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PsicoNews: Agio VS Disagio

Non sempre essere a proprio agio è utile, infatti, nella sua sgradevolezza il disagio è molto più utile, scontrandoci con i nostri limiti verso un cambiamento.

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PsicoNews: Agio VS Disagio
Qualche sera fa sono stata al cinema a vedere il film della Pixar, Inside out, storia che si svolge prevalentemente nel cervello di una bambina, protagoniste le sue emozioni.

Fin qui tutto bene, un po’ lenta la storia ma bene; a vedere il film insieme a me, una persona che non sopportava Tristezza (una delle protagoniste del film), ribadendolo più volte durante la visione, la qual cosa mi ha lasciata stupita per la veemenza che emergeva in questo fastidio; in realtà il film spiega soprattutto l’utilità di Tristezza, tra tutte le emozioni, nella vita quotidiana.

Tutto questo mi ha portato a notare con maggior attenzione, nel quotidiano, le volte in cui io o le persone che mi circondano ci troviamo a gestire situazioni di disagio, notando, più facilmente negli altri, con più difficoltà in me stessa (quando non si è coinvolti direttamente è più semplice), la tendenza a allontanarmi dalle situazioni di disagio, quasi con la paura che il soffermar mici possa portare a stare peggio.

Invece, anche se può sembrare paradossale, è il contrario: più si affrontano situazioni di disagio (possiamo anche chiamarlo minor comfort per evitare di creare fraintendimenti sui vari significati e gradi di disagio ) più aumentiamo la zona di comfort in cui siamo soliti muoverci e di conseguenza minor dis-comfort proviamo.

Più rimaniamo in una situazione emotiva scarsamente confortevole, più impariamo a conoscerla e comprenderla per arrivare a capire che non è la situazione a essere poco confortevole, siamo solo noi a percepirla così e, nei casi più eccellenti, anche a trovare strategie differenti per affrontarla, governandola.

Le sensazioni che proviamo, anche quelle poco piacevoli per noi, ci sono utili, ci insegnano qualcosa su di noi e ci aiutano a crescere. In questa settimana di attenzione al “mio” fastidio, ho capito bene alcune situazioni in cui mi capita più di frequente di provarlo, ho capito che, anche se è lo stesso tipo di fastidio, in alcuni casi agisco meglio in altri attribuisco una valenza eccessiva, bloccandomi nel trovare il modo di affrontarlo.

Nella stessa settimana sono anche andata a vedere il film Magic Mike… ma su ciò che mi ha portato a riflettere magari ve lo racconterò un’altra volta ;)!

E voi? Quali sono le situazioni di minor comfort dalle quali vi allontanate?



7 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Andrè 1tristezza
Andrè
30 Settembre 2015 - 13:50
 
Schopenhauer diceva che la vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra dolore e noia, passando attraverso l’intervallo fugace, e per di più illusorio, del piacere e della gioia.... ( mi scuso se ho citato in modo errato) .. Tristezza dunque esiste perennemente per il filosofo e non si può fuggire da essa a meno che non si riesca ad annullare il desiderio ...
per quanto riguarda la tua domanda ... credo che spesso ci si trovi a disagio quando usciamo dal mondo illusorio che ci siamo costruiti attorno e viviamo in una realtà non "nostra " ... tristezza esiste, dolore esiste e sono realtà imprescindibili dalla nostra vita. Mi fermo se no ,come spesso succede, mi accusano di fare bassa filosofia ... e qui si parla di psicologia
Vedi il profilo di Giovanni% Re: tristezza
Giovanni%
30 Settembre 2015 - 14:25
 
Questa non è bassa filosofia. voorei citare un altro grande ma non ne ho voglia in questo contesto. Per ora metto un "mi pace" come in un noto socia network.
Vedi il profilo di lady oscar tristezza
lady oscar
30 Settembre 2015 - 20:44
 
I momenti di tristezza o malinconia dei nostri poeti ci hanno regalato grandi opere. Perché le emozioni negative ispirano più dei momenti di gioia?
Vedi il profilo di Simona76 Tristezza
Simona76
1 Ottobre 2015 - 07:34
 
È' vero. L'elaborazione personale del proprio stato d'animo fa maturare e aiuta a crescere..... Parlo per me soprattutto ovvio, ho passato, come tutti, brutti periodi vuoi per malattia dei tuoi cari o momenti personali non brillanti, forse il non accettare che l'altro abbia momenti down sta nel fatto che avendoli già passati, non abbiamo voglia di riviverli, anche solo da spettatori. Perché abbiamo già dato. Non è egoismo ma più una forma di difesa penso...
Vedi il profilo di Egidio righetti tristezźa
Egidio righetti
1 Ottobre 2015 - 13:55
 
va una canzone il tuo posto prenderà. Bellissima canzone çhe, secondo me indica che gioia e trstezza non si possono separare. buona giornata
Vedi il profilo di Andrè Re: tristezza
Andrè
1 Ottobre 2015 - 15:14
 
Ciao lady oscar

io credo che uno/a scriva quando da dentro qualcosa sta per esplodere .. emozione .. non è mai negativa o positiva .. è sempre emozione.. qualcuno disse che le parole , le frasi uscivano da sole da dentro .. e una volta finito non sembrava nemmeno che le avesse scritte lui .. poi io non so .. non ho mai scritto nemmeno un numero di telefono e non saprei nemmeno esprimere a voce le mie emozioni..
Vedi il profilo di lady oscar eppure
lady oscar
1 Ottobre 2015 - 15:42
 
Le canzoni più belle, cosi come le poesie nascono in momenti tristi. Io da ragazzina scrivevo i miei pasticci sul diario solo quando ero giù. Introspezione?



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