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LeU su referendum Lombardia

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Liberi e Uguali VCO inerente il prossimo referendum per il passaggio della provincia del VCO alla Regione Lombardia.

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LeU su referendum Lombardia
Il prossimo 21 ottobre saremo chiamati ad esprimerci riguardo la volontà di trasferire il VCO dal Piemonte alla Lombardia benché ancora non si sappia dove si troveranno i soldi per le spese.

Un complesso meccanismo che prevede il doppio quorum: metà più uno degli aventi diritto che si rechino alle urne perché il referendum sia valido, ma pure metà più uno degli aventi diritto che votino a favore perché la richiesta abbia seguito. Un seguito peraltro piuttosto nebuloso, visto che si tratta di referendum consultivo e saranno poi i Consigli delle due Regioni a decidere.

Un referendum che nasce azzoppato: i manifesti sono ancora quelli che prevedevano il distacco delle province di Novara e del VCO, ma ora la secessione vale per il solo VCO. Il Governatore della Lombardia Fontana che in visita alla Lega-Fest ossolana assicura di aspettarci a braccia aperte e il sottosegretario Giorgetti che l’indomani alla stessa festa non ne fa nemmeno cenno.

A sostegno del passaggio alla Lombardia, oltre ad un supposto ritorno alle origini (evidentemente il Trattato di Worms del 1747 non è stato ancora digerito), una serie di presunti vantaggi e privilegi.

Una diversa organizzazione sanitaria, di impronta marcatamente privata, ritenuta migliore. Ci si dimentica però che in Piemonte sono gratuite quasi tutte le analisi della gravidanza, mentre in Lombardia ogni famiglia spende in media 1300 euro e vengono chiusi i punti nascita pubblici di Angera e Chiavenna in favore di quello privato di Gravedona; dubbi sul futuro dell’ ospedale unico di Ornavasso (comunque la si pensi) e sul futuro del COQ di Omegna, Centro Ortopedico di Quadrante che col passaggio in Lombardia del Quadrante non farebbe più parte; i cittadini del Cusio che si troverebbero con una sanità gestita da due diverse Regioni.

L’addizionale IRPEF più bassa: qualche decina di euro risparmiati per i più, maggiori risparmi per chi ha redditi più alti, a fronte di una spesa pubblica pro capite molto più elevata in Piemonte che in Lombardia. Decisamente maggiore la portata complessiva degli investimenti pubblici destinati alle rispettive province montane, ad esempio per infrastrutture stradali (si pensi ai 25 milioni per la statale 34 a fronte dei 4,2 destinati da Milano alla statale 38 passante per Sondrio); oppure in ambito culturale con il sostegno ad esempio del Centro Eventi Il Maggiore o le Settimane Musicali
di Stresa, una politica completamente diversa da quella lombarda che concentra maggiormente le risorse sui poli culturali milanesi.

I mitici canoni idrici che la Lombardia riconosce alla provincia di Sondrio mentre da anni costituiscono oggetto di contenzioso con Torino; anche se per onor del vero va riconosciuto lo sforzo fatto con l’attribuzione di 4 milioni di euro.
Il concreto rischio di risultare ancor più marginali e irrilevanti in Lombardia, dove i cittadini del VCO rappresenterebbero l’1,56% della popolazione (in Piemonte rappresentiamo il 3,6%).

Anche politicamente: vero che la legge elettorale lombarda garantisce almeno un consigliere (su 78) in rappresentanza di ogni provincia mentre per il Consiglio Regionale del Piemonte (50 membri) ancora non è chiaro con quale sistema elettorale si voterà e se una rappresentanza sarà garantita. Questo un argomento da affrontare! Ad ogni buon conto, in caso di passaggio alla Lombardia il solo rappresentante del VCO arriverebbe in Consiglio tra quattro anni e il VCO per quattro anni sarebbe senza rappresentanti. L’esigua rappresentanza poi non migliorerebbe, anzi forse acuirebbe, la marginalità del nostro territorio.

Si potrebbero citare molti altri esempi, a favore o contro: il pasticcio che si creerebbe per aggiornare le normative in campo urbanistico, lo smembramento territoriale con il lago d’Orta diviso tra due Regioni, la curiosa enclave del territorio compreso tra Lesa e Castelletto, le diverse normative riguardo i servizi sociali … ma il punto è decisamente diverso. Al di là di specifici interessi o presunti vantaggi e privilegi il Referendum è segnale di un evidente disagio che deriva da un’autonomia rivendicata, discussa ma mai attuata; da una specificità ufficialmente riconosciuta (Legge Regionale n.8 del 20 aprile 2015) ma che non ha sortito effetti.

I 5.200 firmatari ne sono la conferma.

Disagi e difficoltà che le recenti legislazioni nazionali hanno acuito enormemente. Di questo occorre discutere e ragionare. Degli assetti istituzionali, del riconoscimento o meno delle Province, del rapporto tra Enti, delle rispettive competenze, delle risorse necessarie allo sviluppo di ogni specifico territorio. Dell'indebolimento degli organi e strumenti di programmazione territoriali (es. Camere di Commercio). Questioni che non dipendono affatto dalla appartenenza a una regione o all'altra. È necessario aprire un confronto con Stato e, soprattutto, Regione. Provare ad andarsene non è la soluzione, anzi, si corre il rischio di acuire sentimenti e risentimenti che certo non giovano ad una seria trattativa; con l’unico risultato di isolarsi ancora più quando invece occorrerebbe dare vita e sostanza (e risorse) ad ambiti territoriali ampi, che abbattano i confini, a cavallo tra Province, Regioni, Stati.

