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Giornata Mondiale per la lotta all’omofobia

Il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha cancellato l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali e il Parlamento Europeo ha istituito il 17 maggio di ogni anno la Giornata Mondiale per la lotta all’omofobia.

Verbania
Giornata Mondiale per la lotta all’omofobia
“La provincia del Verbano Cusio Ossola non è esente da queste discriminazioni” - dichiara Stefano Salerno, Presidente di Arcigay Nuovi Colori Onlus – “pensiamo solamente a quanto accaduto l'anno scorso proprio in occasione della Giornata contro l'omofobia e la nostra cena fu interrotta proprio da atteggiamenti apertamente omofobi, oppure ancora il tentativo da parte di alcune associazioni di mascherare interventi di educazione alla diversità con la promozione dell'idea che l'omosessualità possa essere aggiustata o modificata, e non considerata quindi una variante naturale della sessualità e accettata serenamente”.

I volontari di Arcigay Nuovi Colori allestiranno un banchetto informativo, come negli anni passati, in piazza S.Vittore a Verbania Intra nel pomeriggio del 17 maggio 2014 a partire dalle ore 10:00.

Sempre il 17 maggio a partire dalle ore 20:30, Arcigay Nuovi Colori si riunirà per la consueta cena associativa “GiroPizza contro l’omofobia” presso il ristorante – pizzeria “C’era una volta” in piazza Pastura a Verbania Biganzolo.

Per info e prenotazioni: 329 3377638 – info@arcigaynuovicolori.it



15 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di roberto Rispetto per tutte le opinioni, ma......
roberto
16 Maggio 2014 - 19:21
 
Da liberale puro, come dice Ostellino tra quei quattro gatti rimasti, massimo rispetto per questa iniziativa. Ma rimango molto dubbioso sulle proposte e sulle idee che si cercano di far passare. Il fatto che si definisca una variante naturale della sessualità non mi trova d'accordo. Non c'entra nulla con l'omofobia o il disprezzo per i gay, ma alcuni paletti non credo si possano spostare, come l'adozione di figli o i matrimoni tra lo stesso sesso. La diversità è comunque un valore aggiunto. Se si cerca a tutti costi l'eguaglianza anche dove non è proponibile allora sorgono i problemi.
Vedi il profilo di paolino bravi
paolino
16 Maggio 2014 - 20:14
 
sembra surreale che 2014 si debba ancora fare i conti con pregiudizi sull'orientamento sessuale,ma tant'è.. complimenti ai ragazzi di arcigay,che a testa alta continuano le loro battaglie per ciò che dovrebbe essere normale,ma incredibilmente ancora non lo è.
Vedi il profilo di aurelio tedesco Roberto liberale?
aurelio tedesco
17 Maggio 2014 - 01:50
 
Signor Roberto .. lei scrive che ci sono dei paletti tipo quello del matrimonio tra due esseri umani dello stesso sesso e da dove nascono questi paletti? forse da un bigottismo cattolico ? e allora che liberale è? la diversità è un valore aggiunto?certo che lo è perché tutti siamo diversi uno dall'altro lei certamente non è uguale a un'altra persona....
Vedi il profilo di roberto Conoscere il concetto di liberalità
roberto
17 Maggio 2014 - 08:34
 
Caro Sig. Tedesco, evidentemente ho il dono di non farmi capire. Essere liberale significa rispettare le idee altui, quali che siano. Anzi difendere il diritto di tutti di potersi esprimere, soprattutto se le idee sono l'esatto opposto alle nostre. Ho detto che, secondo il mio confutabilissimo parere, vanno messi dei paletti e posti dei limiti. Lo potrei dire per qualsiasi argomento. l'importante è rispettarte le opinioni degli altri, e credo di averlo fatto. Essere liberale vuole dire anche questo. Evidentemente, sig. Tedesco, la Sua differente formazione culturale che credo essere di estrema sinistra, considera le idee degli altri come sbagliate per principio, sulla base di una presunta e ridicola superiorità morale e culturale. Le ricordo che il liberismo ed il liberalismo hanno portato alla nascita delle nazioni liberali e della cultura occidentale. Il socialismo ed il comunismo hanno portato macerie, distruzione e morte. Per favore, rispetti le opinioni degli altri anche se le disprezza, come faccio io.

