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vincitori - nei commenti

Solidarietà all'Assessore - 18 Novembre 2017 - 12:24

Re: Invidia??
Ciao lupusinfabula scusami, perché dovrei esser invidioso? Forse non hai prestato la dovuta attenzione a qualche mio post precedente, dove sottolineavo anch'io il fatto che i penta-grillini, da soli, erano riusciti a tener testa all'intero centro-dx. Questo non vuol dire che chi è il più votato è anche detentore della verità assoluta, oppure che è casto e puro, che ha sempre ragione, a prescindere. Ma poi, perché dovrei pensarla come loro? Non sono uno che si attacca al carro dei vincitori, troppo comodo. Ho già visto in passato cosa hanno combinato Lega & Italia dei Valori, basta così, almeno per me. Non ho detto che i penta-grillini sono la causa di tutti i mali, semplicemente non hanno una ricetta per risolverli, cerca, se ti è possibile, di non travisare sempre i miei commenti.

Minoranze: il Presidente difenda il Consiglio Comunale - 28 Settembre 2017 - 10:11

Re: Re: Re: Re: Re: Re: non so voi..
Ciao robi concordo pienamente con i tuoi commenti. In molti casi trattasi di gente riciclata, salita sull'ennesimo carro dei vincitori (vedi Lega, FI & IdV anni 90): cambia solo la forma, ma la sostanza è la stessa. Paolino non ha tutti i torti, però a volte è un po' troppo sognatore, alla Fico. Comunque, restando in tema "piattaforma Rousseau", dopo l'esperienza del Direttorio (Di Maio, Di Battista, Fico) ora è rimasto solo Robespierre (Di Maio).....

Minoranze: il Presidente difenda il Consiglio Comunale - 26 Settembre 2017 - 13:17

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: l'insostituibile
Ciao privataemail ah, dimenticavo: all'indomani delle elezioni politiche del 2013, nei 2 rami del Parlamento c'erano 10 gruppi parlamentari, oggi 21. Il M5S è stato il partito (perché oramai si sta omologando agli altri) che ha peso più eletti, circa 1/3 al Senato. Quindi nemmeno questo nuova formazione politica è estranea al cambio di casacca: tipica abitudine italiana quello di salire sul carro dei vincitori, finché dura.... Anche a livello locale si è avuta un caso del genere con una migrazione dal M5S verso la Lega Nord. Diciamo che nessuno è immune da questi mali (populismo, demagogia, trasformismo, camaleontismo)!

Paolo Ravaioli nuovo segretario provinciale PD - 3 Marzo 2017 - 15:33

Re: Re: Re: Re: Minoranze
Ciao privataemail beh, cosa dire, anch'io penso che, in fondo, smettere di sognare significhi spesso smettere di esistere. Comunque noto che i denari (causa svalutazione e soprattutto tangenti) sono passati da 30 a 40.... Buono a sapersi! Purtroppo anche i Giuda Iscariota, specie nel M5S, sono aumentati a dismisura: ad inizio legislatura, nel 2013, i gruppi parlamentari erano 10, ora 21; la maggiore diaspora l'ha subita il M5S, visto che al Senato circa 1/3 dei suoi eletti ha cambiato casacca. Fino a quando non cambierà l'italica mentalità di salire sul carro dei vincitori.....

