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Messa Quattromila con i Crodaioli

Lo scorso fine settimana è stato segnato dalla presenza del Maestro Bepi De Marzi e i suoi “Crodaioli” tornati ai piedi del Monte Rosa per celebrare i venticinque anni della “Messa Quattromila” composta da De Marzi e dedicata al Monte Rosa.

Macugnaga
Messa Quattromila con i Crodaioli
Sabato sera, una chiesa parrocchiale gremitissima, ha accolto il Concerto dei due cori, “Crodaioli” e “Monterosa”. Canti emozionanti, scritti e musicati dal Maestro De Marzi e debutto ufficiale di “Passeremo il Rosa” dedicata alla Est del Rosa con i riferimenti alla Cresta del Poeta, al Canalone della Solitudine, alla Santa Caterina.

«Le indicazioni me le ha fornite l’amico Teresio Valsesia, ma musicalmente i riferimenti hanno subito i necessari aggiustamenti». La serata si conclusa con “Signore delle cime” cantata da tutti i presenti, sotto la direzione del Maestro Enrico Micheli con Bepi De Marzi all’organo.

Il giorno seguente, sui verdi pascoli della Pedriola, è stata celebrata la “Messa Quattromila”. Presenti un centinaio di coristi (Crodaioli – Monterosa - La Rocca di Arona, Mottarone di Stresa, Valgrande di Cambiasca, Valle Vigezzo, ANA Domodossola e qualche elemento di altri cori lombardi) sotto la direzione di Bepi De Marzi. La celebrazione eucaristica è stata officiata dal Padre Comboniano don Piero Gianola, guida spirituale dei “Crodaioli”.

Momenti di grande emotività, da pelle d’oca. Le note delle diverse melodie si sono diffuse nella conca verdeggiante e poi su verso il ghiacciaio, verso le vette più volte magnificate sia da don Gianola sia da Bepi De Marzi. Fra i canti è stato riproposto “Passeremo il Rosa”, coro a una voce ma De Marzi ha detto: «Torneremo a cantarla quassù e la presenteremo armonizzata a quattro voci. Adesso va bene così, è stata composta in fretta prima di venire a Macugnaga».

Al termine della funzione religiosa il coro “Monterosa” ha offerto a tutti i presenti l’aperitivo e poi “rancio” preparato dagli attivissimi Gruppi Alpini della Valle Anzasca, coordinati dal Delegato d’Anzasca, Remigio Foscaletti.
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Foto Antonio Bovo



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