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Provincia Vco: esito tavolo tecnico-politico situazione finanziaria

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato sull'esito del tavolo tecnico-politico sulla situazione finanziaria della Provincia del VCO, alla luce del maxiemendamento alla legge di stabilità.

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Provincia Vco: esito tavolo tecnico-politico situazione finanziaria
Il secondo incontro del tavolo tecnico-politico convocato dal Presidente Stefano Costa per fare il punto sulla grave situazione finanziaria della provincia del Verbano Cusio Ossola, e condividere con la realtà politica, istituzionale e socio-economica del territorio le prospettive di sopravvivenza dell’ente, è quasi coinciso con il voto al Senato della legge di stabilità, che di fatto comporta una novità importante per le tre province montane e di confine, a cui Governo e Parlamento hanno riconosciuto lo status di ‘specificità territoriale’.

“Come comunicato dall’On. Enrico Borghi, il maxiemendamento votato nella notte ha previsto una modifica nella percentuale di riduzione del personale per le province di Sondrio, Belluno e VCO, che non sarà più del 50% ma, come per le città metropolitane, del 30%. Questo per consentire lo svolgimento di funzioni aggiuntive a quelle fondamentali (relative a viabilità, edilizia scolastica e difesa del suolo) in ambito di rapporti transfrontalieri e comunitari, di sviluppo economico e di gestione associata dei sevizi comunali.

Un punto quest’ultimo per il quale chiediamo a tutti i Comuni del VCO la massima collaborazione già a partire dal prossimo mese. A questo proposito – fa sapere Costa – il vicepresidente Reschigna ha rimarcato anche come, per quanto riguarda le politiche per la montagna, per il VCO sarà la provincia a essere interlocutore diretto della Regione. Con questi nuovi presupposti possiamo dire che diventa più praticabile, e meno dolorosa, la strada per il raggiungere gli obiettivi posti dal Governo.

21 dipendenti infatti sono in servizio presso i Centri per l’Impiego che – stando a quanto stabilito dal Jobs Acts – passeranno di competenza a un’Agenzia Nazionale, mentre un’altra dozzina ritornerebbe in assegnazione alla Regione con le deleghe all’agricoltura, una delle poche funzioni delegate per cui vi sono disponibilità e interesse di Torino per una gestione diretta”.

“Dal vicepresidente Reschigna – continua il Presidente Costa – abbiamo inoltre avuto rassicurazioni che ci fanno guardare al 2015 in termini non così ultimativi come quelli prevalsi nelle ultime settimane. La Regione, anche grazie all’ottenimento di spazi di moratoria sui mutui nei prossimi due anni, sarebbe riuscita – dopo aver portato con l’assestamento di bilancio da 9 a 20 milioni i fondi per le funzioni delegate alle sue Province per l’esercizio 2014 – a recuperare quanto, secondo la ricognizione in atto, risulta necessario per coprirle economicamente nel prossimo anno”.

“Il nostro bilancio resta ancora fortemente provato dalla mancata assegnazione di 12 milioni per i canoni idrici negli anni 2012, 2013 e 2014, ma con il ricorso avanzato al TAR, deciso dalla precedente amministrazione provinciale, si riesce a mantenere questa voce tra le poste in entrata e questo tecnicamente aiuta” conclude Costa che evidenzia come la possibilità di giungere alla redazione del bilancio di previsione 2015 dipenda a questo punto dalla conferma degli intenti regionali e statali attraverso atti concreti, che dotino l’ente di risorse sufficienti a svolgere le funzioni assegnate.

Intanto nella seduta consigliare in programma la mattina del prossimo martedì 23 dicembre, verranno messi al voto gli assestamenti di bilancio con un disavanzo complessivo di 4,8 milioni, il quale, con parere favorevole dei revisori dei conti, potrà essere distribuito in un piano di rientro protratto nella sua durata oltre al quinquennio previsto in sede di votazione del consuntivo 2013.



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