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Regione Piemonte: infrastrutture viarie 800 milioni

I temi delle infrastrutture viarie in Piemonte, della loro sicurezza, degli investimenti e delle concessioni autostradali, anche alla luce dei tragici fatti di Genova, sono stati oggetto dell’incontro stampa con il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, il vice presidente, Aldo Reschigna e l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture, Francesco Balocco.

Fuori Provincia
Regione Piemonte: infrastrutture viarie 800 milioni
L'incontro si è svolto nella mattinata di giovedì 23 agosto nella sala Giunta del Palazzo della Regione, in piazza Castello a Torino.

L’assessore Balocco ha presentato nel dettaglio gli investimenti voluti da Regione Piemonte per efficientare la rete viaria, sottolineando come complessivamente si tratti di oltre 330 milioni che, da qui ai prossimi due anni, saranno attivati, attingendo a diverse fonti di finanziamento. Complessivamente, con le risorse stanziate dal precedente Governo o inserite nel Contratto di programma Anas, entro i prossimi due anni saranno 800 i milioni destinati alla manutenzione delle strade, alla realizzazione di nuovi importanti collegamenti (come la Pedemontina Masserano-Ghemme o la variante di Demonte), alla messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti (come la ss34 e la ss337)

«La Regione ha fatto la sua parte per assicurare le risorse e per accelerare i tempi di approvazione e di espletamento delle procedure autorizzative - ha commentato Balocco -. Ora spetta al Governo, da una parte, ed a Province e Comuni ottimizzare i tempi per l’esecuzione degli interventi».

Sulle concessioni autostradali il presidente Chiamparino ha ricordato che «l’accordo raggiunto in sede europea aveva una serie di obiettivi condivisibili: ottenere, in cambio di miniproroghe, investimenti per 8,5 miliardi, tra i quali il completamento della A33 Asti-Cuneo (oltre alla la realizzazione della Gronda di Genova), consentire di superare il vizio di fondo dell’attuale sistema delle concessioni aggiudicate senza gare o senza gare vere, unificando nel 2030 in un unico appalto la gran parte del sistema autoatradale piemontese».

Il presidente Chiamparino ha sottolineato che «semmai il tema è quello del controllo sui concessionari. Nella vicenda di Genova è risultato evidente che la pubblica amministrazione non ha le competenze e le risorse per esercitare i necessari controlli sull’attività dei privati e come non siano adeguate le procedure».

Ha concluso il vice presidente Reschigna: «Occorre individuare un meccanismo unico che garantisca le risorse necessarie per realizzare gli investimenti, migliorando nel contempo i meccanismi di controllo sia dal punto di vista della sicurezza delle infrastrutture, sia per la garanzia del rispetto degli impegni assunti dal concessionario, nella massima trasparenza. La proposta è di affidare questo ruolo a raggruppamenti di Regioni omogenee, che a loro volta possano avvalersi delle competenze universitarie (a partire dai Politecnici), che rappresentano delle eccellenze dotate di strumenti tecnici e di professionalità adeguate».

Questi ed altri temi saranno approfonditi nel corso del Convegno sulle Infrastrutture che si svolgerà venerdì 28 settembre a Torino Incontra.



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