Teatro: "Non ti pago" - 15 Novembre 2016 - 17:02

non ti pago
NOTE DI REGIA PREMESSA I "giochi di sorte" hanno origini antichissime; per correttezza di informazione, occorre dire che l'origine del gioco del lotto si può individuare a Genova, nella prima metà del Cinquecento e consisteva nello scommettere sui nomi dei cittadini candidati a cariche pubbliche. Era un gioco che prevedeva l'estrazione di cinque nomi di candidati che, su un totale di 120 possibili, sarebbero diventati Membri del Maggiore Consiglio della Repubblica. Si chiamava "giuoco del Seminario", presto ai nomi si sostituirono i numeri ed erano previsti estratti, ambi e terni. L'estrazione, con la possibilità per i vincitori di avere benefici economici significativi, avveniva due sole volte all'anno. Verso la fine del Seicento il gioco del Lotto si diffuse a Napoli, che però del gioco è, nell'immaginario collettivo, la capitale indiscussa. Indubbiamente, tutte le derivazioni relative alle indicazioni che nel sogno arrivano a chi gioca, sono di origine partenopea. Tutto ciò avvenne non senza danni. “Il lotto è il largo sogno, che consola la fantasia napoletana: è l’idea fissa di quei cervelli infuocati; è la grande visione felice che appaga la gente oppressa; è la vasta allucinazione che si prende le anime. […] Il popolo napoletano non si corrompe per l’acquavite, non muore di delirium tremens; esso si corrompe e muore pel lotto. Il lotto è l’acquavite di Napoli.” (da Il ventre di Napoli, di Matilde Serao 1884). Nel 1891, ne "il paese della cuccagna", la Serao prese in esame i danni morali, sociali, economici e psicologici che il gioco del lotto aveva apportato alla società napoletana: un gioco che, con la chimera di fare arricchire in beni materiali, finisce col fare perdere tutto ciò che il poveretto di turno possiede poiché egli,sfidando la propria sorte e sperando di essere sostenuto dalla Dea Bendata, punta tutti i suoi beni in assurde scommesse. LO SPETTACOLO Oggi, che il gioco d'azzardo patologico rovina un numero impressionante di esistenze, con continue sollecitazioni che entrano nelle case turbando e distruggendo la vita di moltissime famiglie, il "Non ti pago" di Eduardo riporta ad un mondo nel quale l'estrazione dei numeri vincenti avveniva una sola volta la settimana... un mondo quasi idilliaco, se rapportato al nostro... un mondo in cui il banco lotto di Ferdinando Quagliolo appare come un'artigianale "fabbrica dei sogni", che ingloba la vita del protagonista,che ha ricevuto in eredità dal padre la proprietà di un banco Lotto a Napoli. Ferdinando si ostina ad inseguire la fortuna interpretando nottetempo le forme delle nuvole, appollaiato sul tetto di casa insieme al fedele e squinternato Agliatiello. Ferdinando è un insieme di testardaggine, fatalismo, ottimismo, rabbia e speranza. Straordinariamente sfortunato, non ne azzecca una, ma ci riprova sempre. La moglie Concetta lo rimprovera di continuo e lui si accanisce sempre di più. La figlia Stella frequenta un giovane sfacciatamente fortunato, che appena chiude gli occhi viene visitato da defunti che gli consegnano numeri che puntualmente escono e per questo Ferdinando soffre di un'invidia che definisce "sete di giustizia". Quando il giovane Mario vince una cifra esorbitante grazie a quattro numeri che gli sono stati portati in sogno dal padre di Ferdinando, tutto si complica. "Non ti pago", dichiara il proprietario del Banco Lotto... e da lì, ricerca di giustizia umana (con l'avvocato Strummillo) e divina (con don Raffaele), tensione familiare, figlia piangente, domestica sull'orlo di una crisi di nervi, moglie alla perenne ricerca di una possibile pace, vicine di casa accusatrici, una stiratrice sognatrice a sostegno della tesi del protagonista, aiutante di casa e bottega, che cerca nel vino la soluzione a tutto o quasi, maledizioni che raggiungono il bersaglio e affliggono una desolata zia; il tutto in un crescendo paradossale che arriva a rasentare la tragedia.

