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Comitato Salute VCO: "il caos"

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato Salute VCO, riguardante la situazione della sanità territoriale.

Verbania
Comitato Salute VCO: "il caos"
Caos è un termine che definisce il disordine assoluto e rappresenta bene lo stato della nostra sanità provinciale. La pandemia ha messo in evidenza storiche pecche, contraddizioni organizzative e la incapacità diffusa di mettervi rimedio. Vediamo di riassumerle. I due capisaldi della sanità sono il territorio e l’ospedale, al quale fare ricorso solo al termine di un percorso diagnostico che determini la necessità di ricovero del paziente. Ovvero, tutto quanto non è emergenza – urgenza si può e si deve fare sul territorio. Più semplice di così! A guardare ciò che è successo sembra che non sia così semplice.

IL TERRITORIO
Da qualche anno si stava finalmente realizzando la rete di medicina territoriale con l’apertura di alcuni presidi strategicamente dislocati sul territorio che, sommati a quello storico e pionieristico di Cannobio, aveva visto nascere gli omologhi a Crevoladossola, Omegna, Verbania (finanziato e mai realizzato, non sappiamo perché); con quello già autorizzato a Premosello, più altri previsti, si stava dando concreta sostanza a una sanità costruita “attorno al cittadino”. Certo, fatto il contenitore, ci vogliono i contenuti, e qui ci riferiamo alle forme associative fra i medici di famiglia, all’utilizzo del “Fascicolo Elettronico” (cioè la cartella clinica del paziente che qualunque medico può richiamare), alla continuità assistenziale, alla gestione della cronicità, alla presenza degli specialisti ecc. Tutte attività che oggi vengono esercitate senza essere inserite in un disegno razionale complessivo.
L’irrompere della pandemia mette in evidenza incapacità e incompetenza di questa amministrazione regionale a gestire questa emergenza. I Medici di Famiglia si rendono subito disponibili per limitare i danni ed alleggerire la pressione sugli ospedali a cui il personale sanitario è stato impropriamente sottoposto; ma nessuno li ascolta. Per rimediare, il Presidente Cirio affida all’ex Ministro Fazio l’incarico di redigere un progetto per la sanità territoriale. Il 4 dicembre del 2020 Fazio presenta lo stesso piano che l’Amministrazione precedente stava realizzando. Ha scoperto l’acqua calda. Eppure, da allora sono passati tre mesi e nulla di concreto si è mosso. Ma, in questo “caos” non era la strategia da tutti ritenuta giusta?

OSPEDALI
Il caos organizzativo, generato dalla gestione della prima ondata pandemica, mette in risalto alcune incongruenze. La prima è relativa al COQ di Omegna: nonostante sia a maggioranza pubblica, si comporta come una clinica privata. D’accordo anche il Sindaco di Omegna, al quale nessuno replica. Va bene così? Le ossa al “pubblico” e la polpa al “privato”; ma attenzione, sono sempre soldi nostri.
La seconda è relativa agli ospedali del territorio, che sin dalla prima ondata si rivelano inadatti a sostenere l’urto dell’urgenza. Abbiamo già segnalato questo “caos” organizzativo, che ha generato un improprio turismo sanitario anche verso i privati ed uno stress al personale che poteva essere mitigato qualora sul territorio ci fosse stato un solo ospedale. A giugno del 2020 il Presidente Cirio affida a Monchiero l’incarico di proporre una nuova organizzazione ospedaliera e il nostro consigliere regionale ci assicura che ai primi di gennaio sarà presentato il nuovo piano. Avete avuto notizie? Noi no.
La seconda ondata consente di giustificare lo svuotamento del Castelli di Verbania ma, passata questa, quando il DIRMEI ordina di riprendere le attività a livello pre-covid, questa ASL se ne guarda bene, senza che nessuno del mondo politico locale alzi la sua voce per protestare. Noi abbiamo fatto quello che potevamo: emesso comunicati, fatto una conferenza stampa tre mesi fa, sollecitato amministratori e politici locali, promosso una raccolta di firme su change.org. Ma da soli altro non siamo in grado di fare. Qualcuno dovrebbe spiegare ai cittadini perché questa ASL può fare impunemente quello che vuole.



2 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di robi Comitato salute e o partito politico?
robi
3 Marzo 2021 - 06:41
 
Ancora una volta questo fantomatico comitato di cui non si conoscono i membri spara a zero sulla regione e sulla provincia per questioni esclusivamente politiche. Questo club neo massonico, che probabilmente ha sede in uno scantinato di proprietà del pd, evita accuratamente di parlare della gestione chiamparino e di non ricordo nemmeno chi vi fosse prima di lincio, tanto era utile. L'ospedale promesso in campagna elettorale se lo sono ricordato gli elettori. Infatti ha stravinto Cirio. Per quanto riguarda il solito bollettino propagandistico si mette in discussione addirittura il coq di Omegna. Evidentemente brucia che una gestione non pubblica funzioni bene! E poi i piani che non sarebbero stati presentati.. Suvvia! Il vostro ministro della mala sanità ha ritirato pure un libro dalla vergogna! Abbiamo ancora negli occhi la bocciatura del piano aress del 2002 con la sinistra del vco in trincea e dopo 20 anni in cui la stessa sinistra ha affossato e affamato le province avete ancora l'ardire di dire queste scempiaggini? Accendo un vero ogni giorno per non avere più chiamparino e c e questi foglietti fa propaganda Chavezista che chiamate comunicati stampa mi confermano questo!
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: Comitato salute e o partito politico?
SINISTRO
3 Marzo 2021 - 11:14
 
Ciao robi

beh, detto da uno che fa finta di tutelare la libertà di pensiero è paradossale: non si può accusare di massoneria e propaganda chavezista chi la pensa diversamente. Riguardo l'ospedale unico si è trattato dell'ennesima debacle elettorale consumata dal centro-destra in 15 giorni prima del ballottaggio comunale, con affermazioni baricentriche e, guarda caso, privatizzazioni solo dove non si ha un bacino elettorale consistente.... Infine mi chiedo: come mai i 2 pezzi di centro-destra che sostengono questo governo non hanno avuto nulla da ridire sulla riconferma dell'attuale responsabile del dicastero della salute? Lo stesso dicasi per le province: come mai non ne parlano più? Forse aspettano la prossima campagna elettorale, essendo ancora a corto di argomentazioni? Misteri.....



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