Il Referendum è uno strumento di democrazia, va usato con attenzione e parsimonia, talvolta rischia effetti inattesi, che sarebbe opportuno evitare. Un referendum questo inutile, forse dannoso. Pur nel rispetto di chi legittimamente voterà, sì o no, altrettanto legittimo sarà non partecipare.



12 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Roberto De Magistris comunicato Liberi e Uguali
Roberto De Magistris
1 Ottobre 2018 - 14:03
 
il trattato di Worms del 1747 che citate nel comunicato si riferisce al fatto che il potere di nominare i Vescovi fosse esclusivo del Papa e non più dell'imperatore.
Probabilmente vi riferite al Concordato di Worms del 1743 nel quale, secondo i termini del trattato, Maria Teresa accettava di trasferire al re di Sardegna la città di Piacenza e parte del Ducato di Parma e Piacenza, il Vigevanese, l'Oltrepò pavese, con le contee di Voghera e Bobbio e parte del Principato di Pavia, la contea di Angera e di reclamare in Liguria il marchesato di Finale.
Vedi il profilo di robi 1E Vabbè
robi
1 Ottobre 2018 - 14:42
 
Se non partecipate mancheranno dieci voti al massimo.. meglio che andate a manifestare a favore dei clandestini. Forse sarete almeno dodici..
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: E Vabbè
SINISTRO
1 Ottobre 2018 - 14:59
 
Ciao robi

mah, ieri in piazza i loro ex coinquilini alla fine ci sono riusciti....
Vedi il profilo di robi Re: Re: E Vabbè
robi
1 Ottobre 2018 - 19:10
 
Ciao SINISTRO
Sì sì. Quello che conta è l'urna. Possono andare anche in tre milioni ma sono sempre la minoranza...per fortuna. I politologi dicono che potrebbe fare la fine del ps francese ridotto al lumicino e assorbito dal () Macron. Vedremo...
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: Re: Re: E Vabbè
SINISTRO
2 Ottobre 2018 - 08:04
 
Ciao robi

mah, sarà... Al momento in Parlamento sono all'opposizione insieme a FdI, peraltro con gli stessi numeri...
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: Re: Re: E Vabbè
SINISTRO
2 Ottobre 2018 - 08:06
 
Ciao robi

parlo di LeU/FdI. Comunque, sondaggi a parte, che variano al minimo starnuto o colpo di tosse, vediamo cosa succederà il 21 ottobre.
Vedi il profilo di Vincenzo Colombo 1vista lunga
Vincenzo Colombo
2 Ottobre 2018 - 10:55
 
cosa succedera' se in futuro in Piemonte sara' eletta la destra ed in Lombardia la sinistra.
Vedi il profilo di Vincenzo Colombo 1davanti al camino
Vincenzo Colombo
2 Ottobre 2018 - 17:49
 
Il 21 Ottobre sara' tempo di castagne.
Meglio arrostirle e mangiarle davanti al camino.
Almeno avremo un valore aggiunto
Vedi il profilo di robi 1Re: Re: Re: Re: E Vabbè
robi
2 Ottobre 2018 - 18:32
 
Ciao SINISTRO
Vedere accostati i due nomi mi viene un colpo...comunque fdi è all'opposizione sui temi grillini ma con la lega vanno sostanzialmente d'accordo. I provvedimenti su sicurezza e immigrazione certo li voteranno
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: Re: Re: Re: Re: E Vabbè
SINISTRO
3 Ottobre 2018 - 07:59
 
Ciao robi

Beh, come tu dici, gli opposti s'attraggono.... Almeno stando agli ultimi sondaggi, sono alla pari con +Europa della Bonino, leggermente dietro LeU. Comunque anche il rapporto con FI è alquanto burrascoso, specie da quando l'attuale inquilino del Viminale ha detto che sarebbe disposto ad alleanze locali con l'ex Cav.
Vedi il profilo di robi Re: Re: Re: Re: Re: Re: E Vabbè
robi
5 Ottobre 2018 - 17:56
 
Ciao SINISTRO
Pare in dirittura d'arrivo un nuovo polo sovranista con fdi e Sgarbi con qualche aggiunta di qualità. Credo che mi piacerà. L'alleato più vicino rimane la lega. Fi non la voglio. Probabilmente rimarremo inchiodati al 5 se va bene...ma anche la lega era anche 5.... vedremo. Mi pare il più simile e vicino alla destra sociale di cui tu eri simpatizzante. Se non erro....
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: E Vabbè
SINISTRO
8 Ottobre 2018 - 08:09
 
Ciao robi

Sgarbi? Sempre che non cambi idea per l'ennesima volta, dopo esser stato coi radicali, con l'ex Cav.... Beh, se uno sale, altri scendono! Comunque apprezzo le prese di posizione su Trattati Internazionali e DEF, visto che FdI non le manda a dire nemmeno alla Lega.



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