Grazie
Vedi il profilo di aurelio tedesco cultura liberale e laica
aurelio tedesco
17 Maggio 2014 - 09:38
 
no guardi signor Roberto qui non si tratta di cultura liberale o laica o la mia formazione cristiana , socialista o comunista. Qui si sta parlando di amore e di possibilità per due persone di sposarsi e dividere la propria vita insieme suggellandola nel matrimonio e un liberale , secondo il mio modesto parere, non solo dovrebbe rispettare le opinioni altrui( cosa che faccio anche io e non ho una superiorità morale e culturale perché mi considero sempre ultimo tra gli ultimi e sempre al loro servizio ) ma permettere di far fare agli altri ciò che lui fa. Per quanto riguarda macerie morte e distruzioni .... beh ci sarebbe molto da dire su ciò che ha combinato il liberalismo ,il liberismo e l'economia di mercato con le sue guerre , il colonialismo .. ma non è questo l'argomento PS L'Italia è una delle poche nazioni delle "democrazie occidentali ",che lei cita ,dove una coppia dello stesso sesso non si può sposare
Vedi il profilo di roberto La patata bollente
roberto
17 Maggio 2014 - 12:35
 
Infatti Sig. Aurelio, è esattamente quello che ho detto. Rispetto assoluto delle opinioni degli altri ma allo stesso tempo diritto di esprimere le mie opinioni senza offendere nessuno. Mi pare che nel mio primo post sia stato sufficentemente chiaro. In quanto al liberale che deve permettere agli altri ciò che lui fa è una tesi cristiana, più che liberale. Il liberale non permette niente a nessuno per il semplice fatto che non ha nulla da far permettere. Il liberale esprime idee e non impedisce agli altri di poterle esprimere. Semplicemente questo. Parlare di liberismo, liberalismo colonialismo è semplicemente fuorviante. Mi permetto (senza offendere, si intende) di ricordarLe che il tanto amato a sinistra, e presumo anche da Lei Fidel Castro, gli omosessuali li incarcera, e che nella vecchia URSS chissà quanti sono finiti nei gulag. Per stare più leggeri, Le consiglio di riguardarsi ilfilm con Pozzetto e Ranieri "La patata bollente", dove si parla dell'ipocrisia della sinistra e del PCI sulla questione omosessuale, già negli anni 70 e 80. Lezione ancora attuale che evidentemente qualcuno non ha colto.
Vedi il profilo di aurelio tedesco Omosessualità a Cuba
aurelio tedesco
17 Maggio 2014 - 13:14
 
Nel 1981 il ministero della cultura ha dichiarato che l'omosessualità è una variante naturale della sessualità umana: "il bigottismo omofobo è un atteggiamento inaccettabile ereditato dalla rivoluzione. Nel 1986 la commissione nazionale per d'educazione sessuale dichiara pubblicamente che l'omosessualità è un orientamento sessuale e che l'omofobia va contrastata attraverso l'educazione. Nel 1988 il governo abroga la legge risalente agli anni '30 che perseguiva la "pubblica ostentazione dell'omosessualità" e contemporaneamente in un'intervista alla televisione galiziana Castro critica i rigidi atteggiamenti che avevano fino ad allora prevalso nei confronti dell'omosessualità. Infine nella sua autobiografia intitolata My life Fidel Castro ha criticato la cultura machista esortando all'accettazione pubblica nei confronti dell'omosessualità. In un'intervista concessa nel 2010 ad un giornale messicano dichiara la persecuzione contro gli omosessuali durante gli anni '60 mentre lui era al potere esser stata una grave ingiustizia, ritenendo che la considerazione negativo nei confronti dei gay riflettesse atteggiamenti pre-rivoluzionari copia incolla da wikypedia e non da qualche giornale filocubano. Anzi le operazioni per i transessuali a Cuba sono gratuite come tutti i servizi sanitari.. questo per la cronaca
Vedi il profilo di roberto fragola e cioccolato
roberto
17 Maggio 2014 - 13:49
 
Come immaginavo, Cuba e Castro rimangono intoccabili nell'immaginario della sinistra estrema italiana, ma si tratta solo di immagine e la facciata. La realtà è descritta nel bel film "fragola e cioccolato".

