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35 PC agli istituti scolastici del Vco da Veneto Banca

Donare tecnologia informatica alle scuole per investire sul futuro dei giovani. Con questo proposito Veneto Banca ha donato 35 personal computer suddivisi tra diverse scuole della provincia: la Direzione Didattica del 1° Circolo di Domodossola, l’Istituto Comprensivo Tomassetti Cantelli e il Liceo Cavalieri di Verbania.

Verbania
35 PC agli istituti scolastici del Vco da Veneto Banca
La donazione dei computer alle scuole da parte di Veneto Banca è il risultato della sinergia tra le istituzioni e gli enti presenti sul territorio. I nuovi computer consentiranno agli studenti di ampliare la propria offerta formativa e affiancare, alla tradizionale didattica, un valido strumento di formazione.

La dotazione è parte di un progetto di più ampio respiro che Veneto Banca sta portando avanti in questi mesi. Ad oggi, Veneto Banca, ha donato più di 200 personal computer nelle scuole di tutta Italia. Si tratta di pc dismessi dalla banca, rigenerati e perfettamente funzionanti.

“Veneto Banca è una vera banca di territorio – ha dichiarato Giulia Pedrazzi, Responsabile della Direzione VCO e Varese – e per noi significa operare a 360 gradi nei luoghi in cui siamo presenti; non solo prodotti e servizi ma anche solidarietà, formazione e cultura. Un impegno che svolgiamo con entusiasmo, raccogliendo stimoli e suggerimenti che ci giungono dal nostro essere sul territorio e grazie alla preziosa collaborazione di realtà che condividono con noi la stessa missione di banca popolare”.

La Professoressa Nadia Tantardini, Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Tomassetti e Cantelli ha così commentato: “I computer che ci ha donato Veneto Banca hanno sostituito interamente le macchine vecchie del nostro laboratorio di informatica e permettono ora ai docenti di programmare e realizzare attività con classi intere, disponendo di una postazione per ogni alunno. Un vantaggio non da poco per la nostra scuola, che deve fare i conti con la tecnologia non senza fatica: bambini sempre più bisognosi di educazione e formazione, stimolati da sollecitazioni molteplici provenienti dalla società nuova e multimediale e una scuola che rincorre l’innovazione con le poche risorse economiche a disposizione.

Ritengo – conclude la Professoressa Tantardini - l’investimento sull’educazione delle nuove generazioni un’operazione davvero intelligente: urge un’alleanza tra pubblico e privato perché le grandi volontà e professionalità degli operatori della scuola abbiano gli strumenti operativi per essere davvero al servizio della società e possano preparare cittadini e lavoratori consapevoli e seri”.

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