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Provincia si prepara l'occupazione

Tensione tra sindacati e governo sul jobs act e sulla legge di stabilità. Sotto accusa, per quanto riguarda la manovra, le norme che prevedono tagli e mobilità per i dipendenti provinciali.

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Provincia si prepara l'occupazione
Anche nella Provincia del Vco ci si prepara all’occupazione a oltranza come avverrà in tutte le Province italiane.

"Oggi - annunciano in una nota congiunta le sigle della p.a. - la mobilitazione si estende a tutte le Province italiane, e senza un intervento del Governo, un passo indietro su provvedimenti dannosi e insensati, non si fermerà.

Chiediamo al Parlamento di evitare il peggio, alle Regioni di fare la loro parte, proseguono nella nota i segretari generali di Fp-Cgil, Rossana Dettori, di Cisl-Fp, Giovanni Faverin e di Uil-Fpl, Giovanni Torluccio, rilanciando la mobilitazione dei lavoratori delle province "contro il rischio di esuberi per 20 mila lavoratori a tempo indeterminato e del licenziamento per oltre 2 mila precari". La protesta si estende anche contro i "pesanti tagli previsti in Legge di Stabilità".

Tagli che per i sindacati "mettono a rischio il funzionamento dei servizi di area vasta, dalla sicurezza scolastica alla tutela ambientale, passando per la viabilità e le politiche attive sul lavoro". Insomma, avvertono, "la mobilitazione che è cresciuta in queste settimane oggi raggiungerà il suo apice in tutto il Paese, dopo le prime occupazioni di ieri".

E assicurano: "Senza un dialogo vero la mobilitazione continua". Le sigle del pubblico impiego spiegano di volere "un riordino vero", ma, aggiungono, "il Governo abbandoni certi toni".
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robi
20 Dicembre 2014 - 11:39
 
Da un recente passato di vacche grasse, dove si assumeva chiunque per un piatto di ceci, ora si sta facendo l'errore opposto di "segare" tutti indistintamente. Da dipendente comunale che si è fatto i concorsi dove capitava senza calci in culo da nessuno, e si fa 200 km al giorno per andare a lavorare, da un lato mi verrebbe da dire che gli esuberi sono giusti, che soprattutto nelle province si è gonfiata la pianta organica a dismisura, che il settore pubblico va rivisto completamente. Ma dall'altra parte ci sono persone che rischiano di andare a spasso. Credo che se a monte manca una strategia di riorganizzazione totale della PA, ad ogni decreto si faranno sempre più danni. E anche il fatto di riassorbire tutti i dipendenti a prescindere dal loro reale valore è profondamente sbagliato. Si rischia di andarli a piazzare laddove non servono, incidendo sui costi e sulla spesa pubblica. Insomma errori su errori dettati dal panico, dalla fretta e da una totale mancanza di strategia a lungo termine.



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