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Digital Champions anche a Verbania

I Digital Champions sono nominati da ciascuno Stato membro dell'Unione europea, e dalla Commissione europea, allo scopo di promuovere i benefici di una società digitale inclusiva.

Verbania
Digital Champions anche a Verbania
Essi agiscono localmente. Lavorano con i cittadini, le comunità, le imprese, i governi e il mondo accademico. Lo fanno aiutando le persone a diventare digitali, attraverso la promozione di competenze digitali in materia di istruzione, la promozione di servizi di e-government, incoraggiando l'imprenditorialità, il sostegno alle aziende, spingendole ad abbracciare le nuove tecnologie e ad essere più competitive, contribuendo alla ricerca e all'innovazione. Essi consigliano anche la Commissione europea sull'attuazione dell'Agenda digitale per l'Europa. (WIKIPEDIA)

Riccardo Luna, giornalista, è il referente per l'Italia per la politica dell'Agenda Digitale Europea, mentre a Verbania il Digital Champions è Oscar Badoino, project manager del brand DraculApp, una società di Mobile Integrator, che ha vinto nel 2012 “digit@lia4talent” con il progetto sulla donazione del sangue BloodUp, si occupa d’innovazione sociale, tecnologia, progettazione e cultura.

Dal sito digitalchampions.it, vi proponiamo l'ultimo lavoro di divulgazione digitale a Verbania.
«La creatività è la capacità di creare connessioni» una delle tante abusate citazioni dalla vita di Steve Jobs, eppure credo che connessione sia la parola giusta per descrivere quanto sto per raccontarVi.

Lo scorso 18 dicembre, a Bruxelles l’Italian Innovation Day chiudeva il semestre di presidenza Italiana dell’Unione Europea, Riccardo Luna raccontava le Eccellenze dell’Innovazione Italiana trasmettendo un senso di “opportunità e di fiducia” nell’ingegno italico.

Lo stesso giorno in una sala ben più piccola di quella di Bruxelles, presso la camera di Commercio di Verbania, due ragazze, Elisa Castiglioni e Caterina degli Uberti stavano tenendo una lezione sull’utilizzo di Twitter.

L’accostamento tra un palco di successi e una delle tante “azioni di formazione” sul territorio potrebbe sembrare azzardato, ma non sono di questo parere; le due ragazze hanno tra i 23 e i 26 anni, i loro “studenti” erano in gran parte una platea di PMI e il motivo per cui hanno tenuto quel corso è un progetto nazionale promosso da Google e UnionCamere, ovvero Eccellenze in Digitale.

Io ho partecipato come pubblico, nella mia veste di Digital Champion di Verbania, avevo già avuto un incontro con la camera di commercio e avevamo già notato quante e quali finalità i nostri progetti avessero in comune, era quindi importante per me iniziare questa collaborazione partecipando all’appuntamento.

Ho scoperto due ragazze competenti e appassionate, una platea curiosa, a volte basica nelle sue domande, ma puntuale nei dubbi e nelle problematiche da porre alle “professoresse”.

Inoltre sono state gettate le basi per una collaborazione con il festival LetterAltura, ovvero un importante Festival del Territorio, si è approfondita la possibilità di immaginare progettualità con la Biblioteca civica, ci si è confrontati sull’occasione di rapportarsi con gli studenti durante la pausa didattica, insomma è stata un’occasione importante e fruttuosa.

Ma più ci penso e più mi convinco che le connessioni non sono finite lì, Elisa e Caterina hanno dimostrato di essere delle giovani Wister, ovvero delle Women for Intelligent and Smart TERitories, e sarà mia cura aggiornare Flavia Marzano di come le ragazze stiano lavorando. Ovviamente la connessione più evidente è quella tra la progettualità dei Digital Champions e il fatto che ci siano 100 ragazzi in Italia che si occupano di “aumentare la percezione e l’utilizzo di internet” da parte delle PMI, connessione che ha una valenza maggiore se pensiamo che ad oggi 1 italiano su 3 non ha mai aperto Internet.

Infine, tornado all’ingegno italico raccontato durante l’Italian Innovation Day a Bruxelles, credo che sia importante sottolineare come in Europa le PMI siano sempre state riconosciute come il fulcro della nostra economia, e la partecipazione delle PMI verbanesi al corso tenuto dalle ragazze, credo che si possa considerare come un ponte tra ciò che Riccardo raccontava e ciò che l’Italia potrebbe diventare.

Sono consapevole di quanto sia stucchevole citare Jobs, ma ogni tanto abbiamo bisogno di storie di successo a cui ispirarci, e quando vedo un tema come il digitale essere talmente trasversale da connettere tra loro luoghi geografici e storie personali, economica e cultura, generazioni e generi, ammetto di sentirmi ispirato e ottimista, e in quei casi non mi preoccupo di risultare stucchevole nelle citazioni.

di OSCAR BADOINO



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