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Progetti nel settore forestale

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato congiunto della Provincia del VCO e della Città di Verbania, riguardante il sostegno per progetti pilota nel settore forestale.

Verbania
Progetti nel settore forestale
Nei giorni scorsi la Provincia del Verbano Cusio Ossola, in quanto soggetto capofila, ha presentato alla Regione Piemonte domanda di sostegno per progetti pilota nel settore forestale, finanziati dalla operazione 16.2.1 del PSR.

Il progetto presentato prevede lo sviluppo di una filiera locale e sostenibile sia di prodotti ad uso energetico (pellet e cippatino) che florovivaistico (biochar, un ammendante ricavato dal legno) nonchè barriere antirumore in legno.

Al progetto hanno aderito istituti di ricerca (UniPO, Politecnico di Torino, IUSE, Consorzio RECORD), Enti (Comuni di Verbania, Ghiffa, Premeno, Ente di Gestione dei sacri Monti), associazioni di categoria (Confartigianato Piemonte Orientale, Impresa Verde Piemonte Orientale), i principali Consorzi Forestali della Provincia (Consorzio Forestale Antigorio Divedro Formazza, Consorzio Filiera Forestale VCO), aziende private del settore (Borgotti Riccardo, CIGA, Minetti Marcello) e animatori territoriali (GAL Laghi e Monti del VCO, ARS.UNI.VCO).


"Siamo molto contenti - dice Alessandro Lana Presidente della Provincia del VCO- innanzitutto perchè siamo riusciti ad aggregare molte realtà del territorio della Provincia, a partire dal Capoluogo che deve essere un interlocutore con cui avere un dialogo sereno e costruttivo. Nei primi mesi del mio mandato da Presidente ho incontrato molti portatori di interessi ed ho subito avuto l'impressione di un settore vivace che potrebbe diventare strategico per il nostro territorio. Siamo riusciti a coinvolgere realtà diverse che finora avevano avuto poche occasioni di collaborazione, questo mi rende particolarmente orgoglioso. Il progetto va nella giusta direzione perchè offre soluzioni a problemi reali del territorio, ma dobbiamo essere consapevoli che rappresenta solo il primo passo di un percorso ancora lungo. I boschi occupano il 60% della Provincia, circa la metà di essi si trova all'interno di parchi, riserve o Rete Natura 2000; dobbiamo quindi iniziare a prendercene cura rispettandone le caratteristiche. Una corretta gestione consente di creare economia, tutelare la biodiversità, prevenire gli incendi (fenomeno che crea sempre più preoccupazione) e i fenomeni idrogeologici che periodicamente colpiscono un'area montana come la nostra. La tutela del bosco è quindi tutela del territorio montano ma anche di quello che si trova a valle.

Un ringraziamento particolare ad Andrea De Zordi per aver lavorato a testa bassa come referente dell'ente capofila per arrivare a presentare questa candidatura nei tempi previsti dal bando e per avermi trasmesso l’entusiasmo nell’approfondire una tematica che conoscevo solo in parte, oggi sono veramente contento perchè si gettano le basi per uno sviluppo futuro che vede seduti al tavolo interlocutori in grado di fare un ottimo lavoro per il nostro territorio.

Quando ormai 100 anni fa venne presentata in Parlamento la prima norma sulla tutela dell'assetto idrogeologico, il relatore Serpieri disse che avere un bosco a monte significa dormire sonni tranquilli a valle, dobbiamo tornare a quella situazione lì, quando il bosco era una risorsa e non un problema.”


"Come amministrazione - dice Nicolò Scalfi Assessore della Città di Verbania - abbiamo aderito subito con entusiasmo alla manifestazione di interesse di Provincia e GAL. A Verbania abbiamo iniziato da qualche anno ad affrontare il tema "boschi", ne abbiamo molti e si trovano spesso a ridosso delle zone abitate. Basti pensare al Monte Rosso, foresta urbana risorsa per la città, o alla zona di Unchio. Vogliamo intervenire non solo in funzione turistico - ricreativa, curando la rete sentieristica , ma apportare una adeguata manutenzione al patrimonio boschivo per valorizzarlo e curarlo. La prossima entrata di Verbania nel Parco Val Grande rende ancora più prioritaria un'attenzione all'aspetto naturalistico che riguarda il Monterosso. Ora che, grazie a questo progetto, anche il Sacro Monte di Ghiffa avrà un Piano Forestale, sarebbe bello creare insieme ai Comuni di Ghiffa e Premeno una rete di parchi periurbani, gestiti secondo criteri sostenibili. Attraverso gli strumenti di pianificazione forestale costruiti in questi anni e questo progetto possiamo avviare una fase operativa di collaborazione con le imprese competenti in questo partiolare settore .Questo progetto poi potrebbe avere un impatto positivo anche nei confronti di dei cittadini attraverso un riutilizzo sostenibile e utile della biomassa boschiva(basti pensare che il costo del pellet è praticamente raddoppiato in pochissimo tempo) e del settore florovivaistico, dato che il biochar potrebbe sostituire la torba che è una risorsa limitata, sempre più difficile da trovare (in Germania il suo utilizzo è già vietato) e sempre più costosa."



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