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"ELISIR del Ben-Essere": integrazione turistica

Prosegue la cooperazione tra Cannobio, Craveggia, Santa Maria Maggiore e il Locarnese (in particolare la Valle Onsernone) sul piano della valorizzazione e integrazione turistica dei propri territori con il progetto Interreg,

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"ELISIR del Ben-Essere": integrazione turistica
Il progetto s’integra - sebbene in modo autonomo e indipendente - con il precedente progetto transfrontaliero denominato ‘Frontiera di acqua e di pace’, che vede coinvolti gli stessi partner in collaborazione con la Comunità Montana del Verbano, il Parco Nazionale del Locarnese e l’Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e della Vallemaggia.

L’acqua nuovamente è il filo conduttore di diverse iniziative che puntano allo sviluppo di attività innovative, ecosostenibili e in sintonia con le identità dei luoghi e la loro storia puntando al ‘benessere’, inteso come lo stato psico-fisico in cui ritrovare vigore e serenità. Una condizione materiale e mentale, estremamente preziosa, che trova spontanea predisposizione nella natura e nel paesaggio di un contesto territoriale, unito in un ideale circuito ad anello dalla navigazione sul lago, dal trenino della ‘vigezzina-centovalli’, da una rete sentieristica.

“La Fonte Carlina a Cannobio, i Bagni di Craveggia (che l’omonimo comune vigezzino condivide con il comune ticinese di Onsernone) e la seicentesca acqua Mirabilis, conosciuta nei secoli anche per le sue doti curative (divenuta poi Acqua di Colonia, inventata da Giovanni Paolo Feminis, divulgata e commercializzata da Giovanni Maria Farina, entrambi di Santa Maria Maggiore) sono un altro fattore unificante dei territori protagonisti di ‘Elisir’.

Proprio sulla ripresa di questo patrimonio storico, culturale e naturalistico, sapientemente integrato e arricchito con la ricerca del benessere, poggiano molte delle azioni che verranno messe in atto dal progetto transfrontaliero” fa sapere Sandra Garavaglia, coordinatrice del progetto.

Tutte le realtà partner rientreranno nella progettazione di pacchetti turistici mirati, accattivanti e flessibili, veicolati attraverso la piattaforma web (già costruita con il progetto ‘frontiera di acqua e di pace’) e implementata da applicazioni per smartphone; ma anche nella creazione di tisane, sali per il bagno, olii per il corpo utilizzando le componenti dell’acqua Mirabilis e da consumare con ‘acqua Carlina’ e dei bagni di Craveggia.

Tutti elementi in grado di fornire una nuova offerta turistica, che sfrutti le potenzialità del territorio, per proporre una stimolante esperienza sensoriale, grazie alla quale – nei luoghi interessati dal progetto – ricreare situazioni di benessere, indice determinante nella misurazione della qualità della vita.

Ogni realtà territoriale lavorerà poi a iniziative individuali per produrre valore aggiunto attorno alle risorse al centro della progettualità comune.

“Cannobio, ad esempio, realizzerà degli ‘Angoli del tempo e dello spirito’, spazi concepiti per conciliare quella condizione di benessere che è il ‘filo rosso’ del progetto, da allestire nel tratto di pedonale in via di ultimazione e che va dalla Fonte Carlina al parcheggio di punta Amore all’ingresso del Comune. Saranno dei gazebo in stile liberty, ispirati alle fattezze del grand hotel che negli anni Trenta sorgeva nei pressi della fonte e ne sfruttava le proprietà terapeutiche.

Con questo progetto miriamo inoltre a sostenere gli studi finalizzati a misurare la potenzialità quantitativa della Fonte Carlina e a testarne le caratteristiche qualitative e proprietà terapeutiche in ambito antinfiammatorio, urinario e otorinolaringoiatrico oltre che idropinico. Un iter piuttosto complesso, finalizzato ad ottenere il relativo riconoscimento ministeriale, ma da un punto di vista del suo consumo quale acqua oligominerale quello a cui ambiamo non è certo imbottigliarla su scala industriale, ma servirla ai clienti dei ristoranti di Cannobio con la sua originale e antica etichetta.

Siamo convinti del valore di questo progetto Interreg – rimarca il Sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella – perché è il proseguimento di quello precedente, con il quale abbiamo potuto restaurare il palazzo del Parasio. I lavori saranno ultimati entro ottobre e attraverso il recupero di questo monumento medievale intendiamo rivitalizzare le attività culturali e commerciali nel centro storico”.

“Le stesse indagini per ottenere il riconoscimento ministeriale delle sue caratteristiche terapeutiche verranno condotte sull’acqua dei ‘Bagni di Craveggia’. Nel caso dell’antica realtà termale a cavallo tra Valle Vigezzo e Valle Onsernone, oggi in disuso a seguito di vicissitudini che la colpirono nel corso dell’Ottocento quali un incendio e una valanga, si effettueranno anche studi geologici e relativi interventi per rimuovere le cause che con l’alluvione del 1978 hanno ridotto la portata della sorgente, che sgorga alla temperatura di 50 gradi e con evidenti proprietà curative in ambito dermatologico.

Ci interessa realizzare della vasche dove sul posto, raggiungibile solo a piedi, ci si possa bagnare in sicurezza. Da parte svizzera verranno inoltre compiute delle verifiche tecniche per l’uso dell’acqua, a fini termali e curativi nei paesi ticinesi di Comologno e Russo” dice il Sindaco di Craveggia Paolo Giovanola.

“A Santa Maria Maggiore, con il restauro del piano terra di un vecchio edificio nel centro storico, si avvierà il progetto della ‘casa del profumo’, realizzando un ‘giardino d’inverno’ in vetro e ferro, allestendo un percorso dedicato alle erbe officinali alla base dell’antica ricetta dell’acqua Mirabilis, ospitando corsi ed eventi dedicati all’aromaterapia, in stretta collaborazione con l’Associazione ossolana ‘Erba Bona’.

Sempre collaborando con l’associazione di coltivatori locali di erbe officinali, ma anche con Cannero Riviera e i suoi agrumi, il capoluogo vigezzino intende realizzare un giardino di profumi legati alle essenze che hanno reso celebre in tutto il mondo l’invenzione di Feminis e uno spazio relax dove farsi accarezzare da questi aromi e degustare tisane. Successivamente verranno creati spazi espositivi dedicati all’Acqua di Colonia, intervenendo dunque sul terzo filone dell’emigrazione’ vigezzina, dopo aver lavorato sul tema dei pittori e degli spazzacamini” spiega Claudio Cottini, sindaco di Santa Maria Maggiore e Assessore provinciale alla Cultura.

Il progetto Interreg ‘Elisir del Ben-Essere’, che ha come capofila la Provincia del Verbano Cusio Ossola, attiverà per parte italiana risorse per oltre 600 mila euro, suddivisi equamente tra i tre partner che concorrono con autofinanziamento di circa 20 mila euro.
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