Saluti
Vedi il profilo di Giovanni Cuba
Giovanni
17 Maggio 2014 - 15:19
 
Bravi boccaloni, cascate nella propaganda Usa.
Vedi il profilo di Marco Matrimonio e adozioni
Marco
17 Maggio 2014 - 16:14
 
Conosco coppie gay che vivono insieme da anni e non possono sposarsi e adottare.
Conosco coppie separate che si fanno lotta per i figli e coppie che si sono lasciate a un mese dal matrimonio.
Vogliamo dei paletti?
Mi pare assurdo.
L'amore non ha sesso.

Ricordiamoci che una coppia formata da due donne può avere figli e mai nessuno avrà da ridire e una coppia formata da due uomini non ha questa possibilità, e difficilmente la cosa verrà accettata.

Dov'è il giusto e lo sbagliato?

Solo negli occhi di chi guarda
Vedi il profilo di paolino R&S
paolino
17 Maggio 2014 - 21:40
 
ormai in Italia l'ossessione dei comunisti ce l'hanno solo in due,Silvione e Roberto. il quale,come il suo mentore,vede comunisti ed estremisti di sinistra ovunque! beato lui,io una sinistra vorrei tanto vederla ancora,ma purtroppo è sparita da anni.
Vedi il profilo di Emanuele Pedretti Aurelio Tedesco: e prima del 1981?
Emanuele Pedretti
17 Maggio 2014 - 23:15
 
Lasciamo la parola a Massimo Caprara, ex segretario particolare di Togliatti: “Le accuse nei Tribunali sommari rivolte ai controrivoluzionari vengono accuratamente selezionate e applicate con severità: ai dissidenti, agli omosessuali, perfino ad adolescenti e bambini”.
Nel 1960 il procuratore militare Guevara illustra a Fidel e applica un “Piano generale del carcere”, definendone anche la specializzazione. Tra questi, ci sono quelli dedicati agli omosessuali in quanto tali. Approntò e riempì fino all’orlo quattro lager.
“Un dettagliato regolamento elaborato puntigliosamente dal medico argentino – prosegue Caprara, sottolinenado che Guevara – fissa le punizioni corporali per i dissidenti recidivi e “pericolosi” incarcerati: salire le scale delle varie prigioni con scarpe zavorrate di piombo; tagliare l’erba con i denti; essere impiegati nudi nelle “quadrillas” di lavori agricoli; venire immersi nei pozzi neri”. Sono solo alcune delle sevizie da lui progettate, scrupolosamente applicate ai dissidenti e agli omosessuali.
Vedi il profilo di paolino ridicoli
paolino
18 Maggio 2014 - 08:18
 
ma basta,siete ridicoli. siamo nel 2014,a Verbania,Italia. se per provare a sostenere delle idee (quali? boh..) si deve tirare in ballo quello che succedeva a Cuba un terzo di secolo fa vuol dire che non si hanno veramente argomenti. veramente grottesco.
Vedi il profilo di aurelio tedesco assurdità
aurelio tedesco
18 Maggio 2014 - 09:31
 
ha ragione Paolino...
Vedi il profilo di Emanuele Pedretti grottesco
Emanuele Pedretti
18 Maggio 2014 - 09:37
 
Semmai è grottesco aver preso Cuba come fulgido esempio di tolleranza verso i gay. Un po' come se si fosse preso Hitler come paladino del popolo ebraico....



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