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Uffici postali montani prosegue la "lotta"

Riportiamo il documento congiunto dei comuni montani, che chiedono il mantenimento degli uffici postali montani.

Cossogno
Uffici postali montani prosegue la "lotta"
I comuni di Antrona, Bee, Cossogno, Loreglla, Macugnaga, Massiola, Miazzina, Premeno,Stresa

proclamano la seguente

DICHIARAZIONE DI COMUNE IMPEGNO

Oggi 7 settembre: malgrado le continue richieste contrarie dei comuni del Verbano - Cusio - Ossola. Le Poste it Chiudono l'ufficio di Carciano a Stresa e riducono del 50% l’orario di aperture in altri 8 comuni, tra i quali Cossogno.
Gli abitanti dei comuni che subiscono il provvedimento di Poste Italiane chiedono

alla Regione e alla Provincia

di rivolgere a Poste Italiane una perentoria richiesta affinché essa sospenda un provvedimento contrario ai dellberati dell'Agenzia delle comunicazioni (AGCOM).

Per questo motivo i 9 comuni del VCO si riuniranno a Convegno presso ll comune di
Antrona Schieranoo il giorno 7 SETTEMBRE onde sottoscrivere un immediato ricorso al TAR
contro il provvedimento.

I comuni chiedono ai lavoratori postali e al Coordinamento CGIL - CISL. - UIL di sostenere la manifestazione a Torino di fronte alla sede della Regione Piemonte che
é programmata per il giorno 14 SETTEMBRE al fine di ottenere un provvedimento che mantenga aperto un servizio indispensabile alle comunità di montagna ed economicamente importante e utile alle stesse Poste Italiane per la raccolta del rilevante risparmio postale fornito dagli abitanti.



6 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Giovanni% Questione non importante
Giovanni%
5 Settembre 2015 - 09:42
 
Ecco una delle solite battaglie contemporanea che insiste su questioni non fondamentali.
Nell'epoca di internet della moneta elettronica, degli ATM, dei sistemi home banking e dei tanti corrieri privati, lo sportello postale sta perdendo progressivamente di importanza.
E' una battaglia ANACRONISTICA e trovo giusta la scelta di poste italiane di aprire gli sportelli a giorni alterni. Il servizio è così assicurato.
CGIL, CIS e UIL, per quanto concerne le Poste Italiane, si preoccupino di difendere i diritti dei lavoratori. Mai letto nulla contro l'uso sconsideratissimo di LAVORATORI PRECARI da parte dell'azienda postale.
Vedi il profilo di Emanuele Pedretti 1Poste...
Emanuele Pedretti
5 Settembre 2015 - 10:15
 
Le poste anche se chiedessero, non se ne accorgerebbe nessuno.
A quando la "lotta" per ripristinare le stazioni di posta per il cambio dei cavalli?
Vedi il profilo di gris poste
gris
5 Settembre 2015 - 13:04
 
Quoto pienamente giovanni%
Vedi il profilo di paolino due aspetti
paolino
5 Settembre 2015 - 13:13
 
per l'utenza cambia poco,difficile che uno abbia urgenza assoluta di andare in posta senza poter attendere il giorno dopo.
diverso il discorso dal punto di vista occupazionale,dimezzare l'operatività non può non comportare conseguenze sul numero di posti di lavoro. il vero problema è quello,credo.
Vedi il profilo di Giovanni% Già
Giovanni%
5 Settembre 2015 - 14:03
 
Credo proprio che paolino abbia visto la la questione nella sua reale sostanza.
Vedi il profilo di Nick the quick Perché no ?
Nick the quick
6 Settembre 2015 - 14:37
 
Perché non combattere contro la chiusura degli uffici postali, che è caduta dall alto sui piccoli Comuni ?
Del resto in questa Provincia vi sono Comuni piccolissimi, e lo stesso Capoluogo è un paesone (30.000 abitanti solo...), e gli Uffici postali secondo me rappresentano un presidio per questi piccoli centri che già soffrono di disagi logistici ed infrastrutturali.....
E comunque se non ve ne siete accorti, piano piano stanno svuotando questa Provincia ( Dea, Prefettura ( a quando il nuovo Prefetto?) , Arpa, Uffici regionali, uffici postali ....), eppure i politici di spicco regionale e nazionale non mancano 😎



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