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Zanotti: la Tares a Verbania

Riportiamo dal sito del Consigliere Comunale Claudio Zanotti, un intervento sulla Tares, cioè la Tassa Rifiuti e Servizi, a Verbania.

Verbania
Zanotti: la Tares a Verbania
Dal sito: verbaniasettanta.it

Come forse i nostri lettori sapranno, è prevista per quet’anno l’entrata in vigore della Tares, cioè della Tassa Rifiuti E Servizi, introdotta dall’art. 14 del cosiddetto “Decreto SalvaItalia” (n. 201/2011). Con la Tares, che a Verbania sostituirà la TIA (Tariffa Igiene Ambientale) introdotta nel 2006 dalla Giunta di Centrosinistra al posto della vecchiaTarsu, il Comune dovrà realizzare due obiettivi:

1) la completa copertura dei costi di spazzamento, raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani;
2) il finanziamento dei cosiddetti servizi comunali “indivisibili”, cioè non ripartibili in capo ai nuclei familiari (esempio classico, il servizio di illuminazione pubblica stradale).

I Comuni segnalano il rischio di un imponente aumento della tassazione a carico con il passaggio alla Tares, poichè i cittadini dovranno pagare l’intero costo del servizio di raccolta rifiuti, costo che oggi in molte città è ancora parzialmente a carico dei Comuni. Non così a Verbania: da sette anni ormai, con il passaggio da Tarsu a Tia, il Comune non ha più nessun costo diretto per il servizio di raccolta rifiuti.

La Tia viene infatti emessa dal Consorzio Obbligatorio Unico di Bacino (Coub) e il costo annuo del servizio (oggi vicino ai sei milioni di euro) è interamente coperto dalle bollette che ciascuno di noi riceve e paga nei mesi di luglio/agosto. Come i più attenti dei nostri lettori ricorderanno, nel 2006 il passaggio a Tia non costrinse i Verbanesi a pagare più di quello che avevano sino pagato come Tarsu, pur avendo “scaricato” sugli utenti la spesa che fino al 2005 il Comune copriva direttamente (i cittadini con la Tarsu contribuivano a circa il 90% del costo del servizio).

E ciò avvenne grazie alla lungimiranza e al coraggio dell’Amministrazione, che con l’introduzione del “sacco bianco” e dell’”autosmaltimento della frazione organica” aumentò di molto la raccolta differenziata e diminuì i costi di smaltimento. Per i cittadini l’operazione fu sostanzialmente a “costo zero”.

Per quello che si può capire oggi, l’applicazione della Tares a Verbania (già nel 2013 o a partire dal 2014) servirà a finanziare i servizi comunali “indivisibili”, visto che il costo della raccolta rifiuti è già coperto al 100%. I servizi “indivisibili” verranno finanziati calcolando 0,30 € (ma il Comune può alzare il contributo fino a 0,40 €) per ogni metro quadro di abitazione; un alloggio di 70 mq dovrebbe quindi pagare di Tares una somma di 21 € (o di 28 €) superiore a quella della precedente TIA.

Molto peggio andrà invece a quelle Amministrazioni Comunali (e ai relativi cittadini) che dovranno caricare sulla Tares non solo il contributo per i servizi indivisibili, ma anche il 100% dei costi della raccolta rifiuti.
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