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Lettera: Asili senza riscaldamento

Riceviamo una lettera di un padre, che lamenta la mancanza di riscaldamento negli asili di Verbania, nonostante l'ondata di freddo che ha colpito la Regione.

Verbania
Lettera: Asili senza riscaldamento
Questo articolo, resoconto, vuole portare tutti i genitori alla conoscenza di quanto è successo negli asili dei loro bimbi, vuol esser motivo di sprono per l’amministrazione comunale ad ascoltare chi li contatta, ad ascoltare chi alla fine contribuisce anche al loro stipendio, sperando che non accadano più inefficienze del genere, per alcune banali, ma qui si parla di bimbi, i nostri bimbi e forse banali non sono.

E’ l’alba di un martedì di Maggio, esattamente il 22, a Macugnaga l’altra notte è nevicato, a Verbania ci son 9 gradi.

Porto la mia bimba all’asilo sperando che oggi ci sia un po’ di sole. Ieri, lunedì, faceva molto freddo, è un asilo piccolo ma nel salone c’erano 14 °C e da Venerdì sera han spento il riscaldamento in tutti gli asili di Verbania. Le maestre han detto che avrebbero avvisato il geometra del comune.

Arriviamo all’asilo, il sole non c’è, e dentro ci son sempre 14° C. Parlo con le insegnanti e mi dicono di aver avvisato il geometra referente e che la risposta è stata “è uguale per tutti, ci vuole l’ordinanza del Sindaco, sono spenti per tutti”. Tutti, quindi anche bambini di tre, quattro e cinque anni. Un genitore dice “porto una stufetta elettrica!”, no, non si può perché ci sono i bambini e giustamente non sarebbe a norma per la sicurezza. No, non è giusto, non può essere così assurdo.

Lascio la mia bimba, salgo in macchina e mi reco dai vigili per consegnare un documento, anche lì il riscaldamento è spento. Peccato però che i lampioni in strada, lungo il riparo, alle 8:26 siano ancora accesi. Vado allora in comune, chiedo di parlare con qualcuno, si, qualcuno, perché ormai di assessori, come è noto, non ce ne sono più.

Espongo la questione ad un signore con l’ufficio dirimpettaio a quello dell’istruzione che però avrebbe aperto più tardi. Lui mi fa notare che è così in tutti gli uffici, anche da loro, alla mia battuta sui lampioni accesi mi contesta che i lampioni li accende e spegne l’ENEL, grazie tante, gli rispondo che però la bolletta la paga il comune, tace, poi mi dice di andar dal commissario se proprio voglio lamentarmi. Lamentarmi?

Io chiedo solo che i nostri bimbi, tutti i bimbi che vanno alla scuola dell’Infanzia di Verbania possano avere almeno un po’ di tepore e non rimanere al freddo. Più che una lamentela mi sembra una rivendicazione di un diritto o quanto meno del buon senso. Mi reco dal commissario che non c’è ancora, parlo allora con una gentile funzionaria comunale che conferma che anche loro hanno freddo.

Non dirò chi e in che ufficio, ma quello che più mi ha lasciato sconcertato è la sua stufetta elettrica. Si, la famosa stufetta elettrica che i nostri bambini non possono permettersi all’asilo col riscaldamento spento, ma che un adulto su può mettere, magari non proprio legittimamente, magari consumando di più che se ci fosse stato acceso il riscaldamento, magari.. ma lui può, i bimbi no.

La funzionaria si adopera a chiamare il dirigente referente, lo troviamo, alla fine ci parlo e dice che lei sapeva che negli Asili il riscaldamento era acceso. E’ da venerdì che è spento, ieri si son lamentate diverse insegnanti di diversi asili e scuole e lei non sa che sono spenti? Mi garantiscono che li avrebbero accesi almeno dai piccoli, magari non alle elementari ma dai piccoli si.

Perfetto, saluto e ringrazio.

Oggi è Mercoledì, il riscaldamento è ancora spento, penso ai lampioni, alla stufetta elettrica e alle rassicurazioni. All’asilo ci son 15 °C, bastava poco, molto poco, per fortuna oggi c’è il sole… e non è poco, speriamo non piova.



1 commento  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Alessandro Protesta civile
Alessandro
24 Maggio 2013 - 10:50
 
Proporrei di portare tutti i bimbi, anziché all'asilo in Comune,occupandolo, chiamando i giornalisti , queste cose passano sempre inosservate e cadono facilmente nel dimenticatoio.



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