Il BLOG pubblico di Verbania: News, Notizie, eventi, curiosità, vco : Verbania : Cronaca

Verbania: nel 2013 giocati 1500€ procapite

Una malattia in piena regola quella che “colpisce” gli abitanti del Verbano Cusio Ossola che, nel solo 2013 si sono giocati uno stipendio a testa.

Verbania
Verbania: nel 2013 giocati 1500€ procapite
E’ febbre per le varie slot machine. Una corsa al gioco che danneggia famiglie intere. Nella provincia del Verbano Cusio Ossola, si conta una spesa di 241 milioni di euro, riferita all’anno scorso, che vuol dire, considerati il numero di abitanti, poco più di 1500€ a giocatore, in pratica uno stipendio.

Le dipendenze non si smorzano a causa della crisi economica e, se possibile fanno ancora più danni alle persone.

Novara e Vco possono vantare il triste primato, di essere sul podio con un media superiore a quella di tutta la regione Piemonte.
 Fonte di questo post



5 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Paolo Andrea Bacchi Mellini Fare come a Bolzano
Paolo Andrea Bacchi Mellini
18 Marzo 2014 - 12:00
 
Bisogna prendere esempio da Bolzano dove, grazie ad un'ordinanza del sindaco, sono state rimosse tutte le macchinette mangiasoldi presenti nei bar. E dopo pensare a come rendere difficile la vita a sale giochi e tabaccherie.
Il gioco d'azzardo diffuso a macchia d'olio crea soltanto dipendenze e povertà; ed inoltre sottrae denaro all'economia reale. Deve essere combattuto come la peste.
Vedi il profilo di Kiryienka gioco d'azzardo e prevenzione
Kiryienka
18 Marzo 2014 - 12:19
 
Il sistema piu' deterrente per impedire il gioco d'azzardo,sarebbe mettere al bando tutte le varie sale VLT etc.Ovviamente non si puo' fare perché lo Stato trae profitto da tutto cio'.Pero' si potrebbe mettere un margine introducendo la registrazione obbligatoria di un documento d'identita' all'ingresso,come succede nei Casino'.La maggior parte dei giocatori,che poi sono sempre gli stessi,non accederebbero piu' alla sala .In Europa,in Svizzera in particolare,esiste la figura del Responsabile Concezione Sociale,colui che controlla ''se puoi permetterti ''di giocare in base alle tue entrate,altrimenti ti esclude dalla possibilita' di entrare in un Casino' o Sala da Gioco.Se cio' non avviene la Confederazione fa chiudere il Casino',quindi i controlli sono ''reali'' da parte dei Casino',che hanno giustamente timore di essere chiusi.Molte sale VLT di confine sono piene di giocatori che in Svizzera non possono piu' giocare,quindi fanno la fortuna dei gestori italiani.Ma da noi ,si sa,cane non mangia cane,quindi si chiude un occhio.Per inciso,i giocatori che affollano la sale VLT,sono gli stessi che usufruiscono di benefit dello Stato,tipo cassintegrati,disoccupati,ritirano pacchi alla Caritas oppure hanno lavori''socialmente utili'',poi ,invece di pensare alla famiglia,se li bruciano nelle sale VLT.CONTROLLO DOCUMENTI e Concezione Sociale..il segreto e' li'.
Vedi il profilo di Emanuele Pedretti 1Bolzano
Emanuele Pedretti
18 Marzo 2014 - 13:10
 
L'Alto Adige ha un'autonomia legislativa quasi totale. A Bolzano il sindaco potrà farlo. Qui non si può, purtroppo. Non ricordi i danni che il Comune di Verbania deve pagare ai gestori per aver solamente limitato l'orario d'apertura?
Vedi il profilo di Paolo Andrea Bacchi Mellini Per Emanuele
Paolo Andrea Bacchi Mellini
18 Marzo 2014 - 13:36
 
Certo, a monte serve una legge regionale (come quella che è stata approvata in Lombardia che, però, riguarda soltanto le nuove installazioni e non interviene sulla realtà esistente) o come quella emanata dalla Provincia autonoma di Bolzano (che, invece, comprende sia il presente sia il futuro). Come si è fatta a Bolzano, la stessa normativa può essere emanata in Piemonte. Le competenze ci sono, la volontà politica?
Viceversa, per quanto concerne il passato provvedimento del sindaco Zacchera, c'è da registrare un fatto nuovo, destinato ad innovare la giurisprudenza in materia: ovvero che per un'ordinanza analoga - firmata dal sindaco di Lecco e avente quale oggetto la limitazione oraria per l'esercizio delle macchinette negli esercizi pubblici - il Tar della Lombardia ha dato ragione al Comune e torto ai gestori delle slot, poiché il provvedimento è stato ritenuto dai giudici ragionevole e correttamente motivato.
Vedi il profilo di lupusinfabula mulini a vento
lupusinfabula
18 Marzo 2014 - 16:01
 
Giusto farla la battaglia, ma poche illusioni finchè l'azionista di maggioranze dei lauti guadagni delle slot è lo Stato! E' uno di quei non pochi casi in cui non si sa bene dove finisce la malavita e dove inizia la politica ( e viceversa). Ma i falsi perbenisti si sono sempre oposti ad un casinò sulago che sarebbe, per struttura e norma, cosa ben diversa.



Per commentare occorre essere un utente iscritto
×
Ricevi gratuitamente i nostri aggiornamenti