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Progetto didattico per prevenire i rischi naturali

I rischi naturali: una questione educativa. Gli alunni della 5° A delle scuole Milani di Domodossola ‘geologi per un giorno’ in Provincia grazie a un percorso didattico promosso con fondi regionali dagli Assessorati all’Ambiente, Difesa del Suolo e Protezione Civile.

Verbania
Progetto didattico per prevenire i rischi naturali
I disastri naturali sono la conseguenza dell’evoluzione del pianeta. I loro effetti e i danni conseguenti sulle attività umane possono essere limitati, diminuendo i fattori esposti al rischio e realizzando opere di protezione adatte, ma come testimoniano il recente terremoto dell’Emilia e gli eventi alluvionali che nel novembre scorso hanno colpito Liguria e Toscana, la sicurezza assoluta è un obiettivo difficile da raggiungere, nonostante il progredire delle tecniche di indagine, di monitoraggio, di pianificazione e di intervento.

Ecco allora che la prevenzione diventa una questione educativa di primaria importanza. Occorre infatti imparare a osservare e a conoscere il territorio e le sue trasformazioni nel tempo come prima azione di prevenzione, per poter vivere e gestire consapevolmente l’ambiente che ci circonda e i suoi pericoli.

Partendo da questa consapevolezza, la Provincia del Verbano Cusio Ossola (Assessorati Ambiente, Difesa del Suolo e Protezione Civile), ha intrapreso nel 2011-2012 un percorso didattico sperimentale con le scuole medie ed elementari del territorio volto proprio a promuovere la cultura della conoscenza e della prevenzione dei rischi naturali. L’attività è stata finanziata dalla Regione Piemonte nell’ambito dei Programmi In.F.E.A. (Informazione, Formazione, Educazione Ambientale) ed ha previsto la formazione degli insegnanti e degli educatori ambientali coinvolti, oltre alla progettazione e all’attuazione di percorsi didattici per gli alunni, basati sull’esperienza diretta, con lezioni frontali, escursioni e laboratori.

All’iniziativa, curata con l’ausilio del geologo responsabile del Servizio Difesa del Suolo della Provincia, dott. Maurilio Coluccino, della dott.ssa Luisa Erra del Settore Ambiente e dell’architetto Graziella Vallone del Servizio Protezione Civile, hanno partecipato Istituti scolastici di Domodossola, Gravellona Toce, Omegna, Cannobio, Verbania e Ornavasso, accompagnati nel percorso da diversi educatori ambientali.

I progetti sviluppati hanno affrontato, in chiave educativa, le problematiche legate al dissesto idrogeologico e all’uso sostenibile del territorio, ai terremoti e alla natura del substrato su cui si costruisce. Per ogni grande tema si è tentato di far conoscere e sperimentare gli ambienti geologici dove si sviluppano i principali fenomeni pericolosi, le tecniche base di rilevamento, le modalità con cui si valuta il rischio e le misure di prevenzione che si possono attuare per salvaguardare la viabilità, gli insediamenti civili e produttivi, promuovendo, inoltre, i comportamenti individuali e collettivi da adottare in occasione di situazioni critiche.

Nella fase conclusiva del progetto alcune scuole hanno visitato gli uffici, i laboratori di cartografia e geologia e il Presidio regionale della Protezione Civile presso la sede della Provincia, per poter fare un’esperienza da “geologo per un giorno”: giovedì scorso i bambini della classe quinta A della scuola elementare di Domodossola Lorenzo Milani, accompagnati dalla maestra Marinella Stefanoni, dopo aver seguito un percorso educativo di due mesi dedicato ad approfondire i rapporti storici e attuali della loro città con le piene del torrente Bogna, hanno potuto effettuare in Provincia prove di resistenza dei campioni di roccia raccolti e catalogati nelle escursioni, esercizi di cartografia con l’uso di foto aeree e toccare con mano i mezzi e le attrezzature utili alle emergenze e al soccorso di protezione civile.

Molta è stata la curiosità dei bambini per il terremoto del 29 maggio, che ha costretto all’evacuazione la loro scuola, motivo per cui nel corso della visita di istruzione sono state spiegate le cause del terremoto e la sismicità del nostro territorio, mostrando e ragionando insieme sui sismogrammi registrati dalla stazione sismica di Premia. Inutile dire che i bambini, dopo la merenda finale, erano entusiasti della gita e dell’intero progetto, che si spera potrà essere replicato il prossimo anno.
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