatto basandosi su ben altri, e meglio circostanziati quesiti! Basta parlare di democrazia partecipativa, se la domanda è mal posta, spesso non merita risposta, ecco spiegata la posizione di chi si asterrà. E' poi inutile, caro Hans Axel Von Fersen. che mi stuzzichi con questi esempi puerili. Gli affitti di rami d'azienda sono prassi consolidate, la bontà, o meno, di queste operazioni dipende da tutta una serie di fattori e, anche in questo caso, si devono basare su una seria analisi economica. Saluti Maurilio

Federazione Degli Studenti nel VCO su prossimi referendum - 30 Marzo 2016 - 10:55

Re: Re: Re: Re: Giovani
Ciao Giovanni% sono pienamente d'accordo con te, per quel che vale. Anch'io penso che siano due referendum fuffa, quello nazionale perchè si vota su un cavillo facendo credere che sia una battaglia ecologica, non è così! Un conto è votare sull'essere o meno favorevoli all'estrazione di idrocarcuri nel mare adriatico, un conto è votare sull'essere favorevoli o meno al rinnovo automatico delle concessioni entro le 12 miglia... ...sul forno crematorio mi sono già espresso, sono sempre più convinto che debba essere una decisione amministrativa, mi chiedo perchè nessuno abbia proposto un referendum sulla gestione diretta delle mense scolastiche, potrà sembrare una battuta, ma non lo è, la questione è la stessa! Che i giovani si occupino di politica, con tutti i rischi di strumentalizzazione, è un bene, penso però che la politica vada fatta nelle sezioni giovanili dei vari partiti, la Federazione Degli Studenti nel VCO, almeno fino a quando terrà questa sigla, si deve occupare di problemi della scuola e del futuro post studi, altrimenti, o sono strumentalizzati o c'è qualcuno che ci marcia! Saluti Maurilio

Federazione Degli Studenti nel VCO su prossimi referendum - 29 Marzo 2016 - 22:46

Non fatevi fregare
Carissimi giovani, vi guardo con simpatia e speranza e vi esorto a non farvi fregare da queste FALSE BATTAGLIE. Sono due inutili referendum nati per fare chiasso e coagulare gli sforzi verso obiettivi sbagliati e inutili. E' meglio far cadere sul nascere queste manovre fuorvianti rimanendo a casa e non partecipando questi referendum. Ci sono battaglie molto importanti da combattere. Vi è stato tolto tutto. Quando finirete gli studi molti di voi avranno grande difficoltà per trovare un lavoro che sarà po molto probabilmente precario, sottopagato e con una scarsa speranza di ottenere una pensione decente. Lottate per i problemi reali non per la fuffa.

Interconnecter la posizione di Terna - 7 Marzo 2016 - 21:41

Aiuto!!
"...L’opera sarà realizzata in corrente continua, con un campo magnetico statico pari a quello terrestre e dunque privo di rischi per l’uomo." Il ricordo dei miei infimi studi mi suggerisce che se aggiungo ad un campo magnetico un altro di pari intensità, il campo magnetico risultante magari non sarà il doppio ma sicuramente aumenta. Un po' come aggiungere in una stanza, dove c'è già una persona che parla, un'altra persona che parla con la stessa intensità. Il livello acustico sicuramente aumenta. Qualcuno può confermare o confutare la mia tesi?

Sblocco assunzioni Polizie Municipali - 3 Marzo 2016 - 10:51

Obbiettivo fare cassa?
Ben vengano nuove assunzioni, ma indirizzare le risorse in settori a tutela del dissesto idrologico o ad esempio gestione del forno crematorio o magari manutenzione stradale, o formare personale interno ed evitare studi come il Paes discutibile sia nel costo che nella sostanza, ovviamente meglio la polizia municipale che non deve nemmeno più compilare il cartaceo per emettere le contravvenzioni, d'altronde così è facile fare cassa sula pelle dei soliti noti

