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Minori e gioco d’azzardo: Verbania a Torino

“Ragazzi, non giochiamoci (minori e gioco d’azzardo)” è il titolo del convegno svoltosi ieri nell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris a Torino.

Verbania
Minori e gioco d’azzardo: Verbania a Torino
Convegno organizzato dall’Osservatorio regionale sul fenomeno dell’usura, che da tempo punta sull’educazione delle nuove generazioni all’uso consapevole del denaro e alla lotta alla ludopatia.

Protagonista l'esperienza di Verbania perché tra i sei relatori spiccavano le presenze del direttore della Struttura di educazione sanitaria Asl Vco Mauro Croce e del vicesindaco di Verbania Marinella Ferraris.

“Abbiamo spiegato ai presenti – afferma il vice sindaco Marinella Franzetti – che il Comune di Verbania ha iniziato a occuparsi di gioco già nel 2005, preoccupato del dilagare apparecchi e sale nei pubblici esercizi della città, individuando nella stesura di un regolamento lo strumento per limitare gli abusi nell’uso di apparecchi da gioco presso i locali pubblici. Regolamento poi annullato, nella parte in cui “vengono poste limitazioni orarie all’uso degli apparecchi da gioco”, da un ricorso al TAR di uno dei locali interessati.

In questo senso, per tentare di varare un nuovo regolamento comunale a prova di ricorsi, abbiamo segnalato la presentazione dell’ordine del giorno (poi votato all’unanimità) del Consiglio Comunale di Verbania in cui si sollecita la Giunta del Piemonte a redigere in tempi rapidi un disegno di Legge Regionale.

Abbiamo anche ricordato – conclude il vice sindaco Marinella Franzetti – che uno strumento importante messo in campo dal nostro territorio è il progetto “Non t'azzardare” patrocinato dal Comune, che vede il Gruppo Abele di Verbania come soggetto capofila in partnership con l'Associazione 21marzo/Libera, il dipartimento di prevenzione e dipendenze dell’Asl, il Vicariato.

Tavolo che si sviluppa su quattro aree di intervento, dall’educazione alla legalità presso i principali Istituti Scolastici Secondari, nella prevenzione e cura, nella sensibilizzazione e informazione e nella formazione sia di operatori che volontario della lotteria.

In questo senso c’è stata la conferma che il Piemonte avrà presto una legge per contrastare il gioco d’azzardo e sostenere Comuni e amministratori locali, nell’attesa di una legge dello Stato, nell’impari lotta contro sale giochi e slot machine. Ad affermarlo, nello stesso convegno, l’assessore alla Sanità Antonio Saitta che ha anche ricordato come ogni anno nella nostra regione si spendono circa 5 miliardi per il gioco d’azzardo, cui vanno a sommarsi i costi sociali legati all’impatto sulle famiglie e sull’economia e gli interessi da parte delle criminalità.



4 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di lady oscar prevenzione?
lady oscar
6 Marzo 2015 - 19:14
 
Lo stato e' il primo colpevole di questa nuova dipendenza. Non vedo uscite.
Vedi il profilo di Giovanni Stato Furbone
Giovanni
7 Marzo 2015 - 13:04
 
E' certo che lo stato,e la classe politica ci guadagnano, quindi non faranno mai nulla per eliminare il problema. Vorrei aggiungere che il gioco d'azzardo fa proseliti già nella fascia più bassa di età ,basta guardare all'ipercop di Gravellona dove vi sono delle repliche di giochi d'azzardo degli adulti così i ragazzi crescendo troveranno naturale giocarvi soldi,ma naturalmente non interviene nessuno. Vi è anche da dire che vi sono anche molti genitori veramente molto sprovveduti per non capire che stanno facendo un grosso danno ai loro figli.
Vedi il profilo di lupusinfabula Ecco un motivo in più
lupusinfabula
8 Marzo 2015 - 09:50
 
Condivido in toto Lady e Giovanni; ecco un motivo in più per mandare a casa chi sta al governo!
Vedi il profilo di rompicocomeri Non è un gioco è una truffa statale.
rompicocomeri
8 Marzo 2015 - 11:11
 
I lobbisty mafiosi dell'azzardo vagano nei palazzi della politica pagando i parlamentari ogni volta si discute qualche legge sul tema .Le società ottengono dal governo i testi delle leggi in anteprima cosi possono modificarle se non gli piacciono ! Ma cosa possiamo sperare da questo governo (mod).



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