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Fratelli d'Italia su futuro area ex Acetati

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato, di Fratelli d'Italia Verbania, a margine dell'incontro di ieri tra sul futuro dell'ex area Acetati.

Verbania
Fratelli d'Italia su futuro area ex Acetati
Abbiamo assistito ieri all'incontro tra Amministrazione Comunale, Rappresentanti della Società, Commercianti e Associazioni di Categoria in relazione al progetto di riqualificazione dell'area ex Acetati. Nel ribadire ancora una volta la presenza di Fratelli d'Italia a difesa del piccolo commercio in città ma anche dell'interesse di tutti i verbanesi, siamo usciti dall'incontro con di fronte un quadro se possibile ancora più confuso di quello già di per sé abbastanza incerto che si era palesato allorquando il progetto era stato presentato.

Nel corso dell'incontro abbiamo ascoltato le vibranti preoccupazioni dei tanti Commercianti presenti che hanno detto chiaramente "NO" ad un futuro commerciale nell'area Acetati. Il Sindaco dal canto suo da un lato ha cercato di replicare facendo intuire che nulla in realtà sarebbe stato deciso mentre dall'altro ha ribadito quelli che rimangono i punti fermi del masterplan già espressi nel corso delle scorse settimane: evitare il fallimento della Società per scongiurare il fatto che i costi di bonifica ricadano sul Comune agevolando nel contempo la conversione dell'ex stabilimento chimico in "retail park" (in italiano più banalmente "centro commerciale").

Nelle contraddizioni del sindaco sono apparsi ancora più evidenti i limiti di un progetto elaborato senza il coinvolgimento della città e approvato alla velocità della luce senza i dovuti passaggi istituzionali. Adesso scopriamo che "commerciale" non deve per forza significare l'apertura di nuovi negozi. Bene, ne prendiamo atto. L'impressione in verità è però quella che il sindaco, nel corso dell'anno e mezzo durante il quale il progetto prendeva corpo senza che nessuno sapesse nulla, si sia fatta prendere un po' troppo dall'entusiasmo e che non abbia valutato con la dovuta attenzione gli interessi della comunità verbanese, degli operatori economici di Verbania ma neppure l'interesse dei privati che giustamente pretenderebbero una adeguata remunerazione del capitale che andranno ad investire. Nel corso dell'anno e mezzo di confronto si sarebbero potute studiare soluzioni alternative, innovative e compatibili con il tessuto economico commerciale esistente in città.

Ieri siamo usciti dall'incontro anche con una sorta di rabbia per il fatto che per incomprensibili logiche personalistiche e di protagonismo, si sia scelto di non condividere l'unico concreto progetto che avrebbe potuto realmente permettere la riqualificazione di un'area enormemente vincolante per la nostra città e che adesso invece si sta complicando non poco.

"Dopo il volantinaggio per i Centri Storici di Intra e di Pallanza, ho avuto modo di parlare con tanti nostri concittadini —dice ALBERTO CERNI, Segretario Cittadino di Fratelli d'Italia —e oltre alla grande, condivisa, preoccupazione per l'impatto che un simile progetto inevitabilmente avrà sulle realtà commerciali di Verbania, tanti non vorrebbero che l'area venisse troppo banalizzata da logiche prettamente speculative; questo anche per un ricorrente motivo di carattere sentimentale nel ricordo delle persone care che in quei luoghi ci hanno passato la vita. Di questo aspetto se fossi uno dei protagonisti di questa vicenda ne terrei conto e qualora ci fosse ancora spazio perché la proprietà decidesse di confrontarsi con la cittadinanza su di un piano di reciproca collaborazione, ritengo che nel rispetto degli interessi di tutti potrebbero ancora esserci proficui spazi di confronto."



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