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Rilancio produttivo intesa tra Regione e Provincia

Protocollo d’intesa tra Regione e Provincia del Verbano Cusio Ossola per quote di bandi – dal valore di 3 milioni e mezzo di euro – riservate all’innovazione, internazionalizzazione delle aziende del VCO e all’insediamento di nuove imprese.

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Rilancio produttivo intesa tra Regione e Provincia
“L’accordo tra la Regione e la Provincia non è un privilegio che il Governo regionale offre al territorio del VCO, ma è una giusta attenzione indirizzata verso un’area importante del nostro Piemonte che ha bisogno di un concreto sostegno, un supporto per delineare le attività e le azioni più urgenti che permettano una ripresa economica del territorio stesso, passando prioritariamente dalla difesa dei posti di lavoro”.

Il Governatore del Piemonte Roberto Cota spiega così il senso del protocollo d’intesa tra la Regione e l’Amministrazione Provinciale del VCO firmato oggi a Verbania con il Presidente Massimo Nobili, alla presenza dell’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico Massimo Giordano, di parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali.

“Rilancio produttivo e reindustrializzazione del VCO - ha aggiunto Cota - sono gli obiettivi che ci siamo dati e sui quali non possiamo lesinare sforzi, compatibilmente con le risorse oggi disponibili.
Noi facciamo la nostra parte come Regione Piemonte, ma chiediamo anche agli altri attori, Governo in primis, di dare ascolto a un territorio che ha bisogno di atti tangibili e non di sterili e vane promesse”.

In termini pratici l’accordo prevede che la Regione Piemonte per attuare quanto sottoscritto utilizzi risorse per 3,5 milioni di euro.

“Sono risorse – ha spiegato l’Assessore Giordano – che riguardano misure previste dai nostri piani strategici sull’occupazione, sulla competitività e sull’internazionalizzazione. In particolare sono misure per il sostegno all’innovazione delle PMI, e per l’internazionalizzazione in entrata e in
uscita. Il lavoro è ad ampio spettro e va dall’impulso all’internazionalizzazione ai progetti dimostratori, dalle aggregazioni fra imprese agli interventi di semplificazione, dalle rinnovate politiche a sostegno di poli e piattaforme ai laboratori aperti, dalle smart&clean technologies alla deindustrializzazione. Insomma tutto quello che serve per sostenere una vera e propria spinta verso il rilancio del tessuto economico del VCO”.

“Questo protocollo – commenta il Presidente della Provincia Massimo Nobili che condivide questo risultato con tutta la Giunta – è frutto di una stretta collaborazione con la Regione Piemonte attenta alle specificità di questa nostra Provincia montana e di confine, dove la negativa congiuntura economica ha avuto a oggi conseguenze tali da motivare il riconoscimento di stato di crisi complessa, come già deliberato dalla Giunta del Presidente Cota. Il prossimo passo sarà ottenere lo stesso riconoscimento a livello ministeriale per poter implementare quel piano strategico per la ripresa produttiva del VCO che è l’esito di un lavoro di squadra con le parti sociali e le realtà istituzionali e imprenditoriale del territorio, che deve proseguire per rendere stabile una collaborazione che si è dimostrata proficua”.

“Va poi detto – ricorda il Presidente Nobili – che alle misure negoziate a favore della realtà imprenditoriale del VCO, per complessivi 3,5 milioni di euro, si uniscono altri due percorsi che riguardano la filiera del legno e l’efficientamento energetico degli immobili provinciali, in particolare, le scuole superiori, per un valore globale di due milioni”.

“Evidenza che il territorio del Verbano Cusio Ossola sia in una situazione in cui risultano indispensabili incentivi come quelli al centro di questo protocollo sono i dati appresi dall’INPS. Nel VCO – fa sapere l’Assessore provinciale alle Attività Produttive Marcella Severino – sono 35 mila in fase attiva le persone iscritte all’Istituto Nazionale Previdenziale, 53.000 – su una popolazione di 160 mila – le pensioni erogate. 40.000 la forza lavoro potenziale (tra impiegati e impiegabili); 5.000 sono i frontalieri, 6.000 coloro che sono impiegati fuori Provincia e 2.000 coloro che, non residenti, lavorano nel VCO, essenzialmente per occupazioni stagionali. Emerge con chiarezza dunque come le misure riservateci dalla Regione siano importanti per sbloccare le capacità di impiego di questo nostro territorio: ora tocca alle aziende – anche attraverso le loro associazioni di categoria – farsi avanti per verificare la possibilità di poter avvalersi di questa opportunità”.
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