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riqualificazione - nei commenti

Comunisti Italiani su dimissioni Zacchera - 18 Aprile 2013 - 17:54

Gentile Benito Rizzo
Temo non abbia provveduto a leggere il link, magari il copia incolla non é semplicissimo quindi provvedo a riportare integralmente l'articolo in cui si evincono chiaramente i costi del CEM a carico della città ( p.s. Complimenti per le articolate e complesse argomentazioni) :) : PdL e Lega Nord ripetono ossessivamente la bugia del centro eventi “che non ci costerà nulla“. E invece il mastodonte dell’arena costerà al Comune almeno 4,8 milioni di euro, quando il teatro in piazza F.lli Bandiera sarebbe costato alla nostra città solo 100.000 €. I fatti di queste ultime settimane legati alla vicenda del teatro/centro eventi (le procedure di assegnazione dell’appalto integrato, i volantinaggi del Comitato per l’ex Sociale di Pallanza, il degrado progressivo dello spazio dell’arena e la vendita all’asta di arredi e attrezzature, le valutazioni critiche dell’imprenditore Scolari) hanno dato nuovo alimento allo sconcerto di moltissimi verbanesi per un’opera che l’Amministrazione Comunale vuole imporre alla città. Senza consenso e senza confronto. A VERBANIASETTANTA giungono numerose richieste di chiarimento su un paio di questioni che si possono così riassumere: davvero, come dicono sindaco e Giunta, il teatro-centro eventi non costa nulla al Comune? davvero, se si fosse proseguito con il progetto di teatro di piazza F.lli Bandiera, il Comune avrebbe dovuto metterci 6 o 7 milioni? La prima mistificazione stata più volte ripresa da Zacchera sulla stampa locale. Ecco, a mo’ di campione, un paio di recentissime dichiarazioni a Vco Azzurra Tv:“i 18 milioni di euro ci vengono regalati per realizzare quel progetto, altrimenti li perderemmo…. Se avessimo dovuto mettere dei soldi per la realizzazione del centro eventi avremmo avuto il peso dei costi di ammortamento, ma a noi non costa farlo…”. Naturalmente si tratta di affermazioni false. I 12,8 milioni di fondi europei e regionali del PISU potevano essere utilizzati per finanziare numerosi altri progetti di riqualificazione urbana, ma la Giunta PdL/Lega Nord non ha mai voluto discuterne: né in Consiglio Comunae, nè con i cittadini. E’ poi totalmente falsa l’affermazione riferita al centro eventi, secondo cui “a noi non costa farlo”. Il progetto definitivo fissa a 16.950.000 il costo dell’opera (di una parte, e non di tutta l’opera!); questa somma viene finanziata con risorse diverse (leggi qui, a pag. 5), di cui 3,8 € di fondi comunali (2 milioni di canoni anticipati della concessione del gas metano, 845.000 € di mutuo, 200.000 € di avanzo di amministrazione, 745.000 € dalla vendita di un immobile) che avrebbero potuti – tutti! – essere utilizzati per altre opere o servizi. Ma non è finita: fuori dal Quadro Economico del progetto il Comune ha già speso in questi due anni un altro milione di euro per mandare via il gestore dell’arena (290.000 €), per comprare dal demanio l’area (500.000 €) e per avviare la bonifica dei terreni (200.000 €). Quindi dei 18 milioni di spesa certa per il CEM, il Comune di tasca sua ne ha già messi 4,8, pari al 26% del costo. Attenzione però: del costo (sotto) stimato ad oggi. Quale sarà il costo finale e chi ci metterà i dindini, lo vedremo tra un po’ d’anni. Seconda mistificazione della Giunta: “il teatro in piazza F.lli Bandiera sarebbe costato al Comune 6/7 milioni di euro”. Seconda totale falsità. I 10 milioni del Pisu assegnati al centro eventi avrebbero potuto essere utilizzati (e in maniera molto, molto più appropriata!) per il recupero e la riqualificazione delle piazze Mercato e F.lli Bandiera mediante la ristrutturazione dell’ex Camera del Lavoro, la realizzazione del nuovo teatro e la creazione di un parcheggio interrato di 70 posti-auto. Era il progetto Arroyo 1: spesa totale di 13,6 milioni di euro. Con i 10 milioni del Pisu, i 2,8 della Fondazione Cariplo e i 700.000 € della Regione Piemonte (totale: 13,5 milioni), il Comune avrebbe dovuto metterci la differenza: 100.000 €! In conclusione: la follia del centro-eventi all’arena cos

"Che fine ha fatto la variante alla statale 34?" - 26 Marzo 2013 - 11:16

riqualificazione STRADA STATALE 34
il progetto e' nato nel 2002 dopo la frana di Cannero che ha determinato la interruzione della SS 34. Prevedeva la costruzione di due gallerie, simili a quelle realizzate dal Cantone Ticino a Brissago e Locarno, in funzione di circonvallazione dei due abitati. Nei tratti corrispondenti l'attuale SS sarebbe diventata provinciale e, escludendo il traffico di passaggio, avrebbe fortemente valorizzato le caratteristiche ambientali e turistiche dei due paesi .Il progetto era stato presentato all'Anas che l'aveva inserito nel piano triennale delle opere , prevedendo anche l'allargamento e la riqualificazione e la messa in sicurezza dell'intero percorso della 34 da ghiffa al confine.Lo stanziamento previsto e allora disponibile era di 100 milioni di euro. Naturalmente, la proposta si e' scontrata con i micro interessi locali e la speculazione politica. E' bastato che un comitato di una ventina di persone che difendevano solo i loro interessi personali protestasse, sdraiandosi sulla strada, che un progetto che avrebbe portato sicurezza, valorizzazione turistica e occupazione andasse in frantumi. Cio' grazie al sostegno di una politica che fa costantemente opposizione fregandosene dell'interesse comune.

CittadiniconVoi: Bene la riqualifica di Villa Simonetta - 17 Ottobre 2012 - 17:09

Potrei sbagliare, ma
Mi piacerebbe essere in errore, sta di fatto che ho commentato questa notizia in un post su Verbania focus on http://verbaniafocuson.wordpress.com/2012/10/06/notizia-di-regime-come-il-nulla-puo-accomodare-il-potere-un-esempio/ La questione é che il vero degrado , la vera riqualificazione, poteva essere affrontata col PISU, invece si è scelto di fare fuffa, di rendere politica di infimo livello una grande occasione per la città . I soldi di questo bando dubito arriveranno a Verbania, ma ripeto: spero di sbagliarmi.
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