Il BLOG pubblico di Verbania: News, Notizie, eventi, curiosità, vco : Verbania : Politica

VCO: dati turistici 2019

I dati turistici relativi ai flussi turistici per l’anno 2019 della Provincia del Verbano Cusio Ossola registrano una lieve flessione, del -3,47% negli arrivi e del -4,60% nelle presenze, rispetto al 2018.

Verbania
VCO: dati turistici 2019
In termini assoluti parliamo di -30.614 arrivi (851.955 nel 2019 rispetto ai 882.569 nel 2018) -142.509 presenze (2.955.528 nel 2019 rispetto ai 3.098.037 nel 2018 ).

Le 5 località che hanno fatto registrare il maggior numero di presenze sono le seguenti:
Verbania (898.810), Stresa (563.382), Baveno (553.271), Cannobio (298.669), Cannero Riviera (130.815).

Da evidenziare, nella valutazione dei dati, l’incremento degli arrivi dei turisti stranieri nel settore extralberghiero, +2,82%, seguito però da un calo delle presenze, -2,50%, forse anche a causa di una stagione particolarmente piovosa in alcuni mesi.

Il mercato italiano ha registrato 236.809 arrivi pari al 27,80% e 558.870 presenze pari al 18,90%, mentre quello straniero 615.146 arrivi pari al 72,20% e 2.396.658 presenze pari al 81,10%.
Nell’ambito delle presenze registrate dal mercato straniero questi sono i principali mercati : la Germania con il 40,9 %, i Paesi Bassi con il 14,0%, la Svizzera con il 12,2%, la Francia con il 8,3%, il Regno Unito con il 6,4%, gli Stati Uniti con il 3,3% e l’Austria con il 2,4%.
I principali mercati stranieri in termini di variazioni delle presenze sono: Germania +1,89%, Paesi Bassi -8,49%, Svizzera + 2,51%, Francia -7,22%, Regno Unito +6,48%, U.S.A. +4,54%, Austria +16,72% e Belgio +1,40% rispetto al 2018.
Entrando nel dettaglio sul fronte europeo, l’area tedesca continua a confermarsi come il maggiore bacino di utenza turistica per la Provincia del Verbano Cusio Ossola.
I paesi elencati rappresentano circa il 90% delle presenze turistiche complessive della componente turistica straniera.

Per quanto riguarda i numeri delle strutture ricettive nel 2019 il numero complessivo è aumentato di n. 12 esercizi rispetto all’anno precedente e il numero di posti letto è passato da 38.964 a 39.251.
Da segnalare che dal 1° ottobre 2019 i locatari di immobili privati che intendono utilizzarli per finalità turistiche devono procedere alla comunicazione prevista dalla legge regionale 13/2017.
Dal 1° ottobre al 31 dicembre 2019 sono state censite complessivamente n. 1.045 locazioni turistiche per un totale di n. 4.720 posti letto.

L’anno 2019 è stato quello dell’avvio della nuova piattaforma Piemonte Dati Turismo – ROSS 1000, progettata per favorire l'invio dei Dati statistici dei movimenti dei turisti con almeno cadenza mensile - entro il giorno 10 del mese successivo a quello a cui si riferiscono i dati - e per l'invio dell'aggiornamento annuale delle Caratteristiche e Prezzi.

Il passaggio al nuovo metodo di rilevazione statistica è stato un momento delicato per le strutture.
Questo nuovo strumento permetterà in futuro analisi precise e puntuali, in tempo reale, dei flussi, al fine di orientare strategie di promozione turistica per superare la crisi attuale dovuta all’emergenza sanitaria in corso.

“Nell’analizzare positivamente i flussi turistici del 2019 che con quasi 3 milioni di presenze, 758 strutture ricettive e quasi 40.000 posti letto confermano l’impatto e l’importanza del comparto ricettivo e turistico sull’economia della nostra provincia ed il ruolo di protagonista del VCO nell’ambito della Regione Piemonte – dichiarano il Presidente Arturo LINCIO ed il consigliere delegato al Turismo Giandomenico ALBERTELLA – manifestiamo la nostra forte preoccupazione per il devastante impatto del Covid-19 sul sistema dell’ospitalità italiana.

Federalberghi ha rilevato a marzo, a livello nazionale, un vero e proprio tracollo delle presenze negli esercizi ricettivi (- 92,3% per gli stranieri e - 85,9% per gli italiani). Ad aprile il mercato si è completamente fermato (- 99,1% per gli stranieri e - 96,4% per gli italiani).

Ad aprile, nel comparto ricettivo sono andati persi circa 106 mila posti di lavoro stagionali. Se si guarda all’intero settore turismo, i posti di lavoro stagionali a rischio per l’estate 2020 sono quasi 500 mila.

Tutti gli imprenditori del settore – dichiarano Lincio e Albertella - si stanno domandando come e quando potranno ripartire. Ci sono anche molti che si domandano se sia il caso di riaprire. Ma potranno farlo solo se i provvedimenti in itinere, opportunamente modificati, forniranno alle imprese il concreto sostegno economico con erogazione di liquidità immediata a fondo perduto, certezze necessarie, semplificazione e sburocratizzazione delle procedure, perché le imprese da sole non ce la fanno. Per evitare il tracollo occorre un cambio di passo e sono necessari interventi urgenti volti a sostenere una forte ed incisiva promozione turistica e un impegno immediato del Governo in ambito europeo per l’improrogabile riapertura delle frontiere da e per la Svizzera, la Germania, l’Austria, la Francia, la Spagna , il Regno Unito, il Belgio e l’Est Europa, Paesi che rappresentano oltre l’ 80% delle presenze registrate nel VCO nel 2019”.

Il Presidente
Arturo Lincio

Il Consigliere Delegato al Turismo
Giandomenico Albertella



0 commenti  Aggiungi il tuo



Per commentare occorre essere un utente iscritto
×
Ricevi gratuitamente i nostri aggiornamenti