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La pietra ollare nelle Alpi

Sabato 14 settembre si terrà a Malesco un’iniziativa dedicata alla pietra ollare, organizzata dall’Ecomuseo della Pietra ollare e degli Scalpellini, dalla Commissione scientifica ‘Pietro Calderini’ della sezione CAI di Varallo e dall’Ecomuseo del Granito di Montorfano.

Malesco
La pietra ollare nelle Alpi
Il ricco programma prevede alle 16.30 con partenza del Museo di Malesco una passeggiata alla scoperta dei manufatti in pietra ollare, alle 17.10 la presentazione del volume che raccoglie gli atti di due convegni che si sono svolti nel 2016, e, per concludere dalle 18.30 un aperitivo e una cena a tema. Mentre la prima parte del programma è aperta
a tutti coloro che lo desiderano (ma per la passeggiata è gradita la prenotazione), aperitivo e cena prevendono una quota di partecipazione e la prenotazione obbligatoria entro l’11 settembre al numero numero 0324/92444.

Malesco, con l’Ecomuseo e il Museo archeologico dedicato proprio alla pietra ollare, è la sede ideale per presentare l’importante progetto La pietra ollare nelle Alpi, promosso dalla Commissione scientifica ‘Pietro Calderini’ della sezione CAI di Varallo, che ha riportato l’attenzione scientifica sulla coltivazione e sull’utilizzo della pietra ollare e delle pietre verdi nelle aree di provenienza, coniugando la ricerca in ambito geologico, archeologico e storico alla tutela delle forme di cultura materiale e immateriale.

Con questo obiettivo sono stati proposti due convegni, svoltisi rispettivamente a Carcoforo (Il caldo senza fumo. Una rivoluzione nel modo di abitare nelle Alpi, Museo del Parco Naturale Alta Valsesia, 11 agosto 2016) e a Varallo (La pietra ollare nelle Alpi, Palazzo d’Adda, sabato 8 ottobre 2017), e un’escursione, effettuata in Val d’Ossola domenica 9 ottobre 2016, che ha coinvolto i due Ecomusei regionali, della Pietra Ollare e degli Scalpellini e del Granito di Montorfano, entrambi ricchi di testimonianze di manufatti in questa particolare varietà lapidea.

A due anni dai convegni valsesiani e dall’escursione ossolana, dopo un accurato lavoro editoriale, nello scorso dicembre è stato edito da all’Insegna del Giglio il volume “La pietra ollare nelle Alpi”, curato da Roberto Fantoni, Riccardo Cerri e Paolo De Vingo, e inserito nuova collana Archeologia delle Alpi e del Mediterraneo tardoantico e
medievale. Nelle 320 pagine del libro sono raccolti i contributi di 35 ricercatori italiani e svizzeri afferenti ad enti ed istituti di ricerca operanti nei settori centro-occidentali dell’arco alpino in cui affiora la pietra ollare (Valli di Lanzo; Valle d’Aosta, Vallese, Valsesia, Ossola e Valmaggia; Val Bregaglia e Valmalenco).

Tre contributi sono dedicati proprio alle pietre ollari ossolane, una trattazione generale, un approfondimento di Cecilia Marone sul fornetto in pietra ollare di Macugnaga, e la guida all’escursione curata da Laura Minacci ed Elena Poletti. L’ampio articolo generale a firma della stessa Elena Poletti, conservatrice archeologa del Museo di Mergozzo e
collaboratrice del Museo di Malesco per vari progetti, e di Gabriella Tassinari, archeologa ricercatrice indipendente di Milano, dedicato a “Archeologia della pietra ollare nel Verbano, Cusio, Ossola. Aree estrattive, segni di lavorazione e manufatti”, traccia per la prima volta un catalogo completo dei reperti in pietra ollare del VCO, presentando anche diversi inediti.

Nel corso dell’evento di sabato 14 settembre 2019 a Malesco (alle 17.10 al Museo archeologico, subito dopo la passeggiata) il volume nel suo complesso sarà presentato da uno dei curatori, Roberto Fantoni, seguirà un approfondimento di Elena Poletti Ecclesia, dedicato al quadro della pietra ollare in Ossola.

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