Comitato pro Referendum - 20 Febbraio 2016 - 18:28

Diritto all'astensione costituzionalmente sancito
Ho contribuito alla partecipazione cittadina al voto per le elezioni del CdQ nel 2015 quando nessuno ci credeva e molti, senza andare tanto lontano, li ritenevano inutili (e il Q. Est è stato il più votato tra i 5), contribuisco oggi assieme agli altri Consiglieri agli obiettivi che ci siamo prefissi cioè da un lato aumentare la partecipazione alla discussione delle problematiche cittadine, discussione ove spesso vi sono posizioni diverse ma tutte rispettabili ed esprimibili, e dall'altro di pretendere la presenza dell'Amministrazione per dare risposte alle diverse richieste e quindi proporre soluzioni a tali problematiche (cosa che avviene regolarmente). Ora, essendo anche io cittadino verbanese, penso di avere lo stesso diritto alla partecipazione, alla discussione, a valutare le decisioni prese dall'Amministrazione e quindi di sostenerle se ritenute valide nell'interesse della collettività e di costituire un comitato se più persone la pensano alla stesso modo, esattamente come avete fatto voi. E non mi si venga a dire che il problema non è il fatto di essere favorevoli alla delibera consiliare sull'esternalizzazione del forno (quindi NO sulla scheda referendaria) quanto quello di "sponsorizzare l'astensione": ebbene l'astensione al voto in caso di referendum abrogativo E' UN DIRITTO COSTITUZIONALE a disposizione del cittadino elettore. A sostegno di ciò vi cito quanto detto nel 2009 da Stefano Grassi, ordinario di Diritto costituzionale generale all’Università degli studi di Firenze, a pochi giorni dal referendum sulla legge elettorale: " Per i referendum è la stessa Carta costituzionale a riconoscere implicitamente il diritto all’astensione. L’elezione dei rappresentanti è un dovere funzionale alla formazione del Parlamento e degli altri organi elettivi. Per il referendum invece, i cittadini possono decidere se accettare o meno di rispondere ai quesiti proposti». L’astensione è dunque un comportamento costituzionalmente corretto? « Sì, votare ai referendum è frutto di una scelta libera. Prevedendo un quorum di partecipazione, l’art. 75 della Costituzione riconosce la non partecipazione al voto come una volontà legittimamente espressa». Astenersi è allora un diritto? « Assolutamente, l’astensione sul referendum abrogativo non è certo una vergogna. Il voto è un dovere morale: fino a poco tempo fa era prevista una sanzione per chi non partecipava alle votazioni (l’iscrizione “non ha votato” nel certificato di buona condotta); dagli anni novanta invece, la sanzione è stata eliminata anche per le elezioni politiche. Ma per il referendum il diritto di voto comprende il diritto di astenersi e quindi il dovere morale è solo quello di assumere una decisione sui quesiti, compresa quella di non accettare di rispondere, astenendosi, anche mediante il rifiuto della scheda. Quali sono le prerogative del referendum? « I quesiti sono posti da una minoranza a tutto il corpo elettorale che, chiamato a partecipare al procedimento legislativo, ha così la possibilità di cambiare, abrogandole, le leggi. Chi ritiene i quesiti inammissibili può evitare di esprimersi, negando così il proprio contributo al raggiungimento del quorum». Nel caso dei referendum abrogativi che prevedono un quorum il cittadino ha quindi tre possibilità: SI, NO ASTENSIONE, costituzionalmente sancite. Mi auguro quindi che l'Avvocato Brizio prima s'informi meglio e poi permetta (dopo averlo concordato con il Presidente del Quartiere Nord) ad entrambi i Comitati di esporre, alla bisogna, le rispettive posizioni, tutte. Posso quindi affermare Sig. Marconi nella fattispecie della mia doppia posizione di Consigliere di Quartiere e di componente del Comitato per l'astensione di non essere ne incoerente ne discutibile.

Cafè Teologico: “L’aborto non lascia traccia?” - 19 Febbraio 2016 - 22:14

Re: Per Maurilio
Caro Lele premesso che io mi sono fatto un idea, ma vista la delicatezza del tema me la tengo per me. Fare il "furbo" significa, per esempio, giocare con i numeri e porre domande manipolatorie, sicuramente in modo involontario, come la domanda "sarebbe molto diverso se fossero anche "solo" il 20 o 30%?". Certo che non sarebbe diverso, fosse anche solo una, andrebbe aiutata a priori! Il tema è, almeno a sentire chi dice che non esiste, che nessuno ha fatto studi seri in proposito. Serio significa, portare dati, informazioni e metodi di raccolta ed analisi. Sempre secondo chi sostiene la tesi che questa sindrome non esista, per definire in modo corretto una sindrome, non basta che ci sia una sofferenza generica, credo che il 100% delle donne che abortisce soffre, ma è necessario individuare una ben precisa patologia di riferimento. Ad oggi, sembra, che nessuno abbia fatto tutto questo. Tutto qui! Saluti Maurilio