La lapide del battello "Genova" - 6 Novembre 2016 - 19:20

Re: ...la storia la fanno i vincitori...
Ciao Maurilio,da quello che ho sentito dire da nonni,vecchi,anziani,genitori,e poi,da quei documentari che npassano ,direi,quotidianamente sulle tv e su internet(i canali ''storici e le rubriche,ormai si sprecano),non direi prorpio che ''un manipolo'' fosse col ''male''.Mi sembra che le piazze fossero stracolme e che ad ogni ''dichiarazione'' un boato seguisse......poi,se vogliamo dire che c'era opposizione,questo e' normale....e diciamo anche che ,alla fine della guerra,erano tutti ''rossi'',ed anche questo e' normale,direi...............non sono proprio d'accordo sul fatto che la storia la scrivano i vincitori ,molte volte il ricordo dei ''vinti'' ha sovvertito poteri che pensavano di essere solidissimi,solo questione di tempo.........che e' sempre galantuomo.......salut

La lapide del battello "Genova" - 6 Novembre 2016 - 12:23

...la storia la fanno i vincitori...
...la storia la fanno i vincitori, questo vale per tutte le guerra! Che ancora oggi ci sia qualcuno, spero senza secondi fini, che si metta a fare la conta dei morti da una parte e dall'altra mi sembra ridicolo, triste e fuori tempo, sempre che non ci siano secondi fini (lo ribadisco, non si sa mai!)! Detto questo, il concetto di parte sbagliata, che piaccia o no, nasce dal fatto che il legittimo governo italiano, pur tra molti errori, cinismo e viltà, prese una decisione, giusta o sbagliata che fosse. Pochi, decisero di non seguire questa strada, trascinando un paese nella guerra civile. Voler far ricadere la responsabilità dei morti del battello Genova sugli alleati, è un'altro atto di viltà! La responsabilità è di chi si schierò contro il governo legittimo! E' giusto ricordare i morti, ma questo non deve essere un paravento per non riconoscere le vere responsabilità! Saluti Maurilio

Rimborsopoli: 10 condanne e 15 assoluzioni - 10 Ottobre 2016 - 12:04

Re: sinistro
Ciao Danilo Quaranta no, a Verbania c'è stato un passaggio dal M5S verso di voi. Si trova un po' di roba dappertutto: anche da voi in passato, quando eravate sul carro dei vincitori, era così, poi è stata fatta sparire col nuovo corso. Su chi gestisce meglio, beh, ho seri dubbi, visto che non potresti esser obbiettivo...

PD: futuro dell'ex casa della gomma e Palazzo Pretorio - 4 Maggio 2016 - 22:16

Arriva il ricorso
Come previsto i vincitori del bando hanno, giustamente, presentato ricorso . Ora vedremo se, come ha detto il Sindaco , a loro spetta esclusivamente il rimborso dei bolli e certificati vari presentati. A mio parere l'affare si complicherà parecchio con relativi oneri a nostro carico .

Ex Casa della Gomma, revocata la delibera di vendita - 27 Aprile 2016 - 21:51

Fare i conti senza l'oste
Tutto risolto con una delibera? Speriamo , ma temo che stiano facendo tutto senza calcolare il possibile ricorso dei vincitori del bando. Alla prossima puntata della storia infinita.

“Diario dall’Istria” - 7 Febbraio 2016 - 14:06

Cesare e la gente
Hai perfettamente ragione Cesare, conosco bene quei posti e quella gente: occhi terrorizzati quando, fino a pochi anni fa, accennavi a Goli Otok o Sveti Grgur; ormai anche i loro giovani di questi fatti sanno sempre meno. Purtroppo la storia la scrivono sempre i vincitori e la voce dei vinti non vuole sentirla nessuno, in particolar modo noi italiani, specialisti nel salire sempre all'ultimo minuto sul carro dei vincitori, sputando su quelli che fino al giorno prima avevamo osannato!

Virtus Verbania - Baveno 1 - 1 - 24 Agosto 2015 - 16:17

acidini
Vabbè, io l abbonamento l ho fatto subito cosi Andre e paolino non diranno che sono salita sul carro dei vincitori..

