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autonomia - nei commenti

M5S su Scienze Umane e Sociali - 17 Gennaio 2014 - 18:16

Perché
Scusate,io provo a tradurre in parole più comprensibili ai non politici e ai non addetti ai lavori ciò che è scritto in questo articolo. Mi sembra di aver capito che il trasferimento sia voluto per evitare la perdita di autonomia del ex liceo Cavalieri utile per poter dare qualche inutile stipendio tra le alte sfere del mondo scolastico con i costi relativi a carico dei cittadini. Ditemi se sbaglio

Scienze Umane Sociali: Borghi in parlamento - 16 Gennaio 2014 - 18:30

Primi in Piemonte ...
Lo spostamento del SUS viene motivato con la completa saturazione degli spazi del “Cobianchi” e la graduale attivazione del Liceo Scienze Umane al “Cavalieri” consentirebbe a questa scuola di raggiungere la soglia minima di 600 alunni recuperando in tal modo la piena autonomia come istituzione scolastica. : Una scelta Logica ,razionale e di compromesso che non penalizza nessuno e dove vincono tutti : Cavalieri e Cobianchi. Non va dimenticato inoltre che il Cavalieri è primo in Classifica INVALSI per il Piemonte. Forse questo dà fastidio a taluni?

Diego Brignoli: ripensare la TARES - 11 Dicembre 2013 - 14:00

poche le armi?
Poche le armi in dotazione alle amministrazioni locali? basta disubbidire, basta dire dei no, basta rivendicare la propria autonomia amministativa ed impositiva locale: certo non un solo e piccolo comunello, ma una rivolta totale di tutti comuni costringerebbe l'amministrazione centrale a più miti consigli: forza signori, fateci vedere che avete la schiena dritta e non vi mettete a 90 gradi di fronte al potere centrale!

Quante aziende come la Dremar? - 24 Ottobre 2013 - 07:07

Provincia
La povertà attuale della Provincia non fa altro che ribadire ciò che molti immaginavano già: un ente passacarte del potere centrale, inutile e costoso; un distributore di cariche e di posti di lavoro spesso legati alla politica (del padre, dello zio, dell'amico, del sodale...). Un ufficio di rappresentanza e di disbrigo pratiche sarebbe bastato, ma non avremmo avuto presidente, assessori, dirigenti, sottodirigenti... Eppure, chi volle il VCO, anni fa, diceva che sarebbe stato il piedestallo per un futuro di autonomia forte del VCO. E adesso non ha nemmeno i soldi per i propri cittadini... che tristezza!

CEM: petizione contro - 30 Aprile 2013 - 11:56

Il CEM e l'urbanistica
Premetto che l'ubicazione del CEM all’arena non mi ha mai entusiasmato anche se il sito è molto affascinante e l'opera (ben progettata da Arroyo) ben identifica e caratterizza un luogo cardine tra Intra e Pallanza considerato dai pochi progetti urbanistici sviluppati a Verbania (vedere la mostra in corso all'Archivio di Stato) area di cerniera da sviluppare, erano però altri anni….. Trovavo l'ubicazione di piazza f.lli Bandiera molto calibrata al fine di riqualificare la piazza e tutta la Sassonia con un'opera importante che diventava la “scusa” per un intervento di qualificazione ormai necessario da anni dopo la demolizione del vecchio macello. Lo sviluppo e la flessibilità del nuovo CEM naturalmente supera i limiti del progetto previsto dal concorso dove ci si limitava a due sale non utilizzabili al di la del teatro e del cinema, la soluzione all’arena da questo punto di vista ha una marcia in più, sia dal punto di vista convegni o eventi sia per spettacoli all’esterno. La situazione parcheggi credo sia un falso problema, viste le distanze…. Chi non ha mai fatto almeno un km a piedi andando a vedere uno spettacolo all’Arcimboldi di Milano…… Il post però mi permette di fare almeno due riflessioni: La prima in merito al brutto vizio dei governi e delle amministrazioni di predisporre progetti, appaltare lavori, affidare incarichi, pagare il tutto con i nostri soldi, e poi….. con estrema semplicità l’amministrazione che ti sostituisce decide di buttare via tutto e ricalibrare o riformulare una nuova soluzione spendendo altri soldi…… il tutto perché il progetto vecchio rappresenta la vecchia amministrazione e il portarlo a temine avrebbe dato lustro e prestigio a questi!!!!! La seconda è riferita ormai alla divenuta inutilità della pianificazione urbanistica, in quanto tutte queste opere (importantissime) nascono in siti dove il pianificatore aveva previsto tutt’altro, e con operazioni di varianti si modifica in maniera semplice e senza il dovuto “progetto” la destinazione di un’area. In poche righe capisco che un argomento come questo non può essere trattato ma mi viene da scrivere una cosa semplice: prima di intervenire in questo modo sarebbe a mio parere da rendere obbligatorio: • L’impossibilità di modificare/cancellare un progetto approvato, finanziato e avviato da una precedente amministrazione; • L’impossibilità di variare una previsione di piano urbanistico (di questa portata sociale) senza una revisione sostanziale della pianificazione a cura del redattore del piano stesso. Concludo ricordando che l’urbanistica non può essere considerata “partecipata” come si sta scrivendo ultimamente su articoli e blog, l’urbanistica è piuttosto complessa e non può essere frutto di scelte da “referendum”, chi decide deve avere competenza e in fase dei progettazione considerare una infinita serie di vincoli, pro e contro. E’ bello vedere gruppi che si confrontano e sollecitano una loro soluzione, ma queste persone possono solo essere una delle basi di nozione per un professionista che in assoluta autonomia sia politico che sociale definisce un piano di REGOLE e non un piano di UMORI o RAPPEZZI, Verbania in questi anni si distingue per i piani non di progetto ma di rappezzi, speriamo in futuro di concentrarci sul “PROGETTO”.
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