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VCO dissesto vicino: Costa non firma l'intesa proposta dalla Regione

Il Presidente della Provincia del VCO, Stefano Costa, non firma l'intesa proposta dalla Regione, sulle somme dovute a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha riconosciuto illegittimi i tagli sull'annualità 2013.

Fuori Provincia
VCO dissesto vicino: Costa non firma l'intesa proposta dalla Regione
Il vicepresidente Reschigna ha illustrato oggi ai Presidenti di provincia la bozza di intesa legata al riconoscimento delle somme dovute dalla Regione per le funzioni delegate, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha riconosciuto illegittimi i tagli sull'annualità 2013 seguita a ricorso presentato delle province di Alessandria e Vco.

Al fine di chiudere i contenziosi in corso Reschigna ha proposto un riconoscimento complessivo alle province che includesse anche l'annualità 2011 sullo stesso parametro riconosciuto come ottimale, relativo al 2012, così come già riconosciuto per il 2014 e 2015 e che contestualmente chiudesse anticipatamente i contenziosi in essere con la regione medesima sulle somme trasferite per le funzioni delegate.

Segnatamente l'intesa assegnerà complessivamente quasi 36.000.000 di euro per la città metropolitana di Torino, quasi 10.000.000 per la provincia di Alessandria, 7.700.000 circa per la provincia di Asti, 5.800.000 circa per la provincia di Biella, quasi 16.000.000 per la provincia di Cuneo, 9.200.000 circa per la provincia di Novara, quasi 6.500.000 per la provincia di Vercelli e 4.000.000 circa per la provincia del Vco.

Il presidente Costa aveva richiesto al Presidente Chiamparino ed al vicepresidente Reschigna, assessore al bilancio, un ulteriore riconoscimento sui canoni pari almeno a 3.000.000 di euro (sui 20.000.000 prodotti dal nostro territorio) per poter chiudere in pareggio il bilancio corrente.

La richiesta non è stata accettata costringendo il Presidente Costa a rifiutarsi di sottoscrivere l'intesa così come proposta, in quanto il nostro ente si ritrova obbligato ad entrare in procedura di dissesto allo scadere del termine previsto del 30 settembre per l'approvazione del medesimo.

Un simile diniego mette ora nelle condizioni l'amministrazione provinciale di non poter più proseguire nella gestione ordinaria operata in quest'ultimo anno, volta unicamente a cercare di garantire la prosecuzione delle funzioni a servizio dei cittadini.

Si ricorda in merito che la situazione di grave deficit creatasi negli anni a seguito degli eccessivi tagli applicati a partire dal 2011 dai governi centrali succedutesi era stata compensata dall'iscrizione a bilancio dalla giunta Nobili di 4.000.000 di euro all'anno per gli anni 2012, 2013, 2014 e 2015, fondi che all'insediamento della giunta Chiamparino lo scorso anno non hanno trovato conferma in uscita nelle poste di bilancio regionale.

La proposta di Costa chiedeva alla regione di supplire a questa emergenza di bilancio quantificata in 3.000.000 di euro in modo temporaneo, in attesa dell'udienza del Tar del Lazio fissata a seguito di ricorso presentato contro i tagli incostituzionali subiti dalle 5 province già in procedura di riequilibrio all'inizio del 2014 (Potenza, Chieti, Ascoli Piceno ed Imperia oltre al Vco), il 18 dicembre p.v. ed in attesa di definire con il ministro Padoan, che ha confermato la volontà di porre rimedio a questa mancanza di finanze nei trasferimenti per il Vco per le funzioni fondamentali, certificata anche dal S.o.s.e. (strumento del Ministero delle Finanze) che dalla Corte dei Conti regionale e nazionale, con l'obiettivo di rivedere poi la situazione a emergenza stabilizzata per il 2016.

Questa mancata disponibilità obbliga invece l'ente ad aderire alla procedura di dissesto al 30 di settembre, fatta salva qualche magia dell'ultimo momento assai improbabile, con tutte le conseguenze non completamente prevedibili ad oggi ma immaginabili sull'erogazione dei servizi primari per il cittadino.



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