Forza Italia su mancata raccolta rifiuti - 5 Maggio 2015 - 14:44

servizio effettuato
La raccolta è stata eseguita il giovedì pomeriggio, i signori soci (sindaci) al posto di giocare alla guerra e cercare di passare per vincitori, dovrebbero avvisare i cittadini dei vari passaggi visto che le date le sanno dall'inizio dell'anno.

Fronte Nazionale: "25 Aprile Festa o Ricorrenza?" - 23 Aprile 2015 - 09:16

Ricordiamoli
Sono d'accordo su ciò che ha detto Giovanni e non lo ripeterò ! Noi dobbiamo ricordarli per non commettere più gli stessi errori . Commessi anche dai vincitori . Quello che ora possiamo capire , che anche chi ha perso , infondo è stato liberato , liberato da una ideologia che lo aveva reso crudele , venduto alla Germania e ai suoi orrori ! Tutti devono festeggiare la liberazione , il ricordarli è anche una cosa intima , in queste giornate , una preghiera per tutte le donne e gli uomini caduti .

Immovilli su Con.Ser.Vco - 1 Aprile 2015 - 06:29

Strategie aziendali e modernità
Mi dissocio da ogni commento relativo alla sintassi che, a mio modesto parere, non sono serviti certo ad arricchire la discussione, mi complimento invece con il signor Immovilli per aver informato la cittadinanza sulla questione in oggetto. Una riduzione delle spese pari a 860 mila euro rappresenta un ottimo obiettivo aziendale, anzi è il segnale chiaro che esiste una volontà di razionalizzare le risorse per poter pesare meno, in termini di tassazione, sulle casse comunali. Il fatto che questa cifra sia in parte costituita dai premi produzione ai dipendenti, non deve scandalizzare, si tratta infatti di una cifra spropositata che probabilmente viene distribuita a pioggia sui collaboratori senza tenere conto del reale impegno fornito dal singolo dipendente. I collaboratori della ConSer.Vco, per recuperare tale entrata extra, potrebbero avviare un progetto interno di differenziazione spinta e, proprio attraverso il guadagno sulle materie prime recuperate e vendute, ripagarsi quel premio di produzione, questa volta, davvero guadagnato. Ringrazio Immovilli per la segnalazione e spero che i quadri dirigenti della ConSerVco prendano sul serio la mia proposta, sarebbe l'unica strada perché tutti, compreso l'ambiente, ne uscirebbero vincitori.

Lettera aperta Fronte Nazionale: risponde il sindaco - 26 Marzo 2015 - 11:06

vincitori e vinti
Secondo il mio punto di vista Pansa, nei suoi libri, scrive in maniera avvincente, con un linguaggio semplice e diretto che permette una facile comprensione di fatti storici. Detto questo, nella nostra lettera si chiedeva al Sindaco di riconoscere che tutte le donne, indipendentemente dallo schieramento (molte non erano neppure schierate) sono state oggetto di violenza inaudita e proprio per questo, meritevoli di rispetto ma, evidentemente, esiste solo una verità assoluta, retaggio del fatto che la storia è scritta dai vincitori e non dai vinti.

Lettera aperta Fronte Nazionale: risponde il sindaco - 25 Marzo 2015 - 08:43

Ci scusi la Signora sindaco
Mi perdoni il Sindaco se abbiamo osato rubarLe tempo prezioso su argomento di poco conto. Ci dice che ha letto con"viva attenzione" la lettera aperta , ma su questo abbiamo molti dubbi. Troppo attenta ai sottili “distinguo”, non si è accorta infatti che la lettera era inviata al Sindaco di Verbania e non al presidente dell'ANPI; che si riferiva alle finalità della Festa della Donna , 8 Marzo, e non al a quelle del 25 Aprile; che non si chiedevano revisioni di giudizi storici ma, nell'ambito del ruolo della donna nella vita e nella storia, un sacrosanto riconoscimento a tutte le donne che, assolutamente prive di colpe, sono state vittime della barbarie che acceca gli uomini,vincitori e vinti a ragione o no, coinvolti nelle guerre civili. Non basta riconoscere, come fa il Sindaco, che ci sono state omissioni nello scrivere la Storia, che è necessaria “una revisione senza revisionismi” ed è ridicolo invocare il monopolio della memoria all' Italia Repubblicana ed antifascista. La memoria stampa i ricordi, belli e brutti, nella mente di tutti gli uomini e appartiene a tutti o a nessuno. Ma sono parole al vento. Ci scusi Signor Sindaco. Giorgio Tigano.

