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Tra Convenzione e Macroregione: Quale situazione?

Sabato 25 ottobre 2014, con inizio alle ore 9.45, al Castello di Vogogna nell’ambito della rassegna “Montagna e Dintorni”.

Vogogna
Tra Convenzione e Macroregione: Quale situazione?
Interverranno:
- Marco Bussone, giornalista di PieMonti (moderatore)
- On. Enrico Borghi presidente intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna
- On. Ugo Parolo, sottosegretario con delega alla strategia alpina della Regione Lombardia
- On. Sergio Chiamparino, Presidente della Regione Piemonte

Sarà in particolar modo importante discutere sulla recente risoluzione approvata dal Parlamento italiano (22.10.2014) che impegna il governo ad adoperarsi affinche la Strategia dell'UE per la regione alpina includa in via principale i territori alpini interessati.

COSA E' la STRATEGIA MACROREGIONALE ALPINA?
Il 18 ottobre dello scorso anno a Grenoble, in Francia, i governi e i presidenti delle Regioni e delle Province autonome alpine di Italia, Austria, Germania, Francia, Slovenia, Svizzera e Liechtenstein si sono riuniti per la firma dell' accordo paritetico tra Stati e Regioni sulla creazione di una 'Strategia Macroregionale per la Regione Alpina', uno strumento di coordinamento delle politiche e dei fondi transnazionali.

La risoluzione politica prevedeva in sintesi:
•pariteticità di approccio tra Stati e Regioni,
•richiesta congiunta alla Francia di farsi parte attiva nel portare il dossier al Consiglio Europeo dei Capi di Stati e di Governo del 19-20 Dicembre 2013;
•redazione di un Piano d’Azione per una “Strategia Europea per la regione Alpina”,
•definizione del perimetro della Strategia esteso ai confini amministrativi di tutte le Regioni alpine, incluse l’Austria e la Svizzera, su tre assi principali di intervento: sviluppo economico e “promozione della piena occupazione, trasporti e reti infrastrutturali anche immateriali, protezione dell’ambiente, nell’ottica di sostenibilità e di sviluppo della “green economy”.

Il 20 dicembre 2013, il Consiglio Europeo dei Capi di Stato e di Governo ha dato formalmente mandato alla Commissione Europea di “elaborare una Strategia dell’Unione Europea per la Regione Alpina entro il giugno 2015”.

E’ stata quindi riconosciuta dall’Unione Europea la proposta per una “Strategia Macroregionale Alpina”, denominata EUSALP, che fa parte insieme con la “Strategia Macroregionale Adriatico-Jonica” delle priorità del semestre italiano di presidenza UE.

Attualmente la Commissione Europea sta lavorando alla definizione del "piano di azione" che individua i pilastri e le priorità di intervento.

Entro dicembre 2014 il Consiglio Europeo approverà il piano di azione ed entro giugno 2015 EUSALP sarà ufficializzata ed operativa.

Nella giornata di mercoledi 22 ottobre 2014, la Camera dei Deputati ha approvato una specifica risoluzione su questo punto, rintracciabile al seguente link: http://www.camera.it/leg17/824?tipo=A&anno=2014&mese=10&giorno=22&view=filtered_scheda&commissione=0314#

La risoluzione, sottoscritta dai deputati democratici Berlinghieri, Borghi, Amendola, Braga, Giuseppe Guerini, Rosato, Sanga, Piccoli Nardelli, Brandolin, De Menech, impegna il governo ad adoperarsi affinche la Strategia dell'UE per la regione alpina includa in via principale i territori alpini interessati in coerenza con l'art. 174 del Trattato, sia intesa prioritariamente al superamento degli svantaggi strutturali delle regioni di montagna dell'area alpina e a garantirne un'effettiva coesione sociale e territoriale anche con i territori circostanti e a favorire, in sede di attuazione, mutui benefici alle aree montane e ai territori circostanti, avendo però cura di evitare squilibri a vantaggio delle grandi aree metropolitane.

Il documento elenca poi le priorità di intervento (difesa idrogeologica, sviluppo sostenibile, culture transfrontaliere, superamento del digital divide, fragilità dell'ecosistema alpino, sostegno alle reti di impresa transfrontaliere, turismo), invita a tener conto degli strumenti di cooperazione e delle reti transnazionali già esistenti e invita il governo a vigilare affinchè la strategia sia attuata dalle regioni e dagli enti locali interessati secondo tali indicazioni.



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