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L'Armata Brancaleone e la lana caprina

Attacco del PD Cannobiese all'attuale amministrazione: "A dieci giorni dalla frana, forse qualcosa di preciso si potrebbe anche dire, o no? Non è mica una questione di lana caprina"

Cannobio
L'Armata Brancaleone e la lana caprina
Il testo originale è consultabile a questo indirizzo

Grande tra gli uomini e di gran terrore è la potenza del riso: contro il quale nessuno nella sua coscienza trova se munito da ogni parte. Chi ha coraggio di ridere, è padrone del mondo, poco altrimenti di chi è preparato a morire. Questo luminoso pensiero di Giacomo Leopardi era uno dei più cari a Mario Monicelli, autore tra gli altri memorabili, del bellissimo film “l’Armata Brancaleone”. Noi in effetti così ci siamo sentiti all’ultimo consiglio comunale, un po’ come Brancaleone.

Loro hanno i muscoli, noi abbiamo perso più di una puntata. Pur essendo passionali, purtroppo abbiamo, e qui è venuta bene la mossa (di anche) di qualcuno, molto da imparare. Fa niente, impareremo, ma non a stare zitti e a baciare le mani.
Comunque torniamo a bomba alle trattande:
pur avendo fatto protocollare due documenti, chiamati Ordini del Giorno, e un’interpellanza, uno dei due protocolli è andato perso (non osiamo pensare alla lavata di capo che si sarà preso il giorno dopo il protocollista), l’interpellanza invece riceverà risposta scritta, così ci è stato detto, nei tempi previsti dal regolamento.
Alle comunicazioni siamo stati un po’ irruenti, poiché riguardavano la frana: scalpitavamo per presentare il nostro ordine del giorno (proprio quello andato perso) che chiedeva, in tempi brevi, un’assemblea pubblica che informasse la popolazione sulla tempistica e sulle iniziative poste in atto per liberare appunto la SS34 e renderla transitabile. A dieci giorni dalla frana, forse qualcosa di preciso si potrebbe anche dire, o no? Non è mica una questione di lana caprina.
Sulla ratifica del bilancio, questa volta non abbiamo colto in castagna l’assessore, che invece è stato disponibile, preparato e calmo (BRAVO!): ha risposto punto per punto; qualcuno invece, quando gli abbiamo fatto notare un piccolo refuso (siamo anche noi un poco pizzighini), è andato su tutte le furie.
Sull’assestamento del bilancio nulla da eccepire, tranne il fatto che non hanno alienato quello che volevano alienare (come volevasi dimostrare) e che hanno dirottato il ristorno tasse frontalieri sull’Unione dei Comuni, in quanto erogatore di servizi non ancora ben definito, ma ai blocchi di partenza (e via!).
Sul declassamento del DEA, le comunicazioni (sempre unidirezionali) e un bel battibecco sul nostro documento (ci stiamo facendo le ossa? Non so, ma è una fortuna di questi tempi, fra tagli alla sanità e problemi della viabilità, non rompersele per davvero).
Il nostro documento che chiedeva semplicemente un’assemblea pubblica che informasse i cittadini e raccogliesse le loro proposte, è stato bocciato.
A sorpresa la maggioranza ha proposto un documento programmatico scritto in politichese che ricalca quello dei 25 Sindaci del Verbano e propone una commissione tecnico-scientifica che studi un riassetto del piano sanitario nel VCO, dalla rete ospedaliera, all’organizzazione della medicina territoriale e alla gestione delle emergenze da proporre alla popolazione (tipo pacchetto vacanze ahiahiahiahi).
Chi ha fame non mangia le brioches, purtroppo.
Lo so che siamo criptici, ma non ci importa.
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