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Una Verbania Possibile su decreto sicurezza

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del gruppo Una Verbania Possibile, riguardante il decreto sicurezza e la richiesta alla maggioranza cittadina di schierarsi con i "disubbidienti".

Verbania
Una Verbania Possibile su decreto sicurezza
Verbania è pronta a schierarsi con i «disobbedienti»? quelli che non riconoscono legittimità costituzionale ai provvedimenti sull' immigrazione inclusi nel decreto sicurezza del ministro Matteo Salvini? La maggioranza in Consiglio comunale è pronta a fare atti politici, un ordine del giorno per bloccare l' applicazione del decreto diventato legge? O ancora una volta si disobbedirà solo per “convenienze”, tipo deroghe al piano regolatore e far mettere il catasto in zona alluvionale (fondotoce)?

Saremmo lieti di votare con la maggioranza e unirci alla «ribellione civile» dichiarata dai sindaci di Palermo, Napoli e Firenze.

Finisce tutto “nel calderone”, hanno annullato il rilascio dei permessi umanitari, sono in tanti così a ritrovarsi irregolari e senza la possibilità di restare nei centri di accoglienza, ma non è che così facendo si crea “giustizia”, si realizza “la sicurezza”, semplicemente si disperde per strada una umanità in cui c’è buono e cattivo, c’è il giusto e l’ingiusto, tutti trattati come nullità, come nulla resta dell’umanità che dovrebbe guidarci.
Ma il risultato di tutto questo qual è? Anche i più volenterosi e ben intenzionati se ne vanno nelle grandi città, dove è più facile far perdere le proprie tracce e per sopravvivere è probabile che cedano alla criminalità, avranno poi buon gioco gli ipocriti del momento, a dire che “gli ultimi tra gli ultimi" sono delinquenti.
A Verbania a fine anno ha chiuso il centro di accoglienza a Cresseglio. I migranti presenti nel Vco che un anno fa erano 530 si sono dimezzati. Esiste un idea di accoglienza a Verbania ? qual è?

Esiste un idea che prescinda dalla convenienza politica del momento, che consenta di riflettere sul senso stesso della politica, che avvicini le persone a riflessioni più complesse del tombino davanti a casa?

Ormai è chiaro che ciò che crea e alimenta la criminalità è lo stato di ingiustizia, sapendo questo e sapendo che noi siamo un popolo storicamente di emigranti, possiamo forse affermare che è la “condizione di migrante” a creare criminalità o viceversa è l’ingiustizia che crea le basi delle migrazioni?

Oggi qualche esponente della maggioranza citava Don Milani sulla sua bacheca social: "...Avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani, per cui l'obbedienza non è ormai più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini né davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l'unico responsabile di tutto..."

A questa maggioranza oggi chiediamo un atto politico serio: disobbedire per essere tra i giusti.
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