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La crociata dei sindaci contro i videopoker

In Lombardia, prende il via una nuova iniziativa, i sindaci di molti paesi si fanno rete per porre delle regole ai locali di slot machine, per evitare il caso Verbania.

Fuori Provincia
La crociata dei sindaci contro i videopoker
L'iniziativa, lanciata dalle associazioni Terre di Mezzo e Legautonomia, prenderà ufficialmente il via il prossimo 14 gennaio, ma già una decina di sindaci hanno firmato il documento con il quale intendono creare una rete di amministrazioni contrarie ai giochi.

Insomma, una sorta di area «no-slot» in un territorio compreso fra Lecco e Milano. Con l'obiettivo, fra l'altro, di far capire ai cittadini quali rischi si nascondono dietro un gioco apparentemente solo ludico.

«Tutto è cominciato da Corsico. Dopo la testimonianza di alcuni sindaci che hanno raccontato le iniziative prese per contrastare l'azzardo abbiamo deciso di promuovere un manifesto che permettesse a tutte le amministrazioni locali contrarie a questo fenomeno di incontrarsi, discutere e promuovere politiche comuni», spiega Piero Magri, dell'associazione Terre di Mezzo.

Per il momento hanno aderito i Comuni di Corsico, Lecco, Cinisello Balsamo, Paderno Franciacorta, Vanzaghello, Cornaredo, Sesto San Giovanni e Olgiate Molgora. «Ma da queste parti molte amministrazioni locali vorrebbero prendere provvedimenti contro un fenomeno che sta rovinando migliaia di famiglie - prosegue Magri -. Quindi ci aspettiamo altre adesioni.

I sindaci vogliono fare rete, perché in assenza di leggi nazionali che limitino le sale giochi, chi finora ha cercato di applicare norme e divieti è stato denunciato dai gestori. Come è accaduto al primo cittadino di Verbania che aspetta la decisione del Tar, dopo essere stato deferito per aver cercato di limitare gli orari di apertura dei locali adibiti al gioco d'azzardo. Oppure a quello di Pioltello, anche lui portato davanti ai giudici del Tar per aver cercato di regolamentare apertura e chiusura di alcune sale.

L'intenzione, adesso, è quella di farsi forza e tutelarsi a vicenda, per far sì che questi divieti siano meno esposti a critiche e denunce. Sono molte le iniziative che i sindaci hanno in mente: si va dalla creazione di avvisi pubblici contro il gioco d'azzardo alla realizzazione di sportelli dedicati alle famiglie.
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