Cafè Teologico: “L’aborto non lascia traccia?” - 19 Febbraio 2016 - 14:09

Re: Scuse e altro
Caro Lele non scusarti per avermi "stuzzicato a tal punto da produrre cotanta risposta...". per me l'aforisma attribuito ad Oscar Wile, "A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio" è un dogma. Se parlo è perchè mi sono informato e mi sono fatto la mia idea. Non mi prolungo, oltre. Come non entro oltre sulla questione dell'embrione, stiamo parlando di filosofia del diritto, troppo complesso fare ragionamenti in questo spazio. Se hai letto bene l'articolo che cito, non si contesta che solo il 62% ne soffre, non fare il furbo Lele, ma come è stato calcolato. Testualmente dice: "Le fonti non sono nominate. Peccato, perché sarebbe stato bello sapere come e chi ha condotto studi del genere e come si è arrivati a queste conclusioni.". Sono due cose ben diverse! Saluti Maurilio

Cafè Teologico: “L’aborto non lascia traccia?” - 19 Febbraio 2016 - 09:06

Scuse e altro
...mi scusi il sig. Rocco se mi sono permesso di esprimere un parere personale non suffragato da studi e/o metanalisi scientifiche... ...mi vien da chiedere scusa anche al sig. Maurilio se l'ho stuzzicato a tal punto da produrre cotanta risposta... ...però, siccome sono sfrontato, dico un'altra cosa, così, tanto per filosofeggiare ancora a vuoto e certo di non arrivare a conclusioni profonde e impensabili tipo "sul lungo periodo non ci sono differenze significative...", ma piuttosto prendendo spunto dalle belle leggi (belle, come spesso capita in Italia, solo sulla carta; ops, un'altra banalità!) citate da Maurilio: secondo me anche l'embrione ha qualche diritto. Concludo chiedendo a chi ne sa più di me come si debbano intendere certe parole e frasi: sindrome=pandemia? (cioè, si vuol dire che tutte le donne ne soffriranno o è contemplato che un certo numero vivano l'aborto senza ripercussioni; Maurilio, se chi contesta la sindrome afferma che "solo" il 62%(!) ne soffre... se così fosse, sig. Rocco, sarebbe sempre sbagliato l'aggettivo "diffusa" per suddetta sindrome? Io non so... sto alle percentuali e ai termini che usate voi... ); lo Stato ... tutela la vita umana dal suo inizio (domanda delle domande: cosa intendiamo per "inizio"?).

Cafè Teologico: “L’aborto non lascia traccia?” - 18 Febbraio 2016 - 23:15

Re: Re: Teologia e aborto?
Caro Lele, ammetto che fino a questa mattina non sapevo neanche cosa fosse la sindrome postaborto, poi mi hai stuzzicato e mi sono informato. Intanto Cinzia Baccaglini non è solo una psicoterapeuta, ma è anche un'attivista "pro life", e non fa nulla per nasconderlo. Poi, ho trovato anche un suo interessante articolo dal titolo: "Fecondazione extracorporea: quali conseguenze?" dove lega la Sindrome postaborto ai pericoli della FIVET (Fertilizzazione In Vitro). Ma la chicca è stata, in un'altra intervista, alla domanda "È vero che in casi di aborto al V o al VI mese i bambini nati vivi ma in gravissime condizioni vengono lasciati agonizzare senza alcuna assistenza su un nudo lettino di ospedale?" la nostra ha risposto: "Mi dicono succeda." SUCCEDA!!!! Ma dove? La legge italiana è chiarissima: "La 194 consente alla donna, nei casi previsti dalla legge (vedi sotto), di poter ricorrere alla IVG in una struttura pubblica (ospedale o poliambulatorio convenzionato con la Regione di appartenenza), nei primi 90 giorni di gestazione; tra il quarto e quinto mese è possibile ricorrere alla IVG solo per motivi di natura terapeutica" abortire al V o al VI è REATO!!!!!!!!! Poi, ho scoperto che c'è chi contesta l'esistenza della cosiddetta sindrome post aborto sulla base di due semplici supposizioni, che cito pari pari: - "Non è corretto parlare di interruzioni di gravidanza come fossero un dominio compatto e come se tutte le donne reagissero allo stesso modo". - "Si afferma che il 62% delle donne che hanno effettuato aborti volontari ...soffre di questa sindrome...Le fonti non sono nominate. Peccato, perché sarebbe stato bello sapere come e chi ha condotto studi del genere e come si è arrivati a queste conclusioni." Se a qualcuno interessa, qui è possibile approfondire: http://www.giornalettismo.com/archives/1165479/la-grande-bufala-della-sindrome-post-aborto/. Mi spiace caro Lele, non sono in grado in affrontare con serenità un tema così complesso, mi sono fatto la mia idea, me la tengo e abbandono la discussione, senza però aver ricordato a chi legge l'articolo 1 della Legge 22 maggio 1978, n.194: - Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio. - L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite. - Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che l'aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite. Saluti Maurilio P.S. Dopo quello che ho letto sul tema, il coro de "I 5 Madrigalisti Moderni", sintetizza il mio pensiero https://www.youtube.com/watch?v=PeiYYGloONs

