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Comunitàvb: tuteliamo i dipendenti SAIA

Comunitàvb spinge per la riassunzione dei dipendenti SAIA

Verbania
Comunitàvb: tuteliamo i dipendenti SAIA
Saia chiude e licenzia: e i suoi dipendenti? L’estate del 2014 sarà ricordata come l’ultima dell’ultratrentennale esperienza di Saia – Società aree industriali attrezzate. Nata come vettore per la conversione e la costruzione di siti produttivi dove rifondare l’economia industriale di Vco e Novarese, nei mesi scorsi ha avviato le procedure di concordato e licenziato i suoi dipendenti.

La fine di Saia è la stessa di numerose altre società, con la differenza che Saia è – o, meglio, era – una società a maggioranza di capitale pubblico. Regione Piemonte (attraverso Finpiemonte Partecipazioni), ConSerVco, Province di Novara e del Vco, Camere di commercio di Novara e Vco, Comunità montana delle Valli dell’Ossola ne hanno detenuto le quote maggiori, determinandone le linee di indirizzo e nominando, di fatto, la quasi totalità degli amministratori.

Mettendo per un attimo da parte i tempi e le modalità della chiusura di Saia, sui quali ci sarebbe comunque parecchio da discutere, ciò che ci preme di più è capire quale sarà il futuro dei dipendenti licenziati. Dipendenti che erano, sì, in forza a una Spa privata; ma anche a una società controllata dal pubblico.

Può il pubblico esimersi dal trovare loro una sistemazione? Può disinteressarsene?

Noi pensiamo di no e per questo nella giornata di oggi è stato presentato un ordine del giorno firmato da Marco Parachini, Giorgio Tigano e Damiano Colombo che, da discutere nel prossimo Consiglio comunale, impegni l’Amministrazione di Verbania a premere con i soci pubblici di Saia affinché riassorbano i dipendenti licenziati.

Il principio, cioè la tutela dei posti di lavoro, è lo stesso che ha evitato i licenziamenti in ConSerVco dopo la chiusura del forno inceneritore di Mergozzo e quelli di Acque Nord dopo la fusione in Acqua Novara-Vco. Il principio è lo stesso che vorremmo ribadito anche per il futuro. Visti i chiari di luna tra necessità di finanza pubblica e crisi economica, ci pare doveroso che la parte pubblica mantenga gli impegni, anche morali, verso i suoi dipendenti. Purtroppo – e speriamo di essere smentiti – quanto accaduto a Saia rischia di ripetersi per altre aziende simili impegnate nella gestione di servizi per conto della Pa.


Di seguito l'ordine del giorno di Comunitàvb


ORDINE DEL GIORNO

PREMESSO CHE

La crisi economica, le gestioni poco accorte, i tagli – ripetuti, drastici e a ogni livello – ai trasferimenti statali varati dagli ultimi governi, la stretta del credito e i pagamenti ritardati della Pubblica Amministrazione sono i principali motivi che hanno messo e mettono quotidianamente in difficoltà il sistema delle società pubbliche o a capitale misto pubblico/privato che negli anni ha garantito servizi e posti di lavoro.

Verbania e il Verbano Cusio Ossola non sono immuni da questa profonda crisi, che ha assunto alle nostre latitudini i nomi di ConSerVco, Acque Nord, Distretto Turistico dei Laghi, Cesa... e, ultima in ordine di tempo, Saia, che s’avvia verso la chiusura con il licenziamento dei suoi dipendenti.

Garantire i posti di lavoro dei dipendenti ConSer in esubero dopo la chiusura del forno inceneritore e quelli di Acque Nord dopo la fusione in Acqua Novara-Vco sono state operazioni in cui la politica ha espresso un chiaro segnale e indicato la strada da seguire.

I posti di lavoro devono essere centrali nel sistema pubblico e delle partecipate pubbliche come è avvenuto in passato.

Per queste ragioni, alla vigilia di un’annunciata revisione che potrebbe colpire la galassia delle partecipate della Regione (oltre a Saia c’è Tecnoparco), il settore della formazione (nel Vco il Centro di formazione professionale è già oggi in sofferenza) nonché il sistema delle Camere di Commercio, il Consiglio Comunale di Verbania

Il sindaco e la giunta a intervenire a tutti i livelli amministrativi affinché i dipendenti di Saia, di cui Verbania tramite ConSerVco è azionista di riferimento, e di tutte le partecipate degli enti locali che si trovassero in difficoltà, vengano riassorbiti dalle aziende che ne detengono le quote o reinseriti nel sistema delle società pubbliche o parapubbliche.

Verbania, lì 3 settembre 2014

Marco Parachini
(primo firmatario)
Giorgio Tigano
Damiano Colombo



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