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 22 Marzo 2015 - 11:54

X Letizia
Antifascista, anticomunista, antiqualcosa. L'importante per Lei è essere contro, avere un nemico da combattere con tutti i mezzi. Io al contrario sono per qualcosa, sempre tenendomi il diritto di criticare quello che non mi garba. E il periodo della resistenza non mi garba come è raccontato dalla parte dei "vincitori". Poi ciascuno la pensi come vuole. Certamente non prendo lezioni di democrazia da questa sinistra itali-diota, ipocrita e razzista verso gli italiani che vorrebbe impedire a chi la pensa diversamente di esporre liberamente le proprie opinioni. E il vero problema è che questo retaggio culturale nasce proprio dalla resistenza, in cui i buoni erano solo i partigiani e i cattivi solo i fascisti. Oggi i buoni sono la sinistra e i cattivi tutti quelli che non sono di sinistra. Una battaglia che cerca sr4mpre un nemico, come chi non paga le tasse. Chi non ricorda l'esilarante ex ministro dracula che intervistato dichiara tronfiamente che l'evasione è di sinistra e il giorno dopo il compagno Gino Paoli viene indagato per evasione? Crollate le ideologie utopiche su cui si fondava la resistenza sono rimasti solo cocci di livore e odio da scaricare su chiunque non faccia parte del club delle "vedove rosse". Evasori, liberisti, banche, imprenditori, cittadini che usano la legittima difesa, chi critica l'immigrazione, renziani. Come diceva quello: resistere, resistere, resistere. L'importante è avere qualcuno da odiare.

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 22 Marzo 2015 - 01:32

Al Sig. Tedesco
Sig Tedesco la scusa che la guerra è finita a Maggio è la foglia di fico con cui si cerca di giustificare inutili uccisioni. Nel Verbano tutto è finito il 26 aprile e successivamente sono state ammazzate diverse decine di persone , tra cui civili. Le fucilazoni di ragazzi in divisa tra Unchio e Cossogno le dicono niente ? Perche negare la storia ? Porcherie ne state fatte da una parte e dall'altra. questa è la verità ampiamente documentata . Ripeto. meglio piantarla e fare la pace una volta per tutte. La storia la scrivono i vincitori. Questa è un altra Verità . Oggi noi Italiani plaudiamo la Fanfara dei bersagleri e non ci ricordiamo che commisero, negli anni seguenti L'Unità d'Italia stragi e atrocità riprorevoli . Quando ci comporteremo tutti da uomini liberi di ragionare ?

"Patetico il commento del Segretario Verbanese della “Lega Nord” De Magistris" - 21 Febbraio 2015 - 17:47

x rosso 2015
prima di tutto bisogna avere il coraggio di firmarsi quando si scrivono certe cose per quanto mi riguarda non mi sono ricandidato in disaccordo con i vertici locali perchè ero contrario a qualsiasi alleanza se dovevamo perdere era meglio farlo da soli visto quello che era successo ed in secondo luogo già in precedenza avevamo perso consiglieri saliti all'ultimo sul carro dei vincitori e quando si è compilata la lista con i famosi indipendenti che usano quella parola per essere liberi di andare dove vogliono una volta eletti ho preferito farmi da parte. però ribadisco mi da fastidio questa vigliaccheria di nascondersi dietro pseudonimi non è da uomini liberi o forse in questo caso donnne.....vero?
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