Cafè Teologico: “L’aborto non lascia traccia?” - 18 Febbraio 2016 - 20:17

Risposta a Lele
Commento quanto più sopra: "Non dico che non ci possano essere le condizioni (abbastanza estreme in verità) che inducano una donna ad abortire, ma se una donna che abortisce non prova nulla dopo averlo fatto, beh personalmente mi fa un po' paura, mi sembrerebbe molto poco umana; non credo proprio sia la stessa cosa di tagliarsi un'unghia o asportare una cisti." Ovviamente conseguenze a breve termine ci sono, e non è certamente una descrizione a cuor leggero ma se si vuole discutere seriamente di un argomente e non per "io penso" o filosofeggiando a vuoto, c'è tutta una bibliografia di studi peer review sull'argomento compiuti su gruppi di donne che hanno abortito (vedi link nel primo messaggio) e che sostanzialmente concordano che sul lungo periodo non ci sono differenze significative tra donne che hanno abortito e donne che non hanno abortito. Ci possono essere certamente casi singoli in cui le conseguenze sono state significative, ma da qua a costituire una diffusa "sindrome postaborto" ce ne corre

Cafè Teologico: “L’aborto non lascia traccia?” - 17 Febbraio 2016 - 19:59

Un'esperta sul nulla
Praticamente un'esperta sul nulla, visto che è la cosidetta "sindrome postabortiva" è un invenzione dei circoli cattolici contrari all'aborto, visto l'inesistenza di studi indipendenti che la provino e il parere delle principali organizzazioni di psicologi e psichiatri (per esempio il parere dell'APA http://www.apa.org/pi/women/programs/abortion/index.aspx)

Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 3 Febbraio 2016 - 10:27

Re: Ok privatamail...
Ciao Hans Axel Von Fersen un forno nuovo molto meno di tua mamma che va a fare la spesa al supermercato in macchina... ti consiglio di andare a vedere gli studi pubblicati sui vari siti.. e in più i forni nuovi si autoalimentano per la gran parte

Forza Italia Berlusconi su situazione politica - 1 Febbraio 2016 - 20:50

Maurilio, un commento che non é da te
Caro Maurilio, lasciati dire che il tuo ultimo commento é imbarazzante. I problemi amministrativi necessitano di una visone politica per una soluzione di lungo periodo, ciò é ovvio. Una visione politica determina come si usano i soldi, per esempio non per costosi e inutili manifestazioni come il giro d'Italia ( oggi non abbiamo nemmeno rendicontazione), non con sperimentazioni che non sono misurabili (frontalieri con le ali o bus gratis il sabato o copertura rogge ecc.) , non con progetti milionari per parcheggi in centro che sono in contrasto con lo stesso PAES che ci é costato 20 mila euro... Una visione politica avrebbe consentito magari di evitare il CEM decidendo che nel lungo periodo é un rischio talmente alto da meritare studi di alternative (visto che era un problema ereditato al 10%) . Una visione politica consente di smettere di prendere in giro i cittadini e dare risposte e trasparenza (vedi mio ultimo post di oggi http://www.verbaniafocuson.it/n541643-domande-difficili-o-risposte-difficili.htm ) . Una visione politica consentirebbe di avere politici seri , che non investono in parcometri nuovi che non tengono conto delle precedenti deliberazioni (ovvero che stampano biglietti validi in tutta la città ) non come quelli nuovi appena piazzati. Marchionini ha vinto elezioni democratiche e fa male il suo compito , quindi può democraticamente andarsene perché le sue scelte sbagliate costano molto care alla città anche se fa di tutto per nascondere i conti (si vedano solo le rendicontazioni del giro d'Italia ). Se la magistratura non é ancora intervenuta ( ma per esempio il tar ha dato parzialmente ragione ad Immovilli) , mica significa che va tutto bene, e di sicuro io ho sufficienti elementi per dire che ciò che ha fatto é più che sufficiente per un giudizio politico (che ha ovvie valutazioni economiche) . E se dopo 2 anni Tradigo, Brignoli , Brezza e Lo Duca evidenziano che le cose non vanno, lo capisce chiunque che il problema non é meramente "amministrativo". Marchionini non ha sbagliato, lei é fatta così , lei (spero in buona fede ) fa ciò che crede giusto, spetta agli altri prendere atto del suo agire. Il PD ha sbagliato dalle primarie di finta coalizione (che subito é svanita) in avanti. Prenderne atto sarebbe utile è salutare. Non esiste l'amministrazione senza politica e viceversa, é assurdo che una persona evidentemente informata come te possa fare questa banalizzazione.
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